Mi ricordo ancora la prima volta che la vidi...
Fine 1997, Reggio Calabria. Eravamo scesi per il funerale di mia nonna e un giorno la vidi parcheggiata sotto casa. Scendo. La guardo per bene da tutte le angolature e da tutti i lati, e subito mi affascina, e subito m’incuriosisce. E subito nasce in me il dubbio: "ha quattro porte, perché le vedo, ma ha solo due maniglie, come è possibile accedere dietro?? come si aprono?? possibile che si possano aprire solo dall'interno? li la maniglia la vedo, si, forse si entra dai posti anteriori come le 3 porte e si esce utilizzando quelle dietro, si deve essere così...però no, non può essere, sarebbe troppo scomodo...forse la maniglia è nascosta da qualche parte, ma dove???". Mentre il mio cervello si arrovellava in questi pensieri contorti io, combattuto dalla paura "perché non si poteva mai sapere di chi fosse quell’auto", mi avvicinavo sempre di più, quasi a sfiorarla, ma niente, la maniglia non c'era! Ormai il viso era schiacciato sul finestrino e le mani sulla portiera toccavano ogni cosa alla ricerca della maniglia. Mi alzai di scatto appena me n’accorsi, non era il caso di dare un altro dispiacere a mamma, e quindi mi misi sul marciapiede dall'altra parte della strada a contemplare quell'automobile che, tanto mi affascinava per la sua linea, tanto mi incuriosiva per il suo "mistero". Quando a un tratto, vedo spuntare da dietro il palazzo un uomo sulla cinquantina, molto giovanile tra l’altro, accompagnato da una donna impellicciata e da un altra coppia anch'essa di mezz'età. Li vedo pian piano avvicinarsi all'automobile e ("ecco che ora lo scopro") con molta disinvoltura la prima coppia di accomoda nei posti anteriori. L'altra rimase in strada, con un’espressione incredula, e con le mani che a mezz’aria che cercavano di aprire maniglie immaginarie sulla portiera. "ecco che ora lo scopro" pensai sempre più ripetutamente. Alla fine l'uomo si arrese e, stanco di cercare e di aprire maniglie immaginarie, bussò al finestrino del posto di guida. "ecco che ora lo scopro! ecco che ora lo scopro!!". L'uomo uscì dall'automobile sfoderando un sorriso accecante e una risata un po' imbarazzata, un po' (molto) trionfante. L'amico cerca di scusarsi "...ho cercato la maniglia ma non l'ho trovata, certo che è proprio strana questa macchina, ma che marca è?" ("eccolo, ormai ci siamo, ormai è ha un passo, ecco che ora me lo fa vedere, ecco che ora lo scopro! ecco ecco!!" "Un Alfa, e comunque la maniglia è qua", e con un semplice movimento di manco l’apri. I miei occhi si illuminano e dal mio viso trapelarono tutte l'emozioni che si erano impadronite di me: stupore, felicità, rimpianto per essere riuscito a scoprirlo da solo, ma soprattutto meraviglia. Era quasi come se da quel giorno la mia sarebbe cambiata, che non avrei più rivisto il mondo con gli stessi occhi, come se una nuova realtà mi si fosse, appunto, aperta davanti e tutto ciò che fino a 10 minuti prima consideravo presente fosse diventato di colpo anonimo e obsoleto, di ere passate e ormai dimenticate. "che figo, che figo, che figo!!! però che stupido ce l'avevi sotto gli occhi e manco te ne sei accorto Giacomo!! però che figo!!". La mia testa si ingarbugliava con questi ragionamenti che definire contorti è dir poco, mentre la coppia "appiedata" pronunciava frasi del tipo "ma che bella idea" "ma che cosa curiosa" prima di scomparire nei sedili in pelle e diventare un puntino indefinito nel traffico pomeridiano. Ecco cosa è e cosa rappresenta per me, e cosa è stato per quel bambino di 8 anni vestito a lutto sul ciglio della strada, la Alfa Romeo 156: una affascinante e misteriosa scoperta.
Certo...voi potreste dire..."e sti cazzi :lol:"...ma avevo bisogno di dirlo...credo che nessuna auto potrà ma farmi rivivere certe sensazione e farmi un tale impressione come la 156
certe dichiarazioni mi lasciano veramente esterrefatto...ma va beh...forse sarò io che sono anormale... e comunque non credo che questa pubblicità sia stata fatta per far parlare...perche se volevano raggiungere questo scopo l'avrebbero mandata in Italia....immaginate il casino che sarebbe successo?? Avverrebbero fatto pure una moratoria contro la Fiat la questione secondo me è leggermente diversa...e che in Europa per famiglia si intendono anche "altre" famiglie, come può essere appunto quella lesbo. E dato che la Croma viene venduta come "Auto per la Famiglia" nel suo spot compaiono le varie famiglie possibili acquirenti (da notare tra l'altro l'uso di una coppia lesbo e non gay, coppie viste cmq un tantino meglio delle altre...)