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johnpollame

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  1. Contentisimo per il Finnico: a campionato oramai andato alta era la speme di veder ancor sul podio un de'piloti più carismatici, a suo personalissimo modo. Vettel ha addosso una pressione che non riesce a sfogare, tutto gli sta andando storto ma non è mai riuscito a reagire in modo positivo. Seb comunque ci ha abituato ad annate altalenanti, le dispari di gran lunga migliori delle pari (anche quando ha vinto il mondiale). L'anno prossimo sarebbe dispari... Hamilton fortissimo ma... viaggia in carrozza, mezzo mondiale quest'anno glielo hanno regalato, come per altro lo scorso. Ha addosso una pressione di uno o due ordini di grandezza inferiori a quella a cui è sottoposto Vettel: francamente non sono affatto sicuro che a parti invertite il buon Luigino avrebbe fatto meglio di Seb, anzi, sospetto quasi il contrario a voler leggere il recente passato...
  2. Certe vetture sono, anche solo per il prezzo, un lusso di per sé stesse, ma non è affatto detto che possano vantare raffinatezza tecnica e preziosità dei materiali proporzionali all'assegno da staccare, specie al giorno d'oggi dove lustrini, lucine e schermetti -oltre che la sovrabbondanza di bocchette di areazione- contano agli occhi del potenziale acquirente ben più della sostanza...
  3. E' fatta per palati dai gusti molto, molto lontani da quelli di noi vecchi appassionati, con una concezione del bello a noi antiteticamente aliena. Questo gran cassone fa quasi tenerezza per certe sue sproporzioni e i dettagli pacchiani. Qualche seguace di Sigismondo Freud scrisse estensivamente sulla funzione reale di vetture simili. Fa scorrere lacrima su gota il pensare a che macchine faceva BMW fino a qualche lustro fa...
  4. Tolti paraurti, fari, doppio rene a guisa di Kia e il design degli interni, non è malaccio...
  5. " negli anni delle sue 4 corone ha guidato un'astronave " Beh, l'astronave vera e propria l'ha avuta nel 2011 e 2013. Nel 2010 RbR, McLaren e Ferrari erano tutte e tre in grado di vincere ogni GP, nel 2012 complici i nuovi pneumatici Pirelli è capitato di tutto, tipo Maldonado primo in Spagna, con 8 vincitori diversi su 6 diverse vetture. Francamente non mi pare che ad Hamilton sia andata particolarmente peggio in termini di superiorità tecnica... (ecco, magari Rosberg e Button -forse- erano un pelo più forti di Webber...). Ciò detto, è evidente come quest'anno la maggiore concentrazione di Hamilton sia in qualifica che in gara abbia fatto la differenza, ma l'inglese anche nel recente passato ci ha abituato ad alti e bassi, e sicuramente si trova in una situazione di pressione di qualche ordine di grandezza inferiore a quella a cui è sottoposto Vettel, non sono per nulla sicuro che al volante di una rossa il buon Luigino riuscirebbe ad avere lo stesso rendimento che ha avuto quest'anno.
  6. Beh, se per scaricare si intende "proporre una necessaria riduzione di stipendio e per i risultati obiettivamente molto scarsi, e per mancanza di ulteriore budget" ok... Poi, certo con il senno del post Barcellona (che il solo Mugello non faceva primavera) si sarebbe potuto valutare eventuale margine, ma a quel punto Lorenzo aveva già deciso, sentendosi -giusto dal suo punto di vista- un campione a prescindere dai risultati, che con tutto il bene che si possa voloere a Jorge, sono stati non solo scarsi ma a tratti assolutamente indecenti per un pilota del suo calibro. Credo però che la c##@t@ più grande l'abbia fatta Lorenzo: abbandona una moto vincente per andare a scontrarsi a parità di moto contro il più grande talento del motociclismo contemporaneo, che ne ha già benedetto l'arrivo in Honda, valutandoLorenzo assai più pericoloso su di una Ducati (che oggi sembra a tutti gli effetti la miglior moto) piuttosto che sullo stesso mezzo... Con Petrucci Ducati si prende un bravo pilota, ma un paio di spanne sotto Jorge per talento, e lontano dall'intelligenza di gara di Dovizioso. Dovizioso che, nonostante il "risorgere" del Maiorchino dimostra di avere le sue stesse prestazioni, quando non migliori, quindi a rigor di logica Ducati potrà comunque contare su di un pilota "almeno" al livello del miglior Lorenzo visto finora: se la moto rimane così vaida, si potrà giocare tranquillamente il campionato (così come avrebbe potuto fare quest'anno senza le cadute di troppo). Sempre ricordando che si lotta contro uno che anche quando cade... non cade.
