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MarcoGT

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  1. Condivido appieno. Da una parte, ora come ora, ha comunque senso (dal punto di vista meramente economico) continuare a produrla senza modifiche rilevanti (posto che, secondo me, due inserti colorati lasciano il tempo che trovano) ma senza dimenticare che tale scelta (frutto di altre scelte di FCA) è stata praticamente obbligata, dal momento che che non è stato fatto nessun restyling vero e proprio mandando di supportare nel tempo il modello. E ripeto, è un peccato perché da guidare la Giulietta è tanta roba.
  2. Nuovi paraurti? Sembrano quelli del restyling con la sola aggiunta, secondo me parecchio discutibile sotto il profilo estetico, di inserti e nulla più. My niente di che: a me paiono “novità” tanto per. Che poi da guidare Giulietta ha il suo perché (anche più di uno) ma accusa il peso degli anni sotto molteplici aspetti, non essendo stata adeguatamente supportata nel tempo.
  3. Praticamente quasi una 508 in salsa DS. Come sempre, il brand di lusso alla francese continua a lasciarmi perplesso in quanto a strategia e posizionamento, oltre che di estetica. Tempo fa sono salito su una DS 7 CB e, pur trovando finiture ben fatte, mi ha dato l’impressione di un ambiente troppo carico, barocco e chiassoso, quasi stucchevole: un dettaglio su tutti il motivo a diamante ripreso ovunque, compreso il multimedia e la strumentazione.
  4. Mercedes 308D, in condizioni parecchio vissute: Ford Puma 1.7, con qualche ammaccatura qua e là: Lancia Delta I 1.6 i.e., una delle ultime prodotte, qui in ottimo stato, parcheggiata appena dietro la Puma Autobianchi Y10 1.1 Junior, in una tinta particolare e con l’optional dei fendinebbia: Fiat Barchetta, praticamente come nuova: Mercedes Classe A140 Classic, una delle prime in un’insolita cromia:
  5. Pur avendo dalla sua molta sostanza, esteticamente è quello che è: già prima non era granché (ma quantomeno non pasticciata) e con questo restyling secondo me peggiora. Probabilmente, vedendo il senso di inserimento dei tergi, è destinata al mercato indiano, dove la maggiore altezza da terra (e in alcuni casi un irrobustimento delle sospensioni) è una necessità. Dalle mie parti ne ho viste solo un paio, ambedue in versione top di gamma.
  6. Da quel che si vede sembra meno tormentata, sopratutto nel frontale. Dalle mie parti, provincia di Monza, ne vedo pochissime, la maggioranza delle quali Allroad.
  7. Vero, tenendo presente anche l’apprezzamento e la reputazione del marchio in questi due mercati, USA in particolare. Ci hanno poi visto lungo nei primi ‘00 a lanciare la XC90, che ha consolidato l’immagine del marchio e ha diversificato (e non poco, visto il periodo) la propria gamma prodotti, agli albori della diffusione copiosa e della moda dei suv, che stavano iniziando ad affermarsi concretamente anche in Europa. E la prima serie di XC90 ha tenuto banco parecchio sul mercato, riscuotendo un ottimo successo.
  8. Secondo me hanno lavorato bene, evolvendo e non stravolgendo un’impostazione estetica esterna che si è rivelata vincente. Fatto salvo il tablet, più un citofono, dentro (almeno alla vista) sembra ben più curata: spero poi che abbiano implementato anche la dotazione di airbag, ad oggi (nella versione attuale) ridotta a 4 e non integrabile nemmeno a pagamento.
  9. Aspetto di vederla per bene fuori ma dentro i passi avanti sono tangibili. Unico neo, per me neanche tanto piccolo, è il solito tablet sospeso così piazzato.
  10. Fiat Linea 1.4, un modello ufficialmente non venduto da noi ma che ho avuto modo di vedere (con targhe italiane) in più di una occasione. dR5, in una delle sue tante evoluzioni: come tutti i prodotti della casa, mi perplime parecchio. Kia Mohave, ammiraglia suv della casa, conosciuta anche come Borrego.
  11. Concordo con te, anche perché alcuni prodotti sono secondo me interessanti. Bisognerebbe capire a livello di omologazioni costi e investimenti per eventualmente adeguarle alle normative europee. In Europa in passato qualche keicar è arrivata ma con motori differenti: Move e Wagon R ad esempio.
  12. Si sono un elemento caratterizzante del mercato nipponico, nato per favorire lo sviluppo industriale automobilistico e motorizzare in massa il paese: negli ultimi anni, però, i vari governi hanno ridotto sgravi/agevolazioni fiscali per la categoria. Questo perché si sono accorti che producendo (e vendendo) un gran quantitativo di queste auto (realizzate ad hoc per il mercato interno, e sono tantissime) spesso la produzione di modelli per l’esportazione è calata (così come l’offerta negli altri segmenti rispetto ad altri periodi) in favore delle keicar appunto. Poi beh c’è da dire che il mercato auto giapponese è molto particolare in genere e possedere un’auto non è roba da poco. Però è un discorso piuttosto articolato [emoji6][emoji13]
  13. In realtà la 205 venne proposta dal 1996 al 1998, appunto nella versione Generation, anche in Spagna e Paesi Bassi, tradizionalmente molto reattivi verso i prodotti d’oltralpe. Le uniche motorizzazioni previste erano il 1.4 benzina o il 1.8 Diesel con carrozzeria 3 o 5 porte ma con un unico allestimento. Da noi invece le ultime 205 con carrozzeria berlina sono datate 1994, mentre le cabrio 1995: ufficialmente la produzione della 205 in genere si è fermata a gennaio 1999.
