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MarcoGT

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  1. Spiaggina perché non c’è “nulla di nuovo sotto il sole”? Vedremo il 4 [emoji13]
  2. Spesso in Giappone, per le versioni di base ma non solo, i sistemi di navigazione sono opzionali e montati direttamente in concessionaria come aftermarket. Non solo, ma con una certa frequenza le gamme sono composte da una versione e diversi pacchetti che le si abbinano, con accessori e optional dedicati: in molti casi usano lettere (tipo X, U etc) e poi il nome del pack (V Package e via dicendo).
  3. È il nuovo logo che identifica i modelli Corolla, che al momento (in Giappone) saranno 3: Corolla Sport, Corolla Axio (tre volumi) e Corolla Fielder (station Wagon). Le ultime due sono diverse negli ingombri rispetto alla versioni internazionali di Corolla per poter rientrare nelle regolamentazioni nipponiche sulle dimensioni delle auto, da cui dipendono i costi fissi del veicolo: tanto più è grande tanto più si paga. Sempre in Giappone esistono diversi canali di distribuzione che i produttori locali utilizzano per vendere le auto secondo una precisa politica di targeting: Toyota, rispetto ad altri, personalizza anche il logo a seconda del modello e del dealer. Succede a Corolla Sport come anche a Crown o altri modelli. Fino alla fine degli anni ‘90/inizio ‘00 il tutto era molto più evidente, in quanto una medesima auto poteva essere venduta (con variazioni estetiche e di allestimento) in diversi store e con diversi nomi, a seconda del suo posizionamento sul mercato: il tutto consentiva anche economie di scala, ma alla lunga per enne motivi il tutto si è ridimensionato parecchio. Mi scuso per l’OT.
  4. Questa è la maquette definitiva che venne presentata dal CS Lancia per l’erede della Dedra, con design di Fumia: Poi beh la progettazione la gestazione di Nuova Dedra (poi Lybra) fa storia a sé, ma a me una berlina Lancia così non sarebbe dispiaciuta affatto, sopratutto vendendo ciò che hanno partorito
  5. Fiat Uno Fire, davvero ben messa: Combo di due storiche, nello specifico una MB W124 e una rara Renault Espace 2a serie: Purtroppo non ho potuto fare foto migliori e da più vicino, ma la rarità della monovolume francese in qualche modo “compensa” [emoji13]
  6. Ti ringrazio, infatti quando l’ho vista mi sono stupito, sia per il modello che per la versione: le condizioni erano davvero ottime. Sulla 500 effettivamente è più probabile che sia una L con borchie R: a pensarci bene la mancanza del profilo cromato del gocciolatoio potrebbe essere imputabile ad una riverniciatura o qualcosa del genere. Giusta osservazione: a questo punto, nonostante qualche aporia, propenderei anche io per una L con borchie R e qualche particolare “personalizzato”. Ringrazio entrambi per i feedback [emoji6]
  7. Le portiere di 2008 sono un carryover di 208? A me le posteriori sembrano più alte e squadrate su 2008 nella parte superiore.
  8. Quest’oggi a pranzo, complice tempo e voglia di “spignattare”, ho preparato un primo molto classico ma sempre buono: taglierini all’uovo con gamberetti, zucchine e fiori di zucchina (o i loro fiori, come spesso riportato sui menù dei ristoranti [emoji13]). Oltre alla sopra citata voglia, di cucinare e di mangiare questo piatto, l’incentivo è stato anche il fatto di aver ricevuto la verdura fresca di giornata direttamente dall’orto della nonna. Ingredienti per 4 persone: - 400g di taglierini all’uovo - 400g di code di gambero surgelate - 4/5 zucchine di media pezzatura - 12/15 fiori di zucchina e/o zucca - 2 spicchi d’aglio - 4 cucchiai d’olivo EVO - Sale e pepe q.b. - Peperoncino in polvere, se piace in alternativa al pepe Per il fondo (facoltativo): - Carapace e code dei gamberi - Una fettina di cipolla bianca - 1 spicchio d’aglio - Un cucchiaio di olio EVO - 3 bicchieri d’acqua - Sale q.b. Preparazione: Prendere le code di gambero surgelate (meglio ancora se si tratta di gamberi freschi o decongelati) e pulirle dal carapace, levare l’eventuale intestino (filamento nero sul dorso) e tagliarli a cubetti: mettere da parte lo scarto, che verrà utilizzato per fare un piccolo fondo. Per quest’ultimo mettere sul fuoco