Vai al contenuto

3volumi3

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    1035
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di 3volumi3

  1. Accessori da montare post vendita molto ottanteschi erano anche questi: che possiamo vedere in questo mio recente avvistamento vintage: (Tra l'altro in auge in un periodo nel quale la maggior parte delle automobili aveva già di serie modanature paracolpi alle portiere, come nell'esempio sopra)
  2. Grazie a @PaoloGTC per condividere queste perle Certo che non installare un condizionatore su vetture che devono compiere un raid quasi estivo attraverso Luoisiana, Texas, New Mexico, Arizona, Utah e California è una scelta scriteriata che avrebbe potuto avere esiti fatali. Con tutto quello che avranno speso in organizzazione, due climatizzatori non avrebbero certo inciso più di tanto nel budget...🤦‍♂️
  3. Questa la scena di Nucarote che in un tripudio di miccette (cit.) sfila col suo nuovo acquisto scortato dalla dirigenza Stellantis in mezzo a due ali di folla in giubilo, composta in gran parte dalla delegazione campana degli autopareristi.
  4. Aspetta, facciamoli almeno arrivare ai Burgundi, che è la parte che mi interessa...
  5. Solo io ci vedo un sottile richiamo alla Giulia Super Giardinetta, nella soluzione della coda "scavata"?
  6. Anch'io voglio convincermi che i lattoni siano un richiamo alle origini (massima resa col minimo sforzo). Però, richiamo per richiamo, io l'avrei proposta con gli iconici colori pastello della prima serie: Giallino zabaione E azzurrino Avrebbero creato un certo hype...
  7. Analisi interessante di un collettivo di giornalisti no-profit su come il taglio estremo dei costi e la mancanza di investimenti dell'era Stellantis/Tavares abbia compromesso la solida reputazione del marchio Jeep (ma questo potrebbe valere per altri marchi Stellantis). Ci sono interventi di addetti alla linea di produzione che raccontano di come l'ossessione al risparmio (materiali più scadenti, meno personale addetto alla linea) abbia creato seri problemi di qualità. Embelmatiche anche le testimonianze di alcuni possessori della nuova Wagoneer che mostrano esempi di difetti qualitativi conseguenza di questi tagli (e non riscontrati prima della fusione in Stellantis), non giustificabili su un modello da 80k $. Ovviamente la chiusura di queste testimonianze è: non acquisterò mai più un prodotto Stellantis. Inoltre ci sono analisi di esperti del settore automotive che mostrano come, a questo taglio ossessivo dei costi, il listino Jeep sia aumentato molto più rispetto alla media degli altri marchi. E di come i prodotti Stellantis abbimo i periodi di giacenze di invenduto più alti della media. In pratica si è cercato di riposizionarlo da marchio mass market a marchio premium, ma senza aver lavorato sulla qualità e i contenuti per poterlo definire come tale. Da qui un emorragia di acquirenti. Ma in fin dei conti non scopriamo nulla di nuovo rispetto a quanto stiamo vedendo.
  8. Ho capito bene? Questa sarà dunque l'ultima stagione della mia serie preferita sulla piattaforma AP? 😥 Spero che almeno dopo 3 stagioni la vicenda si chiuda con un bel plot twist! E specialmente spero che una volta conclusa ci sia uno spin-off incentrato sull'esperienza quotidiana col nuovo acquisto 😃
  9. Anche sulla stilosissima Fiat 500 (restyling compreso) E sulla esclusiva Alfa 4C...
  10. Vedere queste due immagini mi fa venire in mente quei video tutorial, tipo come creare un render di una concept car su Blender in 10 passaggi. Passaggio 1 (inizio): Passaggio 10 (risultato finale)
  11. Fiat 131! Seconda serie! Targa nera! Modello base! Copri sedile passeggero in vimini! Paracolpi vintage alle portiere! Sticker "San Francesco da Paola proteggimi" sul parabrezza! Telepass!
