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vpn

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  1. Peccato... Anzichè pensare ad un alleggerimento dei modelli, BMW (ma non solo) pensa ad appesantirli sempre di più...
  2. Fa paura!! Tralaltro sembra che il logo Ford sia grosso quanto un piatto!
  3. Parlando di Fiorini, nella mia città c'è ne uno blu, in ottime condizioni, che gira ancora, precisamente, un Fiorino Panorama, quello con il frontale della 147 brasiliana, ma ristilizzato con le cinque barre cromate. Poi, ogni mattina, quando faccio la strada per andare a scuola, incrocio sempre la versione del 1981, quella con il frontale della 147 prima serie, di colore beige. E' in condizioni discrete, ma ragazzi, ogni qualvolta vedo quel Fiorino, non faccio altro che girarmi per guardarlo, probabilmente è il più vecchio Fiorino che ci sia a Barletta! Ed un'altra piccola chicca: oggi pomeriggio, ho visto una Renault 6 bianca, tenuta in ottime condizioni! :-o
  4. Babba bia, di "Figo" ha solo il nome, questa Fiesta ristilizzata...
  5. Molto belli i cerchi della versione rossa.
  6. A guardarla a primo impatto, la frase che mi viene in mente da dire è: "Quest'auto ha visto tempi migliori", a giudicare dal colpo che ha ricevuto nel frontale! Scherzo, ovviamente, ma per essere innovativa è pure brutta forte.
  7. Quoto Nucarote. Può darsi infatti, che la Punto Evo sia stata pensata proprio in ottica di un possibile rimarchiamento come Chrysler. Infatti, riporto questo vecchio post che scrissi un pò di tempo fa: Penso che nulla sia da escludere...
  8. Con questo facelift, il nuovo Land Cruiser somiglia più ad un SUV cinese! Preferisco di più la vecchia versione, almeno aveva un'estetica più classica...
  9. Frontale di una pesantezza unica... Praticamente hanno fatto il copia ed incolla dalla Veyron.. Speravo che non appiccicassero il suo muso su un altro modello, ma invece, così non fu...
  10. Quoto quanto detto da Ario, speravo in un portellone più spiovente, dato che con uno verticale sembrerebbe troppo una Grande Panda, senza nulla di Uno...
  11. Molto interessante... In particolare il muso, che sà molto di Scirocco.
  12. No Touareg, mi aggiungo anche io E se è un remake della 2CV, a parte che non ne riprende per nulla lo stile, se non per la forma vagamente ispirata, non ha nemmeno le ruote posteriori carenate... Chissà, magari può essere una versione "più definitiva" della concept C-Cactus, che IMHO non l'ho mai trovata di mio gradimento...
  13. Ce l'aveva mio zio fino ad alcuni anni fa, una Montego bianca! Happy Dire che cadeva a pezzi era poco: negli interni i pannelli porta quasi si staccavano (erano fissati con lo spago), parte del rivestimento era tutto sfilacciato e quasi staccato del tutto, aahh, come mi ricordo i viaggi che facevamo con quella macchina, e quando prendevano un dosso sbattevo contro quel dannato pezzo di rivestimento interno del tetto che era staccato per metà! Mi ricordo anche il contatore della benzina, rotto, che segnava pieno anche quando la macchina era in riserva, e l'orologione a led verdi nella plancia, che non segnava mai l'ora esatta, nonostante si regolava! :b26 I cerchi però sembravano come nuovi. La diede via per un'Opel Astra giardinetta 1° serie, che gliel'hanno rubata di recente.
  14. Niente da temere, sono tirchio io, non li spendo i soldi... :lol::lol: Però amo la tua Fiat 130 Coupè.
  15. Non la trovo bruttissima, nè un capolavoro, questa Punto che mi sembra più "Medio-Evo" che "Evo"... Comunque, se devo esprimere un giudizio riguardo al lavoro che il CS ha fatto sul frontale, direi: migliorabile... Ottimi gli interni, invece! Ma ahimè, la Punto Evo non è altro che la conferma del navigare in balia delle onde del Centro Stile Fiat, che non sà proprio come orientarsi...
