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  1. Come ho gia' scritto, a me nel complesso piace. Avrei gradito qualche cosa fatta diversamente e tra queste l apresenza dello stemma Lancia al frontale al posto della scritta. Secondo me gia' con questa piccola modifca il frontale sarebbe meglio
  2. Su base SLTA Large di Stellantis, con motorizzazioni MHEV, PHEV ed elettrica, il modello Lancia (Codice interno L74), sarà un C-SUV. Notizie da Motor.es e rumors da l'Argus.fr
  3. Salve a tutti, ho acquistato da un paio di mesi una nuova lancia y gpl ; non conoscendo come comportarmi con un'auto gpl, ho percorso circa 500 km senza gpl ( ossia con il serbatoio gpl vuoto, solo a benzina ). E' necessario dirlo ai meccanici della concessionaria questo? Ho paura che alla pompa sia successo qualcosa. Cosa mi consigliate? Inoltre quando è utile fare gpl? quando si è all'ultima tacca oppure appena và in riserva?? Grazie in anticipo a tutti.
  4. Sono d'accordo, anche se devo dire che tutto sommato pure l'Idea in vendita non mi dispiaceva, davanti. Casa Lancia, siamo nel periodo pre-Beta. Quattroruote pubblicava le foto di questa berlina, indicata come una 1500, forse appunto uno studio Beta poi accantonato, o soltanto un muletto con carrozzeria fatta a caso. Sempre Lancia ma tempi più recenti, un'alternativa per la fanaleria posteriore della Dedra SW. (fonte Quattroruote) Ecco la plancia scartata per la Lybra che mi era stata chiesta l'altra sera. Questa invece non l'ho mai capita. Non so se fosse un fotoritocco o meno. Una plancia Thesis molto diversa. Il display acceso col modello della macchina.. VP sta per vettura prova? E' reale questa cosa, o è stato un PS su una plancia coperta con un telo? Ora invece finiamo a parlare del Kappone, o meglio, di quella ipotesi per la sua sostituta che viene citata in un altro topic, dove Robinson fa riferimento a certe maquette scartate con decisione da parte di una commissione che poi si buttò sulla Dialogos senza mezze misure. (fonte Quattroruote) Meno male... cioè voglio dire, non che la Thesis sia stata un dono divino... ma questa... se possibile era ancora più banale della K, a mio parere. Riguardo la Thesis mi sento di fare un piccolo pensiero personale. Sicuramente molto del suo flop è dovuto a quel frontale, perchè per il resto trovo che l'auto potesse andare più che bene (il posteriore mi piaceva molto e gli interni beh... Lancia sa come fare, e si vede). In questi anni prima Y, poi Musa e ora Delta, ci hanno aiutato a digerire il nuovo mascherone Lancia anteriore, e io credo che se Thesis arrivasse oggi, venderebbe qualcosa in più. Parere mio. Continuiamo con la K2, anche station. Lancia Lybra prima versione, col frontale monofaro. Una scocca, e in prova alla Mandria. Ricordo che l'articolo (Quattroruote) riportava le impressioni di uno dei collaudatori di questa 839, che si rammaricava perchè al momento il progetto era stato sospeso e le auto rimesse via, dopo che secondo lui, stava venendo fuori un'auto veramente ben concepita, forse la migliore fra quelle che aveva provato fino a quel momento.
  5. Proviamo ad applicare gli stilemi di Junior sulla Ypsilon e quelli di quest'ultima sulla Junior e vediamo che ne esce.😄 C'è qualche volenteroso che si vuole cimentare?