  7. OK, non sapevo, è che ragionavo per il Veneto: qualche anno fa per l'esclusione dal bollo delle ventennali non serviva l'iscrizione ad alcunché, ma solo il CRS. (Poi però nel 2016 si sono dovuti adeguare alla normativa nazionale e solo le trentennali sono esenti, queste però a prescindere da iscrizoini e certificati ).
  8. In realtà dovrebbe bastare il certificato di rilevanza storica, che si paga all' ASI (o club affiliati) una tantum e poi rimane valido fino a rottamazione senza rinnovi... Qualche assicurazione può chiedere inoltre l'essere soci di un club di auto storiche, ma potrebbe essere uno qualsiasi, non per forza ASI.
  9. Un po' quanto questa, fatta dagli stessi: anche perchè, per quanto verosimili, avranno usato delle approssimazioni molto larghe per definire le proprietà strutturali dei singoli elementi... Vero però che il video da un'idea almeno alla buona di come potrebbe essere stata la dinamica "plastica" del crollo.
  10. Considerazioni sparse: 1) la Ferrari sembrerebbe difficile da mettere a punto, in generale se al venerdì non si sfruttano appieno le sessioni c'è il rischio di non tirar fuori il potenziale della macchina e/o andare in crisi con gli pneumatici. 2)Seb è evidentemente sotto pressione, molto più di quanto Hamilton sia mai stato in carriera, molti punti nella prima metà della stagione li ha persi anche per colpe non sue, ma quest'anno ne aveva già fatta una di troppo, pesantissima: ogni altra sbavatura, anche se presa singolarmente non sarebbe una tragedia, ora è imperdonabile. E Seb lo sa. Quindi, ahimè, ne farà ancora... Hamilton, a differenza anche solo dello scorso anno, non sta sbagliando nulla e pure quando lo fa gli va tutto liscio, così come al suo Team, che è riuscito a minimizzare i danni -quando non addirittura avvantaggiarsi- anche in eventi disastrosi. (PS per carità Seb è vero che ultimamente non è lucido ma... ho idea conoscendolo che un Hamilton in Ferrari durerebbe un quarto d'ora sotto la pressione che fisiologica si accanisce sui piloti di Maranello...) 3)Ferrari e Mercedes sono "mediamente" molto più vicine di quanto qualche singolo gran premio può far vedere, ieri in particolare le prestazioni erano plafonate, Raikkonen non riusciva a superare un Bottas con le gomme fritte, così come Hamilton ha avuto ragione di Kimi solo quando correva davvero sulle tele. Di qui a fine anno ci saranno gare in cui gli anglo-alemanni saranno davanti, altre in cui sarà davanti la Ferrari, altre in cui si correrà sul filo. Il campionato non è ragionevolmente finito, ma serve ovviamente che la sfortuna (o un Verstappen) si ricordi di batter cassa a chi finora l'ha fatta franca. Ma visto come girano le cose non ci conterei troppo. 4) Son stufo di bestemmiare.
  11. Lo concepisco solo come recupero di scocche e/o vetture gravemente incomplete, che non si possano ragionevolmente restaurare.
  12. Come già scrissi, provo un odio viscerale per questa vettura, la vitupero con ogni stilla d'essenza. Non tanto per la sua tecnica, d'eccellenza teutonica, ma per il vilipendio ch'arreca al Toro impresso sul cofano, essendo vettura antitetica a quello che ai miei occhi, al mio cuore, dovrebbe essere una Lamborghini. O un' auto italiana. Non ne amo la linea, pur ritenendola in sé piacevole l'ho definita fin da subito più adatta ad una Seat (Cupra?) : troppo poco eccessiva, irrazionale, sfacciata ma a suo modo elegante, come per me dovrebbe essere una Lamborghini. Troppo Volkswagen. Ma immaginavo che comunque su strada, dal vivo, i volumi, le dimensioni e la plasticità del mezzo l'avrebbero almeno resa in qualche modo emozionante, scenografica. Qualche settimana fa ne vidi una blu, gironzolare per il gibboso manto stradale della ridente Lido di Spina. Purtroppo.
  13. Le auto brutte sono altre. Ma questa, diamine, è una BMW, e tolto il marchio (che ormai quel che fu il doppio rene ora è una padellona col tanga) potrebbe essere una qualsiasi orientale, e la cosa indispone vieppiù. La linea laterale poi, pur agghindata da rientranze e finte prese d'aria, è sostanzialmente rettangolare, un mattone: tragico il confronto con la sinuosità da vere spider delle progenitrici...