  16. Abarth03: Eccola! La Beta che ho visto era proprio la "seconda serie", per via dello stile dei fari. Brothersfan: A volte capita di vedere delle cose molto inusuali a Barletta, basta tenere l'occhio un pò aguzzo, specie per me, che mi diletto nella fotografia. (La studio per la mia futura professione di grafico) La malizia può pure stare, non voglio per carità convincerti della verità, ma è stata comunque una grande esperienza per me vedere queste auto, altrimenti non avrei mai scritto questo thread! E devo dire che vederle è stato piuttosto emozionante!
  17. Praticamente come la Bentley con logo Hyundai di Jalopnik :lol:
  18. Tralaltro, ci sono però delle piccole cose strane, infatti... L'Alfetta GT che ho visto era appunto una 3.0 V6, mentre la Beta Berlina era identica a quella della foto, ed aveva, appunto i fari rettangolari che inglobavano i gruppi ottici sdoppiati, mentre da quel che sò, in Italia, le Beta berlina non li avevano inglobati in un unica parte... Non è che per caso l'Alfetta e la Beta che ho visto sono esemplari d'importazione, a giudicare da queste piccole differenze...?
  19. Infatti... A causa dell'inquadratura sembrano quasi delle stesse dimensioni...
  20. Proprio come il proprietario della Beta berlina che ho visto stamane, che era quasi un miracolo se non aveva buchi di ruggine... Spero solo che esemplari ridotti in queste condizioni un giorno possano essere restaurati, è un peccato vedere delle auto storiche ridotte così... Parlando di auto storiche ridotte male, effettivamente c'è anche un altro avvistamento, ma che c'è oramai da anni: vicino casa mia, nel cancello di una vecchia palazzina, abitata da una coppia di anziani, c'è abbandonata, da molti anni oramai, una 128 Sport grigia... L'ho vista solo una volta in movimento, avevo forse 7 anni... Un vero peccato abbandonare così un'auto del genere!
  21. hhhm, è vero Stev, sono una frana con le motorizzazioni io, ed il proprietario della Giulia allora se la tirava un pò difronte al meccanico, ah che vecchietto mattacchione il proprietario! Spero che almeno lo dicesse per farsi grande difronte agli altri
  22. Ebbene, questa è stata una delle giornate che, insieme al giorno in cui io e la mia ragazza ci siamo fidanzati, non credo che dimenticherò facilmente! Infatti... Stamane, 28 agosto, sono uscito di casa poichè sono andato a farmi la cartà d'identità, e mentre stavo facendo la strada per andare all'ufficio del Comune... Ebbene... Ho visto delle auto storiche, che non avevo mai visto prima nella realtà! Si, avevo visto delle immagini su Internet e nei film, ma a vederle dal vivo suscitano un fascino davvero fantastico... Un fascino che un'auto moderna non riesce a darti. La prima di queste è stata in una strada dietro casa mia, dove c'è un'officina e carrozzeria. Di solito, quando passo di là, capita di vedere a riparazione delle vecchie Fiat Tipo, 127, Ritmo prima serie, qualche Uno oppure delle Renault 4, ma questa volta... Parcheggiata vicino al marciapiede dell'officina c'era un'Alfa Romeo Giulia! Esattamente! Era una Giulia 1300 Super del 1970, bianca, con cerchi originali, neanche un filo di ruggine, praticamente era completamente restaurata! Sembrava nuova, ed aveva ancora il cellophane negli interni! Guardando quell'auto non ho potuto far altro che rimanere a bocca aperta. Il proprietario dell'auto, un signore anziano sulla settantina, era vicino all'auto che parlava con il meccanico dell'officina, delle peculiarità della sua "bambina", dello straordinario rombo del mitico 1.3 bicarburatore da 89cv, della trazione posteriore, i pilastri fondamentali di un'Alfa Romeo che si rispetti. E devo essere sincero, mentre guardavo quella Giulia, per un attimo, era come se ho fatto un salto indietro nel tempo di ben 39 anni: per un attimo mi sembrava essere tornato nel 1970, quando quest'auto straordinaria usciva dai cancelli della fabbrica di Arese, ed ho immaginato il momento