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Metto qui questa notizia che ho trovato, anche se non la reputo molto affidabile e forse starebbe meglio tra le "panzane giornalistiche": Elkann e Stellantis puntano Ford: mossa per vendere negli USA senza dazi e diventare leader nei veicoli commerciali - Affaritaliani.it É anche vero che il mercato USA non è più diviso tra le "big 3 di Detroit" e quindi l'Antitrust potrebbe anche dare l'OK, però... mi sembra sempre troppo grossa.
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Dalle mie parti girano ancora un paio di Stilo 5P. Trovo che sia più digeribile il suo design oggi che quando uscì.
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Oh, per innestare R e D e viceversa devo anche sapere dove diavolo si trova quel comando anche se poi ci si fa in fretta l'abitudine.
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E ho dimenticato altre cose che trovo ridicolmente disegnate: - il tasto di accensione dell'auto situato sul cruscotto, alla sinistra dello schermo principale touch, nascosto dal volante, mentre sul volante stesso si trova un altro tastone tondo dall'ignota funzionalità (non l'ho premuto); - la "leva" del cambio, un'asta angolata di quasi 45 gradi verso l'alto a destra che parte dal piantone dello sterzo, nascosta anch'essa dal volante; - l comando del freno a mano elettrico e del sottostante tasto abilitante l'hill holder / queue holder, che si trova sotto al cruscotto centrale, raggiungibile solo distogliendo lo sguardo e allungando pressoché completamente il braccio destro. Se per gli ultimi due posso anche soprassedere per il loro uso ridottissimo su di un'auto elettrica, almeno il tasto di accensione si poteva mettere in una posizione più ergonomica. Immagine tratta dal configuratore Renault.
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Buonasera a tutti, oggi ho avuto modo di percorrere un centinaio di km con la nuova Renault 5 elettrica aziendale. Si tratta del mio primo uso di una vettura totalmente elettrica. Senza dilungarmi eccessivamente sull'estetica, dirò semplicemente che è piacevole ma temo che alla lunga possa stancare, in quanto non è nulla di nuovo ma la riproposizione moderna di un'utilitaria di successo di 40 anni fa. Sono rimaste le dimensioni da utilitaria, ma non certo il costo. Alla guida: ho trovato velocemente la miglior posizione di guida, tra regolazioni del sedile (manuale), del volante, degli specchi esterni (elettrici) e dello specchio interno che ben incornicia il piccolo lunotto. Fastidiosi i 3 poggiatesta posteriori. Le manovre sono facilitate dalle dimensioni non enormi dell'auto, dalla facilità d'intuirne gli ingombri e soprattutto dalla retrocamera di retromarcia che prende tutto il display centrale (touchscreen). La climatizzazione è comandabile vocalmente (parzialmente) ma per regolazioni di fino, come da quali bocchette deve uscire l'aria, occorre usare i tasti fisici, non comodissimi. Rimpiango sempre la perdita delle "rotelle" del clima. Anche il navigatore si comanda vocalmente (Google Maps), con possibilità di affinamento tramite il touch screen. Come va su strada: secondo me, bene. É ovviamente silenziosa, anche se a basse velocità si sente il ronzio elettrico, poi arriva il rumore di rotolamento dei pneumatici ma soprattutto oltre gli 80 km/h si avverte un fastidioso sibilo aereodinamico che sembra arrivare dalla parte superiore del finestrino anteriore sinistro. Finalmente accelerazioni degne di questo nome, al limite del pattinamento delle ruote motrici e nessun tempo morto tra la pigiata dell'acceleratore e la risposta del motore. Sono riuscito a divertirmi nell'uso che ne ho fatto. Sterzo diretto e abbastanza preciso, la sua forma ottagonale ha imposto un brevissimo tempo di adattamento, non mi ha dato nessun problema. La frenata: per frenare frena e anche bene, ma come su altre auto moderne con cambio automatico ho avvertito una sensazione al pedale del tipo "sei sicuro di voler frenare?" che mi porta a mal modulare la pressione sul pedale del freno, tendendo ad esagerare per non incorrere nel rischio di andarci troppo leggero. Non ho usato il bagagliaio, ma mi è sembrato di dimensioni sufficienti per il segmento B, anche se soffre di una notevole soglia tra il varco e il pavimento. Le ruote di diametro generoso e la spalla relativamente alta portano la vettura ad assorbile agevolmente i dossi e le irregolarità del fondo stradale. Non ho avuto la possibilità di mettere la ciclistica alla frusta per verificare le sue doti stradali. Note dolenti: il sedile non ha nessun tipo (né forma) di supporto lombare, anche se è ben contenitivo. La mia schiena martoriata ne ha risentito moltissimo. Consumi: sono partito con carica al 100%. Per effettuare poco più di 100 km tra autostrada (a tratti a 130 km/h, altri a meno con tira e molla), strade extraurbane "quasi" veloci e tragitti urbani, ho fatto fuori il 32% di carica, colpa anche del climatizzatore acceso per tutto il tempo per combattere il caldo. Ah, non ho detto che la vettura è nera con interni neri ed era esposta da oltre 6 ore al sole... In sintesi: divertente e scattante, ma solo per colpa della conformazione del sedile non la prenderei in considerazione per un eventuale acquisto.
