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dbing

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  1. Notizia di questa settimana... Faurecia - XXX 16/11/2021 12:05 EQ L`OPA di Faurecia su Hella si è conclusa raccogliendo il 19.5% del capitale; come conseguenza Faurecia sale al 79.5% del capitale (dopo aver rilevato dalla famiglia Hueck la quota di controllo del 60%). Closing confermato ad inizio 2022. Conseguenze: -Faurecia spende il 20% in meno, risparmiando circa 1.4bn (ovvero 5.3bn rispetto ai 6.7bn qualora avesse raggiunto il 100%) -ciononostante, non ci aspettiamo che l`aumento di capitale da 0.8bn riservato al mercato venga ridotto anche perché riteniamo che per Faurecia arrivare al 100% di Hella resti una priorità -ad oggi la società non ha mai dichiarato di voler procedere ad una fusione con Hella, ma non escludiamo che questo sia uno scenario da escludere a priori Dal punto di vista valutativo finché Hella rimane quotata con rilevanti minorities Faurecia può essere percepita come proxi di una holding con la conseguente applicazione di uno sconto BUY con Target Price 64 ..oppure quest'altra news... REG-Faurecia will hold 79.5% of Hella and will be able to implement strategy for accelerating value creation as from Day 1 after closing 16/11/2021 10:00 RSF For best results when printing this announcement, please click on link below: http://newsfile.refinitiv.com/getnewsfile/v1/story?guid=urn:newsml:reuters.com:20211116:nGNE4fY6B9&default-theme=true Nanterre (France), November 16, 2021 FINAL RESULTS OF FAURECIA TAKEOVER OFFER FOR HELLA FAURECIA WILL HOLD 79.5% OF HELLA AND WILL BE ABLE TO IMPLEMENT STRATEGY FOR ACCELERATING VALUE CREATION AS FROM DAY 1 AFTER CLOSING The additional acceptance period for the voluntary public takeover offer launched on 27 September 2021 by Faurecia for Hella GmbH & Co. KGaA expired on 11 November 2021 and a total of 21,662,359 shares have been tendered during the offer period by Hella shareholders. Together with the shareholding of 60% to be acquired from the family pool, Faurecia will hold 79.5% of the shares in Hella upon completion of the takeover offer. It will represent for Faurecia an investment of 5.3 billion euros, to be compared to 6.7 billion euros for 100% of Hella shares at €60 per share, allowing higher financial flexibility for Faurecia. With this stake of 79.5% (including the acquisition of the 60% from the Family pool) and thanks to the legal form of Hella as GmbH & Co. KGaA, Faurecia confirms the execution of identified cost synergies and optimization plan from Day 1 after closing. Since the announcement of the transaction on 14 August 2021, Faurecia and Hella have progressed with the preparation of the post-closing integration and are fully aligned to operate efficiently immediately after closing. Patrick Koller, Chief Executive Officer of Faurecia declared: “Faurecia welcomes the positive outcome of the voluntary takeover offer for Hella. We have designed a sustainable organization and governance which allows us to be effective starting Day 1. Our strategic combination with Hella will enable us to accelerate our transformation and deliver long-term value creation for all our stakeholders.” The completion of the transaction, including the settlement of the public tender offer, is still subject to remaining approvals by relevant regulatory authorities. The transaction is expected to close early 2022. For more information about the offer and update on approvals by the relevant regulatory authorities, see the website: www.faurecia-offer.com P ress contact Analysts/Investors contact Eric Fohlen-Weill Corporate Communications Director Tel.: +33 (0)1 72 36 72 58 eric.fohlen-weill@faurecia.com Marc Maillet Investor Relations Vice President Tel.: +33 (0)1 72 36 75 70 marc.maillet@faurecia.com Matthieu Fernandez Deputy Investor Relations Tel.: +33 (0)6 22 02 01 54 matthieu.fernandez@faurecia.com About Faurecia Founded in 1997, Faurecia has grown to become a major player in the global automotive industry. With 