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In attesa dell'incognita PUT....


Guest DESMO16

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Guest DESMO16

..per l'imminente scadenza che la coincidenza vuole fare combaciare con il II° anniversario della morte dell'Avvocato.

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I più attivi nella discussione

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Il FT fa presente che a General Motors fa capo un indebitamento complessivo di 291 miliardi di dollari, inclusi decine di miliardi di dollari di bond, cioé di obbligazioni societarie.

Scusa, ma qualcuno saprebbe dirmi quanto ha la fiat di indebitamento complessivo, compreso i bond? Tanto per rendersi conto della situazione di ognuno .... Grazie.

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Da Dagospia :

La vertenza fra Fiat e Gm sulla validità dell´opzione put che permetterebbe

di vendere l´azienda automobilistica torinese agli americani, sta

monopolizzando l´attenzione dei media. Tuttavia, qualunque sia l´esito della

trattativa, i problemi della Fiat, e lo scenario per il gruppo, non

cambieranno. Anzi, se la lite arrivasse in tribunale, ci sarebbe un ostacolo

in più sulla strada del risanamento: come si fa a rilanciare un´azienda,

mentre si lotta davanti al giudice per avvalersi del diritto di disfarsene?

Non sarebbe facile spiegarlo alla rete di vendita e ai clienti.

Se invece Gm accettasse di pagare un indennizzo per il mancato esercizio,

darebbe solo un sollievo temporaneo a una situazione finanziaria difficile.

Per esempio, un indennizzo di 1,5 miliardi (una media delle cifre fin qui

ventilate) basterebbe a coprire la metà della cassa bruciata dal gruppo nei

primi nove mesi del 2004 (1,7 miliardi per la gestione ordinaria e 1,4 per

gli investimenti).

Fiat, dunque, è ancora lontana dall´equilibrio finanziario, nonostante tre

anni di ristrutturazioni e ben 11 miliardi di nuove risorse finanziarie, tra

aumenti di capitale e dismissioni. Oltre a dover sostenere la gestione

ordinaria (secondo gli ultimi dati di bilancio, ancora non si autofinanzia)

e gli investimenti fissi, tra il 2005 e il 2006, Fiat deve rimborsare 3

miliardi di obbligazioni collocate sul mercato. In cassa, a fine settembre,

c´erano 4,6 miliardi. Potrebbero non bastare se non si riduce rapidamente

l´emorragia di liquidità, anche ipotizzando che Edf rispetti l´impegno a

ritirare la partecipazione Fiat in Italenergia, permettendole di estinguere

un prestito garantito dal put per 1,1 miliardi, e le banche convertano in

azioni la loro obbligazione da 3 miliardi.

La delicata posizione finanziaria di Fiat, e le difficoltà a risolverla,

sono il chiaro sintomo di un problema economico ben più grave. Nel settore

automobilistico l´eccesso di capacità produttiva è cronico, ma per Fiat è

aggravato dalla dipendenza dal mercato europeo (circa 65% del fatturato),

che cresce pochissimo ed è fortemente competitivo. Eppure Fiat continua a

operare come 15 anni fa: con 5 marchi vuole coprire tutti i segmenti del

mercato senza eccellere in nessuno, senza distinguersi dalla concorrenza,

incapace di innovare. Una strategia adatta per un efficiente produttore di

massa; ma Fiat può solo aspirare a un ruolo di nicchia. Il declino, dunque,

diventa inevitabile: dal picco del 1997, le vendite Fiat sono scese da 2,7

milioni di autovetture agli attuali 1,9. Ma nonostante il ridimensionamento

(i dipendenti sono crollati del 60%), il settore auto ha sempre perso

(tranne il pareggio nel 2000). E nel migliore anno degli ultimi dieci

(1997), il risultato operativo ha raggiunto un massimo del 2,8% del

fatturato, contro il 4% medio di Peugeot e Renault.

Per risanare durevolmente, non basta qualche modello di successo: Fiat

dovrebbe ripensare a fondo il modo in cui sta sul mercato e tagliare con

decisione la capacità produttiva, come stanno facendo altri produttori

europei. Una prospettiva socialmente e politicamente costosa; ma un rinvio

servirebbe solo ad aggravare il problema. Inoltre i dubbi sulle reali

capacità del gruppo di competere con successo nel settore automobilistico

sono legittimi. Fiat non riesce a ricavare profitti decenti neppure

nell´unica nicchia di eccellenza, la Ferrari (e Maserati).

