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Fiat Croma (1985-1996)


Axel903

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Spero che non ci sia già una discussione sulla Croma. :roll:

Comunque, ecco qui un po' di storia (redatta da me) dell'Ammiraglia Fiat degli anni '80 e '90.

Fiat Croma 1ª serie (1985-1989)

Nel Dicembre del 1985 anche la Croma fa la sua prima apparizione.

Anch’essa, come la Lancia Thema e la Saab 9000, presentate da poco, deriva dal progetto “Tipo 4” da cui uscirà, due anni più tardi, anche la Alfa Romeo 164. Con la Croma, la Fiat adotta per la prima volta su un’auto di questa categoria la soluzione “tutto avanti”, cioè a motore e trazione anteriore. Le sospensioni sono a ruote indipendenti con schema MacPherson all’avantreno.

La vettura ha un CX molto contenuto: 0,32.

La gamma delle motorizzazioni, al momento del lancio, è molto ampia: va dal 1585 cm3 a carburatore con 83 CV fino al 2445 cm3 turbodiesel con 100 CV. Dal punto di vista tecnico, si distingue in particolare il nuovo sistema “CHT” (Controlled High Turbolence), ovvero alta turbolenza controllata, con condotti di aspirazione sdoppiati che, montato sul motore 1995 cm3 a carburatore, serve per ridurre i consumi di carburante.

Al vertice della gamma della Croma troviamo le versioni con motore 1995 cm3 bialbero a iniezione elettronica, uno aspirato e l’altro con turbocompressore. Il primo adotta un nuovo sistema di accensione integrata all’iniezione grazie a una centralina prodotta dalla Weber/Marelli; il secondo, grazie ad un turbocompressore Garrett T3 con intercooler aria-aria, ha un’erogazione ottimale della coppia fin dai bassi regimi. Entrambe le versioni possono essere equipaggiate con catalizzatore a tre vie per adempiere alle più restrittive normative Europee contro l’inquinamento. La <<Croma i.e.>> è disponibile anche con cambio automatico a 3 rapporti. Esteriormente le versioni sono identiche a quelle base, ad eccezione della Turbo i.e che monta pneumatici ribassati serie 60 VR e fari fendinebbia.

Inoltre, al suo esordio, la Croma è disponibile con due motorizzazioni a gasolio: una con motore Sofim aspirato da 2499 cm3 (75 CV), l’altra da 2445 cm3 con turbocompressore KKK (100 CV) e scambiatore di calore simile a quello utilizzato per la Turbo i.e. a benzina. Nel marzo 1988 ai due motori diesel se ne aggiunge un terzo da 1929 cm3, anch’esso sovralimentato con intercooler. Quest’ultimo rappresenta una grande innovazione, in quanto è il primo propulsore a gasolio dotato di iniezione diretta montato su un’auto di serie.

Fiat Croma 1ª serie restyling (1989-1991)

Nel marzo 1989 la Croma viene aggiornata nei contenuti tecnici ed estetici. Le modifiche meccaniche riguardano la CHT, la cui potenza passa dai precedenti 90 CV a 5500 RPM/min ai 98 CV a 5250 RPM/min e la cui coppia sale da 169 Nm a 2800 RPM/min a 171,6 Nm a 2750 RPM/min, grazie ad alcune modifiche nell’alimentazione e all’accensione. La Turbo D fruisce di un incremento della cilindrata da 2445 cm3 a 2499 cm3, monta un nuovo intercooler di maggiori dimensioni e subisce anch’essa modifiche al sistema di alimentazione: ciò permette di passare da una potenza di 100 CV a 4100 RPM/min a 116 CV a 3900 RPM/min e una coppia dai precedenti 221 Nm a 2300 RPM/min a 250 Nm a 2200 RPM/min. Un’altra novità riguarda il cambio automatico ZF a 4 rapporti, disponibile a richiesta sulla “2.0 i.e. Su tutta la gamma è stato potenziato il sistema frenante ed è stato migliorato l’impianto elettrico. Per quanto riguarda la carrozzeria, gli esterni sono stati rivisti in alcuni dettagli: le griglie sono verniciate in grigio metallizzato, i copriruota hanno un nuovo disegno e i fanali posteriori hanno il trasparente fumé. Non è più disponibile la Croma con motore diesel aspirato. E ultima novità, per le 2.0 CHT, 2.0 i.e. e 2.5 Turbo D è disponibile il nuovo allestimento “SX”, che presenta alcune migliorie esterne e interne.

