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Walker

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  1. Sono d'accordo, il frontale Alfa con fari a sviluppo orizzontale, per di più dalle linee non spigolose, e soprattutto con il trilobo, rende meglio tanto più bassa è la macchina e tanto più piccola la distanza tra il cofano e la base. Non so dare una spiegazione razionale, dico solo che un SUV per forza di cose sviluppa il piano verticale del frontale più di una berlina, e il vuoto tra le parti (gruppi ottici, calandra, prese d'aria) che su Giulia imho garantisce equilibrio, qui fa risaltare il vuoto e la mancanza di soluzioni orizzontali tra i fari e le prese d'aria. Levante imho è cento passi avanti perché beneficia di un calandrone perfetto anche per un SUV nonché di fari più spigolosi. Ovviamente non dico che si dovesse stravolgere lo stile Alfa, anzi, così comunque si lascia guardare, direi. Gli interni da quel che si vede sembrano come Dio comanda su questo allestimento, da vedere su allestimenti normali ma la disposizione delle funzioni e il design complessivo rimarranno, e ciò promette bene. In definitiva ha delle belle proporzioni per essere un tafanario del genere, molto ma molto simili a Macan, e infatti di profilo mi piace assai, tutt'altro che pesante e noiosa la fiancata (il che era un grosso rischio). Ahimé dove mi piace meno, ma non a livelli di disgusto, sono proprio frontale e posteriore.
  2. Mettendomi dal punto di vista del consumatore e non da quello delle case: quali sportive paragonabili a Giulia Quadrifoglio - cioè: berline 4 porte con motorazzo - sono ancora proposte col manuale e si vendono bene col manuale negli USA? BMW M3 e M5 sono anche manuali, ma qual è la percentuale sul venduto? Se questo tipo di auto vende poco (non lo so), e se le richieste per il manuale su Q sono effettivamente genuine, questo vorrebbe dire che Q in media viene assimilata quasi più a cose come 911, Mustang, ecc. che a berlinoni della sua misura e pure con motori di tutto rispetto a benzina, visto che per questi ultimi l'automatico spadroneggia... se così fosse sarebbe una percezione molto positiva e tutt'altro che scontata, che però allora forse richiederebbe di rivedere la politica cambio...
  3. Non solo ci sono arrivati... ma è la posizione che tengono ufficialmente sin da quando lo scandalo è scoppiato probabilmente non è mai stato pubblicizzato in modo eclatante, ma il contenuto delle lettere che Paul Willis (capo di VW UK) ha inviato al parlamento inglese era in sostanza questo, seppure in tono meno perentorio.
  4. Prove dinamiche e comportamenti al limite (es. alce) però dovrebbero essere introdotti e integrati nella valutazione, perché ad ora non ne fanno parte, eccezion fatta per il test con l'ESP che però rientra nell'area di tecnologie di assistenza. Per il resto, imho già oggi uno può capire grosso modo se un'auto ha scarse qualità di resistenza all'impatto - e quindi palesa carenze nel pianale e/o scarsi sistemi per attutire le decelerazioni -, o se presenta troppi elementi critici in abitacolo in caso di urto, o se invece ha carenze tecnologiche addizionali. Basandosi non tanto sulle stelle, ma sulle percentuali (e relative spiegazioni) date nelle 4 macroaree (adulti, bambini, pedoni, assistenza).