266 industrial sites, 39 R&D centres and 114,000 employees in 35 countries, Faurecia is a global leader in its four areas of business: seating, interiors, Clarion Electronics and clean mobility. The Group’s strong technological offering provides carmakers with solutions for the cockpit of the future and sustainable mobility. In 2020, the Group reported total turnover of €14.7 billion. Faurecia is listed on the Euronext Paris market and is a component of the CAC Next 20 index. Find out more at: www.faurecia.com Disclaimer This press release, from which no legal consequences may be drawn, is for information purposes only. This press release must not be published, broadcasted or distributed, directly or indirectly, in any country in which the distribution of this information is subject to legal restrictions. The release, publication or distribution of this press release in certain countries may be subject to legal or regulatory restrictions. Therefore, persons located in jurisdictions where this press release is released, published or distributed must inform themselves about such restrictions and comply with them. Faurecia disclaims any responsibility for any violation of such restrictions. This press release contains forward-looking statements with respect to Faurecia`s business, strategy and plans. They may prove to be inaccurate in the future and are subject to a number of risk factors. Neither Faurecia, nor any of its subsidiaries assumes any obligation to update publicly any forward-looking information or statement or objectives contained in this document whether as a result of any new information, any change in events, conditions or otherwise. The offer is subject to the exemptions under the U.S. Securities Exchange Act of 1934 as amended (the “U.S. Exchange Act”). Accordingly, the offer will be subject to certain procedural requirements, including with respect to the settlement procedures, which are different from those applicable under the U.S. Exchange Act. Fine OT
  2. sorry... non lo avevo notato nelle precedenti pagine (dalla n.43 in poi) di questa discussione .. mi starò rincoglionendo 😕
  3. non credo che questo video di Pascale sia già stato postato
  4. Personalmente, ho un orologio con cassa e cinturino in titanio da diversi anni (circa 4) e per nulla al mondo tornerei indietro. Anche in piena estate mai, e ribadisco mai, che abbia rimpianto la scelta PS: tra l'altro lo scelsi di colore simile ai cerchi della Giulia Veloce 🥰
  5. da circa 6k (cinturino in gomma) a circa 6,8k (cinturino in titanio).. ovviamente +IVA a questo link anche i video https://www.eberhard-co-watches.ch/alfa-romeo/ CHRONO-4-GEANT-GTA-Edition-Limitee-in-Titanio.pdf CHRONO-4-GEANT-GTAm-Edition-Limitee-in-Titanio.pdf
  6. qui qualche dettaglio in più https://www.quotidianomotori.com/lifestyle/orologi/eberhard-alfa-romeo-giulia-gta-chrono-4-geant/ https://it.motor1.com/news/548014/alfa-romeo-giulia-gta-eberhard/ https://www.orologidiclasse.com/eberhard-chrono-4-geant-alfa-romeo-gta/
  7. Giusta puntualizzazione.. però che io sappia, in queste installazioni NON avrà il carter secco, così come il basamento sarà diverso dal Nettuno MC20 in quanto avrà la predisposizione per la versione Q4. Inoltre la produzione di questo motore V6 sarà industrializzata sulla stessa catena di montaggio abruzzese, e non sulla linea manuale di via Ciro Menotti. In pratica, per sommi capi, questo motore sarà un "incrocio" fra il 🍀 ed il Nettuno Giusto? Il fatto che dovrebbe essere presente anche MHEV, è solo positivo, visto l'andazzo della richiesta di mercato. In effetti un ibrido anche solo P0 o meglio ancora P2 gioverebbe molto anche alla gamma AR Giulia/Stelvio
  8. ed una retromarcia per uscire dall'insabbiamento di Imola da parte di LH. Quando mai è ammessa la marcia indietro e poi.. rientrare in pista creando una situazione di pericolo senza sanzioni 😑
