Vai al contenuto

johnpollame

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    2633
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    10

Tutti i contenuti di johnpollame

  1. Sol per dire che le vetture che citi, pur se d'assoluto spessore, non sono certo le più rappresentative della storia della Lancia, che per innovazione tecnica, stile, connubio tra eleganza e prestazioni, ha toccato apici veramente eccelsi dagli anni Venti ai Sessanta. Poi fallì e sostanzialmente divenne la divisione lussuosetta sportivetta della Fiat di Agnelli, quando chi la sapeva lunga aveva già previsto un futuro plumbeo per un marchio all'epoca oramai poco più che locale. Fiat che partì anche benino, con modelli tutt'altro che disprezzabili ancorché non sempre d'origine nobile, ma devastò il devastabile negli anni Novanta. Ed ancor più monta la rabbia a ricordare che all'uscita Lybra di per se' era vettura estremamente valida, con punte anche d'eccellenza, rispetto a cosa offrivano anche i più blasonati Marchi, vettura mortificata al limite del vilipendio da una linea anonima, sgraziata, incoerente, parto ottuso e ritardatario di ripensamenti continui.
  2. Se il nuovo astro sarà fulgido, vetture che oggi al sentir comune son meno nobili potranno brillare di luce riflessa pur se la propria è ora, se non fioca, tremula.
  3. L'idea è che lo Champagne, a prescindere dall'effettiva organolessi, è ormai fissato nel comun sentire come archetipo del "ber di lusso", anzi del viver dolce felliniano. Il prodotto Champagne in sé, ancorché mediamente di qualità elevata ove non di vera eccellenza, passa in secondo piano rispetto all'idea del "bere Champagne" come riaffermare il proprio essere, o voler essere, o voler apparire persona di successo. Il Barolo, sempre al netto dell'organolessi, pur notissimo ai veri appassionati d'enogastronomia, nell'immaginario collettivo internazionale ha una riconoscibilità risibile rispetto a quella del perlato francese, pur non essendo certo inferiore per lignaggio. Anzi... Per gl'annali: Non amo particolarmente il solletichio delle bolle, ma nel caso preferisco il Trento Metodo Classico a quanto si spaccia da Oltralpe...
  4. Ebbene, onusto di soverchi oneri, tra cui quello del tutto prosaico di 11Kg zompettanti sol ora trovo un fiato per scrivere due righe su questa che forse è la vettura di cui gli appassionati dell'auto italiana hanno più spasmodicamente vissuto l'attesa. E' bella. E' Alfa. E tanto mi basta. E'bella ai miei occhi in un modo assolutamente inconfondibile, pur essendo un agglomerato di stilemi che presi singolarmente possono sembrare banali, ritriti, scontati, copiati, ma che assieme danno il senso compiuto dell'archetipo di "berlina media Alfa", restituendo una linea che senza doversi esibire in stucchevoli ghiribizzi corrisponde appieno e compiutamente alla mia concezione di "alfismo". Evviva.
  5. Credo che il Signor de' Quattro Anelli, volesse intendere che, attualmente, la rivale dall'immagine "sportiva" più accreditata per Audi sia ad oggi la Bavarese Fabbrica Motori. E come dargli torto... Veo è comunque che Audi e BMW hanno clientela che solo in parte va a sovrapporsi, offrendo l'una quanto manca all'altra in termini di eccellenza, sia tangibile che suggestiva. E la nuova Giulia dal Biscione, vieppiù s'allontana dal gusto e le aspirazioni di coloro i quali usano entrar da ingolstadico spacciatore a farsi affettar vettura a misura.
  6. Son pensieri equipollenti ai miei, ma che personalissimamente circoscrivo al solo muso. Pel resto mi pare carrozzeria di estrema coerenza con quanto il tetranellato blasone ha proposto nei lustri più recenti, possa piacere o meno. E ai più piace, dicono i numeri.
  7. Conosco d'una vecchia Panda 30 il cui blocchetto accensione di tanto un tanto faceva contatto pur senza chiave. A marcia innestata la vetturetta in questi frangenti s'incamminava solinga sobbalzando a colpi di motorino d'avviamento...
