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sono ancora convinto che sia più la seconda che la prima. fa tanto comodo dire "colpa dei cinesi" quando intanto ti faccio pagare il 50% di tasse. e non solo le imprese, anche i dipendenti come me e molti altri. che almeno chiedessero tento e restituissero in servizi.. manco quello. che paesello del cazzo. La Fiat? E tutte le altre, che dobbiamo dire????????? Qua non c'è nessuno che muove il culo, tutti là a a guardare e ad aspettare che tutto vada definitivamente a puttane. Scorreggia mamma Fiat si ferma il mondo, chiudono o se ne vanno centinaia di imprese e ce ne laviamo le palle. E vabbè, amen. Gli altri mica fanno le macchine. Questione centrata, e molti dei decisori di allora sono ancora là che decidono come mettere in merda anche quella dopo ancora.
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Ah, giusto per curiosità. Ho terminato il secondo pieno a benza consecutivo, su percorso come al solito misto in parti abbastanza uguali ho avuto una media complessiva di 7,6 l/100km. Di certo la sensazione che l'auto vada molto meglio a metano che a benzina ora è definitivamente comprovata..
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- 03c-198-151-m
- cave 261914
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posteriore ok, anche se l'eccessiva inclinazione del lunotto la rende poco gradevole da certe viste. è il frontale che mi dà un certo ribrezzo con i fari così. già dei fari alla murano avrebbero giovato molto, imho.
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Ma evidentemente se continuano su questa strada due considerazioni se le sono fatte sulla forza del brand e sulle preferenze dei clienti. Phaeton non rientra davvero nella discussione imho, là ci sono stati ben altri presupposti ad aver sancito la debacle commerciale.
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- volkswagen
- volkswagen touareg
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Dovevi chiamarti Touareg 1.5 Eh, quello è l'andazzo. Ma onestamente non mi dispiace affatto. Comunque quello attuale non mi pare invecchierà molto rispetto a questo. Interni davvero belli;) Comunque, una bella dichiarazione di intenti una prima foto ufficiale in versione ibrida. Bene.
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- volkswagen
- volkswagen touareg
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ahhh ma che figa sta macchina!! mi piace moltissimo, davvero. il posteriore credo che bisognerà davvero vederlo dal vivo, ma non lo boccio affatto. nei confronti fotografici postati sopra il frontale va a A1, fiancata a DS3 e posteriore a mito. interni direi A1. bella sfida comunque
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Ford Edge Facelift (Foto Ufficiali)
Coaster ha risposto a Touareg 2.5 in Presentazioni Nuovi Modelli
si ma sto coso è bellino lo stesso, di certo migliora con il facelift- 25 risposte
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pure io, almeno spero. tempo di certo ne hanno avuto a sufficienza.
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- alfa romeo giulietta
- alfa romeo giulietta 2009
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bisognerà vedere a bagagliaio aperto come hanno risolto la faccenda. di sicuro son 13kg di metano, quindi un buon bombolozzo che se non erro ha la stessa capacità di panda NP. se han riempito il bagagliaio non abbiamo fatto molti progressi se invece han fatto un lavoretto fatto bene è il top.
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anche da mario, il mio meccanico di fiducia dietro casa da cui porto da sempre le auto a sistemare con immensa soddisfazione e ricambi originali a prezzi del tutto inferiori alla rete ufficiale. ma non credo sia lo stesso livello di forza, anche se forza di sicuro non ti porta a bere lo spritz quando finisci il lavoro. fiat mi ha visto solo al primo tagliando della panda, poi nisba. comunque per la mia passat mi hanno prospettato circa 150 euro il primo tagliando. almeno il primo lo faccio in conce. non mi pare male. cmq siamo un pò OT:lol:
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- alfa romeo
- marchionne
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ma se alfa se la comprano i cinesi poi potremmo avere anche noi auto così belline? non fucilatemi, scherzavo.