in cui essa veniva assemblata, quando era messa sul banco di prova per testare il ruggito del motore bicarburatore, quando i sapienti maestri milanesi attaccavano lo stemma "Alfa Romeo -- Milano" sul trilobo dell'auto. Ed ho cominciato a pensare ai mitici film polizieschi italiani degli anni '70, quando la Polizia faceva inseguimenti mozzafiato a bordo delle loro Giulia, per inseguire i banditi che di solito correvano o con delle Citroen o con delle Fiat 125 o delle 128. Poi sono tornato in me, nel 2009, ed ho guardato quell'Alfa con un'aria di rispetto per una grande signora del passato, che con la sua estetica semplice ma cattiva, il rombo del suo motore e la sua velocità, atterriva tutte le rivali. Quando l'Alfa Romeo insegnava al mondo come si doveva realizzare un'auto dal Cuore Sportivo, l'opera d'arte di una casa automobilistica che è stata stuprata nella sua storia e nella sua maestria tecnica da parte di una dirigenza fallimentare, che per fortuna ora non c'è più. Purtroppo, ho dovuto proseguire per la mia strada, ma continuando il cammino per l'ufficio del comune, ho incrociato un'altra auto storica: la mitica Alfetta GT. Era di colore Rosso Alfa, come da tradizione, ed era precisamente una GTV V6, il mitico Busso... Aveva un rombo che definire "sinfonia" è riduttivo, ed uno scatto che difficilmente si può ritrovare su una vettura di oggi. Anch'essa era restaurata, ma parzialmente, dato che i cerchi erano un pò arrugginiti. Non ho potuto resistere a guardarla per tutto il tempo, prima che con velocità prendesse la curva per sparire nel nulla così com'era comparsa. -Accidenti!- ho pensato fra me e me. -Sembra quasi che queste auto passino apposta al mio passaggio!- E continuo per la mia strada. Arrivo all'ufficio del comune, arrivano anche i miei, sono pronto per realizzare la carta d'identità. Oramai, il prossimo 10 Ottobre c'è un grande passo da fare per me, dato che divento maggiorenne, divento un uomo. Finita l'attesa, il caldo dell'ufficio (inesistente il concetto di aria condizionata), esco per fare il ritorno a casa. Strada facendo, faccio i miei ultimi due incontri ravvicinati con auto storiche. Prima, vedo una Porsche 911 degli anni 70, con motore boxer raffreddato ad aria, e poi, mentre sono vicino casa, con la coda dell'occhio, noto qualcosa di particolare. Vedo una grossa berlina due volumi, di colore carta da zucchero. E' una due volumi piuttosto inconsueta, sembrava fosse degli anni 70. Non era in perfette condizioni, dato che la vernice della carrozzeria era opaca, e gli interni non stavano messi molto bene. I cerchi erano privi di coppette, e l'auto in generale, se poteva parlare, ne avrebbe avute tante da raccontare della sua vita (a giudicare dalle sue condizioni) piuttosto travagliata. Anche il rombo del motore di questa misteriosa auto sembrava mostrare segni di stanchezza e quasi di sforzo, proprio come se l'auto fosse "umana", come se fosse un vecchio signore avanti con gli anni, proprio come il suo proprietario. La guardo con più attenzione, e noto che quell'auto, nonostante le mediocri condizioni in cui era ridotta, non era la classica berlina a due volumi cinque porte che si vedeva tutti i giorni, negli anni '70. Ma bensì, quell'auto era niente di meno che... Una Lancia Beta Berlina. Proprio la prima Lancia che fu prodotta sotto l'egida della Fiat! Un tempo era la punta di diamante della casa di Chivasso, e vantava contenuti estremamente avanzati tecnologicamente rispetto alle sue rivali. Era insomma, il lusso fatto a quattro ruote. Il vero lusso italiano, che conservava ancora un fascino che oggi oramai si è perso, a causa della nostra perdita di fantasia, immaginazione, e anche a causa della progressiva standardizzazione ed americanizzazione della nostra società. Unico difetto? Non fu un'auto compresa nel nostro paese, poichè allora la carrozzeria due volumi non era molto considerata. Eppure, la versione berlina, così come la