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C'è chi va a Gaeta al mare....


alfaomega

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si, si... peccato che in questi giorni sia tutto bloccato a causa della bomba ritrovata nei pressi della stazione di Formia... è un incubo arrivare da Minturno a Gaeta...

ho sentito che sono state evacuate circa 5.000 persone.... o è una cazzata? :?

la bomba sembra essere "importante"

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oddio 5000 persone no... ma quasi... la bomba pare sia bella grossa e pare che abbia la capacità di fare anche un bel pò di danni, risale a circa 60 anni fa, e per disinnescarla pare che ci vogliano almeno 4-5 giorni, per neutralizzare chimicamente la detonazione... non ho capito bene, purtroppo come succede in questi casi le notizie si rincorrono e si contraddicono... :?

Se parli con Dio, sei religioso.

Se ti risponde pure... sei psicotico!

http://www.flickr.com/photos/valentinodanilo/

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da www.latina-oggi.it

Ore 12,30: bomba innescata

FORMIA - Scatta l’allarme bomba e la città si mobilita. Una giornata tranq uilla, ieri, una come tante. Poi, ad ora di pranzo, la notizia, che si è diffusa velocemente, con un passaparola che ha coinvolto tutti: un ordigno bellico inesploso era stato rinvenuto nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria. A questo punto erano pochi quelli che sapevano cosa fosse accaduto davvero. Al civico 42 di via Pasquale Testa, nella zona di Castellone, nella proprietà di Aquilino Calzetta - a pochi metri dal luogo in cui, due anni fa, fu trovata un’altra bomba inesplosa -, è venuto fuori l’ordigno, durante alcuni lavori di contenimento di un terrapieno. E’ qui che dalle 13.30 in poi hanno cominciato a confluire vigili del fuoco, carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili urbani. Nella zona, diverse camionette dell’esercito, a bordo gli artificieri. Erano stati proprio loro, nella mattinata, ad effettuare il sopralluogo che ha fatto scattare il piano di emergenza. La segnalazione della presenza di quello che aveva tutta l’aria di essere un proiettile di artiglieria pesante era stata fatta già da qualche giorno, una settimana circa. Né il proprietario del terreno, né gli operai, inizialmente, credevano di trovarsi di fronte un ordigno bellico pericoloso. Una bomba d’aereo, di 250 chili di peso, parzialmente interrata, e soprattutto a rischio esplosione. E’ stata la Prefettura di Latina ad incaricare gli artificieri di effettuare il sopralluogo e, dopo l’esito dello stesso, alle 12.30, ad attivare la macchina operativa prevista per questo tipo di emergenze. La parola sgombero è circolata da subito, nell’apprensione generale dei tanti residenti al centro di Formia. Ma inizialmente le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale non hanno voluto alimentare allarmismi. Di fatto, fino alle 14, si sapeva solo che era la stazione ferroviaria era off limits, e che non arrivavano né partivano treni. Primo provvedimento è stato il blocco della viabilità su via Pasquale Testa. Nel frattempo si insediava a tempo record un’unità di crisi presso il Comune di Formia. Attorno ad un tavolo tutte le forze dell’ordine, gli stessi artificieri che hanno relazionato sulla situazione, gli amministratori cittadini. Il sindaco è arrivato tempestivamente, nonostante avesse da qualche giorno problemi di salute. La gravità della situazione è apparsa subito chiara a tutti. La bomba rischiava di esplodere da un momento all’altro. Si tratta infatti di un ordigno a reazione chimica, di probabile produzione angloamericana, risalente alla seconda guerra mondiale. Inoltre, secondo quanto ricostruito dal corpo speciale dell’esercito (il sesto reggimento genio pionieri) la linguetta di celluloide della spoletta sarebbe stata alterata in qualche modo. Ed è qui che sta la parte più allarmante della vicenda: con tutta probabilità si sarebbe innescato il timer interno alla bomba, dotato di un «range» di esplosione che va da 0 a 144 ore. Sei giorni, durante i quali l’ordigno potrebbe esplodere. Tanto bastava per far scattare il piano d’evacuazione. Sono state individuate e circoscritte le zone a rischio in caso di deflagrazione, contenute in un raggio di 350 metri dal luogo del ritrovamento. Posti di blocco ovunque per delimitare l’ area off limits. A quel punto l’allarme era ormai generalizzato. Gente che, inizialmente incredula, si precipitava in strada per capire cosa fosse accaduto. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno cominciato ad avvisare con un porta a porta capillare, i residenti nella zona interessata dallo sgombero di abbandonare subito le loro abitazioni. Nessun allarmismo, ma un messaggio chiaro: in casa non si resta. Anche i più recalcitranti hanno dovuto seguire le indicazioni e lasciare a malincuore le loro abitazioni.

