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Elezioni 2005


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Guest DESMO16

Lettera del premier al leader di An riunito con i vertici del partito "Ora riflessione sulla devolution, salari e Mezzogiorno"

Governo, Berlusconi promette la svolta

An e Udc scettiche, stop di Maroni

Fini: "Siamo disponibili, ma si passi dalle parole ai fatti"

Il ministro del Welfare: "Il federalismo non si tocca, o la Cdl è finita"

ROMA - C'è una lettera di Silvio Berlusconi ad Alleanza Nazionale. Nella quale il premier parla di "discontinuità", di riflessione sulla devolution, di risorse per il Sud, di attenzione a salari e ceto medio. Parole che potrebbero avere effetti imprevedibili e clamorosi sullo scenario di crisi che si è aperto nella Cdl. Perché, almeno a parole, cancella d'un tratto metà della linea politica seguita fin qui dal governo. E, e nella sostanza, questa metà è il patto di ferro su devolution e politica economica con la Lega. Che infatti, con il ministro Maroni, subito avverte: "Non c'è spazio per cambiare la devolution. Che non si tocca, o la Cdl è finita".

Da ambienti parlamentari si parla di una telefonata, precedente alla lettera, tra il premier e Umberto Bossi. Ma da Alleanza Nazionale e Udc, i commenti sono improntati a una disponibilità formale e ad uno scetticismo di sostanza. Una nota di Fini: "E' significativo e positivo che Berlusconi riconosca la sconfitta elettorale. Su questa base An è pronta a dare il suo costruttivo contributo di idee. Per passare in tempi brevissimi e senza incomprensibili bizantinismi dalle buone intenzioni ai fatti servono proposte condivise da tutti, specie per quel che riguarda il Meridione, senza riserve da parte della Lega".

Adesso, dice chiaramente il vicepremier, bisogna "dimostrare che è possibile riempire subito di contenuti la auspicata discontinuità è il compito che ha il leader della coalizione per continuare a godere del nostro sostegno e vincere le prossime elezioni".

Insomma, passare dalle parole ai fatti. Concetto che sottolineano anche, con toni perfino più duri, gli uomini della Destra sociale come Alemanno: "Una lettera ci basta per oggi, non diamo fiducia in bianco a nessuno". Ma anche i ministri più vicini al Cavaliere, come Gasparri: "Ci sono le condizioni per una ripartenza del governo, ma bisogna vedere la reazione della Lega. Se non ci saranno i fatti, vedremo". E l'incredulità di Storace dà la misura della situazione: "Quando ho letto la lettera, ho chiesto una perizia calligrafica..."

Prudenti, e altrettanto scettici, dalle parti dell'Udc: "Apprezziamo le buone intenzioni, tutte le buone intenzioni. Naturalmente, valuteremo con attenzione e spirito costruttivo ogni novità, se e quando ci sarà".

In un primo momento, il Carroccio non ha commentato, rimandando con il ministro Maroni al consiglio federale: "Non conosco la lettera, ne parleremo negli organismi dirigenti". Poi, un'ora dopo, è lo stesso Maroni a far capire che le cose per la Cdl restano complicatissime, e che l'apertura di Berlusconi ad An rischia di aprire un contrasto insanabile con la Lega: "Non c'è spazio per una modifica della devolution, sulla quale è ora c'è un voto secco del Parlamento ed è possibile 'o un sì o un no'". E ancora:

"La cdl è nata sull'impegno a fare la devolution,

se qualcuno intende non mantenere questo impegno, non ha che da dirlo e poi succederà quello che succederà".

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Chiunque si allea con la Lega Nord per governare è destinato a soccombere. La cosa è di una ovvietà elementare perché nessun paese può essere governato alleandosi con chi il paese vuole spaccarlo in due, contro il parere degli italiani. L’unico che ancora tarda a capire quest’ovvietà è il cummenda.

Questa è la seconda volta che il cavaliere paga duramente la sua alleanza con la Lega. Non ci sarà una terza volta solo se si rimangia la fetta più grossa del suo programma di governo, così come pare intenzionato a fare. Ma se fa questo allora la Lega lo fa cadere. Speriamo che il cavaliere capisca, meglio tardi che mai, che è meglio cadere che portare il paese alla completa rovina.

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Guest DESMO16
Chiunque si allea con la Lega Nord per governare è destinato a soccombere. La cosa è di una ovvietà elementare perché nessun paese può essere governato alleandosi con chi il paese vuole spaccarlo in due, contro il parere degli italiani. L’unico che ancora tarda a capire quest’ovvietà è il cummenda.