  8. M'aspettavo vettura dimessa, senza fronzolo alcuno. Noiosa, piatta, "razionale" inteso come il "simpatica" riservato a pulzella che tra le doti proprio non annovera l'avvenenza. A veder l'immagini dal vero che pian piano m'arrivano dall'ottomano salone invece mi pare si tratti di vettura d'un certo nerbo, con bel piglio grintoso all'anteriore (pure troppo a mio gusto), corpo vettura equilibrato -inaspettatamente visto la tipologia di corpo vettura- e dettagli non banali. GL'interni non brillano per opulenza od inventiva, certo, ma alla fin fine mi paiono più che adeguati.
  9. Sommessamente intervengo sol per dire che, nonostante la semplicità del disegno complessivo, riesco comunque a vedere giochi di volume e linee che identificano immediatamente la vettura come latino-mediterranea. Certo, il carattere è ben altro: parlo di quell'insieme di elementi che ad esempio fa percepire l'omologa Skoda come vettura di stampo teutonico-mitteleuropeo.
  10. Accompagnati ai successi nella massima formula, la mitologia del rampante equino ha profonde, profondissime radici nelle vittorie nelle varie categorie GT e Le Mans degli anni Sessanta, quando poteva spacciare al -pur danarosissimo- Cliente Qualunque, la stessa vettura che il giorno prima tagliava traguardi inavvicinata.
  11. Sol per dire che la Marca ceca, prima che infami eventi ne sconvolgessero la storia, era stata produttrice di vetture di classe, agl'antipodi del (finto) bassocosto di riciclo odierno...
  12. Come dice indeciso88 lo spacciatore di vetture ha preso il tuo ordine, probabilmente non l'ha inviato a Fiat ma è andato a cercare qualche vettura demo, km/0 o altro, simile a come l'avevi richiesta. Ecco perché hanno allungato il brodo con scuse assortite. Hanno poi finalmente trovato una vettura disponibile con motore/colore giusto ma non con tutti gli optional che appunto ora devono installare loro (ordinando ed attendendo i ricambi originali). Per verificare puoi appunto chiedere al Servizio Clienti. Potrebbe anche essere che hai scelto una combinazione di allestimento assai poco richiesta e che Fiat stessa sia star in difficoltà a trovare uno slot di produzione in tempi brevi, ma francamente mi pare che la linea della Ypsilon sia tutt'altro che satura, quindi comunque sia allestita dovrebbe essere stata prodotta (esattamente come la volevi) in 30/60 gg max. Ma se il rivenditore è serio (lo è, vero? Non hai badato solo al preventivo, giusto? ) ti consegnerà comunque una vettura in perfetto stato anche se non è concessionario ufficiale esclusivo.
  13. Se il ricordar non m'inganna, maggior discrimine per l'insoddisfazione furon i sistemi d'informazione e intrattenimento poco confacentesi a chi volesse utilizzarli d'istinto, senza prendersi briga di istruirsi propriamente. Difficoltà nel gestire il denteblu et similaria, nonché il funzionamento non immediato dei primi cambi automatici tipo dual logic valgon nei numeri quanto una trasmissione aperta in due ad uso di cocomero post estiva grigliata o una turbina che fischia come un bollitore dimenticato sul fornello. Ciò non toglie la gravità della situazione: mi si dice infatti che i Sabaudamerindi si sian dati molto da fare a riguardo, essendo invece piuttosto confortati dai numeri per quel che riguarda la meccanica.
  14. Questo formato trova piena giustificazione in timballi e altre succulente preparazioni da ripassare al forno...
  15. Legittimo, ma si vive in tempi in cui pure chi col cesello limava grammi da tubolare in alluminio alla partenza della Targa Florio affatto si vergogna di prosperare grazie a cetacei su ruote, pure a nafta. E, nel suo piccolo, il millessei sabaudo al mio sedere laudianamente restituisce sensazioni non banali, come invece altre pur eccellenti unità omologhe non san fare a meno di fare. Sarà poi l'età, ma sempre più trovo la piacevolezza nel guidar "di coppia". Anzi mi sorprendo, quelle poche volte che mi concedo il vecchio Busso di famiglia, a vituperarne una certa mancanza di spinta, rispetto all'abitudine quotidiana. Poi, certo, si superano i quattromila giri e la sinfonia ti porta in un altro stato di coscienza...