  6. Ebbene, questa è stata una delle giornate che, insieme al giorno in cui io e la mia ragazza ci siamo fidanzati, non credo che dimenticherò facilmente! Infatti... Stamane, 28 agosto, sono uscito di casa poichè sono andato a farmi la cartà d'identità, e mentre stavo facendo la strada per andare all'ufficio del Comune... Ebbene... Ho visto delle auto storiche, che non avevo mai visto prima nella realtà! Si, avevo visto delle immagini su Internet e nei film, ma a vederle dal vivo suscitano un fascino davvero fantastico... Un fascino che un'auto moderna non riesce a darti. La prima di queste è stata in una strada dietro casa mia, dove c'è un'officina e carrozzeria. Di solito, quando passo di là, capita di vedere a riparazione delle vecchie Fiat Tipo, 127, Ritmo prima serie, qualche Uno oppure delle Renault 4, ma questa volta... Parcheggiata vicino al marciapiede dell'officina c'era un'Alfa Romeo Giulia! Esattamente! Era una Giulia 1300 Super del 1970, bianca, con cerchi originali, neanche un filo di ruggine, praticamente era completamente restaurata! Sembrava nuova, ed aveva ancora il cellophane negli interni! Guardando quell'auto non ho potuto far altro che rimanere a bocca aperta. Il proprietario dell'auto, un signore anziano sulla settantina, era vicino all'auto che parlava con il meccanico dell'officina, delle peculiarità della sua "bambina", dello straordinario rombo del mitico 1.3 bicarburatore da 89cv, della trazione posteriore, i pilastri fondamentali di un'Alfa Romeo che si rispetti. E devo essere sincero, mentre guardavo quella Giulia, per un attimo, era come se ho fatto un salto indietro nel tempo di ben 39 anni: per un attimo mi sembrava essere tornato nel 1970, quando quest'auto straordinaria usciva dai cancelli della fabbrica di Arese, ed ho immaginato il momento in cui essa veniva assemblata, quando era messa sul banco di prova per testare il ruggito del motore bicarburatore, quando i sapienti maestri milanesi attaccavano lo stemma "Alfa Romeo -- Milano" sul trilobo dell'auto. Ed ho cominciato a pensare ai mitici film polizieschi italiani degli anni '70, quando la Polizia faceva inseguimenti mozzafiato a bordo delle loro Giulia, per inseguire i banditi che di solito correvano o con delle Citroen o con delle Fiat 125 o delle 128. Poi sono tornato in me, nel 2009, ed ho guardato quell'Alfa con un'aria di rispetto per una grande signora del passato, che con la sua estetica semplice ma cattiva, il rombo del suo motore e la sua velocità, atterriva tutte le rivali. Quando l'Alfa Romeo insegnava al mondo come si doveva realizzare un'auto dal Cuore Sportivo, l'opera d'arte di una casa automobilistica che è stata stuprata nella sua storia e nella sua maestria tecnica da parte di una dirigenza fallimentare, che per fortuna ora non c'è più. Purtroppo, ho dovuto proseguire per la mia strada, ma continuando il cammino per l'ufficio del comune, ho incrociato un'altra auto storica: la mitica Alfetta GT. Era di colore Rosso Alfa, come da tradizione, ed era precisamente una GTV V6, il mitico Busso... Aveva un rombo che definire "sinfonia" è riduttivo, ed uno scatto che difficilmente si può ritrovare su una vettura di oggi. Anch'essa era restaurata, ma parzialmente, dato che i cerchi erano un pò arrugginiti. Non ho potuto resistere a guardarla per tutto il tempo, prima che con velocità prendesse la curva per sparire nel nulla così com'era comparsa. -Accidenti!- ho pensato fra me e me. -Sembra quasi che queste auto passino apposta al mio passaggio!- E continuo per la mia strada. Arrivo all'ufficio del comune, arrivano anche i miei, sono pronto per realizzare la carta d'identità. Oramai, il prossimo 10 Ottobre c'è un grande passo da fare per me, dato che divento maggiorenne, divento un uomo. Finita l'attesa, il caldo dell'ufficio (inesistente il concetto di aria condizionata), esco per fare il ritorno a casa. Strada facendo, faccio i miei ultimi due incontri ravvicinati con auto storiche. Prima, vedo una Porsche 911 degli anni 70, con motore boxer raffreddato ad aria, e poi, mentre sono vicino casa, con la coda dell'occhio, noto qualcosa di particolare. Vedo una grossa berlina due volumi, di colore carta da zucchero. E' una due volumi piuttosto inconsueta, sembrava fosse degli anni 70. Non era in perfette condizioni, dato che la vernice della carrozzeria era opaca, e gli interni non stavano messi molto bene. I cerchi erano privi di coppette, e l'auto in generale, se poteva parlare, ne avrebbe avute tante da raccontare della sua vita (a giudicare dalle sue condizioni) piuttosto travagliata. Anche il rombo