Fiat Croma 2ª serie: gamma 1991-1992

La nuova Croma, presentata nel gennaio 1991, si distingue notevolmente dalla precedente versione soprattutto per ciò che riguarda la carrozzeria e gli allestimenti interni. (Introdotto anche l'allestimento S, -che sostituisce il precedente "SX"-, disponibile soltanto con la 2.0 i.e. non cat da 120 CV) Il cofano motore è ora più spiovente e si protende sulla mascherina che ricorda quelle di “Tipo” e “Tempra”, i paraurti sono più robusti e armonizzano meglio con la carrozzeria; nella parte posteriore i gruppi ottici sono raccordati tra di loro a formare un’unica fascia. Ridisegnati anche i copriruota. Gli interni sono stati modificati: i rivestimenti dei sedili e delle portiere hanno un disegno più elegante e offrono maggiore comfort (sulla Turbo i.e. gli interni sono in pelle). Anche la plancia è stata rinnovata nella forma e nei materiali. Le modifiche tecniche apportate alla nuova Croma sono l’adozione di un turbocompressore a geometria variabile per la 1.9 TD i.d. e il montaggio di alberi controrotanti di equilibratura sui motori a benzina di 2 litri. Della 2.5 Turbo D viene presentata anche una versione ecologica la cui potenza è di 105 CV.

Fiat Croma 2ª serie: gamma 1993-1996

La gamma 1993 della Croma si riconosce dalla nuova mascherina anteriore e dagli equipaggiamenti più ricchi. Tutti i modelli, inoltre, hanno i dischi dei freni anteriori autoventilanti, i cerchi ruota da 15 pollici anziché da 14, la retromarcia sincronizzata e gli ammortizzatori di tipo lamellare. La strumentazione è semplificata (eliminati termometro olio e voltmetro), mentre i rivestimenti interni presentano un nuovo disegno. La 2.5 Turbo D ECO ha ora prestazioni migliori grazie all’aumento della potenza che passa dai 105 CV originari a 116, e della coppia, da 220 Nm a 245 Nm. Inedita è la Croma 2.0 i.e. 16V con motore due litri di derivazione Lancia Thema, che eroga 137 CV a 6000 RPM/min. Come gli altri propulsori di pari cilindrata è dotato di controalberi antivibrazione. La vettura è disponibile anche con cambio automatico ZF a 4 rapporti. Pochi mesi più tardi, viene presentata la Croma V6 col noto propulsore Busso Alfa Romeo (Lo stesso montato sulla contemporanea 155) da 2492 cm3 nella versione meno spinta, (159 CV), con un asse a camme per bancata e due valvole per cilindro. Sebbene la potenza massima, rispetto al 2 litri turbo, non cambi molto, il 6 cilindri conferisce alla vettura un comportamento diverso, meno nervoso e molto più progressivo, che ne fa una perfetta stradista, adatta ai lunghi viaggi e a velocità di crociera elevate. Quanto all’aspetto, solo i pneumatici più larghi (205/55 VR15) e le targhette “V6” permettono di distinguerla dalle altre Croma. L’allestimento è di prim’ordine: cerchi in lega leggera, ABS, climatizzatore automatico e selleria in pelle fanno parte della dotazione di serie.

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Un dato che è emblematico dello strepitoso successo della Croma si legge in due numeri:

1) 460.000 unità prodotte per una carriera durata ben 11 anni.

2) 47% il picco della percentuale di Croma esportate in Europa, ovvero altissimo gradimento all'estero.

Inoltre la Croma è stata uno delle più innovative ( in senso tecnologico) auto prodotte a Mirafiori.

Fra le innovazioni, prima auto con condotti aspirazione sdoppiati ( studiato con Yamaha).

Prima auto diesel al mondo con motore a iniezione diretta.

Prima Auto al mondo diesel con turbina a geometria variabile.

Prima auto circolante ( come prototipo Centro Ricerche Fiat) , con motore diesel Common Rail.

Ed ultima Fiat al 100% costruita a Torino........

Il progetto TIPO 4 voluto fortemente da quell'autentico genio dell'Ing Ghidella , ha determinato , fra Croma, Thema ed Alfa 164 una produzione totale di poco superiore al milione di esemplari costruiti.

Immaginiamo che in Mercedes, in quel periodo la Classe E, vero pilastro portante della casa di Stoccarda, pur esportando in tutto il mondo ( non esistevano ancora i SUV) , superava di poco i 1.100.000 esemplari prodotti.

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  • 2 settimane fa...

Il progetto TIPO 4 voluto fortemente da quell'autentico genio dell'Ing Ghidella , ha determinato , fra Croma, Thema ed Alfa 164 una produzione totale di poco superiore al milione di esemplari costruiti.

Immaginiamo che in Mercedes, in quel periodo la Classe E, vero pilastro portante della casa di Stoccarda, pur esportando in tutto il mondo ( non esistevano ancora i SUV) , superava di poco i 1.100.000 esemplari prodotti.

A essere corretti, la MB serie 124 e' stata prodotta in oltre 2,5 milioni di esemplari dal 1984 al 1997, di cui oltre 2 milioni solo nella carrozzeria berlina.

Questo non per sminuire il progetto Tipo 4, che reputo comunque valido. Peraltro, ai numeri di Tipo 4 si potrebbe aggiungere il mezzo milione di Saab 9000, che alla fine e' stato il modello più venduto (miracoli del mercato USA!)...

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