  16. Conosco a fondo il millessei effepiti. E lo amo. L'ho amato nel suo saper essere rabbioso su Tapirottola, lo amo anche ora, più maturo, nella versione da centocinque cavalli, tutti trotterellanti vispi sottocofano di Brucomela. Quindici equini sacrificati sull'ara del consumar gasolio in poche stille, ma non uno dei trecentoventi newtonmetri s'è perso. E neppure il caratterino: pur smussato lo ritrovo sempre a ricordarmi che in Italia il far motori sanguigni è arte che non s'è persa...
  17. Mi preme sommessamente riportare il mio sentire a riguardo.Il tener lectura in simplanglofona favella (chè l'albionica vera lingua dello yes è ben altra, ben più fiorita, profonda e sfaccettata che il grigio Parlar Comune del Pianeta d'oggidì), credo s'intenda più rivolto a tentar d'attrarre estero studente che a favorire l'internazionalizzazione dell'autoctono. Tralascio che la mia esperienza mi racconta di luminari,nel lor campo, incensati da madama Comunità Scientifica ma del tutto incapaci d'insegnare e valutare e di pochi, pochissimi bravi insegnanti nella fu mia accademia, penso però che tanto piú sia materia ostica a calloso cerebro di studente, tanto piú serva lasciare tutti gli strumenti semantici, retorici, umoristici, dialettali, astratti, figurativi, metaforici etc.etc.etc. che solo chi comunica in madrelingua può usare appieno (essendo comunque i più a non saperlo fare con la giusta efficacia tra chi spiega, né ad esser in grado di cogliere tra chi apprende). A dir la mia lascerei in Lingua Planetaria Comune sol quegli insegnamenti di estrema specializzazione in cui l'ateneo che li attivasse fosse all'effettiva avanguardia, potendo per questo attrarre selezione opportuna di studenti d'ogni dove.Io la pseudoalbionica parlata, l'imparai dapprima scritta in voluminosi volumi di regole per passatempi in cui altro si fingeva d'essere e s'interrogava la sorte gettando solidi regolari numerati, poi parlata in pellicole condensate in dischetti ove,a differenza del più volgar nastro magnetico, v'era opzione di sceglier idioma. Ma soprattutto post alloro, nel travagliar quotidiano.
  18. Spero in smentita, ma credo che a Torino (e Detroit) s'intenda intercettare con il previsto fintofuoristrada pseudosportivo il cliente che prima poteva interessarsi alla versione sportgiardinetta della berlina.
  19. Sol per dire che da quel che mi si dice per le piste sabaude, vetture ibride ben funzionanti girano da quattro-cinque anni con una certa soddisfazione. E ricordo che il gruppo già produce una vettura elettrica in linea, pregi e difetti, colla concorrenza omologa, pur vendendola sol dove è necessario cercando di perderci il meno possibile ( come invece succede a più d'un concorrente). Ciò per dire che il non aver certe tecnologie a listino non vuol dire non averle sugli scaffali. Ci son case che posson sopportare le criticità d'una tecnologia costosa o potendosi permettere di vender vetture con margini sontuosi oppure posson considerare i minori margini (o più spesso le perdite) come un investimento in immagine. FCA non può attualmente permettersi di rischiare, e questo in generale; la strategia di rimanere comunque aggiornati ma di voler essere "fast follower" sul Mercato, viste anche le difficoltà d'altri, mi parrebbe essere strategia opportuna. Con la riserva di doversi poi dimostrare all'erta, con tesi i nervi a guisa di felino pronto al balzo, quando si tratterà di interpretare i primi segnali di opportunità effettiva.
