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  1. j

    Bugatti Hypercar 2024 (Notizie)

    Sarà presentata nelle primavera del 2024 la nuova Bugatti che sostituirà la Chiron, con vendite a partire dal 2026. A dichiararlo Achim Anscheidt, responsabile del design Bugatti in pensione da ieri nel corso di un'intervista rilasciata ad Autocar. "L'auto è finita. Abbiamo consegnato tutti i progetti per i prototipi un paio di mesi fa e quelli per la produzione saranno consegnati tra un paio di mesi" "È qualcosa di più di un esercizio di stile, soprattutto per quanto riguarda gli interni. Volevo assicurarmi che l'esperienza di 19 anni in Bugatti confluisse nello sviluppo dell'auto" Frank Heyl, nuovo responsabile del design Bugatti, a commentato ad Autocar dicendo "Sarà sorprendente, per quanto riguarda le proporzioni, la tecnologica, l'innovazione e tutto ciò che è inaspettato. Sarà una vera e propria sorpresa per tutti, ed è una vera gioia lavorarci" Per quanto riguarda gli interni Aldo Maria Sica (Interior Designer della Casa) ha dichiarato che lo stile non sarà rivoluzionato ma rimarrà vicino a quello di Veyron e Chiron. È dal punto di vista tecnico che si aspettano le novità più importanti con l'addio al W16 e l'adozione di inedito powertrain ibrido basato un nuovo motore V8 affiancato e da una o più unità elettriche sviluppate da Rimac, comproprietaria del marchio francese.
  2. j

    Bugatti Bolide 2021

    Ecco la versione di serie, verrà prodotta in 40 esemplari, 4 milioni ad esemplare tasse escluse
  3. j

    [Mai Nate] Bugatti

    1990 BUGATTI 1300 da ConceptCars.it
  4. L'ultima Bugatti dotata di motore W16 sarà la Mistral, che la Casa francese vuol far diventare la Roadster più veloce al mondo grazie ai suoi 1600 CV. La carrozzeria dei 99 esemplari è stata modificata rispetto alla Divo soprattutto al posteriore, con una nuova conformazione delle prese d'aria e delle luci a LED per i fanali. Ogni vettura è stata già venduta al prezzo di 5 Mln di euro https://www.carscoops.com/2022/08/5m-bugatti-w16-mistral-roadster-gets-chiron-super-sport-300s-1578-hp-engine-is-limited-to-99-units/
  5. Sarrus

    Bugatti Centodieci 2020

    adesso c'è una data, l'omaggio all'hypercar verrà svelato dopodomani LEAK 10 Unità per tutto il mondo. 8.9 milioni di dollari di spesa. Stessa base della Chiron.
  6. Sarrus

    Bugatti Chiron Pur Sport 2020

    Pariamo dal motore: la nuova Chiron Pur Sport non presenta novità motoristiche. Solo W16 da 8.0 litri e 1500 CV che questa volta vengono raggiunti ad un regime più elevato (6900 rpm in luogo di 6700 rpm della Chiron precedente). Questo è stato possibile grazie ad un nuovo setup della trasmissione, che include una spaziatura dei rapporti ridotta del 15% che - secondo Bugatti - realizza una migliore elasticità del 40% rispetto alla Chiron. La dinamica del telaio è stata rivista: molle anteriori più rigide del 65%, quelle posteriori più rigide del 33% con un nuovo smorzamento attivo degli ammortizzatori. I cerchi in lega "Aero" sono più leggeri di 16 kg - in totale - calzati con speciali pneumatici Bugatti Sport Cup 2 R sviluppati da Michelin, dimensioni 285/30 R20 nella parte anteriore e 355/25 R21 nella parte posteriore. L'impianto frenante guadagna una nuova mescola dei pattini freno oltre ad un nuovo ed alleggerito sistema frenante che fa calare l'ago della bilancia di ben 19 kg. L'estetica e l'aerodinamica sono state modificate: il paraurti anteriore ha un design di più ampio respiro con il tipico "ferro di cavallo" e le prese laterali aumentate. Al retro un nuovo spoiler da ben 1.9 metri realizza un maggior carico aerodinamico. I codolini di scarico - realizzati in Titanio stampato - sono più leggeri e resistono maggiormente alle sgroppate in pista. Il prezzo della Bugatti Chiron Pur Sport è fissato a 3.2 milioni di Euro, Iva esclusa.
  7. Bugatti Chiron Sport Les Légendes Du Ciel, edizione a tiratura limitata a 20 esemplari che trae ispirazione per colore e livrea dagli aerei anni ‘20. Nuova anche la calandra. Press Release: Bugatti A me strapiace come tutte le Chiron.
  8. Cole_90

