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Wilhem275

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  1. Io l'avevo scaricato in inglese, ancora qualche mese fa. Attenzione che sono versioni non aggiornate, per cui ci potrebbe essere qualche differenza (finora non ne ho trovate). 23 CIVIC 5D HEV (KE KG)-32T536000_03_web_compressed.pdf 23 CIVIC 5D JSS NAVI (KE KG)-32T538000.pdf
  2. Ricordo che qui non diamo spazio a discussioni politiche basate su questa o quella parte (a proposito di essere mossi dall'ideologia...). In tutti i casi è una lettura estremamente parziale delle istanze politiche che stanno dietro la transizione in Europa.
  3. Però occhio che non sono due gruppi coincidenti: alcuni di quelli che vorrebbero fare a meno dell'auto sono motivati dall'avere una scocciatura in meno, più che da motivazioni ambientali. Anzi, la mia impressione è che tra i due gruppi ci sia proprio poca sovrapposizione: di solito chi non è interessato all'auto per sé, ma anche chi gradirebbe vedere meno auto intorno a sé, non è particolarmente orientato verso un'alimentazione o l'altra, perché il problema che ha è con la presenza dell'auto in genere. Sicuramente ci sarà anche chi vuole vedere meno auto E che quelle che restano siano elettriche, ma non la darei come tendenza dominante. A me pare più che la spinta verso la transizione coatta nasca da quell'ampia maggioranza che abusa e vuole continuare ad abusare dell'auto come strumento di mobilità di massa, e con l'elettrificazione pensa che si risolvano tutti quanti i problemi derivanti dall'uso dell'automobile. Questo anche perché per decenni l'auto è stata demonizzata (a torto o a ragione) soprattutto dal punto di vista delle emissioni, per cui tra la massa è passato il concetto che l'auto che non fuma è la soluzione universale che salva capra e cavoli. Per questo secondo me è molto distorsivo mischiare i temi di elettrificazione e riduzione del circolante; perché se no ci ritroviamo tra 15 anni con la massa che si sarà elettrificata, convinta che lo scoglio è superato, e capirà ancora meno perché le verranno chiesti ulteriori sforzi per cambiare abitudini... E per me è sempre qui che casca il palco dell'elettrificazione forzata: ci stiamo lanciando in un enorme sforzo collettivo per risolvere il problema sbagliato.
  4. Che allestimento sarebbe? Comunque noto un sensibile abbassamento di consumi, un po' per aver fatto fuori qualche migliaio di km, ma soprattutto per le temperatura ambientali più miti.
  5. Sì, però detta così è una penalizzazione garantita. C'è gente che ambirebbe, ad essere fra le altre tre.
  6. Lo fanno, e su una TA regalano degli eccitantissimi sottosterzi ammazzando accelerazione e direzionalità... la quintessenza della guida sportiva proprio Che poi è una mossa due volte scema: non solo ci si mette in condizione più probabile di slittare a vuoto data la coppia elevata, ma in più si butta dalla finestra uno dei pregi della trazione elettrica a controllo elettronico, che è proprio la regolazione fine della coppia al limite di aderenza. Nelle locomotive elettriche c'è stato un guadagno pazzesco nello scaricare la potenza a terra, nel momento in cui si è passati all'elettronica di potenza per controllare i motori, perché c'è una reattività immediata del circuito di comando nel modulare la coppia e tenere il motore una manciata di Nm appena sotto la perdita di aderenza. A quel punto, tutto ciò che non passa per il controllo di trazione sono Nm buttati via, perché sono sicuramente oltre il limite di aderenza. Comunque non mi pareva che la disattivazione fosse condizione necessaria per il launch control, e appunto sarebbe un controsenso...
