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YouDude

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  1. Piccolo confronto diretto tra sogno e primi passi nel nuovo corso Lancia
  2. Finché si guardano le immagini di sfondo è un conto, ma sono abbastanza certo che le auto sotto i teli siano generici placeholder un po' aggiustati per essere coerenti (es: la Delta è un po' squadrata)
  3. L'Argus, testata che ha lanciato la notizia per prima, sostiene che la scelta di sacrificare due modelli Opel sia stata presa da Tavares dopo che Elkann gli ha chiesto di ridistribuire il budget a favore dei marchi italiani
  4. A circa 14:30 nella live della presentazione si vede questa immagine. Curiosamente, mentre Napolitano ha parlato per tutto il tempo di 3 modelli, qui se ne intravedono 4 (tra cui la seconda da sinistra particolarmente massiccia, potrebbe essere Gamma?). Non sono placeholder generici, in quello più a destra si nota chiaramente calice con scritta Lancia. Quello che più mi incuriosisce però è quello sulla sinistra. Per qualche motivo è rosso, in contrasto con tutto il resto dell'immagine, e sembra mostrare una vettura molto più affilata delle altre. Che sia una possibile speciality, anche solo sotto forma di concept? Ripeto, messa così in contrasto con il resto sembra fatta apposta per farsi notare 🤔
  5. Mi accodo a quanto detto da @Tommy99 con un certo sgomento. Questa creazione ha lacune immense per quanto riguarda l'identità. Non c'è una singola linea, un singolo dettaglio che faccia pensare "mmh sì, questa è proprio una Chrysler", ma anche come esercizio di stile senza marchio, non vedo un singolo elemento che sia vagamente memorabile. Secondo me a Chrysler servirebbe un approccio alla GM: Questa Celestiq, che piaccia o meno, è innegabilmente una Cadillac, e non è di certo conservativa: è un esperimento che non riprende esplicitamente modelli storici e non somiglia a nient'altro che ci sia sul mercato, ma ripropone perfettamente lo spirito opulento delle Cadillac degli anni d'oro. Ed è una vettura di serie. Discorso simile si può fare su Lancia Pu+Ra. In Stellantis USA sembra che abbiano la coperta corta per tenere insieme identità e novità: dove c'è una manca l'altra. Su Halcyon invece mancano entrambe per me.
  6. La essential:
  7. Riassumendo l'ultima decade per il marchio Chrysler dal punto di vista stilistico: 2015: nuovo stile debutta con 200, lo useranno solo lei e la Pacifica del 2017 2017: Portal Concept, stile abbandonato 2021: Pacifica restyling, nuovo stile su un unico modello 2022: Airflow concept, stile abbandonato 2024: questa nuova concept "Halcyon" In 9 anni 5 corsi stilistici diversi, spalmati su 3 concept e 2 modelli di serie
  8. È uscita Alfa Romeo ma è rimasto il biscione 😁
  9. Io credo che guardando una Lancia del nuovo corso con posizionamento premium non ci si dovrebbe ricordare nemmeno che sia esistita la Ypsilon 846
  10. Alcune considerazioni poco sobrie: 1) la canzone non mi fa impazzire, al contrario di Papi che ascoltavo in loop (ma vabbè all'epoca avevo 15 anni, ora sono più selettivo) 2) concordo sul video un po' volgare che si scontra con questa idea di Dolce Vita su cui il marketing Fiat sta insistendo (secondo me efficacemente) 3) J.LO STRITOLAMI. 4) auspico lo stesso successo globale della ICE a questa 500e che reputo tra le più belle auto in commercio (anche se la scomparsa dell'Ocean Green nella gamma colori meriterebbe un processo per direttissima al management)
  11. Tralasciando il fatto che Gamma non sarà su Large (gliela abbono perché ancora non si sa molto), ma questi davvero pensano che Ypsilon sia su STLA Small? Dopo la pioggia di critiche (che non condivido) per l'eccessiva condivisione e somiglianza con 208 e Corsa?