    Bugatti Bolide Concept 2021

    Svelata la Bugatti Bolide, hypercar con il W16 da 1.850 cv e 1.850 Nm di coppia. Il peso è di 1.240 kg il ché permette un rapporto di 0.67 kg/cv Press Release: Bugatti
  9. Beckervdo

    Bugatti Divo 2019

    Serie limitata a 40 esemplari per la Bugatti Divo che, pur essendo basata sulla Chiron, ha oltre il 90% di componenti riprogettati per migliorare la dinamica di guida. Il telaio frontale è completamente nuovo ed è sottolineato dal nuovo muso frontale che mantiene la tradizionale griglia Bugatti riducendo al contempo l'area della sezione trasversale della Divo. La nuova forma dei fari ad orientamento verticale, con le prese d'aria aggiunte che migliorano anche il flusso d'aria per il raffreddamento è il segno distintivo della Divo. E non possiamo dimenticare il grande spoiler anteriore, che è parte integrante del nuovo pacchetto aerodinamico della Divo. Il nuovo tetto, progettato per formare una presa NACA per convogliare meglio l'aria al massiccio motore W16 della Divo. Un nuovo spoiler attivo si trova sul retro - circa il 23 percento più largo dell'ala del Chiron - che può funzionare anche come aerofreno. Un nuovo diffusore posteriore aiuta la Divo ad aderire alla strada, cosa che può fare fino ad una forza laterale di 1,6 G. Tutti i nuovi cambiamenti aerodinamici aggiungono fino a 90 chilogrammi (198 libbre) di carico aerodinamico aggiuntivo rispetto alla Chiron, mentre forniscono anche un migliore raffreddamento per il motore e i freni. Non male. Bugatti rimuove un materiale fonoassorbente e aggiunge una copertura intercooler in fibra di carbonio e cerchi più leggeri. I vani portaoggetti nell'abitacolo vengono rimossi ed uno stereo meno complicato sostituisce l'unità di serie. La perdita di massa non è molta, solo 35 kg (77 libbre) dalla massa approssimativa di Chiron di 1,996 kg (4.400 lb). Comunque, è un piccolo aiuto. E l'aiuto lo fa. Bugatti afferma che la Divo può affrontare il test di Nardò otto secondi più veloce della Chiron. Questo è interamente merito dei cambiamenti aerodinamici, perché il motore W16 della Divo rimane intatto a 1.500 cavalli. Tuttavia, il carico aerodinamico ha un costo di pura velocità, ed è piuttosto significativo. La Divo rinuncia alla speciale modalità di velocità massima del Chiron, e le modifiche aerodinamiche limitano l'hypercar a soli 380 km / h. Non commettere errori - è ancora follemente veloce, ma è ben lontano dalla velocità elettronicamente limitata della Chiron di 420 km / h (261 mph). La Bugatti Divo è costosa. Ci vorranno non meno di € 5 milioni ($ 5,8 milioni) per metterne una nel tuo garage ed inoltre solo 40 esemplari verranno realizzati. Sfortuna vuole che siano stati tutti venduti. Fonte: Bugatti Foto LIVE Monterey Press Stampa tradotta con traduttore. Topic Spy -> https://www.autopareri.com/forums/topic/65425-bugatti-chiron-divo-2018-teaser
  10. Allestimenti interni completi per la Chiron Super Sport, che a differenza del concept è rifinita La velocità massima è limitata a 440 km/h, ma potrebbe toccare i 490.484 km/h come stabilito dal Concept laboratorio. Come farlo? Semplice: con l'acquisto della vettura da 3.5 milioni di Euro è previsto l'accesso al circuito di Ehra-Lessien, proprietà di Bugatti, dove il suo rettilineo da 8.7 km vi consentirà di raggiungere quella velocità in totale sicurezza: ovviamente non prima di esser stati ampiamente formati dal personale Bugatti. 30 esemplari ed una leggera revisione al W16 8.0 litri quad-turbo, che sfonda la soglia dei 1500 CV, registrando una potenza di 1600 CV.
  11. ISO-8707