straordinaria Monte Carlo, e la HPE, aveva molto da dire. Ebbene, vedere le condizioni in cui quella Lancia storica era ridotta, stringerebbe il cuore a tutti gli appassionati, perchè al giorno d'oggi, queste auto non sono semplicemente dei pezzi di ferro con ruote, sospensioni e motore. Ma sono oggetti che hanno anima, come se fossero degli esseri viventi. Esse avevano personalità, carattere, una vita propria, che le automobili di adesso oramai hanno perso, diventando progressivamente degli elettrodomestici il cui unico vanto è solo la dimensione dei portalattine, dell'ASR, dell'ESP, dell'ABS e dell'EBD. E purtroppo mi rendo conto che in questi tempi moderni, la nostra società si è evoluta troppo in fretta, cambiando proprio come queste auto meravigliose, ed insieme ad esse, hanno perso qualsiasi forma di personalità, di unicità, di carattere e anima, che il nostro modo di fare e di pensare ha custodito fino alla fine degli anni '80. Per concludere? Questa giornata non credo che la dimenticherò facilmente. Il fascino che ti dà un'Alfa Romeo Giulia, una Beta berlina, una 911 raffreddata ad aria o una Alfetta GT, non riesce a dartelo nessuna auto dei giorni nostri. Infatti, dopo aver visto quella Giulia, sento una sensazione particolare in me. La sensazione di aver visto ed ammirato con rispetto, una bellissima Signora del Passato. ------------------------------------------------------------------------ La Giulia che ho visto era una 1300 Super probabilmente del '70. Era bianca, praticamente identica a questa. Aveva persino il cellophane che proteggeva ancora i sedili ed i pannelli porta! L'anziano proprietario probabilmente è un grande Alfista appassionato della sua auto, dato che la chiamava "la sua bambina". E ci credo, ad avere un'auto così, come non si può trattarla come una figlia? Senz'altro questa è l'auto che più di tutte mi ha lasciato estasiato alla sua vista. La 911 invece era ferma, parcheggiata. Di colore beige, doveva essere dei primi anni 70. Una vera Porsche, con motore boxer raffreddato ad aria, montato a sbalzo al posteriore. Che dire, era una Porsche esclusiva, quando la casa di Zuffenhausen era realmente esclusiva. Altro che Cayenne, Panamera o 911 raffreddate ad acqua... Ahhhh, la GTV! Anch'essa una macchina fantastica. Rispetto alla Giulia di prima, questa non era in condizioni splendide, ma comunque era tenuta discretamente. A parte quello della Giulia, il rombo del Busso è una cosa indescrivibile! E' sinfonia pura! E la Fiat provò a sostituirlo con motori australiani, mah... Non l'ho riconosciuta immediatamente, anche perchè non l'avevo mai vista nella realtà, a parte la Fulvia e la Gamma. Ma sembrava quasi che l'anziano proprietario che la guidava non si rendesse conto dell'auto storica che aveva nelle sue mani. La straordinaria Beta Berlina. Era praticamente identica a questa, con fari quadrati, e dello stesso colore (esemplare importato dall'estero?), targa originale, quella quadrata in plastica nera degli anni '70. Molto probabilmente, a giudicare dalle condizioni terribili in cui era ridotta, l'anziano signore l'ha sempre usata come auto da battaglia, magari affrontando anche sterrati e mulattiere con essa. Che dire, a volte si ha un lingotto d'oro, ma certe volte non ci si rende conto di averlo... ------------------------------------------------------------------------ A voi le considerazioni sull'esperienza che io ho fatto stamane...
  23. Hhmm, si respira un'atmosfera piuttosto incandescente qua... Sarebbe meglio alzare un pò l'aria condizionata o aumentare la velocità del ventilatore, poichè il caldo sta facendo andare il thread troppo fuori dal seminato... Tornando in topic, ho visto le immagini recenti sul sito di quattroruote, non è bruttissima, ma non tollero in nessun modo l'idea di Fiat di spalmare lo stile della 5oo su tutti i suoi modelli, come ho già ribadito in passato...
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