del motore di questa misteriosa auto sembrava mostrare segni di stanchezza e quasi di sforzo, proprio come se l'auto fosse "umana", come se fosse un vecchio signore avanti con gli anni, proprio come il suo proprietario. La guardo con più attenzione, e noto che quell'auto, nonostante le mediocri condizioni in cui era ridotta, non era la classica berlina a due volumi cinque porte che si vedeva tutti i giorni, negli anni '70. Ma bensì, quell'auto era niente di meno che... Una Lancia Beta Berlina. Proprio la prima Lancia che fu prodotta sotto l'egida della Fiat! Un tempo era la punta di diamante della casa di Chivasso, e vantava contenuti estremamente avanzati tecnologicamente rispetto alle sue rivali. Era insomma, il lusso fatto a quattro ruote. Il vero lusso italiano, che conservava ancora un fascino che oggi oramai si è perso, a causa della nostra perdita di fantasia, immaginazione, e anche a causa della progressiva standardizzazione ed americanizzazione della nostra società. Unico difetto? Non fu un'auto compresa nel nostro paese, poichè allora la carrozzeria due volumi non era molto considerata. Eppure, la versione berlina, così come la straordinaria Monte Carlo, e la HPE, aveva molto da dire. Ebbene, vedere le condizioni in cui quella Lancia storica era ridotta, stringerebbe il cuore a tutti gli appassionati, perchè al giorno d'oggi, queste auto non sono semplicemente dei pezzi di ferro con ruote, sospensioni e motore. Ma sono oggetti che hanno anima, come se fossero degli esseri viventi. Esse avevano personalità, carattere, una vita propria, che le automobili di adesso oramai hanno perso, diventando progressivamente degli elettrodomestici il cui unico vanto è solo la dimensione dei portalattine, dell'ASR, dell'ESP, dell'ABS e dell'EBD. E purtroppo mi rendo conto che in questi tempi moderni, la nostra società si è evoluta troppo in fretta, cambiando proprio come queste auto meravigliose, ed insieme ad esse, hanno perso qualsiasi forma di personalità, di unicità, di carattere e anima, che il nostro modo di fare e di pensare ha custodito fino alla fine degli anni '80. Per concludere? Questa giornata non credo che la dimenticherò facilmente. Il fascino che ti dà un'Alfa Romeo Giulia, una Beta berlina, una 911 raffreddata ad aria o una Alfetta GT, non riesce a dartelo nessuna auto dei giorni nostri. Infatti, dopo aver visto quella Giulia, sento una sensazione particolare in me. La sensazione di aver visto ed ammirato con rispetto, una bellissima Signora del Passato. ------------------------------------------------------------------------ La Giulia che ho visto era una 1300 Super probabilmente del '70. Era bianca, praticamente identica a questa. Aveva persino il cellophane che proteggeva ancora i sedili ed i pannelli porta! L'anziano proprietario probabilmente è un grande Alfista appassionato della sua auto, dato che la chiamava "la sua bambina". E ci credo, ad avere un'auto così, come non si può trattarla come una figlia? Senz'altro questa è l'auto che più di tutte mi ha lasciato estasiato alla sua vista. La 911 invece era ferma, parcheggiata. Di colore beige, doveva essere dei primi anni 70. Una vera Porsche, con motore boxer raffreddato ad aria, montato a sbalzo al posteriore. Che dire, era una Porsche esclusiva, quando la casa di Zuffenhausen era realmente esclusiva. Altro che Cayenne, Panamera o 911 raffreddate ad acqua... Ahhhh, la GTV! Anch'essa una macchina fantastica. Rispetto alla Giulia di prima, questa non era in condizioni splendide, ma comunque era tenuta discretamente. A parte quello della Giulia, il rombo del Busso è una cosa indescrivibile! E' sinfonia pura! E la Fiat provò a sostituirlo con motori australiani, mah... Non l'ho riconosciuta immediatamente, anche perchè non l'avevo mai vista nella realtà, a parte la Fulvia e la Gamma. Ma sembrava quasi che l'anziano proprietario che la guidava non si rendesse conto dell'auto storica che aveva nelle sue mani. La straordinaria Beta Berlina. Era praticamente identica a questa, con fari quadrati, e dello stesso colore (esemplare importato dall'estero?), targa originale, quella quadrata in plastica nera degli anni '70. Molto probabilmente, a giudicare dalle condizioni terribili in cui era ridotta, l'anziano signore l'ha sempre usata come auto da battaglia, magari affrontando anche sterrati e mulattiere con essa. Che dire, a volte si ha un lingotto d'oro, ma certe volte non ci si rende conto di averlo... ------------------------------------------------------------------------ A voi le considerazioni sull'esperienza che io ho fatto stamane...