    Chiron ed i Recod di Velocità

    Record sullo 0-400-0 km/h 41.96" Al di la del video che ovviamente è una ricostruzione (a parte forse i segmenti on board), Bicocchi non era abbastanza famoso per pubblicizzare il record o non lavora più per Bugatti?
  12. MotorPassion

    Bugatti Chiron 2016

    Fonte: www.autobild.de Galleria completa: http://www.netcarshow.com/bugatti/2017-chiron/
  13. In occasione del gala del Grand Tour, Bugatti porta sotto i riflettori la vettura che ha stabilito il record di +300 MPH (304.773 MPH ossia 490.84 km/h) registrato dalla Bugatti Chiron Super Sport a coda lunga. In aggiunta, la casa di Molsheim, ha dichiarato che saranno realizzati appena 30 esemplari della vettura. Prezzo? Appena 3.5 milioni di Euro + Imposte. Winkelmann ha dichiarato che il motore W16 da 8.0 litri è assolutamente lo stesso che è presente nelle altre Chiron, quindi nessun aumento di potenza, ma maggior efficienza aerodinamica data dalla coda lunga e rivisitazione di deflettori ed estrattori d'aria. Inoltre, la Chiron è autolimitata elettronicamente, questa Super Sport, no. Altre modifiche riguardano i cerchi in lega di magnesio e la carrozzeria in fibra di carbonio non verniciato. Gli pneumatici Michelin Sport Cup 2 sono stati sviluppati appositamente da Michelin per superare senza danni le 300 MPH. Giusto per dare un'idea: gli pneumatici che hanno equipaggiato la Bugatti Vision Gran Turismo, con la medesima mescola, sono costate a Bugatti circa 90 mila Euro... https://motorsport.tv/embed/bKKEOI1P?autoplay
  14. A.Masera