  14. Altro giro altra corsa di avvistamenti. Peugeot 205 Generation, ossia la serie conclusiva della celebre utilitaria d’oltralpe: gamma unificata e semplificata prodotta sono al 1998 per alcuni mercati. La vettura presentava targa francese, oltre che diversi particolari non congruenti con l’allestimento originale. Renault Laguna SW 1.8, macchina che mi è sempre piaciuta, complice il fatto che da piccolo ne avevo un modellino in 1:43 preso direttamente in concessionaria durante la ricerca della nostra prima Twingo. Fiat Punto Sporting, piccola (ma non estrema come la GT) sportivetta anni ‘90 nella sua classica livrea gialla. VW Golf Variant 1.6 Yachting GT, in una finta tipica delle VW del periodo ma in condizioni un po’ trasandate. Sempre iconici i BBS [emoji41]
  15. Esatto, la Uno Matic era una sorta di prodromo della Selecta è realizzata in numero limitato sia con motore 1.1 che 1.3. La 75 i.e. era riservata ai mercati d’esportazione e si poneva come versione di punta della gamma, ad esclusione delle Turbo: era equipaggiata con il 1.5 a benzina che da noi sarebbe arrivata solo con la seconda serie. Sulle versioni speciali si, si sprecavano: Eleganza, Elba, Top, LX, Targa, Estivale etc. Sulla 80 GT francamente non ricordo nulla, se non di averla sentita nominare ma niente più.
  16. L’ho già sentita, insieme alla mitica Uno-Matic, ma non saprei di che tipo di versione possa trattarsi: magari una versione estera o una preserie, come la suddetta Matic.
  17. Esatto, in India le segmento A (2 o 3 volumi che siano) sono tra le preferite del mercato per varie ragioni, tra cui una tassazione aggiuntiva per le auto che superano 4 metri se non ricordo male. In Giappone le keicar sono, da una decina di anni a questa parte, abbastanza osteggiate ma rimangono una fetta importante del mercato, sia per i prezzi che per la disponibilità di varianti (furgoncini, minivan, fuoristrada, sportivette etc) oltre che per alcuni vantaggi fiscali e strutturali: in Giappone si può avere l’auto solo se si ha un parcheggio o un garage in cui poterla mettere.
  18. Sembra promettere bene e se si ispirerà alla 3008 sarà un bel colpo: mi auguro che non facciano un frontale simile a quello visto nella foto lekkata della nuova 208.
  19. La terza serie non mi dice molto, benché sia la macchina di mia nonna da quasi 26 anni (una 1.6 GL 5 porte grigio perla metallizzato) e che ci sia molto affezionato per questioni emotive. Dal punto di vista costruttivo è solida e molto ben fatta ma, come noto, pecca un po’ nella dotazione di serie e che possiede (ad esclusioni delle versioni più pepate) motori parecchio fiacchi, sia per l’età degli stessi che per il peso della macchina. Un amico aveva una 1.8 GT da 90, che ho guidato un paio di volte, e rispetto alla 1.6 si muoveva meglio: certo, il 1.6 da 105 cavalli introdotto a metà anni ‘90 era di ben altra pasta.
  20. Ultima tranche riguardante il modello W210, con 4 allestimenti diversi, tutti elaborati su telaio lungo. Il primo è Marazzi, ed è realizzato in stile americano, più precisamente landau, che si caratterizza per la copertura integrale del vano feretro (generalmente in vinile) con le tipiche “landau bar”, cioè dei decori metallici. A onor di cronaca esistevano anche due varianti vetrate: una con superficie vetrata estesa ed una con un piccolo finestrino a ridosso della portiera posteriore. La seconda è Intercar, azienda che ebbe il suo boom tra la fine degli anni ‘90 e i primi ‘00. La terza è una realizzazione Chiotti e, rispetto alle precedenti, si nota una maggiore altezza del padiglione è una più generosa superficie vetrata per il vano feretro. Come ultima abbiamo una due porte passo lungo allestita da Pollmann: Interessante è notare come moltissime trasformazioni estere, in modo particolare tedesche o comunque nordeuropee, abbiano la particolarità di avere un più elevato sviluppo in altezza (e larghezza) del vano feretro e, questo in passato, una forma particolarmente squadrata. Il motivo è presto spiegato: molto spesso, rispetto alle trasformazioni nostrane, era possibile trasportare, anche contemporaneamente, due cofani in luogo di uno. Prossimamente focus sulla W211 e altre auto, di cui ho parecchio materiale [emoji4][emoji6]
  21. Per enne motivi la attuale Twingo non mi è mai piaciuta, ma con questo aggiornamento devo dire che è diventata più gradevole e pulita.
  22. Prevedibile, visto che la Toledo è uscita dai listini di diversi paesi (tra cui l’Italia) parecchio tempo addietro e che la Mii, al contrario delle cugine Up! e Citigo, non ha mai ricevuto un face-lifting o un restyling di metà carriera.
  23. Tra le segmento A che hai proposto andrei senza dubbio di i10: ha una soddisfacente dotazione, ha una buona qualità di realizzazione (per il segmento) mantenendo un favorevole rapporto qualità/prezzo.
  24. Anche a me non piace è il colore non mi risulta sia originale, ricordandomi al contempo un po’ il verde palude. In generale di originale credo ci sia poco, essendo comunque personalizzata.
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