  12. Anche perché avere un parco di centinaia di veicoli significa doverlo gestire in maniera scrupolosa a livello di manutenzione, preparare i mezzi che sai non saranno guidati per mesi o anni (la maggior parte) in vista del fermo prolungato, non basta tenerli parcheggiati. In pratica gestirli come si gestiscono nei musei, con uno staff dedicato. Altrimenti finiscono come questo (e chissà quanti altri ce ne sono in questo stato):
  13. Lo sceicco sì che se ne intende di supercar! Che poi, non fosse stato sfondato di soldi, sarebbe stato solo un altro accumulatore ossessivo-compulsivo da servizi sociali, che anziché accumulare fuoriserie avrebbe accumulato cianfrusaglie, come i famosi fratelli Collyer (https://it.wikipedia.org/wiki/Fratelli_Collyer)
  14. Ricorda nulla questa proposta, specialmente per quel passaruota posteriore e per la sottile scalanatura in cima alla fiancata?
  15. Ipotesi molto banale: non potrebbe essere un paraurti preso da uno sfasciacarrozze con il lavafari incorporato (ovviamente non funzionante)?
  16. Concordo, e penso che abbia ancora meno senso che un marchio come Abarth le proponga. Abarth era l'ultimo rifugio dei petrolhead, un marchio che è sempre stato associato a officine chiazzate di macchie di grasso, alle bielle, alle testate modificate, al marmitte che amplificano il frastuono scoppiettante di piccoli motori da utilitaria resi nervosi e cattivi, all'odore pungente di benzina. Tutto il contrario degli elettroni, che sono sempre puliti, silenziosi, efficienti, svelti pur rimanendo educati. Gli elettroni sono l'antitesi di quello che è il senso di Abarth. Abarth sta cercando di rinnovarsi per non sparire, ma il suo pubblico d'elezione non vuole che si rinnovi, perché sotto sotto è un nostalgico pure lui.
  17. Quello che era un punto di forza dell'automotive nei paesi industrializzati fuori dalla Cina (competenze, know-how, heritage, rete distributiva) si è trasformato in una zavorra. L'industria automobilistica è giunta a una fase evolutiva (transizione dal termico all'elettrico) che premia l'industria cinese, che può partire da zero senza vincoli progettuali e di filiera legati a una tradizione pluridecennale specializzata nel termico, e ha accumulato competenze in aspetti sempre più strategici nell'automotive, come l'high-tech e le batterie. Senza contare l'appoggio di un sistema statale che ha una strategia di conquista globale del mercato automobilistico molto lucida. Per quanto riguarda l'evoluzione del mercato (al netto di anacronistiche politiche protezionistiche) temo che si ripresenterà quello che è successo con l'elettronica di consumo, in particolare con gli smartphone. I produttori storici extra Cina di fascia bassa e media saranno sempre più marginali non riuscendo a essere competitivi, rimarranno giusto i marchi premium percepiti come status symbol e quelli too big to fail. E anche questi saranno sempre più legati alla filiera produttiva cinese.
  18. Parlando dell'indistruttibilità delle Mercedes degli anni 80/90 nonostante la manutenzione nulla e le condizioni terribili di utilizzo...
  19. Beh, il fatto che Mercedes fosse il marchio più apprezzato in paesi come l'Albania, il Nord Africa, e molti altri posti dove non c'era possibilità di una manutenzione costante (per usare un eufemismo), oltre che diffusissima nei campi rom, farebbe pensare il contrario In realtà la fama del marchio era dovuta proprio al fatto che i capitolati molto più alti con cui venivano progettate e costruite le auto le rendevano molto più durevoli per un utilizzo in condizioni difficili. Questo ovviamente fino al secolo scorso.
