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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 04/12/2022 e localizzati in Risposte

  1. Io apprezzo molto che ci siano utenti che scrivono dall’estero, anche perché sono sempre molto educati e spesso apportano notizie interessanti, quindi magari un piccolo sacrificio a capire (o tradurre con google translate dall’inglese all’italiano) vale la pena farlo 😀
    14 punti
  2. Visto che sono quà posto un pò di roba che non ricordo di aver visto nelle 282 pagine che precedono. Development Giulietta: sketches - dashboard *A&D . - - - - - - - - - -
    11 punti
  3. Per curiosità sono andato a pagina uno di questa discussione: è iniziata esattamente dieci anni fa. Dieci anni in cui gli appassionati hanno criticato la gestione della rivista, ma la Direzione andava in direzione opposta alle critiche, rafforzandole anziché accoglierle e farne tesoro. Il tracollo attuale non mi meraviglia né mi infastidisce o rattrista. Se si smette di contare sulle entrate dovute alle vendite perché uno o più grossi Gruppi ti comprano la seconda di copertina (e in formato paginone centrale ripiegabile di Playboy) più la terza e la quarta, e più il 60% delle inserzioni all’interno… e se di conseguenza i servizi e i test iniziano a subire l’influenza dovuta a timore reverenziale nei confronti dell’inserzionista principale (non sputare nel piatto in cui mangi) che di fatto diventa il socio di maggioranza occulto della testata, non stupisce che il pubblico abbia mangiato la foglia e si sia disinnamorato della rivista, che ormai era diventata per gran parte un enorme volantino promozionale… E così, prima “il piatto” lo riempivano sia la pubblicità sia il pubblico, ma il pubblico non ha un nome e cognome, e non ha (apparentemente) potere contrattuale, invece il Gruppo inserzionista lo conosci, è quello che fa il bonifico grosso… e allora inizi a “non sputare” sul suo prodotto, per non scontentarlo e non irritarlo, e per rispettarlo. Ma così, manchi di rispetto nei confronti dei lettori. Sputi sui lettori. Pian piano il pubblico se ne accorge e le vendite calano sempre più. Ora: lo scopo di una rivista sarebbe quella di dare informazioni al pubblico. Se manca il pubblico, vengono a mancare sia lo scopo della rivista, sia le motivazioni degli inserzionisti. E quindi calano sia le vendite sia le entrate pubblicitarie. Mi pare strano che l’uomo medio lo capisca e i grossi capoccioni ai piani alti no. Un esempio. Quando una delle “firme più prestigiose” scrive un servizio in cui racconta la propria esperienza d’acquisto e riporta che “l’auto più adatta alle mie esigenze si è rivelata la Skoda XYZ allestimento ABC” (non ricordo modello e allestimento, né se nominasse anche la concessionaria) mi sento abbastanza preso un giro: il “suggerimento” è troppo sfacciato per essere considerato “subliminale”; e il fatto che il “consiglio per l’acquisto” venga dall‘autorevolezza dell’esperto anziché dalla pagina pubblicitaria mi fa abbastanza irritare. Pagare 5€ per vedere una sfilza di pubblicità del gruppo VW, trovare a pag. 40-41 la pubblicità Seat, a pag. 44-45 la pubblicità Skoda, e in mezzo a pag. 42 leggere l’esperto che ti dice che “se sei uno che ne capisce, uno che prova per professione tante auto nella vita, alla fine non puoi che scegliere questa Skoda” anche no, grazie. Stai trattando il lettore da perfetto idiota. Gli stai mancando di rispetto. Poi, sicuramente ci sono concause esterne: dalla generalizzata crisi dell’editoria dovuta all’obsolescenza del “mezzo” cartaceo in un mondo sempre connesso alle news in tempo reale, ai cambiamenti nel mercato dell’auto, dove sempre una maggior fetta delle nuove immatricolazioni è costituita dai rinnovi dei contratti leasing, per cui l’auto non è più “l’acquisto per la vita” e viene meno lo stimolo a informarsi… tanto se va male dopo 36 mesi la si cambia.
    5 punti
  4. “Heil Kevin! Domani ti danno il premio Bandini. In Italia è una cosa molto importante, vestiti elegante, mi raccomando”. ”Tranquillo Guenther, vedrai che figura ti faccio fare”.