«Sì, temiamo l’esplosione»

FORMIA - Più le ore passano, più la situazione si aggrava. Ed il rischio di un’esplosione diventa concreto. E’ questa la situazione delineata ieri sera nel vertice che si è tenuto in Prefettura in merito all’ordigno bellico rinvenuto al civico 42 di via Pasquale Testa, vertice al quale hanno preso parte i vertici provinciali delle forze dell’ordine e della Protezione civile. Un pericolo reale, quello che si vive a Formia, hanno chiarito nella conferenza stampa seguita all’incontro, anche se i cittadini non correranno rischi se si atterranno a tutte le misure di sicurezza studiate per il caso. Secondo le stime degli esperti, se l’ordigno dovesse esplodere, al di là dei danni alle abitazioni circostanti, il maggiore pericolo si avrebbe a causa delle schegge scagliate intorno dalla deflagrazione. Si prevede che possano avere una gittata fino ad un chilometro. Diverso il caso in cui fino a lunedì non accada nulla, come tutti si auspicano: martedì sarebbero gli artificieri, ormai certi dell’inattività del congegno - decorse le fatidiche 144 ore - ad intervenire per farlo brillare. Le operazioni, tra l’altro, avverranno in loco, spostando la bomba al massimo di 4 metri, con estrema cautela. In seguito procederanno ad ingabbiare l’ordigno con apposite sacche (a strutture concentriche) riempite con sabbia, che servono ad attutire la forza esplosiva, concentrandola verso l’alto. La zona potenzialmente danneggiata dovrebbe estendersi per circa 30 metri attorno all’epicentro dell’esplosione. Più a rischio la zona compresa nel cono che sfocia verso Vindicio. Intanto la città ieri si presentava deserta agli occhi dei cittadini: strade transennate, serrande abbassate, scuole chiuse, per le vie solo forze dell'ordine a presidiare posti di blocco. Iniziava così il secondo giorno dall'allarme bomba scattato nella giornata di martedì alle 12.30. Alle cinquemila persone fatte evacuare nel pomeriggio dell'altro ieri, nel raggio di trecentocinquanta metri dal luogo di ritrovamento della bomba, si sono aggiunti altri mille formiani che hanno dovuto lasciare la loro casa tra la notte e l'alba di ieri. La decisione è scaturita a seguito di un vertice che si è tenuto intorno alla mezzanotte di martedì in Comune, tra il sindaco Bartolomeo, il presidente della Provincia Cusani, il prefetto La Rosa, il viceprefetto Repucci, un rappresentante della protezione civile, vertici delle forze dell'ordine e amministratori comunali. Una riunione molto concitata proprio per la decisione difficile da prendere: allargare il raggio di evacuazione a 400 metri e chiudere la via Flacca. Dopo un confronto sul piano operativo, all'unanimità, è stato deciso di procedere subito allo sgombero di via Rubino, via Vitruvio, e le traverse interessate. Gli abitanti sono stati svegliati dal porta a porta capillare e sollecitati a preparare le valigie e a raggiungere il centro di accoglienza presso il molo Vespucci, da dove poi sono stati dirottati negli alberghi (Appia grand hotel, Bajamar e Mirasole). Fino al mattino è proseguita la trafila per la registrazione e la sistemazione degli sfollati presso il centro di smistamento allestito presso l'albergo Ariston. Le persone sono state accolte inoltre nelle scuole Mattei, Pollione, San Giulio, e all'istituto alberghiero, arrivando alla spicciolata nell'arco della giornata. La protezione civile ha provveduto a sgomberare le aule da banchi e sedie, e ad allestirvi le brandine, inviate a Formia con i container dal Ministero degli interni. Si è cercato di mantenere una divisione in camerate tra uomini e donne, ma nello stesso tempo di non separare i nuclei familiari. Non è mancata l'attenzione alle persone che presentavano problemi di salute o particolari disagi, come i soggetti allergici. Una bambina di nove anni, ospitata con la famiglia presso l'istituto comprensivo Vitruvio Pollione, ad esempio, soffre di allergie agli acari della polvere, ed il Comune si è interessato attraverso l'assessore Giovanna Grimaldi. Impegno da parte dell'amministrazione pubblica, anche di carattere economico, nel garantire forniture di latte in polvere e di pannolini alle coppie che avevano al seguito bambini piccoli. Si è cercato di ridurre al minimo anche i disagi per i portatori di handicap, che sono stati dirottati verso le strutture alberghiere dotate di maggiori servizi. Intanto, il Comune è stato ininterrottamente operativo e già all'alba si sono tenuti nuovi incontri tra il sindaco e le forze dell'ordine per fare il punto della situazione. Riunioni a catena e sopralluoghi tecnici si sono susseguiti per tutta la mattinata. Il centralino del Comune è andato in tilt per le tante chiamate di cittadini che volevano saperne di più.

Se parli con Dio, sei religioso.

Se ti risponde pure... sei psicotico!

http://www.flickr.com/photos/valentinodanilo/

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Fuori dal Pippon Club :evil: se sei passato a vista! :-P

Sì ma da secondo... ;) e poi ero flash, facevo sicura a biemme che saliva da primo :D

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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- Nella scala francese, 6b+ di grado max

- Fuori dal Pippon Club :evil: se sei passato a vista! :-P

- Sì ma da secondo... ;) e poi ero flash, facevo sicura a biemme che saliva da primo :D

I signori forumisti sono pregati di esprimersi in una lingua internazionalmente conosciuta :D

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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I signori forumisti sono pregati di esprimersi in una lingua internazionalmente conosciuta :D

Lo è....

flash

onsight

la scala francese...

sono termini adottati in tutto il mondo [arrampicatorio]. ;) ;) ;)

per i profani:

"da primo": salire con la corda sotto di sè, mettendo man mano le protezioni

"da secondo": salire con la corda che viene dall'alto perchè il tuo compagno è già salito e ti aspetta sopra. Ovviamente man mano che sali levi le protezioni.

a-vista/onsight: salire una via senza averla mai fatta, senza averci mai visto nessuno scalare sopra, e senza mai cadere e/o appendersi a una protezione per riposarsi.

flash: salire una via senza averla mai fatta, ma avendoci visto un'altra persona scalare sopra [e quindi avendo visto eventuali movimenti particolari da fare per riuscire a passare], e senza mai cadere e/o appendersi a una protezione per riposarsi.

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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