    Bugatti La Voiture Noir 2020

    Via Bugatti Foto LIVE Topic Spy --> https://www.autopareri.com/forums/topic/66889-bugatti-atlantique-2020-notizie
  15. Versione celebrativa della Bugatti Chiron per i 110 anni di fondazione della casa di Molsheim, che sarà disponibile in appena 20 esemplari. Si nota subito per le diverse tonalità all'esterno che ricordano i colori francesi, difatti Bugatti afferma sia un chiaro omaggio alla Francia. La carrozzeria, invece, è realizzata con due tinte matte: al posteriore un dark blue, all'anteriore fibra di carbonio esposta. Nessun prezzo dichiarato. La meccanica è invariata: solito W16 8.0 litri Quad-Turbo da 1500 CV. FOTO LIVE
  16. Il W16 sarà presto sostituito secondo le dichiarazioni del CEO Winkelmann. Nato dall'unione di due W8 Volkswagen, o se vogliamo un mezzo W8 + un W12, ha una gestazione molto travagliata. All'inizio 3 bancate, 6 cilindri, per realizzare il propulsore aspirato W18 (18 cilindri) da 6.3 litri che muove la Concept Bugatti Chiron 18/3. Poco meno di 600 CV sono pochi. 4 bancate da 4 cilindri suonano meglio, ecco apparire la Concept Bugatti Veyron 16/4, spinta da un W16 da 8.0 litri sovralimentato con quattro turbocompressori single scroll. Si parte con 735 kW o se vogliamo 1001 CV. Per poi salire a circa 1200 CV con la Veyron SuperSport. Parentesi diversa con la Bugatti 16C Galibier Concept, dove il W16 rinuncia ai 4 turbocompressori per averne due di tipo TwinScroll. La potenza scende a "soli" 800 CV, ma ora il W16 può girare anche a Bioetanolo. Rivoluzione ancora per il W16 della Chiron e della Divo. I turbocompressori sono sempre 4, ma sono in sovralimentazione bistadio, quindi un turbocompressore lavora a cascata dell'altro. In questo modo si riduce molto il turbolag ed ogni sistema turbosovralimentatore serve 8 cilindri. Inoltre guadagna la doppia iniezione (diretta + indiretta) per le normative anti-inquinamento Euro6d-Temp. La potenza cresce fino a 1500 CV (+50% rispetto alla Veyron d'origine) e la coppia è di 1600 Nm. Secondo le parole del CEO Winkelmann, Bugatti darà il canto del cigno al W16 con una potenza che potrebbe avvicinarsi pericolosamente ai 1470 kW....2000 CV. Con cosa verrà sostituito? Magari con un W12 ed un bel sistema elettrico a supporto, così da avere una hypercar ibrida. Nei piani di Bugatti c'è anche una halo car completamente elettrica, che sarà sviluppata con l'aiuto della casa Balcanica, RIMAC.
  17. Serie limitata a 40 esemplari per la Chiron "Divo" che riduce la massa totale (non dichiarata) e ha una nuova trasmissione per enfatizzare l'accelerazione. Prezzo? 5 milioni di Euro. Presentazione? Il 24 Agosto al "The Quail - A Motorsports Gathering" in California, USA Via Motor1
  18. A seguito della mia seconda visita dell’ex stabilimento Bugatti di Campogalliano in maggio 2015 – questa volta con potente macchina fotografica al seguito – ritengo doveroso modificare questa mia discussione integrandola con foto migliori delle precedenti (scattate con uno smartphone…), più altre nuove. In questo modo mi auguro che il lettore apprezzerà, ma soprattutto coglierà, ancora di più la magia di questo luogo, che non è solo una fabbrica abbandonata, ma LA fabbrica dove si produsse l’ultima vera Bugatti sanguigna e passionale, prima che un’altra Casa ne facesse di lei un mero sfoggio di tecnologia totalmente asettica, un robot “senz’anima”, in contrasto con colei che la precedette. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- “Hic Sunt Leones”, tradotto letteralmente dal latino all’italiano significa “Qui ci sono i leoni”. Si dice che questa locuzione fosse utilizzata sulle carte geografiche dagli antichi romani, in riferimento al territorio africano, non tanto riferendosi ai felini che abitano quelle terre, quanto per i popoli che si batterono strenuamente e ferocemente (come dei leoni, appunto) all’avanzata romanica. Tornerò su questa frase alla fine….. L’avventura della Bugatti Automobili S.P.A. è durata una batter di ciglia (1987-1995, anche se la commercializzazione della prima vettura - la EB110 - è avvenuta nel 1992), ma per chi ci ha lavorato, per coloro che hanno preso parte a questa realtà, questi anni sono sembrati un sogno. Un sogno che hanno interrotto troppo presto e troppo bruscamente. Quello che vedrete è ciò che rimane dell’ex impero di Artioli. Iniziamo la visita! Nulla fu lasciato al caso, nemmeno la toponomastica. Inoltre il paese di Campogalliano, in quel periodo, attuò un gemellaggio con la città di Molsheim (che il sindaco successivo al fallimento, cancellò): L’insegna al di fuori della fabbrica troneggia, di un blu che ancor oggi non tende ad appassire: Per accedere all’interno bisognava citofonare, oppure inserire una tessera magnetica: L’edifico cilindrico, visto da lontano: I clienti parcheggiavano la vettura in questo parcheggio (i dipendenti in un altro, sulla sinistra): E poi accedevano all’interno dell’edificio a forma di parallelepipedo, attraverso un ingresso ora sommerso dalla vegetazione: Fotografia dell'epoca che mostra i due edifici e l'ingresso: (IMMAGINE TRATTA DAL SITO: Benedini & Partners) La sbarra d’ingresso per chi accedeva con la vettura: La sicurezza prima di tutto!: Scorcio di fabbrica dalla collinetta: L’edificio a forma di parallelepipedo, sede della dirigenza: Vialetto d’ingresso (poco dopo inizia il ciottolato bianco): REPARTO DIRIGENZA e PROGETTAZIONE Si entra da qua, l’uscita sul retro, quella da cui accedeva il personale la mattina: Questo è il punto in cui si congiungono i due edifici, quello cilindrico e quello a parallelepipedo: Hall principale, dove venivano accolti i visitatori: Ecco come si presenta l’ingresso principale, visto dall’interno: Un tempo qui era presente il busto di Ettore Bugatti, prima che qualche delinquente lo rubasse: La scrivania gestita dalle segretarie. Chissà quante chiamate sono passate da qui…Ecco ciò che rimane della strumentazione dell’epoca: A fianco è ancora presente la bandiera del Giappone, ricordo della presentazione della EB110 nel Pese del Sol Levante nel 1993: Vista panoramica della main hall (i lampadari sono una chicca): Fotografia dell'epoca che mostra la main hall: (IMMAGINE TRATTA DAL SITO: Benedini & Partners) Sala riunioni: Piccola salettina sul retro (non so cosa ci fosse…): Locale allarme: Sulla sinistra (dalla hall) si accede a quello che era il salone dei ricevimenti e dei grandi eventi, come presentazione di nuove vetture e cene di gala. Mi dispiace non aver scattato una foto migliore con il grandangolo, perché questo salone, da solo, “vale il prezzo del biglietto” da tanto è magnificente: Vi sono ancora affissi i manifesti dell’epoca, che raffigurano alcuni prodotti del brand “Creazioni Ettore Bugatti”, come il profumo Bugatti, gli occhiali da sole, lo spumante, i servizi da tè e caffè, ecc.: Da notare lo stile grandioso del soffitto, disegnato dall’architetto Benedini ispirandosi ai cerchi di una Bugatti Type 59. Mai visto niente di così grandioso: In un angolo sono ancora presenti tazzine di caffè, presumibilmente risalenti all’ultimo evento qui svolto: Per salire al primo e al secondo piano si utilizzavano gli ascensori: 1° PIANO Salite le scale, ci ritroviamo al primo piano. Quella che vedrete era la sede creativa e progettuale della Bugatti. Qua gli ingegneri progettarono la leggendaria EB110 e la splendida EB112. L’accesso era consentito solo al personale autorizzato: Una volta ottenuta l’autorizzazione, si sarebbero aperte le porte: E si sarebbe acceduti a questa stanza. Magnifica: Fotografia dell'epoca che mostra uno scorcio di sala, con i tecnici al lavoro: (IMMAGINE TRATTA DAL SITO: Benedini & Partners) Un po’ di preistoria informatica, d’altronde si parla di primi anni ’90…: Il corridoio del primo piano, che unisce i due edifici: Anche qui, tecnologia