  14. Automobile fenomenale. Con una presenza scenica assoluta. Però... ai miei occhi troppo, troppo carica di dettagli, la linea di base è sempre bellissiima, purtroppo è appesantita da linee e piani incidenti ridondanti che la fanno sembrare un origami. Ma che macchina...
  15. Credo possa interessare i qui avventori: https://www.ingenio-web.it/20925-il-viadotto-sul-polcevera-ecco-larticolo-di-riccardo-morandi-del-1967-con-tutti-i-dettagli-progettuali
  16. Come per Singer, la ritengo un' operazione che concepisco solo per esemplari incompleti o irrecuperabili con un restauro conservativo, Ciò detto, attendo con ansia ulteriori dettagli, cercando di trattenere la salivazione per ragioni di decoro...
  17. Dici che anche per BMW la parabola è oramai discendente? Una precisazione, al momento delle Alfiat, Alfa Romeo era già bella che in crisi di mercato e di immagine, a parte -in parte- in Italia: i non buoni risultati commerciali di queste vetture hanno radici che affondano a ben prima che gli Ovini si interessassero del Biscione, peraltro riuscendo -almeno inizialmente- a fare pure peggio. Tra le vetture che citi credo poi che la sola 155 sia stata davvero inferiore alla concorrenza della propria epoca, come -ahimè- furono anche 145/146 (che pure avevano i loro lati buoni, ma apprezzati da una troppo ristretta parte del mercato): fu una generazione di vetture che abbassò ulteriromente la percezione del Marchio, solo in parte recuperata con 156-147, treno poi comunque perso tra ritardi, mancati finanziamenti e crisi globale. Ora si sta tentando di ripartire ricostruendo daccapo l'immagine Alfa, mentre in generale la trazione anteriore è la scelta più razionale per vetture "normali" (anche se agghindate a guisa di gioiellini per far sursborsare l'acquirente), la trazione posteriore, o integrale, è un bene sopra i 180-200 cv e quasi una necessità oltre (salvo scendere a compromessi con il confort e la stabilità) quindi necessariamente Giulia e Stelvio, che hanno anche il gravoso compito di riportare in alto lo scudo visconteo, non potevano che essere a trazione posteriore/integrale. Riguardo però a vetture di fascia più bassa, è evidente come tutti i costruttori si stanno spostando sulla soluzione più razionale: la trazione anteriore garantisce in questo ambito comuque un ottimo comportamento stradale con limiti superiori alle capacità di discernimento del medioautomobilista ( anche se ovviamente non dei -pochi- appassionati rimasti...), costa meno e permette abitacoli più spaziosi. Ora, pur stravedendo per una possibile duevolumi retrotratta su base Giorgio, dovessi farla di tasca mia ci penserei tre, quattro volte: l'immagine Alfa Romeo non è ancora abbastanza elevata per farsela pagare come (o più, vista la caratura tecnica) delle possibili rivali, i volumi sarebbero comunque relativamente bassi e il rischio di non avere margine è concreto. Se poi parliamo del suvvettino, tipologia di vettura per cui il comportamento stradale non è certo in cima alla lista dei desiderata del possibile acquirente, avendo poi ottime basi già pronte in casa non ci penserei due volte a farlo su queste. La chiave per il successo commerciale ed il ritorno economico delle vetture di fascia medio/bassa ma alto lignaggio, come i migliori ci insegnano, è confezionare in modo coerente e credibile il prodotto, differenziandolo efficacemente e caratterizzandolo in modo tale che venga effettivamente percepito come partecipe dei valori superiori del marchio che porta. A prescindere dalla tecnica sottopelle, se questa è sufficiente ad assecondare le aspettative del cliente tipo (e al giorno d'oggi il livello è comunque molto elevato anche per i Costruttori meno blasonati...). Ma deve essere il prodotto di alto livello a far brillare quello più in basso, per questo Alfa ha dovuto proporre (e così dovrà essere il suvvone) vetture di eccellenza assoluta, sotto molti aspetti superiori alla concorrenza immediata, e necessariamente dovrà insistere, insistere, insistere, martellando senza mollare la presa perchè nella fragile posizione i cui è ora un modello "di imagine" sbagliato o arrivato troppo in ritardo può significare la chiusura del marchio. Che assieme a quello Jeep è l'unico che possa far sperare a FCA di avere un prodotto da potenziale alto margine: ogni mossa andrà fermamente ponderata.