  7. Negli USA esiste la Honda Clarity Plug-In, che combina la parte elettrica del powertrain più grande (Accord/Civic) col termico 1.5 di quello più piccolo (Jazz/HRV). Confermo che nel sistema Honda sono smussati i limiti che evidenziate nel parallelo Toyota. Per esempio non è automatico che frenando si interrompa la fase di ricarica. Oppure capita che in autostrada moduli tra EV/seriale/parallelo/termico in maniera molto libertina, a seconda di cosa gira meglio in quel momento, e senza ripercussioni sulla marcia. Rispetto alla lista iniziale modificherei un punto: la complessità meccanica in una seriale o EREV è sensibilmente minore rispetto ad una ICE tradizionale, dato che vengono eliminati l'intero gruppo cambio/frizione, il motorino di avviamento, l'alternatore, mentre varie componenti meccaniche tipo pompe e compressore del clima vengono sganciate dal motore e azionate elettricamente. In più l'unità termica ha un'impostazione nettamente meno spinta (benzina aspirato a bassa potenza specifica), a parità di prestazioni, con quello che consegue in termini di usura, emissioni e manutenzione. Quello che resta è una trasmissione ad ingranaggi fissi, senza attuatori, rimandi o parti "mobili", perché tanto i transitori vengono gestiti completamente dalla parte elettrica. Si schianta la frizione a comando idraulico che collega le due parti? La macchina va avanti lo stesso, come seriale puro, e senza deficit di potenza; solo consumerà di più. Si deteriora la batteria? Idem, ci sarà una maggiore domanda di potenza al termico, un minore recupero in frenata, aumenteranno i consumi ma la macchina continuerà a funzionare. All'atto pratico io rilevo un'erogazione più gradevole rispetto alle ICE tradizionali, avendo eliminato la discontinuità dei cambi marcia e i ritardi di risposta del motore, ma anche rispetto agli ibridi paralleli perché viene meno quella necessità di coinvolgimento del termico che appunto citavate, che a volte si fa sentire. Personalmente non vedo un futuro lontano per questa architettura, perché sarà inutile appena le batterie saranno mature abbastanza, ma ad oggi mi pare imbattibile per qualunque applicazione al di fuori degli estremi del campo di utilizzo (pochissimi km o moltissimi km).
  8. Di serie esce con Pilot Sport 4 (sbaglio o il 4S è più votato alla pista?). Il cerchio Mak Kassel l'ho visto, ma non mi fa impazzire il disegno. In generale vorrei qualcosa più tradizionale, dal disegno più pieno, mi ha stufato la moda del cerchio tamarro con le 5 razze ultrafine e diamantate su fondo nero per sembrare ancora più fine... tre quarti dell'offerta è fatta così.
  9. Nel frattempo ho riguardato i pezzi, e ti posso dire che la configurazione è ancora più banale: non si tratta nemmeno di un singolo LED con un circuito che modifica l'intensità a seconda della richiesta... sono due ignorantissimi LED affiancati, uno più forte che si accende con le plafoniere e l'altro più tranquillo che si accende con i fari. Nessuna raffinatezza, sono due banali lampadine alimentate da due circuiti separati. Per cui o vanno o non vanno... e comunque se li guardi da vicino il funzionamento è evidente anche in pieno giorno (basta accendere manualmente le luci di posizione). Si vede nettamente che sono due LED distinti (qui solo porta/porta+fari): E infatti il cablaggio ha 4 cavi che entrano: La guaina poi è stata fissata con fascette a quella di serie del sedile, e insieme se ne vanno nel pavimento. Comunque, riguardo la rumorosità, avevo già notato con la Jazz che l'avere il motore termico spesso spento, o comunque a giri quasi sempre molto attenuati, fa sì che si percepiscano molto di più dei rumori di rotolamento o aerodinamici che di solito sono coperti... motivo per cui per i primi tempi suggerisco di tenere d'occhio il tachimetro, perché la percezione di velocità può essere anomala finché non ci si abitua (io i primi tempi mi scoprivo ad andare più lento di quanto pensassi). L'altra cosa è che le 235 fanno la loro bella quota di rumore aggiuntivo, me ne rendo conto dal baccano extra durante le svolte strette, anche a bassa velocità. Comunque queste Michelin sono eccezionali e ad ottobre prenderò il loro equivalente invernale. C'è tempo, ma sto un po' sbattendo la testa per trovare dei cerchi con le esatte misure di serie...
