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xtom

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  1. Conviene registrare nomi e cognomi dei padri dell’elettricità Nikola Tesla (già presi) Michael Faraday (preso) Andrè-Marie Ampere Georg Ohm Alessandro Volta Luigi Galvani ... Io vedo bene Galvani come brand di supercar elettriche della Pagani 😂 Ho anche il logo
  2. T-Roc T-Cross T-Aigo Ma Toyota non ha niente da dire sul nome ? Magari fanno un favore a VW che così le trova un altro T-qualcosa tipo T-Q3-coupè-dei-povery
  3. Era da un po’ che non era più l’auto del popolo ... Spero sia veramente un pesce d’aprile 😂
  4. https://it.motor1.com/news/497303/auto-diesel-benzina-stop-paesi-produttori-2030/amp/
  5. Mica come la 308, per la Tonale si rifà anche il pavimento.
  6. Lo so che l’attendibilità della fonte è quello che è, però pare che a Pomigliano abbiano cominciato a stampare le prime scocche della Tonale. https://www.passioneautoitaliane.com/2021/03/e-iniziata-la-produzione-dellalfa-romeo.html
  7. Dai per scontato che gli esterni siano fighi vero?
  8. Vero, infatti la Panda ha sostituito la Uno che era una seg B
  9. Però effettivamente una Panda di listino parte da 13.900 € una C3 da 14.100 €, poi sappiamo che con gli sconti partono anche da meno. Purtroppo sono auto destinate a scomparire con quei prezzi, ma mi chiedo se tra tutti i marchi di Stellantis non ce ne possa essere uno per far concorrenza a Dacia.
  10. È vero che in Italia si vendono molte Panda, penso che sia un’auto perfetta, però mi chiedo anche quanto renda, visto che viene prodotta in Italia e venduta molto scontata. Secondo me la Panda e tutte le piccole auto pratiche ed economiche sono una spina nel fianco ai lauti profitti che le case stanno facendo con l’elettrico, perché stanno alzando i prezzi delle ICE con la scusa di ibridazione e norme varie, portandosi al livello con cui vendono le BEV, che a loro costano meno di quanto le vendano. Mi aspetto che la Panda possa prima o poi tramutarsi in una 120, una concorrente della Dacia Spring, che non avrà l’autonomia di una Panda, ma in termini economici sarà ancora più conveniente.
  11. Togliere una linea quasi inutilizzata per fare spazio alle fasi di pre-produzione penso che significhi aumentare il rendimento della fabbrica e mantenere la piena occupazione. Portare quella linea nello stabilimento polacco significa risparmiare nel costruire una nuova linea, che sarebbe stata comunque necessaria per produrre le nuove auto che non entrano nelle vecchie gabbie. Certo, sarebbe stato meglio produrre quelle auto in Italia, a Melfi o Pomigliano, ma sappiamo che il costo del lavoro è diverso, quindi purtroppo in Italia puoi produrre solo auto che riesci a vendere a prezzi più alti. L’eccezione che conferma la regola è la Panda a Pomigliano, che doveva già essere traslocata in Polonia da almeno un anno, ma resta a fianco della Tonale, che poteva essere prodotta a Melfi, ma è stata portata a Pomigliano per mantenere in vita lo stabilimento, da sola senza la Panda però non garantirebbe la piena occupazione, per cui avrebbe senso affiancarle la Compass.
  12. Se pensi che i diesel euro 4 vanno tutti praticamente rottamati ed hanno mediamente 15 anni, quelli venduti oggi arriveranno al massimo al 2035 ad essere ottimisti, ma difficilmente si venderanno diesel nel 2025, quindi dubito che vedremo diesel in circolazione dopo il 2040, anche perché saranno pesantemente disincentivati con tasse e blocchi alla circolazione. Nel 2030 non credo che verranno più prodotte ICE che non siano ibride, considerando che una batteria da 20 Kwh nel 2030 potrebbe avere un costo industriale di circa 1.000 euro, potrebbero essere come minimo tutte PHEV o EREV.
  13. Per le auto è anche peggio, perché mentre per gli smartphone Apple li progettava, ma poi se li faceva produrre in Cina ed i cinesi ci hanno messo qualche anno ad impossessarsi della tecnologia per rivenderla a prezzi concorrenziali, ma assolutamente non in perdita, per le auto elettriche sono più avanti loro di molte case occidentali. Quello che continuo a dire, ma che molti non vogliono capire, è che tutti questi incentivi servono soprattutto a salvare le case europee che possono così aggiornarsi e non essere spazzate via dai cinesi. Indirettamente salvano anche posti di lavoro in Europa, ma c’è chi crede che il lavoro in Europa si possa ancora salvare con il pistone dell’800.