preistorica non meglio identificata (elaboratori, presumo): Armadi, armadi, nient’altro che armadi. Le pareti sono gli armadi stessi. Non potevo misurarli, ma ad occhio e croce sono alti almeno 3,50m, il che obbligava ad utilizzare scalette metalliche per accedere ai ripiani più alti. Sinceramente non comprendo l’esigenza di tutto questo spazio a disposizione. Un tempo, tra un armadio e l’altro, c’erano bellissimi disegni raffiguranti Bugatti del passato e altri stilemi Bugatti, ora sono totalmente spoglie.: Tutto il contenuto di questi armadi venne portato via dopo il fallimento, tranne questi faldoni. In essi sono contenuti tutti gli ordini effettuati dall'azienda tra il 1988 e il 1991: Il bagno al primo piano. L'ingresso porta i segni inequivocabili del sisma che colpì l'Emilia-Romagna nel 2012...: Lattine "vintage" al suo interno, bevute in uno degli ultimi momenti di pausa al lavoro: 2° PIANO Ecco la sala progettazione al secondo piano. Purtroppo la copertura del tetto è degradata dal tempo e dall'usura, con i conseguenti effetti. Davvero un peccato lasciarla così....: ...vedendo come era all'epoca: (IMMAGINE TRATTA DAL SITO: Benedini & Partners) Il corridoio del secondo piano: I bellissimi oblò che illuminano il locale. E' anche da scelte come queste che questo stabilimento fu definito "il più bello stabilimento automobilistico della sue epoca": Dettaglio: Grande stanza, presumibilmente luogo di alcuni vertici dirigenziali: Un luogo magico, il prossimo. La sede dell'ufficio del Presidente, Romano Artioli: Ecco come appariva l'ufficio del presiedente a chi solcava la soglia d'ingresso (da notare il vaso con la pianta, tutt'ora presente nel medesimo punto): (IMMAGINE TRATTA DAL SITO: Benedini & Partners) La stanza comunicante: Questa era la saletta dedicata, probabilmente, ai meeting con i clienti e i soci. Eccola in una foto dell'epoca, con protagonista il Presidente Artioli: Vista d'insieme dei due locali: Fotografia dell'epoca che mostra le due stanze. (IMMAGINE TRATTA DAL SITO: Benedini & Partners) Avviso che ormai non viene più rispettato.....: La fabbrica vista dall'alto del tetto: Porzione di pista di prova: Ma ora scendiamo ed usciamo, per dirigerci all'edificio che sta di fronte, ovvero il reparto di prova motori e trasmissione. REPARTO PROVE MOTORI, TRASMISSIONE ED EMISSIONI Vista dei due edifici. Nello specifico, quello color blu di Francia era il reparto delle prove motori, mentre quello bianco era il reparto dedito a trasmissione ed emissioni. Tutti i reparti avevano un nome e un numero di riferimento. In questo caso PM4 significa "Prove Motori 4": Iniziamo proprio da questo reparto. Qui dentro venivano testati i motori in ogni modo possibile (celebri i test di durata che duravano giorni e giorni): Interno sala (N.B.: purtroppo non disponevo del flash per la macchina fotografica, così sono dovuto ricorrere al cellulare in questi reparti): Quel che resta dei cavi all'esterno....: Altro reparto PM: Stesso locale, all'epoca. Qui eravamo ad inizio 1991, con la EB110 prototipo ancora con le linee di Gandini: Spostiamoci nell'edificio adiacente. Subito incontriamo il Laboratorio Emissioni: Vista della sala con le apparecchiature dedicate: Ciò che rimane delle apparecchiature dell'epoca: Interno sala, dove c'era il banco su rulli: Relazione su scarichi sperimentali: Sala parecchio "ingolfata" di lamiere, condutture e tubi: Taniche Bugatti. Chissà cosa contenevano...: Taniche "sponsor" della ELF, utilizzate per indicare il percorso da seguire all'esterno dello stabilimento: Un po’ di foto dell’esterno. Su questa parete c’erano gli sponsor e il grande logo Bugatti. Era anche lo sfondo prediletto delle foto scattate per la presentazione delle vetture e di quelle consegnate ai clienti (ad esempio la EB100 SS gialla consegnata a Michael Schumacher): Alcuni tra i fornitori "sponsor": E quel che rimane del logo, che a differenza di