  10. Ho spostato qui gli ultimi messaggi, che contenevano ragionamenti più tecnici e meno "filosofici": https://www.autopareri.com/forums/topic/77943-transizione-ecologica-ed-il-futuro-della-mobilità/?&page=280#comments
  11. Io in questa diatriba leggo spesso esasperati due punti specifici, quelli del divertimento alla guida e del "Ci stanno forzando", su cui però trovo ci sia un accanimento mal direzionato nei confronti del concetto di auto elettrica; non ne faccio una questione se certe antipatie siano giuste o sbagliate (è personale), ma rilevo che le BEV sono molto più effetto che causa dei motivi che innescano tanta acredine. Siccome ritengo più proficuo giocare a carte scoperte invece di accanirsi contro il feticcio negativo della situazione, sarebbe il caso di mettere un attimo in chiaro i perché di certi cambiamenti, più degli oggetti che generano. Sul tema del divertimento, trovo che come appassionati stiamo conducendo una battaglia di nostalgia senza rendercene conto. I motori, le auto hanno in gran parte smesso di essere divertenti da ben prima che si ragionasse di elettrificazione. Noi siamo cresciuti in un'epoca in cui anche la più banale (ed economica) delle utilitarie era coinvolgente: tutte erano leggere, vibravano, rombavano, puzzavano, richiedevano manualità per usarle, davano la sensazione di correre anche a passo d'uomo. Ad un certo punto la maggior parte degli acquirenti ha iniziato a richiedere auto più robuste, accessoriate, isolate dall'esterno, sicure, automatiche, e poi anche parche, ecologiche e profumate. Tutte cose che hanno eroso pezzetti di coinvolgimento per il guidatore. Dal punto di vista motoristico io sento spesso accusare il motore elettrico di essere piatto, senza suono o vibrazioni. Per me è un'accusa mal centrata perché allora la stragrande maggioranza degli endotermici va accusata delle stesse cose già da anni. Io sono anni che non trovo motori (su vetture non specialistiche) che non siano un pianto dal punto di vista del divertimento, tra erogazione strozzata, farfalla scollegata dal pedale, rapporti lunghi... uno schifo. Ora, o col "perdiamo il divertimento" stiamo facendo i confronti con roba ormai di nicchia e molto specializzata (che comunque sopravviverà), oppure veramente non capisco che cosa ci staremmo perdendo ora che non ci siamo già persi da tempi in cui di BEV manco si parlava. L'ICE "di tutti i giorni" come oggetto di divertimento era già cadavere da un pezzo, mentre nelle sue difese lo sento descrivere come in piena salute e pronto a darci ancora decenni di spasso. Direi che è pure ora di uscire da questa delusione nostalgica. Peraltro questa pippa nostalgica me la sono sentita ripetere di continuo mentre la mia esperienza di tutti i giorni peggiorava sempre di più (specie con la fine del Fire) e non capivo dove cacchio fossero questi "motori divertenti". Ad un certo punto avevo accettato il fatto che non avrei più guidato una piccola vettura con un motore reattivo come ce l'avevo in passato. Il giorno che mi è capitato di guidare un'utilitaria a trazione elettrica, e ne ho capito le potenzialità nel tiro-rilascio, mi è partito un pianto liberatorio. All'improvviso mi ritrovo di nuovo un motore che fa quello che gli chiedo... 😍 Il discorso della "forzatura" mi pare sia lo specchio di questo. Continuo a sentir parlare di questa forzatura come se fosse un complotto di qualche potere occulto, e non capisco, perché saranno anche discutibili per mille motivi ma sono comunque decisioni che scaturiscono alla luce del sole da organismi democratici. Possiamo discutere delle distorsioni tra realtà tecnica e obiettivi politici (e ce ne sono), ma se si è arrivati a questo vuol dire che esiste in Europa una percentuale non piccola (ed anzi probabilmente maggioritaria) che questo cambiamento lo vuole, non è che i rappresentanti si sono svegliati la mattina e hanno deciso di fare un dispetto a tutti. Come è stata la maggioranza degli acquirenti a chiedere al mercato automobili sempre più snaturate dal nostro punto di vista, così evidentemente il sentimento di molti cittadini è che dei danni dell'auto si sono stufati. Invece se ascolto il giro degli appassionati pare ci sia una manciata di potentissimi infami gran.lup.mannar. (addirittura più potenti di tutta l'industria automotive messa assieme) che si muovono contro volontà di popolo e desiderano solo danneggiarlo. Peraltro, a che pro, non si è capito: i poteri occulti che cacchio ci dovrebbero guadagnare dalla riduzione della mobilità privata?? E' un complotto pancontinentale delle aziende di trasporto pubblico? (vi dico un segreto dall'interno del settore: non siamo stati così furbi. Forse sono stati i produttori di biciclette.) Ma, come sopra, le BEV sono al più effetto, ma di sicuro non causa di tutto questo. La causa è aver permesso che l'automobile privata diventasse mezzo di mobilità di massa; lo snaturamento prima e l'opposizione poi sono venuti di conseguenza, le BEV sono solo il capitolo più recente di una faccenda che va avanti da mo'. Come appassionati non ci piace com'è andata? Lecito, ma è un'altra storia. E comunque che ci facessimo tutti un bell'esame di coscienza, perché io nel giro dei sedicenti appassionati ho sempre visto difendere a spada tratta l'abuso dell'auto come mezzo di mobilità di massa, come se la difesa di questo cancro fosse legata alla la libertà dell'auto da divertimento... senza capire che semmai l'una è nemica feroce dell'altra.