  9. Se ricordo bene, questo investimento è frutto dell'accordo con ZF dell'epoca Marchionne, e la costruzione in USA è su licenza ZF e personalizzazioni del cambio originale appunto per le applicazioni FCA. Aggiornamento.. Ecco, ho ritrovato anche notizie sull'accordo https://press.zf.com/press/en/releases/release_9729.html https://www.sicurauto.it/news/auto-elettriche-ibride/fca-le-auto-ibride-avranno-il-cambio-elettrificato-zf-a-8-marce-dal-2022/ https://www.auto.it/news/news/2019/07/08-2251580/fca_arriva_il_cambio_automatico_zf_elettrificato/
  10. di questo articolo https://www.formula1.com/en/latest/article.pat-symonds-on-how-formula-1-are-creating-the-next-generation-of-100.6XCGNQ3ExMhbhYy338Qgi2.html vi riporto un paio di passaggi: Nel frattempo, si stima che attualmente i veicoli completamente elettrici (veicoli elettrici a batteria, o BEV) rappresentino solo l'8% degli 1,8 miliardi di auto previsti in circolazione entro il 2030, lasciando oltre 1,6 miliardi di auto con un elemento ICE. Inoltre, un'analisi completa del ciclo di vita condotta dall'Institute of Mechanical Engineers lo scorso anno ha mostrato che un BEV alimentato da energia rinnovabile emetterebbe 58 g/km per tutta la sua durata (compresa l'estrazione di materie prime per le batterie, l'eventuale smaltimento della batteria e così via). Su). Questo è contro i 45 g/km di un'auto con motore a combustione interna completamente sostenibile.
  11. no, il braccio destro era Alfredo Altavilla... fu JE che non volle farlo AD e mise MM perché Altavilla sarebbe stato un altro "Marchionne" e lui (JE) non voleva più essere un Presidente figurante. Con la nomina di MM invece si è ripreso il ruolo di Presidente Altavilla affrontò JE e viste le nomine... andò via .. ahimé
  12. O se ne crea uno dedicato, altrimenti si può posizionare: - qui per il motore endotermico installato - in quello della versione elettrica, ma anche lì sarebbe non perfettamente attinente
  13. Global Markets Auto – La Germania investe piu' di 8 miliardi in progetti su idrogeno 22/09/2021 16:16 - MKI Si riporta l' andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto: Giornata positiva per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna l' 1,3%, il Ftse 100 l' 1,5% e il Dax lo 0,9%. A Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,8%, lo S&P 500 dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,4% La Germania investira' piu' di 8 miliardi di euro per finanziare progetti per potenziare l’utilizzo dell’idrogeno come alternativa ai combustibili fossili. Saranno ben 62 i progetti che il paese ha intenzione di avviare e che comprendono industrie dei trasporti, chimiche e siderurgiche. Un progetto di una certa rilevanza per favorire una rapida ed efficace transizione verso una mobilita' “climate-friendly”. Tra le principali case automobilistiche interessate al progetto vi sono Bmw ed Audi, che stanno progettando prototipi di veicoli a celle combustibili alimentate ad idrogeno. Bmw ha gia' realizzato un prototipo di X5 alimentato ad idrogeno, tramite un progetto in parte finanziato dal governo tedesco. Anche Audi, marchio del gruppo Volkswagen, ha gia' costituito un team di piu' di 100 specialisti tra ingegneri e meccanici, altamente qualificati sul tema idrogeno, e sviluppato diversi prototipi di veicoli ad idrogeno. Anche molti produttori di tir come Daimler Truck (brand del marchio Daimler), Volvo Trucks e Hyundai sono confidenti che l’idrogeno sara' un’opzione certa nel prossimo futuro, come alternativa ai motori elettrici (ed ovviamente ai combustibili fossili). Ad oggi pero', le celle combustibili, che permettono all’idrogeno di produrre energia, sono ancora troppo costose per un mercato di produzione di massa. Le celle hanno un architettura complessa e sono costituite da materiali molto cari. Attualmente le vetture elettriche a batteria rappresentano quindi l’opzione piu' rapida per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il settore dei trasporti e l’idrogeno arrivera' soltanto in un secondo momento. A livello di tempistiche, il Direttore Generale di Toyota Europe, Stephan Herbst, prevede che entro il 2050 l’idrogeno alimentera' piu' di 400 milioni di veicoli.