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- ginevra
- ginevra 2010
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io ho in casa un'A3 sb con il 1.4 TSI e il DSG. viene utilizzata in percorso misto e come media globale sta sui 7 l/100km circa. l'ultima volta che l'ho usata ci ho fatto una statale poco trafficata e un pezzo di autostrada, media 6,4 l/100km. in città con molto traffico vai verso 12km/l che è un dato ottimo, il turbo la rende elastica e il dsg aiuta moltissimo. di certo il 1.4 la muove benissimo ed è pure divertente. però, personalmente sono più incuriosito dal 1.2 che secondo me è il motore ideale per questa categoria d'auto ed un utilizzo da utente medio. non l'ho ancora potuto provare, mannaggia, ma ho ottime sensazioni a riguardo.
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complimenti.. ottima scelta!
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Fiat 500 1.4 Natural Power Turbo Project - Concept (Foto Ufficiali)
nella discussione ha aggiunto Coaster in Presentazioni Nuovi Modelli
Non so se ci sono già thread aperti, in caso spostate. NOn ho capito se il 1.4T NP è roba ufficiale Fiat o una trasformazione successiva di un Tjet e non so se sto giocattolo uscirà davvero. Per quel che mi riguarda lo spero vivamente. -
http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/170518/ Fiat-Governo, fine di un amore di Marco Ferrante Mutuo sostegno. Com'è difficile la relazione tra l'economia pubblica e quella privata. Conversazione con il politologo Luca Germano. © Roberto Monaldo / LaPresse 01-12-2009 Roma Economia Incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola e l'AD Fiat Sergio Marchionne sullo stabilimento di Termini Imerese Nella foto Claudio Scajola e Sergio Marchionne © Roberto Monaldo / LaPresse 01-12-2009 Rome Meeting between the italian minister of Economic Development, Claudio Scajola and the CEO of Fiat, Sergio Marchionne on the Termini Imerese plant In the photo Claudio Scajola and Sergio Marchionne Sergio Marchionne ha detto alla Stampa che gli incentivi prima o poi vanno eliminati, Silvio Berlusconi ha risposto che prende atto che c’è qualcuno a cui non servono e Marchionne nel pomeriggio si dice pienamente d’accordo con Berlusconi, se eliminasse gli incentivi. Forse governo e Fiat si stanno avviando verso la rimozione di un alibi reciproco, gli aiuti, gli incentivi, il residuo di un antico rapporto di mutuo scambio. Luca Germano, politologo dell’università di Trieste, si occupa di rapporti tra governo e grande impresa. Nel 2009 ha scritto per il Mulino un libro sulle relazioni tra la Fiat e lo stato italiano (Governo e grandi imprese - La Fiat da azienda protetta a global player, 22 euro, 245 pagine). Dice: «non so se siamo al divorzio, non credo che si possa davvero prescindere dagli incentivi, sia per le condizioni generali del mercato, sia per la Fiat. Quest’ultima potrebbe farlo solo alla condizione di ridurre la produzione interna». Germano crede che l’immagine della separazione o del divorzio non sia adatta alla realtà attuale delle relazioni tra Fiat e stato. Spiega: «Ricordiamoci sempre che non ci sono aiuti diretti né le protezioni di un tempo. Gli incentivi sono un sostegno ai consumi, che genera un ritorno di gettito Iva, e che si rivolge a tutto il mercato dell’auto». Le fasi dei rapporti tra Fiat e Stato sono grosso modo tre. La prima è quella che va dalla fondazione alla seconda guerra mondiale. La Fiat, come tutta la grande impresa meccanica, ma con dimensioni superiori, beneficia delle politiche di armamento di due guerre mondiali. Il secondo periodo è quello che va dal dopoguerra al romitismo (pur con varie declinazioni), è la fase dell’egemonia della Fiat sul sistema economico e finanziario nazionale. Germano spiega che cos’è stata la Fiat nel sistema misto italiano: «è stata un traino delle politiche di sviluppo e ha goduto di protezioni di ogni genere, riguardo all’ingresso di terzi nel mercato, al fisco che penalizzava le grosse cilindrate, agli incentivi per gli impianti, alla costruzione di un sistema di ammortizzatori sociali ritagliato sulle sue esigenze, fino alla prima ondata di incentivi della metà degli anni Novanta. Nel sistema misto rappresenta una gamba del potere economico, l’altra sono le partecipazioni statali. Ma è il traino di un sistema economico costruito sulla motorizzazione di massa». Poi arriva la crisi degli anni 2000. «La