  7. Ciao. Molto interessante la tua analisi, ma mi permetto una correzione. Il cambio trasversale di Beta ( schema Giacosa, 5 marce) non è di origine Citroen ( la quale non aveva cambi trasversali, ma solo longitudinali su GS ( dietro il boxer) e DS ( in posizione anteriore, davanti al motore). Tale cambio doveva essere oggetto di scambio tra Lancia e Citroen, nel breve periodo i cui Fiat prese il controllo della marca. In pra9, Lancia forniva a Citroen il cambio, Citroen forniva le sospensioni idropneumatiche a Lancia ( sarebbero dovute andare al posteriore di Beta). Poi l'accordo si ruppe edil cambio, ma con sole quattro marce, andò su CX. All'epoca, solo Simca adottava in Francia ( per ovvi motivi storici) lo schema Giacosa sulle sue TA. Peugeot aveva lo schema Mini ( cambio nella coppa dell'olio, motore), Renault lo schema longitudinale a sbalzo od invertito.
  8. Questa berlina bianca a 4 porte girava per Torino nel 1971. Ha sicuramente le maniglie delle porte 125/127/128/130, che 4 anni dopo furono usate anche sulla 131 (perché la 132 ne ha di completamente diverse). I montanti hanno prese d'aria conosciute all'epoca dalla 124/125 Special, e i fanali posteriori sono della prima serie dell'A112. E questi elementi mi permettono di determinare le dimensioni di questa vettura in modo abbastanza preciso: ho una Seat 1430FU in il mio garage, cioè la versione spagnola della 124 Special T. La maniglia è lunga 18 cm e la ventola – 16 cm. E qui c'è una sorpresa: si scopre che il nostro sospettato ha le dimensioni di un Rekord/Granada/BMW E12. La lunghezza e il passo sono una dozzina di cm più lunghi rispetto al 132 (una dozzina di cm meno del 130), e anche la larghezza è più vicina al 130 che al 132. Le ruote a 4 bulloni possono sorprendere, anche se i freni di questa vettura molto più pesante sono probabilmente più grandi di quelli memorabilmente deboli della 132, perché le ruote, nonostante abbiano un diametro di ~60-61 cm, hanno cerchi in lega da 14". La vettura presenta alcuni accenti stilistici conosciuti dai modelli successivi del gruppo Fiat-Lancia (una cintura posteriore incassata e incorniciata come la 131 o un bordo inferiore arcuato del parabrezza nelle porte anteriori come la Lancia Gamma), ma il frontale non somigliano a nessuna delle auto dell'azienda. Le più interessanti, tuttavia, sono queste foto della parte posteriore: questa vettura non ha un differenziale posteriore, il che significa che ha sospensioni indipendenti. Quindi sorge la domanda: la Fiat aveva bisogno di un'auto intermedia tra 132 e 130? Probabilmente non Fiat, ma Lancia - sì. Solo pochi mesi prima era apparsa sul mercato una Lancia 2000 esattamente della stessa lunghezza (ma più stretta), ovvero una Flavia restyling, sempre con l'assale posteriore rigido su balestre longitudinali. Rimangono domande sulla posizione dell'asse motore e del motore. Se supponiamo che si trattasse di un prototipo della Lancia Y2 (che potrebbe, seguendo le strade romane, essere chiamata ad esempio Aemilia o Cassia), allora avrebbe dovuto avere la trazione anteriore. Il corto sbalzo anteriore (rispetto alla Flavia e alla Gamma) esclude la collocazione longitudinale del motore davanti all'asse. E il posizionamento trasversale richiederebbe l'uso di un cambio adeguato, di cui l'azienda non disponeva. Del resto la nuova Beta più piccola (allora chiamata Y1) dovette prendere in prestito un cambio dalla Citroen per trasferire i 140 Nm di coppia del motore Lampredi Bialbero da 1756cc. Una Lancia con le dimensioni di una BMW E12 avrebbe dovuto avere una