  12. Sono esattamente i valori che ho visto nel passaggio della Jazz da me (urbano trafficato e suburbano) a mia sorella (urbano scorrevole e autostrada). Se fa molta autostrada va anche oltre i 5. E' inevitabile per il tipo di motorizzazione, più aumenta l'andatura e meno occasioni ha di rigenerare o semplicemente far girare il termico a regime ottimale. La buona notizia è che da quel valore può solo migliorare
  13. A prescindere dall'intensità impostata arriva fino a circa 8 km/h, poi interviene il creeping, come in un automatico tradizionale. Personalmente non l'ho mai gradito su nessuna auto, al di fuori delle manovre è più un fastidio che altro. Fatto io, è un lavoro di un minuto. Non è più intenso che scalare due marce con un manuale, e ha senso che la taratura sia quella, è bene o male il massimo rallentamento che la gente è abituata a percepire. Ma a quel livello non cambia niente per la rigenerazione se è comandata manualmente o col pedale del freno, il rallentamento lo fa comunque il freno motore. La differenza è solo di interfaccia per il guidatore. Semplicemente il one pedal drive è estremamente più comodo per gestire le variazioni di velocità specie nel traffico, rispetto a dover camminare col piede sul freno come un vecchio (un premio a chi si ricorda la citazione...). E questo è il motivo per cui li sto maledicendo per la vaccata fatta con la memoria del freno motore, hanno reso il OPD inutilizzabile in qualsiasi modalità diversa da Sport (che in urbano è un controsenso totale).
  14. Scusa per il ritardo nella risposta, ma posso confermare: la messa a punto del telaio è turistica ma curata, senza sbavature. La gommatura di serie è il problema: noi avevamo delle Dunlop EcoQualcosa ma poco cambia, sono sempre gomme limitate. Come invernali ho montato delle valide Michelin e la situazione è cambiata radicalmente. Chiaramente con un leggero peggioramento nei consumi, ma non tornerei mai indietro, dato che i valori restano comunque ottimi.