  18. Credo che già in sede di progetto questi tiranti fossero previsti leggermente incurvati Morandi all'epoca aveva evidentemente sottostimato la tenuta del sistema nel tempo, ma non era certamente uno sprovveduto... PS altro ponte con stralli imisti cavi/calcestruzzo precompresso in Basilicata: stessi problemi di deterioramento esaltati anche da difetti in fase di costruzione. http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1047299/ponte-morandi-in-basilicata-da-5-anni-segni-di-cedimento.html https://www.talentilucani.it/il-ponte-morandi-in-basilicata-adesso-e-un-sorvegliato-speciale/ http://www.lecronachelucane.it/2018/08/17/il-ponte-morandi-in-basilicata-il-viadotto-strallato-carpineto-i/
  19. Confermo quanto dice Wilhelm, sostanzialmente è in monitoraggio e manutenzione permanenti: ogni pezzo aggredito viene smontato e sostituito in continuazione, come un organismo che rinnova le proprie cellule. Per monitorare i cavi hanno piazzato dei microfoni in grado di registrare la rottura di ogni singola piccola fibra d'acciaio che... si rompono con frequenza regolare, cosa che a pensarci incute timore ma è normale, qualora la frequenza delle micro rotture dovesse aumentare sarà il segnale che i cavi saranno da sostituire, o il ponte da abbattere e ricostruire...
  20. In teoria l'idea credo fosse proteggere i cavi, sfruttandoli nel contempo per la precompressione così che pure la guaina in calcestruzzo fosse sezione resistente, ottenendo il miglior compromesso tra protezione, costi, peso proprio e capacità di carico sovrastimando però la resistenza a fatica ed agenti esterni del materiale nei decenni.
  21. Se ho capito bene, avete ragione entrambi, nel senso che quei tiranti sono dei normali fasci d' acciaio, ricoperti da calcestruzzo con funzione protettiva, la particolarità è proprio che il calcestruzzo, arditamente precompresso dai cavi stessi, è contemporaneamente elemento protettivo e strutturale contribuendo in parte a sostenere lo stress. Proprio la perdita di compressione data dal decadimento del sistema cavo/calcestruzzo è un punto critico di questo sistema, sulla carta geniale, ma probabilmente troppo delicato nel tempo. Inoltre il calcestruzzo almeno in teoria protegge i cavi da un lato, ma dall'altro ne impedisce il monitoraggio... Ciò detto, ho qualche dubbio che il cedimento di un tirante abbia causato il crollo del pilone, la sede stradale si sarebbe piegata di lato mentre sembra essere caduta parallela. A meno che abbiano ceduto due stralli adiacenti contemporaneamente. Posso sbagliare, anzi è pure probabile, ma ora come ora ho in mente o il cedimento di schianto del pilone per deterioramento, o che sia stata proprio la sezione sede stradale a perdere l'appoggio per rottura dell'incastro e precipitare mandando poi in crisi la statica del pilone per conseguente reazione. Ma son solo supposizioni da quel poco che si può sapere, e dall'ancor meno che posso ricordare sulla materia...
  22. Le mie pur povere nozioni di strutture si annebbiano in lustri di abbandono all'oblio, ma per curiosità intellettuale sto cercando di farmi un'idea il più possibile asettica delle ragioni tecniche del crollo. Da quel che si vede non sembrerebbe abbiano ceduto uno o più tiranti, che comunque erano la parte più delicata del progetto per la loro particolare e forse troppo ardita, ancorché ingegneristicamente elegante, definizione. Ma proprio il pilone pare essere crollato di schianto, in questo caso si tratterebbe di deterioramento del calcestruzzo e conseguente esposizione agli agenti atmosferici dell'armatura in acciaio, che porta tutto o quasi il carico di trazione. Ciò porterebbe a due cause principali: l'incompleta o male eseguita manutenzione e/o un monitoraggio non in grado di individuare la gravità del deterioramento. Il tutto relativo ad una struttura allora avveniristica ma frutto di conoscenze scarse o nulle sulla resistenza a fatica del calcestruzzo e sul deterioramento dello stesso nel tempo (specie per quanto riguarda il mantenimento col passare dei decenni della pre-compressione) che l'hanno resa estremamente delicata e sostanzialmente, ma fu possibile verificarlo solo a posteriori, inadatta al compito, pur se progettata al meglio delle conoscenze dell'epoca da uno degli strutturisti più geniali. Questo almeno è quanto credo di aver capito finora, ma ovviamente ci vorrà molto per andare davvero a fondo...
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