  14. Global Markets Auto – La Germania investe piu' di 8 miliardi in progetti su idrogeno 22/09/2021 16:16 - MKI Si riporta l' andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto: Giornata positiva per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna l' 1,3%, il Ftse 100 l' 1,5% e il Dax lo 0,9%. A Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,8%, lo S&P 500 dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,4% La Germania investira' piu' di 8 miliardi di euro per finanziare progetti per potenziare l’utilizzo dell’idrogeno come alternativa ai combustibili fossili. Saranno ben 62 i progetti che il paese ha intenzione di avviare e che comprendono industrie dei trasporti, chimiche e siderurgiche. Un progetto di una certa rilevanza per favorire una rapida ed efficace transizione verso una mobilita' “climate-friendly”. Tra le principali case automobilistiche interessate al progetto vi sono Bmw ed Audi, che stanno progettando prototipi di veicoli a celle combustibili alimentate ad idrogeno. Bmw ha gia' realizzato un prototipo di X5 alimentato ad idrogeno, tramite un progetto in parte finanziato dal governo tedesco. Anche Audi, marchio del gruppo Volkswagen, ha gia' costituito un team di piu' di 100 specialisti tra ingegneri e meccanici, altamente qualificati sul tema idrogeno, e sviluppato diversi prototipi di veicoli ad idrogeno. Anche molti produttori di tir come Daimler Truck (brand del marchio Daimler), Volvo Trucks e Hyundai sono confidenti che l’idrogeno sara' un’opzione certa nel prossimo futuro, come alternativa ai motori elettrici (ed ovviamente ai combustibili fossili). Ad oggi pero', le celle combustibili, che permettono all’idrogeno di produrre energia, sono ancora troppo costose per un mercato di produzione di massa. Le celle hanno un architettura complessa e sono costituite da materiali molto cari. Attualmente le vetture elettriche a batteria rappresentano quindi l’opzione piu' rapida per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il settore dei trasporti e l’idrogeno arrivera' soltanto in un secondo momento. A livello di tempistiche, il Direttore Generale di Toyota Europe, Stephan Herbst, prevede che entro il 2050 l’idrogeno alimentera' piu' di 400 milioni di veicoli.
  15. confermo, un tempo (quando ero più piccino.. oltre 30 anni fa 😅 ) si partiva intorno alla prima decade di marzo Esempi 1990 >> 11 marzo 1991 >> 10 marzo 1992 >> 1° marzo
  16. E' esattamente la strategia IVECO, ovvero EV per il medio raggio e celle per il lungo raggio. Nel comunicato stampa dell'altro giorno era dichiarato in modo palese.
  17. Stellantis: tutte le difficoltà legate alla crisi dei chip in Italia Stellantis si trova nel vortice causato dalla crisi dei chip: Davide Mele conferma le difficoltà, i sindacati chiedono un tavolo condiviso di Natale Li Vecchi18/09/2021, 18:43 Il mondo dell’auto vive un momento di forte incertezza, legato alla ormai imperante crisi dei chip. Vale lo stesso anche nel caso di Stellantis che ora lancia, ufficialmente, un vero e proprio grido di allarme. A parlare è stato infatti il vice direttore operativo per l’Europa, Davide Mele, che ha ammesso: “la situazione contingente è difficile. La pandemia ha prima condizionato pesantemente l’industria automobilistica e alla ripartenza ha visto un tasso d’inflazione delle materie prime significativo e l’inaspettata mancanza di microchip che mostrano quanto è fragile la capacità di adattamento della filiera nell’approvvigionamento dei semiconduttori”. D’altronde, la ricerca di una possibile soluzione non è affatto semplice. “Stiamo mettendo attenzione massima per individuare le azioni da mettere in piedi, ma non si trova una soluzione da un giorno all’altro. Lavoriamo 24 ore al giorno ma dobbiamo gestire la contingenza temporanea, dobbiamo adattare la nostra competitività allo stato attuale della fornitura. Nonostante tutto questo, continuiamo nel nostro impegno di investimenti e raggiungimento degli obiettivi della fusione”, ha infatti proseguito il dirigente di casa Stellantis. Si comprende bene che l’attuale situazione non è affatto rosea: la mancanza dei chip sta