  12. Salve e buon 2024 a tutti autopareristi! Ho deciso di presentarvi un mio progetto di illustrazione su cui lavoro nel tempo libero ormai dal 2019: Carstract. Si tratta di un progetto di illustrazione a tema automotive ispirato dal lavoro di SilhouetteHistory (altro progetto a tema motori portato avanti da un bravissimo e talentuoso artista, ve lo consiglio), il concetto è molto semplice: sono illustrazioni di automobili in vista piena frontale, senza deformazioni prospettiche, che tengono in considerazione solo elementi grafici come fari, prese d'aria, inserti, tagli, mentre tralasciano la forma generale dell'auto. È un progetto che ha visto la luce dei social (qui trovate Instagram e Facebook) solo negli ultimi giorni, ma che ha avuto una gestazione travagliatissima durata 5 anni: all'inizio lo avevo battezzato CarFace, nome che ho dovuto abbandonare in quanto già in uso da un altro artista, ed era pensato come progetto finalizzato alla stampa su magliette e poster, idea che ho dovuto abbandonare in quanto troppo complicata dal punto di vista burocratico e legale, e perché non ho il coraggio di lanciarmi in una sfida imprenditoriale. Un paio di info tecniche: tutte le illustrazioni sono realizzate partendo da viste frontali piene ortogonali, ove possibile utilizzando brevetti e blueprint ufficiali o modelli 3D, e in alcuni casi ricostruendo la vista assemblando materiale fotografico. Questo serve a dare uniformità al progetto. Secondo punto: tutte le illustrazioni sono disegnate nella stessa scala, in modo da mantenere una proporzionalità tra le varie vetture. Ho detto cosa, ho detto come, ora manca il perché. Perché farlo? Il primo motivo è il desiderio di tributare il mondo dell'auto. Ho 24 anni, vado per i 25, e sono appassionato di motori fino da quando ero bambino, ma ho sempre vissuto questo amore in maniera del tutto passiva, ho raccolto tanto da uomini, donne e team che hanno reso gigante la cultura dell'automobile, questo è il mio umile modo di ringraziarli, di restituire una piccola parte di tutto quello che mi hanno dato. Il secondo motivo è il desiderio di racconto: nella vita mi occupo di comunicazione, e Carstract non è altro che un progetto di storytelling, e grazie al format definito mi permette di raccontare la storia dell'automobile da un'unica prospettiva, unire modelli di epoche e caratteri diversi attraverso un'unico linguaggio, e costruire un filo che li leghi tutti, insomma una fotografia complessiva di quello che è stata, è e sarà l'automobile. Ho già prodotto centinaia di illustrazioni, che pian piano condividerò regolarmente sui social, qui ogni tanto mostrerò delle chicche e cercherò il confronto con voi, ascolterò i vostri suggerimenti, e continuerò come sempre ad alimentare la mia passione leggendo le grandi storie di passione che riempiono i thread di questo forum. Vi ringrazio per l'attenzione, e a questo punto vi lascio con la coppia d'esordio per il forum: le sorelle 33 Stradale!
  13. I migliori auguri a tutti voi autopareristi, che sia un anno di soddisfazioni personali per ciascuno e ricco di novità interessanti dal punto di vista motoristico!
  14. Vero, anche io pensavo a questa fin dall'inizio! Della Fulvia Zagato invece viene dichiaratamente ripresa su PuRa (e per estensione qui) la forma esagonale dei proiettori principali, citazione che mi era sfuggita e ho scoperto grazie a Supercar Blondie
  15. A quel punto l'avrebbero fatta a marchio Fiat, ovvero generalista. Se hanno deciso di farla a marchio Lancia dopo il lavoro di branding e riposizionamento che hanno fatto, vuol dire che sarà posizionata discretamente più in alto delle sorelle mainstream, e che sono consapevoli che farà meno volumi
  16. Che poi pensandoci bene Carlà sarebbe la testimonial perfetta per new Ypsilon: sbocciata durante gli 80s, nei 90s cambia vocazione (da modella/Autobianchi a cantautrice/Lancia), raffinata, di classe, sempre firmata, con un viso unico, e soprattutto tutti credono che sia italiana quanto in realtà è francese 😈
  17. Stavo giocando a Cyberpunk 2077 e mi sono imbattuto nella Archer Quartz Bandit, una piccola sportiva restomoddata, e anche se secondo IGCD è ispirata alla Fiat X1/9 non ho potuto fare a meno di pensare: come sarebbe una Fulvia moderna col calice? Credo che potrebbe uscire qualcosa di interessante, specialmente estremizzando (senza esagerare) il profilo lievemente "a cuneo" della Fulvia originale. Lascio a voi autopareristi lo spunto
  18. Milano, sono tutto tuo Mike Manley no, non mi rinchiude più Oh, Milano, sii buona almeno, almeno tu
  19. Dopo Tonale che recuperava il classico script di Giulietta (segnale chiaro lanciato dal management Manley per dire che le Alfa su Giorgio erano state un errore e serviva fare un passo indietro), l'ennesimo cambio di rotta tipografico. In questo caso torniamo in zona Giu/Ste, con un carattere sans particolarmente massiccio e "violento". Rispetto ai logotipi di Giu/Ste però perde quelle stondature e quei guizzi creativi (es: lo spessore della G) che lo rendevano unico, speciale e riconoscibile, diventando forse un po' freddo e anonimo. In compenso, guadagna parecchi gradi di inclinazione, e una larghezza ai limiti del caricaturale. Non posso dirmi particolarmente entusiasta sinceramente.
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