coppia di 220 Nm, esclusa la trazione anteriore. Teoricamente l'azienda disponeva di un motore adatto con struttura trasversale: sto parlando del Dino 246, utilizzato subito dopo sulla Lancia Stratos. Ma in primo luogo, la Ferrari non era in grado di produrre questa unità in decine di migliaia di pezzi e, in secondo luogo, questo V6 a quattro alberi aveva un cambio operante nella coppa dell'olio motore, che (a causa dell'altezza dell'intera installazione) escludeva l'installazione di tale insieme nella parte anteriore di un veicolo diverso da un trattore agricolo. Guardando queste foto, la posizione dell'abitacolo rispetto all'asse è decisamente più adatta alla trazione posteriore (come nella BMW E12, 504, Alfetta), ed il secondo aspetto è l'angolo negativo delle ruote posteriori. La Lancia Beta ha montanti McPherson nella parte posteriore, grazie ai quali la ruota non cambia angolazione sotto carico, e qui abbiamo un'immagine direttamente da una BMW o Granada: bracci trasversali angolari triangolari. All'epoca l'unico modello dell'azienda a trazione posteriore e con retrotreno indipendente era la Fiat 130, perché anche la Fiat Dino con motore Ferrari aveva l'assale rigido su balestre longitudinali al posteriore come le buone 125 o 132, e l'enorme ed antica Lancia Flaminia, ritirata nel 1970, fu presto ripetuta dall'assale Alfetta - DeDion comprensivo di differenziale e cambio. Vale la pena ricordare però che solo un anno dopo queste foto apparve l'Abarth 124 (da cui questo prototipo monta cerchi in lega da 14"), dotata di una nuova sospensione posteriore indipendente, utilizzata poi senza alcuna modifica sull'Abarth 131. Riguardiamo queste foto del 1971: nella vista anteriore sinistra, si vede chiaramente il braccio di guida longitudinale sotto la soglia della porta posteriore, e nella vista posteriore sinistra, si vede chiaramente il collegamento trasversale che corre da sotto. mozzo della ruota destra al centro del telaio. Identico all'Abarth. Sembra quindi che la Flaminia potrebbe non essere l'ultima Lancia a trazione posteriore. Resta il dubbio sul motore: Bialbero Lampredi - forse 1756cc nel modello base, Dino V6 - destinato alla piccola serie, DeVirgilio Flaminia V6 - antico, terribilmente pesante e senza prospettive, Lampredi V6 da Fiat 130: perfetto. Nei collage fotografici allegati tutti possono confrontare gli elementi di questa Lancia mai realizzata con le Fiat a trazione posteriore dell'epoca: 130, 132 e 131. Sorprende la larghezza delle porte posteriori, più larghe di quelle anteriori e molto più più ampio che nelle Fiat. Sorprende anche la posizione del bocchettone del carburante nel parafango sinistro, mentre tutte le Fiat (comprese 124 e 125) hanno il bocchettone a destra. Da dove è venuta questa idea? Comunque per me si tratta del prototipo della Lancia Y2 (all'interno della nuova serie di denominazione avrebbe potuto chiamarsi Epsilon o Iota), inteso come successore della Lancia 2000, ovvero la Flavia rinnovata. Perfetta concorrente della Granada e della BMW E12, arrivò con diversi mesi di ritardo e fu quindi uccisa dai contabili della Fiat di fronte alla crisi del carburante del 1973. Quando la crisi finì, le auto di questa classe che erano state messe sullo scaffale furono rispolverate. L'Alfa Romeo Sei uscì invariata (l'azienda statale non aveva contabili così scrupolosi), il motore PSA "Douvrin", che doveva essere un V8 da 3,5 litri, si rivelò un V6 2.7 a 90 gradi, come in seguito alla quale la Peugeot 604 perse 2 cilindri e la Volvo 280 apparve come 260, la Fiat 130 morì prematuramente e nel 1976 la Lancia presentò una Gamma completamente nuova con un boxer a 4 cilindri, la cui silhouette innovativa e la trazione anteriore non garantirne il successo sul mercato. In 8 anni ha trovato solo 22.000 acquirenti, il che sembra una tragedia se paragonato alle 370.000 Thema vendute nei successivi 10 anni. Ma la Thema era una berlina dallo stile tradizionale e gli acquirenti cercavano auto di questo tipo in questo segmento di mercato. Michele