Nei primi nove mesi del 2004, la casa di Maranello ha perso 59 milioni a

livello operativo (su mille di fatturato), in un anno favorevole per i beni

di lusso nel mondo. E nei precedenti cinque, ha ottenuto mediamente un utile

lordo da produttore di utilitarie (4% dei ricavi), lontano anni luce dall´8%

medio di Bmw e dal 15% di Porsche. Anche nei settori delle componenti e

dell´automazione (Magneti Marelli e Comau, con 36.000 dipendenti), la

redditività è stabilmente insufficiente, con margini medi, dal 1999, poco

sopra l´1%, rispetto al 5% delle maggiori società del settore nel mondo.

Che il contenzioso sul put si chiuda o meno, e qualunque sia l´esito, il

risanamento Fiat va accelerato e reso più incisivo. In questo, le maggiori

banche dovrebbero giocare, fin da subito, un ruolo più attivo. E non solo

perché è il modo migliore per difendere il valore dei loro crediti, ma

perché fra non molto si troveranno al posto di guida come azionisti: a

questo mondo si rinegozia tutto, ma la conversione della loro obbligazione è

un obbligo contrattuale, non un´opzione; e le prospettive finanziarie della

Fiat la rendono oltremodo cogente

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Fiat sta attorno agli 8\9 miliardi,ma GM fa utili,fiat arriva mala pena al pareggio

cmq non credo che Gm che sta licenziando in europa abbiamo la necessità/soldi di comprarsi la Fiat.....per me si accorderanno su una cifra a metà ...gm vorrebbe dare 500 milioni e fiat ne vorrebbe invece 3 miliardi di dollari......certo che se la Gm ha firmato un accordo di Put così pericoloso....vuol dire che aveva veramente la necessità di farlo......mi sembra strano che una società così abnorme si faccia mettere un cappio con questa facilità......

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cmq non credo che Gm che sta licenziando in europa abbiamo la necessità/soldi di comprarsi la Fiat.....per me si accorderanno su una cifra a metà ...gm vorrebbe dare 500 milioni e fiat ne vorrebbe invece 3 miliardi di dollari......certo che se la Gm ha firmato un accordo di Put così pericoloso....vuol dire che aveva veramente la necessità di farlo......mi sembra strano che una società così abnorme si faccia mettere un cappio con questa facilità......

semplicemente non credevano che Fiat si sarebbe risollevata mai dalla situazione in cui era.... e sinceramente non so neanche io se crederci.... gli Agnelli a quanto pare ci credono.

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Guest DESMO16

Fiat, Maroni: "Basta aiuti il Lingotto si salvi da solo"

ROMA - Il governo non aiuterà la Fiat ad uscire dalla crisi. Lingotto dovrà farcela da solo, cercando un'alleanza industriale, dopo la probabile soluzione "pacifica", per quanto non semplice, con gli americani della General Motors. Il dossier Fiat sta, dal 2002, costantemente sul tavolo del ministro del Welfare, Roberto Maroni, ma non è stato arricchito, negli ultimi giorni, dalla voce "intervento statale". "È francamente assurdo - dice - pensare che possa essere il governo a fare meglio del management di Torino, della famiglia Agnelli, del presidente Montezemolo. La mano pubblica, come dimostrano altri casi del passato, sarebbe solo inutile e dannosa".

Nel giorno che apre una nuova stagione per il più grande gruppo industriale italiano, con oltre 70 mila dipendenti, 28 mila dei quali impegnati nella produzioni di automobili, e che prevede la possibilità per la Fiat di cedere alla Gm tutto il settore dell'auto, il ministro del Welfare tratteggia quella che realisticamente appare come la strategia del governo, nonostante non se ne sia mai parlato formalmente nelle riunioni del Consiglio dei ministri.

Ci sono stati contatti, e questa è la linea: per fronteggiare la difficoltà strutturali della Fiat l'esecutivo non andrà oltre misure di routine. Non ci sarà nulla di straordinario nemmeno sul versante degli ammortizzatori sociali "perché la riforma è bloccata al Senato per carenza di risorse e perché la mobilità lunga, cioè fino alla pensione, sarebbe in contraddizione con la riforma previdenziale che dal 2008 innalza l'età per poter lasciare il lavoro".

Ministro Maroni, perché esclude quasi a priori un intervento dello Stato per sostenere la Fiat in questa fase decisiva per il suo futuro industriale?