Fiat - continua - si libera della sua condizione, dalla sua specialità con la grande crisi interna che culmina con la morte di Gianni Agnelli, e che corrisponde all’apertura del mercato europeo. Ma da quella crisi esce con le sue gambe». Prima con il piano di salvataggio finanziario predisposto da Paolo Fresco e Luigi Gubitosi, fatto anche di dismissioni, e poi con Umberto Agnelli e con l’arrivo di Marchionne: «Oggi direi che per Fiat, la fama di beneficiaria di risorse pubbliche è largamente condizionata dal passato». Alcuni osservatori molto sostanzialisti ritengono che potrebbe essere considerata una forma di protezione pubblica - o un residuo di quella protezione - anche la vicenda equity swap su cui è in corso un processo: cioè il contratto che nel 2005 al momento dell’ingresso delle banche nel capitale della Fiat consentì all’azionista di riferimento, la famiglia Agnelli, di restare sopra il 30 per cento senza obbligo di offerta pubblica d’acquisto, sulla base decisiva di un preventivo parere favorevole della Consob. Dice Germano: «è un ragionamento suggestivo. Forse sì da un certo punto di vista, ma sempre restando nel sostanzialismo, bisogna tenere conto che senza equity swap la Fiat che esce dalla crisi e si proietta nel gioco globale con l’acquisto Chrysler non esisterebbe. Questo lo ha detto anche Marchionne». Com’è la dialettica negoziale tra l’azienda e il governo in questo momento? Secondo Germano il governo ha pochi strumenti d’iniziativa, perché gli incentivi agiscono sulla domanda e perché non esiste una politica industriale. E in questo momento le politiche industriali sono difficili perché le risorse pubbliche disponibili sono scarse e ci sono poche idee. C’è una vecchia ipotesi di doppia combinazione: incentivare le auto di piccole dimensioni con motorizzazioni ecologiche e dincentivare l’uso urbano delle auto medie soprattutto nei centri storici. Dice Germano: «Sì, questo genere di cose si potrebbe fare. Il punto è però che non mi pare stiano particolari proposte politiche». Siamo in una fase di stabilizzazione della peggiore crisi economica dal 1929. Recessione a meno 3,5 in America, meno 4,1 in Europa, quasi meno 5 in Italia. Nell’auto - l’industria dell’industria in tutto il mondo si deve tagliare la capacità produttiva del 30 per cento. In questo quadro come sono i rapporti tra economia pubblica e imprese? «Quello italiano è un caso specifico - dice Germano - perché il sistema misto è una particolarità molto italiana. In Francia esistono campioni nazionali protetti, ma proiettati alla conquista di altri mercati. In America si torna a una logica di aiuto temporaneo in un momento eccezionale, non in contraddizione con la loro cultura del mercato». L’America ha messo in piedi un programma di aiuti solo per l’auto da 125 miliardi compresi quelli dell’amministrazione Bush e la Francia ha varato un piano complessivo di aiuti dove sommando le varie voci si superano i 10 miliardi di euro per i prossimi cinque anni, con il vincolo di riportare le produzione in patria chiaramente contro le regole del mercato interno. Ma la commissione ha lasciato fare, perché il sistema è profondamente disorientato. Ora il problema per tutto l’occidente sarà quello di uscire progressivamente dagli incentivi. «Gli incentivi in fondo sono degli sgravi fiscali a posteriori. Tanto vale farlo a monte. Dobbiamo conservare i quartier generali in Italia e sapere che le produzioni devono andare dove il costo del lavoro è più basso». venerdì, 5 febbraio 2010
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secondo me le palette le puoi lasciare. le abbiamo usate non piu di 2 volte in vita nostra.. la prima per vedere se funzionavano davvero, la seconda per capire che con il DSG non servono assolutamente a niente rispetto al dsg il cambio di C30 è di sicuro un pò obsoleto. ma piu o meno vale lo stesso per ogni cambio della concorrenza.
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beh se si è piantata una panda 4x4 magari con le M+S poteva davvero passarci solo un trattore per di là. detto questo.. che posti frequenta il tuo amico?
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una panda nuova 4x4 non so se la trovi a quei prezzi, ma anche senza ridotte ti posso assicurare che vai su per i muri se vuoi. ieri vicino a san pellegrino ho beccato una strada in pendenza assurda e piena di neve..e sono andato su senza problemi. un mostro.