  9. Prezzo promo da 29'000€ (invece che da 29'900€) contro i 38'000€ di LBX (si è finita la promo a 34'000€, comunque troppi). Sicuramente la LBX è rifinita e fatta meglio, ma il delta di prezzo è importante, attualmente 9'000€. Ecco le due nell'allestimento base e nel colore incluso: Personalmente io andrei su Lancia Ypsilon, che nell'allestimento top LX ,con tutti gli optional e tutta nera, è in promo a 28'500€ (ma con 100 cv invece che i 136 delle precedenti)
  10. Scusate, se intervengo ma: la nuova citroen c3 è disponibile con motore puretec 100 cv AGGIORNATA CON CATENA e cambio manuale a 6 marce senza hybrid costo abbassato di circa 2500 euro quindi in regola con le nuove normative...meno costi...meno peso maggiore divertimento...ZERO MANUTENZIONE x il Cambio... si un incremento del co2 del 8/10%..al massimo. La nuova Lancia Ypsilon.. costerebbe di base 22.000 euro circa..farebbe il botto..io la comprerei subito..ODIO I CAMBI PSEUDO-AUTOMATICI...e QUEL SEMITAVOLINO DEL CACTUS....Saluti...a Tutti.
  11. A mio parere, questa è la prima Lancia filosoficamente corretta. Cioè un'auto che presenta solo soluzioni meccaniche e di allestimento "alto di gamma" ( non essendo più possibili meccaniche dedicate). Questo ovviamente fa a pugni con le versioni base ( obbligatorie quando Lancia era sola insieme a Fiat ed Alfa, ma facoltative in un gruppo da 5,3 Mln di auto annuali come Stellantis) Ovviamente nessuno pensa che si ripeteranno i numeri di Ypsilon ( 45k unità / anno). Ma in fondo non ce ne è bisogno.
  12. Salve gente, ho deciso di aprire questo thread un po' particolare, oserei definirlo di "fantadesign", perché vista l'abilità nell'utilizzo di Photoshop da parte dell'utenza del forum sono curioso di vedere che risultati si possano ottenere. Ecco il contesto immaginario che funge da ambientazione per questa "sfida": un imprenditore miliardario, grande appassionato di auto italiane e privo di eredi, scopre di avere solo due anni di vita e decide di impiegare una piccola parte del suo capitale per comprare il marchio Lancia da FCA. Immaginate quindi di essere i progettisti della rinata Lancia, e di dover ridefinire da capo l'immagine del marchio senza nessun vincolo progettuale, nessuna piattaforma o carrozzeria o componentistica condivisa con altri marchi e un capitale pressoché illimitato. Dovete ricaratterizzare Lancia senza poter fare affidamento sulla recente storia dell'azienda, e coniugare le tre anime del suo glorioso passato: la Lancia del lusso e della raffinatezza, la Lancia dell'innovazione ed avanguardia della tecnica, e la Lancia delle competizioni sportive. Partendo da questi presupposti, sarebbe interessante veder nascere una discussione su un ipotetico stile Lancia odierno, con proposte e bozzetti o schemi relativi. Spero che questo argomento possa essere stimolante per voi, in tal caso buon lavoro
  13. In ogni caso, abbiamo un'auto con un cambio sofisticato ed un motore up to date. Non malaccio. E se la 136cv pantografa le prestazioni di 208, siamo di fronte alla prima Lancia sportiva o sportiveggiante da tempi immemorabili.