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Una X1/9 in salsa biscionica Non mi fa impazzire. Magari si doveva partire dall'Alfasud Sprint, tagliarne il tetto e vedere cosa ne usciva. Anche se immagino una rigidità torsionale da panetto di burro caldo...
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In pratica il giro opposto di ciò che fece Fiat/Bertone con la X1/9. Ma sempre roba vecchia era.
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Questa versione per me che ero giovane allora, grazie PS: però voglio l'autoradio col mangianastri per usare l'originale cassetta duplicata, sennò non vale.
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Della Corvair fecero anche la variante cabrio e coupé e per gli standard USA del tempo era un'auto compatta e (quasi) economica, oltre che esteticamente rivoluzionaria; VW invece aveva progettato un'auto per famiglie con l'unica meccanica che erano in grado di creare: tutto dietro. Tipologia meccanica che stava diventando rapidamente obsoleta e successivamente riservata solo alle utilitarie (e alla Porsche....). Le VW tipo 3 e 4 meccanicamente alla fine erano dei Maggiolini gonfiati - e la tipo 4 mi ricorda curiosamente le Saab . Impiegarono ancora 10 anni per decidersi a mollare il tutto dietro per il tutto avanti e per quello sfiorarono il fallimento. Insomma, se non s'è capito, quel prototipo proprio non mi piace
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1959 anno della presentazione. La targa di questa VW dice 1963, quindi andiamo ancora più avanti con gli anni. Una station wagon con motore posteriore raffreddato ad aria è la quintessenza dell'inutilità. Il terzo volume della berlina è occupato dal gruppo motopropulsore, se lo trasformi nell'area vetrata tipica delle SW ma senza lo spazio per i bagagli, che cos'hai? Una serra che non può portare carichi.
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secondo me: un'auto del genere con meccanica tutto dietro, a metà anni '60, era anacronistica. Non stiamo parlando di un'utilitaria economica com'erano le Dauphine, Maggiolino, 600, ma di una grande berlina (e SW). Occorreva buttare il cuore oltre l'ostacolo e pensare ad una tutto avanti, come fece Citroen per la Traction Avant prima e la DS poi. Avrebbero avuto un'auto con enormi spazi interni. Così invece sembra una Simca 1000 ipertrofica.
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Io giravo anche con Uno e Panda 4x4. ma non erano "radiomobile" (le gazzelle), ma "radiocollegate". Auto di servizio per fare un sacco di cose, ma per gli inseguimenti e le risposte veloci c'erano 75 e 155. In città... fuori, quel che c'è c'è, foss'anche la Campagnola (ricordo anche quella... mai vista muoversi).
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La Polstrada necessita di auto grandi e comode, anche perché caricano una gran quantità di materiale nel bagagliaio e fan "vasche" avanti e indietro nei tratti autostradali, tutti sempre dai 120 km/h in su. Gazzelle e pantere invece devono essere un (difficile) mix tra comodità e spazio interno, capacità di carico, velocità, agilità e tenuta di strada. Vero anche che dal secondo dopoguerra in poi, non è che usassero auto piccole (per l'epoca): le Alfa 1900 berlina e 2600 coupé erano grandi per l'epoca, Giulietta era più piccola della 1900 ma pur sempre una "segmento D".
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Il problema è che anche le segmento C sono diventate dimensionalmente ipertrofiche. Ricordo che nel secolo scorso, durante il militare, sentivo i poliziotti lamentarsi del passaggio dalle Alfa 33 alle 155 perché considerate troppo grosse. Mentre i carabinieri, miei colleghi della radiomobile, si lamentavano sempre e basta Giulia, Alfetta, Alfa 90, 75, 155... mai che fossero contenti. Poi, quando la vecchia gazzella veniva rottamata, partiva la beatificazione... erano dei veri alfisti!