  5. Tony, questo non rileva e non può rilevare in sistemi di prove del genere, per tutto il mercato e per tutti i consumatori. Ad oggi rileva che: a - non tutti i guidatori sono in grado di gestire un'auto in certe condizioni. E qui sono d'accordo che non dovrebbe essere questo il punto principale, visto che è un problema da affrontare a monte. Ma è anche un fattore dato dalla forza dei numeri, cioè 8-9 conducenti su 10 non sono specialisti né hanno capacità oltre il minimo; di conseguenza si alza il peso della tecnologia pensata per rimediare queste carenze; b - soprattutto, imho è la frontiera stessa della tecnica ad alzare l'asticella. E' successo anche con sistemi oggi considerati scontati come l'ABS, nel senso che quando si è capito che poteva essere usato su larga scala è diventato parte dei requisiti necessari da soddisfare per ottenere un certo punteggio. Da qualche anno a questa parte alcuni fornitori siano in grado di sviluppare certi sistemi (es. blind spot warning, lane assist, AEB, ecc.) e dei costruttori hanno trovato il modo (leggi: acquisizione di forniture e implementazione) per montarli sulle vetture; questo fatto basta perché l'agenzia di test ne tenga conto e li includa tra i requisiti per le 5 stelle. Alcuni costruttori li offrono, alcuni pure di serie? Ok, loro rappresentano il massimo (limitatamente a quei sistemi) e va da sè che chi non li offre o non di serie, o non tutti, si fermi a meno del massimo. c - la tendenza è verso un peso sempre maggiore per i sistemi di assistenza che completano il conducente. Quindi, anche se un lane assist ha un'incidenza anche statistica minore di un ABS sulla capacità di evitare incidenti o di attutirne le conseguenze, il mercato del futuro impone che sistemi del genere siano considerati a pieno titolo. Certo, il tutto va calibrato al segmento, alla categoria della macchina considerata dentro a quel segmento, al prezzo, alla media dei concorrenti, ecc. Per questo imho sarebbe più consono dare meno visibilità al numero di stelle e più alle percentuali nelle 4 aree testate, perché sono aree che valutano qualità molto diverse della stessa auto.
  6. Mesi fa avevo tracciato questa roba qui, sembra lo schema di un flipper e andrebbe probabilmente completato e aggiornato...
  7. Imho non dovrebbe dipenderne, ma tenerne conto quando esistono due opzioni alternative a costi comparabili ma di cui una è capace di ridurre i rischi.
  8. Sì, ma il tuo caso non è sufficientemente indicativo, perché uno può venir tamponato anche mentre è fermo a uno stop con cinquecentomila luci e segnali che indicano l'incrocio... non ho statistiche per le mani, ma credo che sia più probabile sorprendere chi viene da dietro fermandosi a uno dei tanti passaggi lontani da intersezioni che non in ingresso/uscita dalle rotonde. Sulla larghezza la vedo all'opposto, nel senso che corsie non molto larghe scoraggiano il sorpasso in uscita. Più che altro credo che il problema sia in parte più lontano, e cioè risieda nel proliferare indiscriminato di rotondine e rotondelle che costringono a elaborare passaggi pedonali e ciclabili in questa maniera. E' anche vero però che in assenza della rotonda avresti un classico incrocio a T o a X in cui gli attraversamenti che tagliano la principale sono estramemtente più pericolosi di quelli che tagliano le secondarie, mentre nel caso della rotonda gli attraversamenti hanno tutti più o meno pari pericolosità. Da non tecnico personalmente non la trovo fatta male (leverei giusto l'albero nell'aiuoletta davanti al casermone), quali elementi non ti convincono? Ecco, ma questa imho è già un esempio di attraversamento fuori da intersezioni, almeno come dinamiche nella sostanza, ossia velocità già più sostenuta e niente incroci nelle immediate vicinanze. Tralasciando che imho è un abominio quella "T" formata dai due attraversamenti un invito esplicito ad attraversare in diagonale...
  9. Ma quanti indisciplinati: il tipo con la XV, l'altro e... Pellè (intorno al min. 4:00 ) Ma poi ci sarebbe stato alla perfezione il classico messaggio preventivo che mette il 90% dei dash cameramen, del tipo "I am not the perfect driver nor do I claim to be", e con la chiosa finale sarebbe stato eletto seduta stante l'Inno dell'Ipocrita.
  10. Tipo quello incontrato l'altro giorno alla fine di una extraurbana principale con 2 corsie per carreggiata? Già non doveva stare lì... poi aveva quasi 2 m di corsia di emergenza a dx ma se ne stava fisso sulla linea bianca. Forse gli si accorcia la "terza gamba" (cit.) a non rischiare di più? Non so, non ne sono convinto. Il vantaggio di metterli in prossimità delle rotonde è che la velocità delle auto è ridotta, sia in entrata che in uscita, e almeno per la mia non statisticamente rilevante esperienza noto che la percentuale di pedoni/ciclisti "fatti gentilmente passare" sui passaggi vicino alle rotonde è estremamente più alta che in corrispondenza di normali passaggi in piena strada. Il grosso ostacolo per l'automobilista è la visibilità se si esce alla prima uscita, e in qualsiasi uscita se c'è coda in ingresso nel senso opposto. Però il primo problema è molto simile a quello che si ha svoltando a dx a un incrocio, il secondo è identico a quello che si ha in normali passaggi coperti da veicoli in senso opposto.