  14. Il forum è ricco di categorie, se volete discutere sulle tipologie di cambio, contenuti dei comunicati stampa, ect. siete liberi di farlo nelle apposite categorie entro i limiti del regolamento di Autopareri 2 - Sii paziente, costruttivo ed usa il buon senso 3 - Mantieni un atteggiamento sereno, non aggressivo, non scontroso e non polemico: sei qui per rilassarti e condividere delle passioni ... 9 - La sorveglianza del forum è costante (merito anche dell'utenza stessa!) e lo Staff applica severamente il Regolamento 10 - La partecipazione al forum non è un diritto, pertanto le decisioni dello Staff o della proprietà del forum sono insindacabili Tema del topic: Lancia Ypsilon BEV & MHEV 2024
  15. Quindi stai dicendo che in Stellantis lavorano persone che non sanno quello che fanno e scrivono? Prendo atto, peccato, mi ero illuso che in Lancia ci fosse un team più capace. Per il resto, il cambio a doppia frizione nella letteratura ingegneristica è questo: Cambio a doppia frizione Per Cambio a Doppia Frizione si intende un cambio automatico o semi-automatico che utilizza due frizioni separate per le marce pari e dispari. Sono presenti due alberi d'ingresso ognuno dei quali connesso ad una frizione. Cambio a doppia frizione: vantaggi Il vantaggio risiede nella maggiore rapidità di cambiata perché quando una marcia è inserita (cioè il primo albero trasmette la potenza del motore), sul secondo albero si posizionano già gli ingranaggi della marcia successiva; al momento della cambiata viene semplicemente staccato il primo albero e collegato al motore il secondo.
  16. Dopo aver visto nel topic della nuova Croma questa "meraviglia": mi è venuta una curiosità incontenibile verso i prototipi, le maquette Fiat, Alfa o Lancia che poi per vari motivi non sono mai stati realizzati (come probabilmente lo sarà la 147 stile 8c). Se avete delle foto... si possono vedere? Ve ne sarei gratissssssssssimo!
  17. Non subitissimo. La prima versione 5 marce dovrebbe essere la 2400 gti del 1977. quindi a tre anni dal lancio. Tornando al prototipo misterioso, credo proprio che fosse Lancia. In effetti, una delle ipotesi iniziali per Gamma prevedeva il mantenimento dello schema transaxle di Flaminia, ma con un nuovo pianale e motore.
  18. E mi pare che il cambio Lancia di cui parla @stev66 su CX era a 4 marce solo all'inizio, ma quasi subito lo misero anche a 5 sia sulle benza che sulle diesel 2.2 e 2.5. O sbaglio?
  19. Nel comunicato stampa dove si annunciava l'apertura degli ordini, si parla di cambio automatico e non di cambio doppia frizione, il marketing Lancia dimostra anche qui di avere un altro passo rispetto ai cugini del gruppo, nessun bisogno di fuffa: "La versione ibrida è dotata di cambio automatico e-DCT a 6 rapporti e, grazie al supporto delle funzionalità elettroniche quali e-Start, e-Parking, e-Queueing ed e-Creeping, permette di adattare lo stile di guida alle esigenze del conducente"
  20. Aggiornato al 06/04/2022 2024 Ypsilon MHEV & EV (Topic) Ypsilon HF 2026 Gamma EV - Prj. L74 (Topic) 2028 Delta EV (Topic) Ypsilon FL EV https://www.media.stellantis.com/it-it/lancia/press/lancia-il-futuro-e-di-casa Via Lancia Topic precedenti Lancia -> Clicca qui
  21. Ma se la Uno doveva essere la Baby Lancia, poteva essere che nella mente dei dirigenti/progettisti questa Panda sarebbe venuta fuori anche come 5 porte?
  22. Comunque x quello che (sembra) vorrà essere quest'auto non vanno bene né Gamma né Thema.... (piuttosto Beta sul serio) ☏ Redmi Note 7 ☏
  23. Quella era la Beta.. 😜 Di Gamma ne hanno, fatte troppo poche per aver problemi di ruggine ( 22.000 circa in 8 anni)
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