"L'ho già detto e lo ripeto: nessuno nel governo pensa ad un intervento nel capitale della società. Nei prossimi giorni la Fiat deciderà cosa fare con gli americani della General Motors. Se la Fiat dovesse scegliere per l'esercizio della put option, non credo che riuscirà a costringere la Gm a pagare otto miliardi di euro. Si aprirebbe, in questo caso, un contenzioso legale per nulla agevole e per di più in quel di New York. E io non posso immaginare che Torino e Detroit abbiamo intenzione di affidare ad un gruppo di avvocati, per quanto autorevoli, la loro strategia sullo sviluppo industriale".

Dunque, lei è tra quelli che scommettono su un'intesa?

"Sì, penso che alla fine ci sarà un accordo. Ho letto, perché non ho alcuna informazione diretta, che per uscire dall'impasse gli americani potrebbero versare un miliardo di dollari. Bene, mi paiono abbastanza per consentire alla Fiat di investirli e di ricercare un'alleanza industriale con un altro partner. Cosa che fino ad ora il gruppo torinese non è mai riuscito a fare in maniera positiva. E' questo il punto, non l'ingresso dello Stato nel capitale della Fiat, che una parte della sinistra e i sindacati sembrano invocare. Questa è sempre la solita richiesta di aumentare la spesa pubblica, mentre da anni si è deciso di marciare in una direzione opposta. Lo Stato deve uscire dalla gestione diretta delle aziende. Per questo ribadisco che l'ipotesi di una partecipazione pubblica nell'azionariato Fiat è assolutamente irrealistica".

Anche se dovesse essere l'ultima spiaggia per mantenere un'industria dell'auto in Italia?

"Credo che l'Italia continuerà ad avere un'industria dell'auto e che la Fiat si salverà. Ma davvero qualcuno mi deve spiegare perché lo Stato, o i suoi manager, dovrebbero essere più bravi dell'attuale vertice di Torino".

E' un problema di risorse. D'altra parte per l'Alitalia l'aiuto è arrivato tanto che la Commissione europea ha deciso di aprire un'inchiesta.

"Non è vero. Con l'Alitalia, che è ancora controllata dal Tesoro, abbiamo solo garantito il prestito ponte che la compagnia si deve far dare dalle banche sulla base di un piano industriale. E poi è la normativa europea che non consentirebbe un intervento diretto dello Stato".

Resta il fatto che due grandi concorrenti europei della Fiat, come la Renault e la Volkswagen, hanno una presenza pubblica nel board.

"Sì, ma il governo italiano decise tanti anni fa di vendere l'Alfa Romeo. Fu una scelta giusta. La Renault e la Volkswagen hanno optato per soluzioni diverse ma non è certo per questo che vanno meglio della Fiat. Giusto?".

Giusto.

"Voglio aggiungere che da quando l'Avvocato Agnelli ha assunto direttamente la guida dell'azienda fino ad oggi, lo Stato italiano ha trasferito alla Fiat, sotto varie voci, quasi un milione di miliardi di lire. Posso dire? Con questa cifra la Fiat poteva comprarsela la General Motors!"

Ma non sarà che tutta questa contrarietà ad un ruolo del governo per affrontare la crisi Fiat, dipenda anche dalle critiche pressoché quotidiane del presidente Luca Cordero di Montezemolo alla linea di politica economica del governo e, più in generale, all'assenza di una classe dirigente nel Paese, come ha denunciato anche ieri in un articolo sulla Stampa?

"Saremmo veramente masochisti se fosse così. Questa, davvero, non è una chiave di lettura corretta. Con Montezemolo io, come altri ministri, come il presidente Berlusconi, abbiamo buoni rapporti".

In questi continui contatti, la Fiat vi ha chiesto qualcosa?

"A me assolutamente nulla. Ovviamente non conosco i contenuti dei colloqui con Berlusconi".

Ma lei guida una macchina Fiat?

"No. A me piacciono le cabriolet ed ho un'Audi Quattro. L'ho detto anche a Montezemolo che una Ferrari o una Maserati cabriolet non posso permettermela. Poi per servizio ho...".

Sì, ma quella non l'ha scelta.

"Questo è vero".

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Per no scantenare l'ennesima litigata preferisco non commentare sopratutto la penultima domanda\risposta è qualcosa di scandaloso

e perchè hano tirato fuori i soldi x Alitalia?

Avvocato....quanto ci serviresti......

veramente scandaloso.....senza contare che le varie renault e VW navigano negli aiuti di stato.....ovviamente a loro non dicono nulla......

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Guest DESMO16

..Alitalia & Company, cioé Volare Web, la compagnia di Gallarate che ha avuto un buco pauroso, ma si sa é varesina come Maroni e quindi non si può dire nulla.. :(r

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