  11. Se posso interpretare, non è né per l'immagine né per come è stata definita l'altra auto, ma solo per l'imprecazione che non è stata gradita comunque risolto tutto e chiusa qui.
  12. Credo che abbiano scelto le aree linguistiche, diverse dall'italiano ufficiale, che si sono diffuse più in profondità in UK nel corso del tempo, e a cui sono state associate esigenze diverse. Tra l'altro era una distinzione già presente in varie università molti anni prima di Brexit, e riguarda anche altre nazioni e sottoaree linguistiche. Il sardo è addirittura messo a parte, nemmeno nella categoria "ITA". Ammetto che vista così può sembrare una cosa maldestra, però l'obiettivo forse potrebbe essere diverso da una "cagata da sfigati".
  13. Io credo che nel segmento D Alfa potrà dare fastidio alla tride in misura limitata in Italia, molto meno in Europa, ma questo non perché Alfa abbia particolari demeriti o perché preveda capitomboli particolari. Non è nemmeno imho un problema di lealtà al brand e penetrazione (che comunque conterebbero tantissimo*), ma piuttosto una questione di volumi e tipo di auto: Alfa non sta puntando né ai volumi né al tipo di segmento D che la triade ha come riferimento. In merito ai volumi, lo sappiamo, Alfa ha obiettivi molto al di sotto della triade e punta ai margini. Si sta insomma specializzando come semi-specialty premium sportiva, e questo è una diretta conseguenza del fattore tipologia, cioè in controtendenza con l'attuale percorso verso la guida autonoma e l'elettrico/ibrido dominante. Audi e MB sono chiaramente più adatte a perseguire questi obiettivi per il momento, ed è chiaro che il mercato si è pronunciato in questo senso: si guarderà sempre più alla comodità da viaggio unita alla connettività, sempre meno alla soluzione sofisiticata di ingegneria automotive che ci sta sotto (motore o pianale che sia). Anche BMW si sta armando pesantemente per questo processo: ha capito che un marchio indipendente coi suoi volumi attuali in UE non potrà mantenere questa posizione con il tipo di prodotto tradizionale. Secondo me nel segmento D ha più frecce al proprio arco Volvo, anche perché parte da quote maggiori e ha esperienza in soluzioni particolari (es. ibrido plug-in Diesel) oltre a curare molto la tecnologia in generale. A seguire il gruppo Jaguar/LR e poi Toyota/Lexus. Secondo me sarà più interessante la faccenda tra una decina d'anni, perché per ora imho non si può prevedere chi avrà più successo nell'imporsi come costruttore di ibrido/elettrico e auto sempre meno dipendenti dall'uomo. Non è imho scontatissimo che la triade, MB e Audi soprattutto, sapranno conservare le ampie quote che detengono adesso. Infine, un altro motivo che nel breve-medio termine impedisce grosse infiltrazioni di altri costruttori è il tipo di clientela delle segmento D: fare produzione in massa per l'Europa significa voler vendere 6-8 auto su 10 ad aziende, livellatrici verso il basso per eccellenza. * nel breve-medio contano comunque tanto, nel lungo conterebbero imho molto di più se target in termini di quantità e qualità fossero molto più simili
  14. Mah, se ne è già parlato, questo può essere vero per molti, ma non per forza per tutti i potenziali clienti. E comunque: - anche per un appassionato di guida può essere utile, per es. se dopo una giornata dura c'è un viaggio lungo in autostrada può aver voglia di usare meno energie al volante e rilassarsi (non lasciare che si guidi da sola); - la sua presenza non obbliga a usarlo, uno può tranquillamente non sceglierlo oppure sceglierlo e lasciarlo disattivato, visto che è selezionabile anche come singolo optional.
  15. Imho no perché formalmente i contribuenti sotto la soglia dei 100.000 € non stanno partecipando al bail-in; e nemmeno indirettamente visto che il fondo di risoluzione va distinto dal salvataggio interno. Però sempre se ho capito bene, stanno comunque partecipando a una singola forma di supporto finanziario preventivo della loro banca (cosa che imho non viene messa adeguatamente in luce). Sul se e in che misura sia lecito, non mi esprimo.