infatti condizionando, in maniera non indifferente, le attività produttive di Stellantis sia in Italia che presso molteplici stabilimenti europei del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. Una situazione particolarmente complicata per Stellantis Davide Mele è intervenuto all’interno del convegno “Un patto strategico per l’automotive alla sfida della transizione” organizzato da FIM-CISL a Torino. Le contingenze derivanti dalla crisi dei chip stanno caratterizzando l’intero mercato europeo. La crisi non si risolverà così facilmente: “il mercato sta facendo fatica a ripartire, c’è un trend negativo: siamo ancora sotto del 25% rispetto a una condizione naturale del mercato”, ha aggiunto il dirigente di Stellantis. Pare però che le considerazioni sul lungo termine che ha messo in pratica Stellantis, non vengono intaccate dalla crisi. “Bisogna distinguere la crisi contingente, come risultato della pandemia e della carenza dei semiconduttori, da un disegno di piano strategico che ci accompagnerà almeno nei prossimi dieci anni”, ha infatti aggiunto Davide Mele. Poi ha rassicurato sul piano già lanciato due anni fa in Italia: “il piano da 5 miliardi sull’Italia, lanciato nel 2019, è in fase di implementazione: stiamo continuando a investire sul futuro. Il secondo step, che ci permetterà di arrivare al 2030, è in fase di sviluppo: verrà condiviso con fornitori, parti sociali e governo nel momento della maturazione. È un piano a step che stiamo condividendo con la trasparenza necessaria”, ha ammesso. Di certo l’atteso piano industriale dovrebbe chiarire altri dubbi residui, puntando anche su “un’offerta sostenibile da un punto di vista non solo ecologico, ma anche economico”, ha aggiunto Mele. Un tavolo condiviso con i sindacati Lo stesso Mele ha anche confermato che Stellantis è aperta a ragionare su un tavolo condiviso fra azienda e sindacati. D’altronde si trattava di una specifica richiesta di FIM-CISL che aveva chiesto la convocazione di una riunione di questo tipo. “Ribadiamo la necessità di un tavolo a 360 gradi”, ha detto Mele. Per il segretario nazionale di FIM-CISL, Ferdinando Uliano, c’è la necessità di “una immediata convocazione del governo presso il MISE. Parallelamente, pensiamo che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, debba intervenire direttamente sull’azienda, perché anche il governo italiano deve far pesare gli interessi del nostro Paese nel gruppo e, soprattutto, dare risposte concrete alle preoccupazioni che in questi giorni emergono con più forza negli stabilimenti italiani e che come FIM-CISL abbiamo rappresentato e sollevato pubblicamente”. La risposta dal Governo c’è già, visto che al Convegno era presente il viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin il quale ha annunciato che l’incontro si terrà verso la metà del mese di ottobre. Sulla questione, Uliano ha aggiunto che risulta “indispensabile riprendere il confronto sul versante complessivo del gruppo per la verifica puntuale degli investimenti già deliberati, che devono andare a compimento, ma è necessario anche avere garanzie sui futuri investimenti che dovranno riguardare ogni realtà produttiva, ente di servizio e ricerca di Stellantis in Italia. Abbiamo ottenuto due risultati importanti e di prospettiva: la piattaforma Medium per l’elettrico a Melfi e la Gigafactory a Termoli, ma servono altri investimenti e piani industriali in grado di saturare di lavoro gli impianti”. Situazione che oggi appare decisamente lontana visto che nei siti “si registrano numeri che fanno tremare i polsi per chi, come noi, si occupa quotidianamente di lavoro. La situazione è veramente pesante e grave. E la gravità sta anche nei fatti delle ultime ore, che stanno determinando una situazione drammatica per molti lavoratori. La carenza dei semiconduttori ha determinato un fermo totale delle produzioni finali di Stellantis in Italia. Dopo le ferie non c’è stata, di fatto, alcuna ripartenza: nel mese di settembre la quasi totalità degli stabilimenti di assemblaggio sta subendo uno stop tra l’80% e il 90% della produzione”.
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