  20. La tendenza Fiat a sminuire inguizzi di creatività con i restyling (specialmente per questioni di risparmio) è purtroppo risaputa. Altri esempi che mi vengono in mente: Multipla - perde l'elemento caratteristico della doppia fanaleria anteriore su due livelli per adottare i gruppi ottici della Idea Punto 188 - perde gli avveniristici (e costosissimi) gruppi ottici anteriori sottili per diventare "fanalona" Tipo e Tempra - perdono la plancia con strumentazione digitale Panda - con la Supernova perde i sedili removibili tipo amaca (anche se in questo caso tutto il resto diventa "più macchina"
  21. Penso che si tratti solo di una copertura temporanea (un placeholder si direbbe oggi ) per una strumentazione che non era ancora pronta o che magari non era necessaria in quella plancia, magari realizzata solo per studiare l'ergonomia di massima. Anche perché in quegli anni non c'era la tecnologia per schermi di quelle dimensioni e forma, oltre al fatto di non avere ancora competenze per creare UI complesse per gestire l'interfaccia uomo-macchina virtuale.
  22. Diciamo che in uno scenario di emergenza, magari per segnalare una coda improvvisa in un curvone autostradale, dover infilare le mani tra il volante per cercare un tastino che in quel momento è anche coperto da una razza ti fa perdere quei decimi di secondo che fanno la differenza. C'è però da dire che oggi, con il fatto che quasi tutto è gestito da uno schermo, siamo messi ancora peggio in quanto a ergonomia dei comandi e quindi sicurezza attiva . Per quanto riguarda l'airbag passeggero sulla Punto, confermo quanto già detto: era disponibile fin dal lancio. Il fatto che non fosse integrato mi fa pensare a una volontà di non investire troppo in quello che probabilmente la dirigenza di corso Giovanni Agnelli riteneva un optional per pochi paranoici 😁. D'altronde anche nelle successiva Bravo/a l'airbag passeggero faceva cambiare la forma della plancia:
  23. Qui secondo me torniamo all'ultimo periodo in cui i vari marchi avevano ancora le loro peculiarità nella dotazione, spesso legate a contesti geografici. Per gli alzacristalli elettrici la mancanza di quelli posteriori è sempre stata una caratteristica del gruppo Fiat, almeno fino a una certa epoca. Anche salendo di livello rispetto alla Punto, non mi ricordo che la Tipo e forse addirittura la Tempra li prevedessero. E forse (ma potrei sbagliarmi) anche la Brava pre-restyling non li offriva. Però non dimentichiamoci che fino alla fine degli anni '80 i paesi del nord Europa (nel mercato domestico) non offrivano come dotazione quelli anteriori anche per segmenti alti. Mi ricordo di un mio viaggio in Germania, Olanda e Belgio nell'89, stupito di vedere grosse Mercedes e BMW nuove di pacca con motorizzazioni top ma con le manovelle alle portiere. L'hazard sul piantone era invece una "mania" nata nella seconda metà degli anni '80, di cui forse la Punto fu l'ultima esponente (ad esempio ce li aveva anche la Ford Sierra e Fiesta, le prime che mi sono venute in mente). Ho sempre pensato che l'unico motivo per questa scelta fosse per risparmiare sui cablaggi, ma mi piacerebbe approfondire la questione. Ma secondo me la lacuna più grave nella dotazione per un modello nato nel 1993 era la mancanza dello specchietto destro per tutti gli allestimenti. E comunque, a parte la successiva Seicento, la Punto fu l'ultimo modello europeo a non prevederlo standard su tutti gli allestimenti. Non mi viene in mente nessun altra segmento B di uscita coeva che non li proponesse (ma magari mi sbaglio).
  24. Con calma però, prenditi tutto il tempo che ti serve... mi sembra che tu sia un po' troppo impulsivo con questo acquisto...
  25. Eppure... Tesla Cybertruck è il terzo EV più venduto negli USA, ed ora chiunque può acquistarlo https://greenmove.hwupgrade.it/news/auto-elettriche/tesla-cybertruck-e-il-terzo-ev-piu-venduto-negli-usa-ed-ora-chiunque-puo-acquistarlo_131969.html (Non che la cosa mi faccia piacere...)
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.