  16. Non posso dire che tu abbia fatto male, però imho non hai fatto male secondo la TUA idea di quello che vuoi in una macchina da 90.000 €. Ok il cruise adattativo (una mancanza quasi oggettiva), sugli assemblaggi però, ammesso pure che si presentino come li hai descritti, rappresentano niente di meno che un tuo (e di tanti altri) proxy di scelta. In quelle altre auto tu non trovi la perfezione, ma l'eccellenza secondo i tuoi standard; qualcun altro può invece trovare la sua idea di macchina da 90.000 € in Ghibli se mette l'accento su motori e dinamica. E in quel caso l'eccellenza è in Ghibli, la perfezione invece... da nessun'altra parte. Un cruise control con in più la capacità tramite sensore laser di percepire la distanza dal veicolo davanti e di mantenerla, rallentando e riaccelerando alla bisogna.
  17. Da quello che ho capito io i contributi di 25 € o di diverso ammontare non sono richiesti nell'ambito di una procedura di bail-in (perché la banca non sta cercando di evitare la liquidazione), ma per contribuire al fondo italiano di risoluzione che da quello che ho letto dovrà avere una capacità pari all'1% dei depositi nazionali <100.000 € totali entro il 2025. Però penso: se il fondo di risoluzione ha lo scopo di contribuire al salvataggio di eventuali banche in dissesto, si tratta comunque di un contributo da parte degli esclusi dal bail-in ad un "tesoretto" da usare in caso di possibile fallimento; cioè in altre parole i correntisti <100.000 non possono partecipare attivamente al bail-in, ma di fatto stanno venendo chiamati a partecipare a una risorsa pensata per dare sostegno finanziario (credo) in accoppiata con le procedure di bail-in. Oh, non ho voce in capitolo per dire se sia corretto o meno (lo può benissimo essere ), però imho allora in giro si dovrebbe far più chiarezza sul fatto che essere tutelati dal bail-in non significa essere schermati al 100% dal partecipare seppure in piccolissima quota a risorse di salvataggio. Se non ho detto castronerie...
  18. OT: Ne ho visti due per strada giusto l'altro ieri. Avvicinandomi ho dato per scontato fosse il Tiguan dati marchio e carrozzeria, ma dal vivo il frontale dà un'impressione molto strana, non percepibile in foto: la sezione frontale sembra quasi "tagliata" e tronca, e rende tutto parecchio più goffo per es. rispetto a Passat (dove il cofano lungo aiuta a snellire, ma c'è anche più continuità tra calandra e paraurti). A tal punto che mi son girato a controllare per essere sicuro del modello Sinceramente a me dietro piace abbastanza, però nel complesso il corpo vettura non ha le proporzioni migliori possibile, sembra un po' un armadillo...
  19. Se si dovesse provare che un altro costruttore ha organizzato una truffa in stile VW apriremmo un altro thread, nel frattempo in assenza di novità sul fronte defeat device c'è il thread indicato nel post che hai quotato.
  20. Messaggi attinenti non ai motori incriminati, ma a tema Diesel (es. pulizia negli Euro 6) sono stati e saranno spostati qui: http://www.autopareri.com/forums/topic/61952-insostenibilità-ambientale-dei-motori-diesel-nelle-automobili/?page=8
  21. Le somiglianze col GC comunque imho si fermano all'evidente richiamo nella calandra e nei fari anteriori, per il resto a mio parere continua il "corso" iniziato con Cherokee, visibile soprattutto nella fiancata e nell'andamento della finestratura: morbide e leggermente curve al posto di quelle rigide e spezzate di GC. Dietro soprattutto molto meglio di Cherokee, ci voleva poco; mi lasciano forse un po' perplesso i gruppi ottici stile Toyota GT86...
  22. In effetti il 1.9 JTD (2-3 livelli Euro inferiori) non è facilissimo da dimenticare col budget indicato, ma nemmeno impossibile. Giulietta e Leon, entrambe 150 CV, non sono introvabili a quelle cifre tra l'usato fresco (< 50.000 km), mentre per la nuova Mégane e Astra è presto. Aggiungerei se piace Honda Civic mk9, dotata di un collaudato 2.2 corposo e molto presente. Il problema è anche l'accessoristica, ma a meno di non scendere di segmento e andare sul nuovo è un ostacolo non superabile.
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