Questa è la seconda volta che il cavaliere paga duramente la sua alleanza con la Lega. Non ci sarà una terza volta solo se si rimangia la fetta più grossa del suo programma di governo, così come pare intenzionato a fare. Ma se fa questo allora la Lega lo fa cadere. Speriamo che il cavaliere capisca, meglio tardi che mai, che è meglio cadere che portare il paese alla completa rovina.

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Non credo che il problema sia l'alleanza con la Lega, ma una mancata politica economica a sostegno delle imprese e dei cittadini.

Vedremo cosa faranno nei prossimi mesi, mi pare che un segnale da AN in questa direzione stia giungendo, peraltro la devolution credo interessi solo allo SM della Lega, perché potrebbe essere foriera di altri balzelli locali degni dei partiti di sinistra.

Se Fini gioca bene le sue carte potrebbe invertire la tendenza penalizzante per il Polo e preparare le basi per un buon successo al suo partito, ma comunque va ricordato che all'elettorato del centrodx, al contrario di quello della sinistra, non interessano i consensi o le logiche ideologiche di partito, ma il buon funzionamento di tutto l'apparato, in sintesi é un elettorato maturo, consapevole e capace di mandare a quel paese o rispedire al mittente chi ha governato solo con le parole e non con i fatti, così com'é successo a Berlusconi ed al suo partito.

Credo che Fini sia pienamente consapevole di cosa rappresentino quei mancati voti alla CDL e come si debba rispondere ad un elettorato stanco per non che si dia luogo il prossimo anno ad un altro insuccesso.

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c´é da dire che il centro destra ha governato in un periodo di depressione economica che ha riguardato tutta l´Europa , in italia prendono sempre come riferimento la Francia o la Germania be io posso assicurarvi che in queste nazioni c´é una crisi mai vista prima, il problema é che mentre queste nazioni affrontano la crisi uniti da noi se ne approfittano per conquistare voti e sputtanare l´avversario.

la sinistra gioisce per la vittoria, si ma ora bisogna governare nelle regioni e far vedere quanto si é piú bravi della destra .

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Guest DESMO16
...il problema é che mentre queste nazioni affrontano la crisi uniti da noi se ne approfittano per conquistare voti e sputtanare l´avversario.

la sinistra gioisce per la vittoria, si ma ora bisogna governare nelle regioni e far vedere quanto si é piú bravi della destra .

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..infatti non mi é piaciuto molto il comportamento di alcuni esponenti come la Bresso che ha esultato per la sua vittoria quasi come Vieri per un gol;

Vediamo ora ciò che riusciranno a fare, dall'euforia ai fatti concreti, cercare di concretizzare quanto hanno denunciato e contrastato durante la campagna elettorale, ma nel contempo dovranno fare con lealtà e giustizia, che contrasta un pò con i proclami di certi partiti che li hanno sostenuti come l'area della estrema sinistra, i quali vorrebbero solo un certo giustizialismo ideologico.

Consiglierei a Fini di instaurare un dialogo più stretto e pacato con Confindustria per non ripetere gli errori fatti da Berlusconi con l'appoggio di Maroni.

Al momento attuale nel centro dx ritengo in grado di fare una politica economica seria solo Fini, mentre FI e Lega dovranno rivedere i propri candidati con le volti nuovi come Ghigo per Berlusconi e Cota per Maroni;

..nella nuova CDL gradirei di non assistere alla difesa corporativa di Lega per FI o dell'accordo sottobanco di Fini con Follini, che tanto mi ricordano l'asse franco-tedesco nella realtà di una unione europea.

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Guest DESMO16

Da Lecco, i due ministri svelano la ricetta per vincere nel 2006

Ieri la lettera di Berlusconi a Fini, oggi le reazioni nella Cdl

Gasparri: "Cambiamo squadra"

Giovanardi: "Decide l'allenatore"

LECCO - Mancano quattro giorni al vertice della maggioranza e dopo la sonora sconfitta alle regionali, all'orizzonte si profila un cambio di squadra. Ieri Berlusconi ha scritto una lettera a Gianfranco Fini, manifestando una certa disponibilità a a riflettere su riforme - devolution compresa - economia e Mezzogiorno.

Le parole di Berlusconi suscitano ovviamente reazioni nella Casa delle libertà, mentre il centrosinistra evita di prendere posizione. Prodi si chiama fuori: "Non è un problema mio la durata del governo". L'acqua ribolle nella maggioranza: parlano due ministri, Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi. Hanno una ricetta in tasca per rilanciare il centrodestra ammaccato: cambiare la squadra di governo ma non l'allenatore. Su questo non hanno dubbi: Berlusconi non si tocca.