quanto si potrebbe pensare, non si è scolorito né è venuto via. E’ stato semplicemente coperto da un grande adesivo di colore blu, su volontà del curatore fallimentare. Ma sta inesorabilmente riemergendo….: Un paio di foto dell'epoca, scattate davanti a questo edificio: Ed infine, dirigiamoci verso l'ultimo edificio, i capannoni dove si assemblava la EB110. REPARTO PRODUZIONE, ASSEMBLAGGIO ED ESPERIENZA Reparto Produzione 2 e 3: Carrellata dell'interno del Reparto di Produzione: Foto dell'epoca del reparto: Sempre Reparto Produzione: Parte dell'unico macchinario rimasto: Quadro di controllo: Qui c'era il resto: Come si può notare in questa rara foto dei tempi: Lampada di ispezione delle vetture. Sono ancora tutte qui: Questo non saprei dire a cosa servisse (colonnina dell'acqua per gli operai?): Grandangolo dei due reparti produttivi appena visti: Locale magazzino, vuoto: Il reparto Esperienza, dove si mettevano a frutto nuove idee applicate all'auto: Immagini che fanno male... Archivio Esperienza: Innumerevoli disegni tecnici della EB110 e EB112 alla rinfusa: Altri faldoni, trattati come fossero carta straccia: Nella stanza a fianco sono presenti quadri elettrici e condotti vari: Reparto verniciatura (anche se le scocche arrivavano già verniciate, che sappia io da Bra (con)...): Qui venivano posizionati i contenitori con i pezzi delle vetture: I bagni del reparto produzione ed esperienza: SM 13. Sviluppo Motori 13? Altro magazzino. Non so che pezzi siano quelli sopra gli scaffali: In fondo la porta per accedere alla mensa, comune a operai e dirigenti. La scalinata per accedervi: Due raffigurazioni presenti in sala mensa. Anche qui automobili!: Qualche foto dell'esterno. I capannoni mostravano con fierezza e una certa ridondanza il logo di Ettore Bugatti: Qui si univano i due reparti, produzione ed esperienza (il primo, sulla destra, presente fin dalla nascita dello stabilimento, il secondo costruito in un secondo momento): Da più lontano: Due reparti diversi sia nelle lavorazioni che nell'architettura: L'edificio circolare della progettazione visto da dietro: Ingresso sul retro, da cui si accedeva direttamente ai reparti produttivi (presumo che i camion passassero da qui). La scritta "Bugatti Automobili" era identica a quella sul davanti, ma negli anni è stata rubata lettera per lettera....: Ed ora, per concludere, immagini che accrescono ulteriormente la nostalgia. Questo foto sono il ritratto della quotidianità di una delle aziende più speciali della propria epoca. Una quotidianità spezzata all’improvviso, come un ciclone che si porta via tutto, lasciando solo misere macerie. Un quadernetto sulla scrivania d'ingresso con le chiamate da effettuare in tale giornata. L’ultima data riportata risale al luglio del 1995 (l'inizio della fine, potremmo dire). Questa pagina è invece datata 07/03/1995: Il quaderno con il riepilogo delle chiamate ricevute e passate in quella giornata (questa pagina specifica è relativa ad un giorno di febbraio 1995): Quadernetto raccoglitore con gli ultimi veri Campioni della F1: Il foglio di una comunicazione interna, diramato e firmato dall’architetto Benedini in persona: Una raccomandata e un blocchetto di fatture: Una chicca. Questo poster riepiloga le relazioni e il tipo di relazioni tra le maggiori case automobilistiche nel 1991: Un calendario del 1993, ancora affisso in un ufficio della dirigenza. Su tutto, spiccano i giorni di prova a Nardò. Dopo quelle prove la Bugatti EB110 si fregiò del titolo di “Auto più veloce al mondo”, con le stratosferiche velocità di 342 km/h per la versione GT e di 351 km/h per la versione SS, poco tempo dopo: Una comunicazione interna, presente nei faldoni lasciati in dirigenza. Nella fattispecie, si parlava degli snodi delle sospensioni: Un foglio nel reparto assemblaggio con il riepilogo dei numeri interni di tutti i dipendenti dell'azienda al 10/04/1995: La pubblicità