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Mi sa che chi approvò il capitolato aveva visto troppi video su Youtube dove usavano questa: dimenticandosi i 10 mq di impronta a terra e che "i migliori" usano queste: PS: voglio più Giulia nelle FdO.
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Acquisto Alfa Romeo Stelvio Veloce TI
Sandro ha risposto a AnLe in Consigli per l'Acquisto dell'Auto
Da possessore di Stelvio 2.0 TB 200cv my 2019, la mia risposta è si. Ovviamente, controlla lo storico, i tagliandi, se è stata ritoccata / incidentata. Sperando che, da auto probabilmente dimostrativa, non sia stata abbondantemente maltrattata nei pochi chilometri percorsi. -
Pensavo di star guardando una nuova puntata di "Pimp my ride" terribile. Anche il logo Mercedes illuminato a led.
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L'Audi perde la bistecchiera e i 4 anelli per guadagnare la scritta AUDI (illuminata a led) e un paraurti da autoscontro. La plancia moquettata sembra non finita e non si vede la coda. Da quel che vedo salvo solo i sedili: sembrano comodi.
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In tempi più recenti, ho conosciuto più di una persona che usava come unica auto l'Alfa GT anche con 2 figli piccoli. Nei primi anni '90 invece non era raro aver gente che acquistava il monovolume full size all'arrivo del primo figlio. Se fosse legalmente possibile, non vedrei male come futuro del copué/spider una soluzione da "kit di montaggio", un po' come fanno in UK per i cloni della Seven, magari con design più moderno e sfruttabile, di modo da slegare auto così emozionali dalla logica della grande industria manufatturiera. Ma so già che il mio è solo un sogno...
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Ovvero, fondi pubblici. Gli stessi fondi pubblici che lui vanta di tagliare a destra e manca "contro gli sprechi".
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Riporto parole di più di 10 anni fa del mio titolare. "Shanghai? Città bellissima, molto più bella di New York. Ma come esci dal centro, terzo mondo". Ora le cose sono ancora cambiate, perché la Cina cresce a velocità per noi inimmaginabili, possibili solo grazie al loro particolare sistema di governo a partito unico (comunista solo di nome) a cui la Russia sta tendendo e che secondo me anche gli USA di Trump vogliono adottare (ricordo che Trump è solo la punta dell'iceberg, che c'è alle sue spalle un intero movimento che mira alla fine della democrazia per una gestione dello Stato di tipo imprenditoriale, più o meno come la Cina odierna, appunto) e dove la legge viene usata per eliminare i personaggi scomodi. Il giochino resterà in piedi così com'è finché riusciranno a perseverare con l'attuale equilibrio "libertà per denaro"; vedremo se aggiungeranno anche un'espansionismo di tipo militare dopo quello economico nel vicino futuro.
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Da ex possessore di 159 TBi SW avrei gradito tantissimo una variante crosswagon con lo stesso motore. Trazione integrale, più altezza da terra con cui avrei affrontato le strade bianche che facevo all'epoca e i dossi artificiali, quasi le stesse qualità stradali della 159 SW... sarebbe stata la 159 familiare definitiva.
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Già m'immagino le rotture degli schermi con quel "sistema" di tenuta del cellulare. A questo punto, quand'è che importiamo le K-car dal Giappone? Mi sembrano più intelligenti di queste scatole elettriche solo per uso urbano.
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Secondo me, la W140 è semplicemente... troppa, specie rispetto a ciò che la precedeva e quel che c'era sotto nella gamma Mercedes dell'epoca. Troppo grande, troppo imponente, potrei anche dire troppo appariscente per l'ammiraglia Mercedes dell'epoca, tant'è che ricordo vagamente un Quattroruote (credo) su cui si lamentavano del fatto che questa nuova classe S attirasse più vandali della versione precedente. Inoltre, se ben ricordo, i consumi dei suoi motori top erano semplicemente esagerati, eccessivi anche per la tipologia d'auto. Sarebbe quasi stata bene con il marchio Rolls Royce o Bentley. In compenso, una volta acquistata usata si poteva trasformare l'ampio interno in un confortevole cottage inglese completo di caminetto
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Tutte le Rover del periodo Honda erano bellissime, univano la qualità nipponica al design inglese (e alle motorizzazioni, purtroppo). Poi è arrivata BMW... e non ho mai capito perché (oppure l'ho dimenticato). PS: mi sono ricordato di un Varese - Bergamo e ritorno in giornata, in 5 (giovani) adulti, su una Lancia K berlina (motorizzazione non prevenuta). Si stava decisamente comodi, ma non avevo altri modelli equivalenti di riferimento per dire se fosse meglio o peggio delle concorrenti.
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