una padella con olio, aglio e cipolla: far soffriggere qualche minuto, levare l’aglio e inserire i carapaci e le code. Alzare la fiamma, cuocere e mescolare bene per qualche secondo e poi aggiungere 3 bicchieri d’acqua, per far “deglassare” il tutto, insieme ad un po’ di sale grosso: volendo si possono aggiungere anche erbe o un poco di concentrato di pomodoro. Lasciare sobbollire a fuoco medio per 10/15 minuti. Sciacquare le zucchine e tagliarle a cubetti: una volta fatto ciò, metterle in un colino con del sale, mescolare il tutto e lasciarle scolare (devono “fare l’acqua”) per alcuni minuti. Nel mentre prendere una padella antiaderente e versarvi 3 cucchiai di olio EVO, insieme ai due spicchi d’aglio in camicia. Lasciar soffriggere per qualche minuto a fuoco dolce, levare l’aglio e inserirvi i gamberi tagliati in precedenza. Cuocere per non più di un paio di minuti e toglierli dalla padella, conservandoli in una pirofila o in un piatto: nel mentre mettere a bollire l’acqua per la pasta. Nello stesso olio cuocere le zucchine, debitamente sciacquate dal sale: farle cucinare per 4/5 minuti a fiamma viva, aggiustando di sale (qualora sia necessario) e aggiungere i fiori, insieme a pepe o peperoncino, secondo i gusti. Cuocere la pasta al dente (i taglierini hanno una cottura rapida), scolarla e trasferirla nella padella con le zucchine, che nel mentre saranno arrivate a cottura: a questo punto aggiungervi i gamberi e utilizzare (filtrandolo con un colino) un po’ alla volta (e fino a necessità) il fondo fatto con l’avanzo degli stessi, in modo tale da far terminare la cottura alla pasta direttamente in padella, in modo da far “risottare” la pasta e renderla fluida, facendo creare una sorta di crema che leghi il tutto a dovere. A cottura ultimata e a fiamma spenta, aggiungere un cucchiaio abbondante d’olio EVO per mantecare il tutto: se piace aggiungere menta fresca, basilico limonato o prezzemolo. Buon appetito! [emoji6] PS Il fondo è del tutto facoltativo, ma vista la presenza di carapaci e code ho preferito prepararlo per insaporire di più il piatto, evitando panna o altro, non troppo di mio gusto: ci vuole più tempo ma la differenza si sente, specie con gamberi freschi o meglio ancora con le loro teste. Al posto dei gamberi si può optare anche per le mazzancolle.
  9. Purtroppo ero di fretta e non ho avuto modo di vederla dentro: contando però che la linea del gocciolatoio e la guarnizione del parabrezza senza cromatura (che la L se non ricordo male aveva) mi hanno “insospettito”.
  10. Pantofole, pantofole ovunque...
  11. Vero, anche perché (leggendo il libro con attenzione) emerge molto bene la “strategia” adottata per Lancia e da lì (incredibilmente escludendo Y) l’ingombro di Alfa, sempre maggiore nei confronti di Lancia.
  12. Da piccolo, sopratutto alle medie, mi piaceva molto disegnare auto ma ho sempre avuto la passione/interesse del design in generale: mi sarebbe piaciuto poter trasmettere qualcosa, un’idea o altro, attraverso il disegno (come il cantautore con le liriche) ma ahimè mancavano la base [emoji13] Purtroppo a ciò non corrispondeva alcuna capacità o abilità nel disegno, che non fosse basica o comunque dilettantistica: a prescindere, oltre ad una base tecnica e accademica, ci vuole creatività ed estro, che purtroppo né si insegnano né si imparano.
  13. Se Lybra (o Nuova Dedra, ai tempi della lavorazione) fosse stata fedele alla proposta di Fumia, secondo me si sarebbero potuti aver risultati commerciali ben diversi. Purtroppo, oltre al fatto di essere stata rimaneggiata da più parti, alla fine è stata sviluppata sul pianale Marea/Bravo/Brava invece che su New Large, di fatto influenzando anche le proporzioni originali. È molto interessante la gestazione, descritta nel libro del succitato designer.
  14. Dalle mie parti ultimamente se ne vede qualcuna, ma poca roba rispetto alla precedente serie: ho notato che, sempre rispetto alla progenitrice, ci sono molte più Trendline che Comfortline. Di Highline (forse perché arrivata ad essere consegnata più avanti come versione) ne ho vista solo una, infarcita di optional e dimostrativa di una concessionaria. In compenso vedo più Ibiza, proporzionalmente parlando.