di un’agenzia di viaggi (tutt’ora esistente) in cui si proponeva una vacanza in Giordania: Una “Gazzetta dello sport” dell’11/09/1995 (pochi giorni prima della bancarotta): Un autentico PEZZO DA MUSEO. La porta originale della prima fabbrica Bugatti fondata a Molsheim da Ettore Bugatti. Molsheim 1909 - Campogalliano 1990 E' posta in fondo alla scalinata che conduce alla sala mensa. Viene da piangere solo a vederla......Pensare cosa voleva rappresentare e sapere com'è andata a finire.... Fax inviato il 22 settembre 1995 Chissà quanti pensieri si affollavano nella mente di una persona che stava vedendo trasformarsi il proprio sogna divenuto realtà sprofondare in un incubo... Comunque siano successe certe cose, rimane la nostalgia per qualcosa che era e non è più potuto essere, in un'epoca che era e non sarà più. Ed infine la foto più triste ma forse, paradossalmente, più significativa ed emozionante di tutte. Ricordate la frase con cui ho iniziato il “tour virtuale” e con cui ho detto che avrei concluso? Eccola. Una pagina di un calendario, risalente al settembre del 1995. E sulla data del 23 settembre, cerchiata in blu (un blu ormai scolorito dal tempo ma ancora presente), qualcuno scrisse: HIC SUNT LEONES Qui ci sono i leoni. Leoni che hanno vissuto un sogno e che hanno combattuto per mantenerlo in vita. Come gli Africani durante l’invasione delle loro terre da parte dei Romani. In entrambi i casi, sappiamo com’è andata a finire. L’importante però, anche se l’avversario è più grosso e forte di te e non hai scampo, è combattere come un leone, per non essere mai dimenticato. Bugatti Automobili S.P.A. fallì ufficialmente il 23 settembre 1995. Con lei se ne andò il sogno di un visionario diventato il sogno comune delle 240 persone che ivi lavorarono. E con lei se ne andò anche una parte di automobilismo Italiano, sanguigno, passionale e insuperabile, che troppo spesso - oggi - possiamo solo ricordare. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Qualche riferimento a pagine e video Il miglior sito dedicato alla Bugatti Automobili SpA. Foto dell'epoca, registro di tutte le auto vendute (con relative foto) e dei prototipi. Un appassionato non può trovare niente di meglio! The Bugatti EB110 Registry Bellissimo documento dal titolo "Bugatti in Italia". Tutto da leggere, ma la parte che più interessa a noi inizia a pagina 28. PDF da scaricare dal sito dell'AISA - Associazione Italiana per la Storia dell'Automobile AISA - Associazione Italiana per la storia dell?Automobile Video dell'epoca, realizzato all'incirca nel 1993/1994, molto interessante perchè mostra uno spaccato di realtà dell'azienda: Video sulla Bugatti di Artioli, con interviste al Presidente, al collaudatore Bicocchi e al Capo Progettista iniziale della EB110, Stanzani. Una gemma rara e preziosa, di quella che può considerarsi a tutti gli effetti una delle più belle avventure automobilistiche di ogni epoca: Video realizzato nel maggio 2014 dal collezionista, broker e venditore svizzero Kidston, con interviste importanti (Artioli, Bicocchi, Sighinolfi, Trombi, Pavesi), due EB110, una GT e una SS, più qualche spezzone di filmato d'epoca: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Per coloro che volessero visitare come me questo autentico "tempio" dell'automobilismo, ecco nome e numero di telefono del custode dello stabile (su richiesta esplicita dello stesso): EZIO - 338 9313173 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ALTRE NOTIZIE, APPROFONDIMENTI, OPINIONI E TESTIMONIANZE, SEGUIRANNO NELLE PAGINE SUCCESSIVE ! GRAZIE A TUTTI PER LA LETTURA E IL CONTRIBUTO.
  19. Messaggio Aggiornato al 14/09/2015 carscoops Press Release: Bugatti
  20. WS Press Release : Bugatti Anche lei fa parte delle Leggende di Bugatti ed in particolare conclude la serie di sei edizioni speciali. Imho è una delle più riuscite.
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