  15. Il discorso fendinebbia è stato sistemato: erano effettivamente un po' troppo bassi. C'è un buco nella parte bassa del paraurti, infilando una bussola da 10 si arriva dritti a queste rotelle bianche per regolare l'altezza. Non so quanto sia comune avere questo tipo di regolazione così ben accessibile, ma ho molto apprezzato. Senza esagerare, che se no sparano troppo alto e danno fastidio (oltre che diventare inutili). Freno motore. Al di là della faccenda della memorizzazione del freno motore, per cui ho già imprecato, si ragionava con @Walker sul livello massimo di freno motore che può essere impostato (su Civic come su Jazz). Lo strumento di Civic secondo me aiuta a far luce (probabilmente funziona in modo simile in Toyota). In condizioni normali, vale a dire senza avere impostato un livello di freno motore diverso da quello di default, il display si presenta così: La lancetta si sposta sulla parte verde nel momento in cui freni, in base alla decelerazione. Lo fa anche quando il rallentamento è dettato dall'ACC. Si può assumere che finché non si arriva al massimo del settore verde vuol dire che c'è margine per la frenatura a recupero, oltre deve intervenire il freno meccanico. La cosa interessante è che il limite della frenatura elettrica non coincide con il massimo livello impostabile manualmente come freno motore: le 4 tacche iniziali corrispondono ai livelli impostabili manualmente (laddove su Jazz la posizione B corrisponde al livello massimo). Qui avevo impostato -3, lo si vede dal triangolino e dalla D---. Notare Charge che diventa Decel: Nel momento in cui imposti il livello e rilasci il gas, l'auto decelera fino al livello desiderato, senza accendere le luci dei freni; ma se ci aggiungi l'azione del pedale del freno sfrutterà comunque quel tot di rigenerazione avanzata (e in più accenderà le luci). La riprova finale è che anche quando lavora tutta da sola con l'ACC -e in quel caso non è possibile impostare manualmente il freno motore- ha una prima fase in cui rigenera ma NON accende le luci, e una seconda in cui rigenera e accende le luci, e una terza in cui frena anche meccanicamente. Da questo deduco che la risposta al nostro dubbio sulla massima decelerazione è: il limite del freno motore impostabile manualmente coincide con la massima decelerazione ammessa prima di accendere le luci dei freni. Che sia fissato da normativa o dalla Casa, non lo so dire. A me non dispiacerebbero un paio di tacchette in più ma solo ad uso sportivo, nel traffico sarebbe effettivamente eccessivo.
  16. Francamente non so nulla degli altri dispostivi perché io ho chiesto solo le foot lights. Più che il solito video già circolato non saprei dove reperire questa info: Invece, per chi ha i fendinebbia, sono i miei puntati tanto bassi o sono così di natura? Praticamente da altezza occhi il fascio è tutto coperto, mi pare bizzarro.
  17. Un manuale d'installazione esiste, me lo disse l'officina di Verona Motors. Non va al pubblico ma un minimo di specifica tecnica interna c'è. D'altra parte c'era un manuale in più lingue con istruzioni dettagliate pure per l'installazione della vasca di gomma del bagagliaio, e un altro a parte per le stecche di alluminio della vasca... 😂 Comunque sia, ho fatto due prove e ho capito il comportamento delle foot lights. Hanno semplicemente due fonti di comando indipendenti, e una volta capite queste si capiscono tutte le casistiche possibili: 1) L’accensione al 50% è comandata dall'alimentazione delle luci di posizione. 2) L'accensione al 100% è comandata dall'alimentazione delle plafoniere: apertura porte, spegnimento del quadro... inclusa la regolazione da menù a 15/30/60 secondi. Quindi se sono alimentate le plafoniere allora si accendono le foot lights al 100%, quando le plafoniere hanno finito il tempo allora le foot lights si smorzano e tornano alla condizione dettata dalle luci di posizione (50% o tutto spento). Di giorno con DRL accese (quindi no luci di posizione) e porte chiuse l'impianto è tutto spento. Basta, non c'è altro. Gli interruttori in plafoniera non cambiano niente perché sono a valle dell'alimentazione che la centralina manda in parallelo a plafoniere e foot lights, agiscono solo localmente (infatti ogni plafoniera ha il proprio interruttore di esclusione).
  18. Strano, non lo fanno mai 😂 Poi, per carità, magari mi sbaglio io, ma mi sembra tanto strano per le loro dinamiche.
  19. Maledetti loro e la loro compostezza 🤣 comunque almeno quella la risolvo... @freddye78 è sicuro che quegli accessori vengono montati dopo, non fanno nemmeno parte dell'ordine del veicolo in sé. Non fanno mai questo tipo di personalizzazioni in linea, è completamente contrario alla loro filosofia industriale. E' impensabile per un prodotto che in fabbrica è pensato per un totale di 8 varianti (3 allestimenti per guida a destra e 5 per guida a sinistra includendo i due JDM).