Da Lecco, ai margini del secondo forum nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio, scoprono le carte. Inizia il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri: "Dagli elettori è giunto un segnale chiaro che chiede al governo di cambiare. L'ipotesi di un nuovo governo guidato da Silvio Berlusconi con degli aggiornamenti per quanto riguarda il programma e la composizione della squadra sarebbe la risposta migliore". "Le prossime elezioni politiche - aggiunge - si possono vincere a condizione che non si trascuri il segnale che l'elettorato ci ha inviato".

Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro dei Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi: "Il governo è come una squadra di calcio dove l'allenatore, se ritiene si debbano fare degli adeguamenti, richiama in panchina dei giocatori e ne mette in campo altri. E' una cosa fisiologica. L'importante è che rimanga salda la coalizione che sostiene il governo".

Uno dei nodi è la devolution. Lunedì si riunisce la Lega. Roberto Maroni ha già lanciato un altolà a chi immagina una modifica al patto, ma Gasparri ricuce: "Basterà chiarire alla pubblica opinione i contenuti di questa riforma, far capire ad alcune parti del Paese, soprattutto al Sud, che questa riforma modernizza le istituzioni anzichè devastarle". E questo farebbe gioco anche alla Lega: "Se il partito di Bossi vuole completare le riforme, occorre avere una maggioranza nel paese: non giova avere un dissenso troppo forte in alcune parti d'Italia".

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Chiunque si allea con la Lega Nord per governare è destinato a soccombere. La cosa è di una ovvietà elementare perché nessun paese può essere governato alleandosi con chi il paese vuole spaccarlo in due, contro il parere degli italiani. L’unico che ancora tarda a capire quest’ovvietà è il cummenda.

Questa è la seconda volta che il cavaliere paga duramente la sua alleanza con la Lega. Non ci sarà una terza volta solo se si rimangia la fetta più grossa del suo programma di governo, così come pare intenzionato a fare. Ma se fa questo allora la Lega lo fa cadere. Speriamo che il cavaliere capisca, meglio tardi che mai, che è meglio cadere che portare il paese alla completa rovina.

Carissimo ..non comprendo mai questo blocco che c'è in te quando si parla di lega

Come :

LA gentre del SUd ha votato contro il governo perchè fondamentalmente

teme che la devolution gli tolga l'assinstenzialismo classico

nessuno dice niente..tutto lecito fanno i loro interessi.

I lavoratori statali ,che sono sprattutto a Roma hanno votato contro il governo perchè fondamentalmente voglio privilegi vesro chi lavora nel settore privato...più aumenti ..più pensione ...meno fatica ..più cazzeggio

nessuno dice niente..tutto lecito fanno i loro interessi.

Molti lombardi ...e molti veneti ...quelli che con il 30% della popolazione

fanno il 60 % del PIL hanno votato per la lega perchè vogliono essere

liberi da questo peso che è lo stato centralista romano

.......

BASTARDI LEGHISTI !!!!!!!!!!!!

ecco in questo paese c'è chi può fare il prorpio interesse e chi no

molto democratico

molto.:-P

nb:mi ricordo un meridionale in crociera nel mio viaggio di nozze ...nei menu tutti i piatti erano di origine meridionale ,ma quando misero la trippa alla Milanese si incazzo come un bestia........

L'italia è unità ..per alcuni è un dovere ,per altri un diritto.

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Da Lecco, i due ministri svelano la ricetta per vincere nel 2006

Ieri la lettera di Berlusconi a Fini, oggi le reazioni nella Cdl

Gasparri: "Cambiamo squadra"

Giovanardi: "Decide l'allenatore"

LECCO - Mancano quattro giorni al vertice della maggioranza e dopo la sonora sconfitta alle regionali, all'orizzonte si profila un cambio di squadra. Ieri Berlusconi ha scritto una lettera a Gianfranco Fini, manifestando una certa disponibilità a a riflettere su riforme - devolution compresa - economia e Mezzogiorno.

Le parole di Berlusconi suscitano ovviamente reazioni nella Casa delle libertà, mentre il centrosinistra evita di prendere posizione. Prodi si chiama fuori: "Non è un problema mio la durata del governo". L'acqua ribolle nella maggioranza: parlano due ministri, Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi. Hanno una ricetta in tasca per rilanciare il centrodestra ammaccato: cambiare la squadra di governo ma non l'allenatore. Su questo non hanno dubbi: Berlusconi non si tocca.

Da Lecco, ai margini del secondo forum nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio, scoprono le carte. Inizia il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri: "Dagli elettori è giunto un segnale chiaro che chiede al governo di cambiare. L'ipotesi di un nuovo governo guidato da Silvio Berlusconi con degli aggiornamenti per quanto riguarda il programma e la composizione della squadra sarebbe la risposta migliore". "Le prossime elezioni politiche - aggiunge - si possono vincere a condizione che non si trascuri il segnale che l'elettorato ci ha inviato".

Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro dei Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi: "Il governo è come una squadra di calcio dove l'allenatore, se ritiene si debbano fare degli adeguamenti, richiama in panchina dei giocatori e ne mette in campo altri. E' una cosa fisiologica. L'importante è che rimanga salda la coalizione che sostiene il governo".

Uno dei nodi è la devolution. Lunedì si riunisce la Lega. Roberto Maroni ha già lanciato un altolà a chi immagina una modifica al patto, ma Gasparri ricuce: "Basterà chiarire alla pubblica opinione i contenuti di questa riforma, far capire ad alcune parti del Paese, soprattutto al Sud, che questa riforma modernizza le istituzioni anzichè devastarle". E questo farebbe gioco anche alla Lega: "Se il partito di Bossi vuole completare le riforme, occorre avere una maggioranza nel paese: non giova avere un dissenso troppo forte in alcune parti d'Italia".

Se toccano la devolution

a questo punto si va a votare .....e che governi il centro sinistra .

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Carissimo ..non comprendo mai questo blocco che c'è in te quando si parla di lega

Come :

LA gentre del SUd ha votato contro il governo perchè fondamentalmente

teme che la devolution gli tolga l'assinstenzialismo classico

nessuno dice niente..tutto lecito fanno i loro interessi.

I lavoratori statali ,che sono sprattutto a Roma hanno votato contro il governo perchè fondamentalmente voglio privilegi vesro chi lavora nel settore privato...più aumenti ..più pensione ...meno fatica ..più cazzeggio

nessuno dice niente..tutto lecito fanno i loro interessi.

Molti lombardi ...e molti veneti ...quelli che con il 30% della popolazione

fanno il 60 % del PIL hanno votato per la lega perchè vogliono essere

liberi da questo peso che è lo stato centralista romano

.......

BASTARDI LEGHISTI !!!!!!!!!!!!

ecco in questo paese c'è chi può fare il prorpio interesse e chi no

molto democratico

molto.:-P

nb:mi ricordo un meridionale in crociera nel mio viaggio di nozze ...nei menu tutti i piatti erano di origine meridionale ,ma quando misero la trippa alla Milanese si incazzo come un bestia........

L'italia è unità ..per alcuni è un dovere ,per altri un diritto.

Amo il Nord ma odio la Lega Nord quanto odio il populismo.

Ma non ti preoccupare Guglielmo: quando la Lega Nord sarà riuscita a spaccare definitivamente l’Italia in due fondando lo Stato Indipendente della Padania allora smetterò di odiare la Lega Nord. A quel punto guarderò la Padania come guardo la Svizzera o la Bosnia.

Ma fintanto questo non si realizzerà io odierò la Lega Nord perché spererò sempre che l’Italia rimanga unita.

Sei libero di pensare che la mia passione per l’Italia unita sia dettata da una mia vile volontà di far gozzovigliare l’Italia del Sud sul groppone dell’Italia del Nord. Contro questa tua convinzione posso fare poco, se non forse farti presente che mentre i leghisti della Padania mettono steccati contro l’invasione delle maestrine disabili della terronia, che tolgono posti di lavoro alle maestrine abili del Sacro Padano Impero, quelli di Otranto e Pantelleria, squattrinati e con le pezze al culo come sono, si prodigano per dividere il loro scarso pane con orde di disperati che arrivano d’oltremare.

Mentre i tuoi amici parlamentari della Lega Nord, cavalcando i più bassi istinti del popolo padano più ignorante, gozzovigliano sedendo tra gli scranni dell’odiata Roma ladrona e sono in tutt’altre faccende affaccendati, come ad esempio riempire strade e piazze con manifesti come questi:

prima_cinesi_adesso_turchi.jpgref_no_turchia.gifPontida_2004_130.jpg

no_voto_immigrati.gifl%27orda_NO.gifMai_mula_tegn_dur.gif

Guglielmo, ho sempre avuto l’impressione che sei una brava persona, e tutto vorrei tranne che offenderti esprimendo le mie opinioni, ma francamente io mi vergognerei a convivere con la più infima feccia che l’umanità abbia mai espresso; feccia che non è l’umanità disperata bensì quell’umanità che essendo benestante trova preoccupante il rischio di dover cedere parte del suo benessere ai diseredati, e che per scongiurare tale rischio è pronta a dividere in due il paese, dimenticando di chiedersi a scapito di chi ha acquisito quel benessere.

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