  15. Fiat 500R ma con borchie (e molti altri particolari) misti: BMW 520i, in perfette condizioni: Renault 5TS, in ottimo stato:
  16. Era lo stesso montato anche sulle versioni d’accesso della Seicento, CityMatic compresa? O ricordo male? Perché anni fa ne guidai una in versione S e fu un’esperienza [emoji13]
  17. Evoluzione dello stile attuale in chiave Velar: le bocchette centrali delle ultime LR sono anonime come poche e secondo me sanno di già visto. Guardando agli esterni e allo stile credo si potesse fare qualcosa di più personale.
  18. Ci mancherebbe, ognuno ha (giustamente) la propria visione ma, dal mio punto di vista una simile operazione sminuirebbe ancora di più quel poco che rimane di Lancia: nulla a confronto delle “Lanchrysler” frutto dei “rimarchionnamenti” che si sono rivelati un bagno di sangue, sia dal punto di vista dell’immagine che da quello commerciale.Come già riportato più volte e da più parti, l’attuale situazione di Lancia è l’epilogo di una gestione che nel corso degli anni (escludendo Y, Ypsilon e Musa) ha partorito un flop dietro l’altro: salvo i tre modelli che ho citato, da K in avanti è stato peggio che andar di notte, in modo particolare sui mercati esteri.Non c’è da stupirsi che oggi la gamma sia monomodello e monomercato: purtroppo non ci sono i presupposti (economici e strategici) per rilanciare il brand.Ora come ora è un marchio che (soprav)vive di rendita con l’unico prodotto in portafoglio. Per quel mi riguarda, piuttosto che un’operazione stile dR, preferisco il congelamento del marchio, già duramente provato, come è noto: con le debite differenze, farà la fine di Autobianchi e Innocenti. Poi per carità, lieto di essere (in un futuro) smentito dal nuovo AD FCA.
  19. Quello sì, nel caso di Jimny (e in altri) si: paraurti e ruota di scorta sono di demandino ridotte per rientrare nelle specifiche per k-car. In altri casi, come per Terios Kid o Wagon R le modifiche, anche al corpo vettura, erano più rilevanti. Io comunque non vedo l’ora di vederla e provarla questa nuova Jimny: mi ispira molta simpatia.
  20. Vista a Torino e devo dire che mi ha colpito molto: design e size impression sono d’impatto, sopratutto per le proporzioni generali. L’auto esposta era bianca, secondo me un colore che non le rende del tutto giustizia: uno dettaglio che non finisce di piacermi è dato dalle due lame LED anteriori.
  21. Di R6 non ne avevo mai viste, dal vivo, prima di quella in foto: la conoscevo solo “sulla carta”. La MB 250 era impeccabile e con un abbinamento cromatico interno/esterno notevole e molto anni ‘70: inoltre, ho sentito in più occasioni, che le auto tedesche, in generale, spesso avevano colori accesi poiché sul mercato interno (per un periodo) godevano anche di alcune piccole agevolazioni sulle assicurazioni poiché molto più visibili in condizioni climatiche o meteorologiche non ottimali. La Taunus si, era targata italiana, con la classica targa nera con provincia arancione: nel complesso mi sembrava personalizzata in stile tedesco o giù di lì.
  22. Interessante! Mai provato ma promette bene [emoji39] È un tipo di polenta che anche in alcune (molto poche invero) zone della Lombardia si usa, ma poca roba: si tende a preferire la classica, anche perché non in tutti i supermercati (dalle mie parti) la bianca si trova con facilità. Da noi nelle sagre/feste di paese solo ed esclusivamente quella gialla o, molto di rado, la taragna: tanti la qualità bianca non la conoscono. Noi in famiglia, brianzola D.O.C., la utilizziamo spesso: durante le feste capita di utilizzarla, dopo averla “formata” in uno stampo, tagliata a fette e abbrustolita come accompagnamento ai gamberi con pancetta e lime.
  23. Ha molte parti della Vitz (Yaris JDM) e se non erro dovrebbe essere realizzata con Mazda.
  24. La k-car è la Jimny, mentre la export sul mercato interno è Jimny Sierra. La differenza principale risiede nelle dimensioni esterne e nei motori: la Jimny è più compatta e con il motore k-car, mentre la Sierra è più grande di corpo vettura e motore. Lo stesso che accadeva per Wagon R e Solio o Terios e Terios Kid.
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