  20. Nel prosecco 🤣 1) Mi pare che resti accesa anche di giorno, ma in marcia è talmente smorzata (giustamente) che di giorno non si vede. 2) Un po' si raffredda, ma è abbastanza normale, se non c'è il termico a produrre calore... si ricade nel solito compromesso tra scaldarsi e consumare "per niente". Soluzione banale: impostare il climatizzatore ad una temperatura più alta. La soglia di intervento arriverà più presto (chiaramente si pagherà in consumi). Personalmente, tra sedile e volante riscaldati, in questi giorni pur facendo ben freddo sto spesso tenendo il clima spento. 3) il lucido non c'è all'interno delle cornici porta (né lato porta né lato montante, mentre c'è all'interno della cornice del portellone (lato montante). Probabile che venga verniciato così perché le porte sono già montate e il portellone no. Non mi risulta che sulla Advance fosse mai stata previsto qualcosa di diverso, d'altra parte figurati se si mettono a sviluppare due cicli di verniciatura diversi in base all'allestimento, su una linea che riduce al minimo qualsiasi variante... 3) La cartella stampa per la Advance parla di misto pelle naturale e sintetica; francamente non saprei distinguere cosa è cosa, a naso direi che il materiale è diverso tra sedili e imbottiture (tipo il bracciolo). Per me non è particolarmente rilevante, la cosa importante è che il risultato finale è gradevole con tutti i materiali usati. Nota di assoluto merito per il volante: diametro piccolo, corona spessa, morbidissimo e liscio al tatto, cuciture non in rilievo... una gioia. 4) Non saprei neanche da dove vederlo è stato cambiato qualcosa di rilevante? L'ho presa a Verona, Verona Motors. Avevo mostrato al loro tecnico il famoso video e gli avevo chiesto conferma che si comportassero così, e che la cosa funzionasse anche a plafoniere disattivate; me l'aveva confermato ed effettivamente le mie si comportano come nel video (anche a plafoniere su OFF). Mandami l'indirizzo in privato e nei prossimi giorni cerco di fare un video. In mezzo alle lodi, cito tre difetti che sto riscontrando, che conoscevo prima di averla ma mi scocciano lo stesso: 1) Il clacson! @Matteo B. maledetti giapponesi e i loro clacson ridicoli 😆 io sarò un cazzo di gaijin chiassoso e maleducato, ma porcoggiuda non mi puoi fare un cristone assettato di 4 metri e mezzo e poi ci metti il clacson del Ciao 2) La chiusura centralizzata! @Matteo B. maledetti giapponesi e le loro chiusure 😆 L'avevamo già detto, la chiavica di chiusura centralizzata che non solo non chiude automaticamente, ma se la chiudi tu da dentro poi neanche ti riapre le altre porte... nel senso che spegni, scendi e ti ritrovi tutte le porte bloccate tranne la tua 3) Il livello di freno motore che non rimane memorizzato (tranne in modalità Sport). Questo è una stronzata galattica. E' una menata pazzesca impostarlo al massimo e dopo dieci metri se l'è perso... praticamente nel traffico sono sempre lì a sgrillettare la paletta sinistra solo per mantenere lo stesso comportamento costante. Mi sembra di essere tornato ai tempi di Freemont, in cui dovevo continuamente schiaffeggiare la leva del sequenziale nella speranza che prima o poi mi facesse la preziosa concessione di scalare una marcia. Rimpiango la grezzissima leva della Jazz che mi permetteva di mollarla fissa in posizione B e gestirmi il freno motore col one pedal drive. Hanno rovinato una delle cose belle della trazione elettrica, spero verrà cambiato ma non succederà mai... e poi senza motivo, se l'utente non specializzato vuole guidare in Normal senza freno motore extra basta che non tocchi mai le palette e starà contento per tutta la vita, non c'era bisogno di sputtanare l'impostazione per chi lo vuole usare. Ok che in modalità Sport la memoria ce l'ha, molto apprezzabile il tiro e rilascio nella guida veloce, ma è totalmente inadatta all'uso nel traffico, troppo nervosa... E a questo proposito, stasera ho realizzato che l'erogazione di questo motore è talmente piena che nel traffico preferisco tenerlo non in Normal ma addirittura in Economy, per smussarla un po'. E' significativo di quanta birra abbia questa macchina perché io ho SEMPRE usato di fisso la modalità Sport su tutte le auto, anche con 70 CV più di questa, per non sentirle imbolsite. Mai nella vita ero andato a cercare l'Economy apposta...
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