  14. A me non stupisce affatto quello che dice Munro, quello che mi stupisce è che un forum di auto sia pieno di negazionisti, nonostante ci siano esempi concreti, come appunto la citata MG.
  15. Presumo che anche a noleggio la proporzione rimanga invariata, se costa di listino il triplo di una Tipo anche la quota mensile sarà tre volte tanto, il concetto non cambia.
  16. Sarebbe interessante avere questi dati suddivisi per tipo di motorizzazione. Sono convinto che al momento con le BEV le case ci guadagnino più che con le ICE per una serie di motivi.
  17. Metà di quelle auto saranno di gente che va in ufficio e che potrebbero tranquillamente lavorare in smartworkig. Poi però facendo il ragionamento che qui fanno in molti, viene fuori che si emette più CO2 e inquinanti tenendo acceso il riscaldamento in casa per un paio di persone, che riscaldare un ufficio pieno zeppo di persone. Forse è il caso di mettere in conto anche la qualità della vita, lo smartworking permette di evitare quegli inutili ingorghi di traffico che rubano tempo a tutti, e chi può lo smartworking lo fa in posti più salubri di una mega metropoli congestionata.
  18. Tecnicamente la CO2 non è un inquinante, infatti l’articolo parla di NO2 e altri inquinanti.
  19. Ecco, adesso il design complessivo del frontale mi sembra più coerente rispetto a quello della Tonale, le prese d’aria così trapezoidali e non stondate, con la stessa inclinazione dei fari sono più armoniche. Chiaramente anche la fiancata dovrebbe avere lo stesso stile con linee tese, ma anche la fiancata dell’attuale Giulietta è più spigolosa della Tonale.
  20. Prendo spunto dalla realizzazione di @crisho per fare una riflessione e farvi una domanda sui fari La riflessione è che si notano 2 tendenze per i fari, quelli sottili sotto palpebra, come 308, DS4, A3, Mazda 3, Tonale e quelli sopra cofano come Classe A, Serie 1, Focus. Personalmente preferisco quelli sotto palpebra, mi sembrano più al passo con i tempi anche se sono un ritorno al passato, forse contribuiscono ad allargare visivamente il frontale. Però per la Giulietta preferirei una firma luminosa non così squadrata per quanto interessante ed originale, anche perché finirebbe per essere troppo vicina a quella della 308. Nelle immagini che accompagnavano il design della Tonale c’era anche questa sul DNA Alfa, tolta la SZ tutte le altre hanno fari rotondi, compresa la più recente Brera. Se i fari della Giulia sono ormai considerati superati, mi sarebbe piaciuto comunque che i fari della Tonale avessero un family feeling, ad esempio con una soluzione tipo questa E voi che soluzione preferite per i fari?
  21. Articolo 53 Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” Le aziende non sono onlus, se fosse per loro verrebbero prodotte solo cose che a loro rendono tanto, che piacciono tanto, ma che non soddisfano tutte le esigenze della collettività, soprattutto a medio e lungo termine.
  22. Non lo so, ma anche da noi i che sono incentivi all’acquisto i soldi non vanno tutti in tasca del cliente, ma soprattutto delle case, che tengono i prezzi più alti, proprio perché ci sono gli incentivi, altrimenti per venderle dovrebbero tenerli più bassi e rimetterci. Siccome gli aiuti diretti di stato alle aziende in Europa non sono consentiti, a meno di qualche eccezione, vengono mascherati in incentivi all’acquisto, che ricadono su tutti i produttori, indipendentemente da dove producano e dove abbiamo la ragione sociale e la sede fiscale.
  23. Ma cos’è di preciso che vi sfugge nel concetto che gli incentivi non sono per gli automobilisti, ricchi o poveracci che siano, ma per le case automobilistiche?
  24. Vero, però occorre anche considerare che gli incentivi in realtà non sono destinati agli automobilisti ma alle case costruttrici, che vengono appunto incentivate a fare la transizione tecnologica, che altrimenti non avrebbero fatto di loro spontanea volontà. Quando le case avranno passato il punto di non ritorno della transizione tecnologica gli incentivi finiranno ed il mercato dovrà sostenersi da solo.
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