  20. Piuttosto interessante il posteriore. Belli, e coerenti, pure i fari anteriori. Pel resto la trovo vettura scialba, ben confezionata ma stucchevole già al secondo guardo. Par disegno scartato dalle parti di Sant'Agata. E ultimamente già quel che tengon buono da quelle parti non è che sia granché... Siderea la distanza che si frappone tra questo vacuo fuoco d'artificio e il fascino che, pur mancando d'inventiva, riesce comunque a suscitare la recente progenitrice. Francamente mi par sterile esercizio atto solo a sdoganare vussei in nome d'una ecologia di facciata imbellettata da algido oggetto emozionale.
  21. Un'alternativa un poco più economica della sopracitata 500X che penso possa soddisfare i requisiti richiesti, specie per l'abitabilità, e in generale la qualità della vita a bordo (in caso la consiglio vivamente con il tetto in vetro che dona all'abitacolo una luminosità e sensazione di spazio che rimpiango quando alla guida di vetture ben più blasonate ma dall'impostazione tradizionale). Una vettura comunque compatta (più di 500x) adatta tanto a lunghi viaggi quanto al centro città, dalla visibilità invidiabile e con posizione di guida rialzata, molto comoda. In versione trekking allestita per trarsi d'impaccio meglio di omologhe in condizioni di aderenza non ottimale. Disponibile con un ottimo turbo GPL. Se la scelta da fare è di pura sostanza, a discapito di fronzoli, mode ed ammennicoli vari, ascolterei il buon TonyH: la Sedici/SX4 è vettura robusta, collaudata e valida anche su terreno infido: in vacanza sui monti trentini -ove giocoforza si deve badare al sodo più che all'ultimo modello da esibire all'aperitivo- era diffusissima. Occhio però perché sostanzialmente sta andando fuori produzione con l'arrivo della 500X (male per il modaiolo, bene per chi cerchi l'affare).
  22. Pregiomi d'aver stretto la mano al grande Falappa, autografandomi la sua foto mi raccontò egli stesso di quell'ultimo giro fatto tutto in impennata... Le parole gli scorrevano con fatica (fu dopo l'ultimo, terribile infortunio) ma ancora ho l'epidermide a guisa di cappone a ricordare l'emozione che era riuscito a trasmettermi come fossi stato con lui sul sellino. Grazie ad EC2277 per aver fatto tornare a galla il ricordo. Consiglio a chiunque di approfondire, per quanto si riesca, la figura di questo pilota d'altri tempi: non sarà tempo sprecato.
  23. Causa inopinato precipitare tra morfeici arti di Prole nell' appropinquarmi a supermercato, or mi trovo barricato sotterraneo in vettura, Prole dormiente, mentre Dolcemetà riempie carrello (senza sorveglianza, tra l'altro). Di fronte ho parcheggiata una Punto nera, piuttosto recente. E mi sorprendo ad accorgermi di come la linea mi rimanga assai piacevole agl'occhi, a dispetto dell'età del disegno, senza sfigurare con le più giovani e -a mio gusto- sovradisegnate vetturette posteggiate attorno. Avessi bisogno d'una "quattrometri" senza troppe pretese, dopo aver guidato alcune recentissime alternative senza rimanerne impressionato, considerati anche i prezzi da saldo, credo potrebbe essere un'alternativa ancora validissima.
  24. M'annovero tra gl'amanti del tabacco. Consapevole del rischio, lo minimizzo concedendomi assai di rado qualche stantuffata nella radica, o qualche storto, bitorzoluto sigaro manufatto a Lucca (che il kentucky conciato alla moda italica spazzò via ogni precedente preferenza caraibica, a palato mio or maturo). Consapevole del fastidio che ad alcun potrei arrecare, io stesso mal tollerando il combusto innaturalmente assuefacente delle sigarette, evito di fare ad altri quel che non voglio sia fatto a me. Educazione, la si chiamava una volta. Se la maggior parte delle persone ne avesse, o si ricordasse di averne avuta una impartita, simili divieti non avrebbero ragion d'essere. Ma, ahimè, all'attuale stato delle cose, forse l'intervento restrittivo è d'uopo.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.