    5 punti
  5. Personally, I don't know italian. But google translate works pretty well so, to the people writing in english because of me, it's ok if you write in italian
    4 punti
  6. Una volta c'era anche più coesione fra noi che sognando l'auto siam cresciuti, a partire da quando facevamo i compiti e poi guardavamo il Generale Lee che volava, Kitt che blaterava di sensori, il nostro poster della Testarossa in camera e le Gruppo B che facevan chiasso. A diciott'anni era normale avere per le mani Quattroruote e molti di noi lo sbirciavano già da ragazzini sognando la patente (e guardacaso in quel periodo sono arrivati tutti i suoi concorrenti: Auto, Automobilismo, Auto Oggi... perchè l'auto in edicola "tirava" di brutto dato che la gente la faceva tirare). Sulle copertine e nelle pagine c'erano auto che sognavamo e che potevamo comprare, chi più chi meno. Quattroruote ci parlava del prodotto di cui eravamo innamorati. Ha sempre venduto un monte anche perchè praticamente in ogni concessionaria, autosalone o rivenditore d'Italia ce n'era almeno una copia, ma il pubblico c'era ed era anche giovane, innamorato e sognatore. Mi piacerebbe ad esempio vedere oggi all'interno dell'audience di 4R quanto è grande la fetta di quelli che hanno l'eta che avevamo noi quando sognavamo le auto che le Case proponevano. Tra colleghi di lavoro e parentado vedo parecchi ggiovini e anche alcuni studenti... gli argomenti sono totalmente differenti. 4R da rivista dell'automobilista come dato di fatto, come costante universale è passato ad essere la rivista che non vogliono lasciarlo andare (nel senso di levarlo dal loro quotidiano) e non vogliono lasciar andare la passione per l'auto, anche se il mondo fa di tutto per farglielo fare. Resto del parere che potrebbe essere la rivista più perfettissima e ben fatta che possiamo desiderare, ma sarebbe nella pupù lo stesso. Il tema non coinvolge più, anche se spiegato bene. A meno che... quel che hai citato tu, certi personaggi che oggi (con merito) spopolano sul web e fanno numeri. Ma di cosa parlano? Non di quello che 4R ponendosi come rivista d'attualità ogni mese è "obbligato" a buttar su. Io da ggiovine sapevo a memoria prestazioni e prezzi della Tipo così come le caratteristiche della Bmw 750i o che la 19 TRE era un milledue e la TSE un millequattro. Penso fossimo in tanti ad esser messi così. Onestamente, oggi... fatico a riconoscere una Evoque da un Discovery, e non ho la minima idea di quali motorizzazioni offra una GLC. Perchè non me ne frega una mazza. Perchè l'auto che ho amato non c'è più. Gli ultimi due numeri di 4R che mi hanno interessato almeno in una parte son stati quelli con il paragone Astra/Astra e Tipo/Tipo... perchè volevo leggere cosa scrivevano delle mie due amate vecchiette. Loro hanno una fila di colpe che va fino in Spagna... ma una parte la fa la situazione e una parte l'ha fatta anche il pubblico ignorante quando la rivista era ancora decente ma ho iniziato a sentire cori di "che mi frega di spendere tot euro per 4R che c'è Al Volante a 1.50 e il listino con tutte le offerte e gli sconti c'è anche lì". Beh... se il listino era diventata la cosa più importante, evidentemente qualcosa si era già "rotto" fuori dalle redazioni, e non per colpa loro.
    3 punti
  7. Ti rispondo io, per me sarebbe ideale: faccio 44 km al giorno per andare al lavoro tra andata e ritorno, con un phev le farei solo in elettrico e nel week end dovessi fare più strada vado a benzina 😄. E potrei ricaricare sia al lavoro che a casa.
    3 punti
  8. Giuliano Daniele è a Motor1 e ha una bella preparazione tecnica (era mio compagno di corso). Rollingsteel sono cominciati come cazzoni, ma adesso stanno evolvendo anche sotto il profilo tecnico. Gasi Garage è nato dalla sua officina (che continua a lavorare come officina, a differenza di come aveva fatto Ema). Vero che la sua specialità sono le youngtimer. Ma è anche vero che molti video sono di spiegazione sui restauri, spiegazione sui lavori, sui difetti tipici (ha trattato le bronzine del 2.0 TS, la puleggia IMS Porsche, la catena del 1.3 m-jet) e sul contatto coi fans. Ecco, sulle carta, 4R tra tutti, tutte queste cose sono sparite. Ancora prima dello tsunami dell'elettrificazione. Le lettere dei lettori, domande&risposte, il difetto del mese, i test delle assistenze (escludo volontariamente i test di durata visti i costi), i riassunti dell'affidabilità dei maggiori modelli, la sezione sport con cenni di F1, Rally, Superturismo. Le informazioni andavano ben oltre al listino per il compratore occasionale (ancora negli anni '00 era così). Tutta roba che nell'ultimo numero è sparita o ridotta al lumicino. Anche quello che per assurdo potrebbe essere interessante approfondire (il sistema ibrido del nuovo Qashqai. Si, non lo comprerei mai, non è nelle mie corde il modello ma il powetrain non è banale) viene relegato in una mezza paginetta. Spesso ci diciamo che i giovani non hanno più la passione. Ecco, su questo ho sempre concordato poco. Perchè di giovani con la passione io ne vedo ancora. Vedo invece poca passione in quelli che dovrebbero essere i maestri. Nel prenderli e allevarli. Io personalmente non escludo a priori che non possa formarsi un mondo di "passione" anche nelle nuove vetture (perchè non voglio finire nella trappola "non la capisco ----> fa cagare", roba che ho sempre detestato). Però ci deve essere qualcuno che sia per le moderne che per youngtimer (che al momento sono idealizzate, troppo idealizzate) questa passione la "formi" con autorevolezza.
    2 punti
  9. Intanto, per quanto possa sembrare assurdo, quella è stata l’ultima vittoria ferrari nel 2022, grazie al manico di Leclerc che ha fatto un miracolo con l’accelleratore bloccato. se mi avessero detto che da allora la Ferrari non avrebbe mai vinto e addirittura la mercedes avrebbe fatto una doppietta, non ci avrei mai creduto
    2 punti
  10. Che sia sempre stato il più tecnico, hai ragione. Ed è il motivo per cui era rimasta l’unica rivista che compravo regolarmente (lo critico proprio perché lo compro). È vero che il mercato è cambiato. Quello che gli imputo è che questo cambiamento lo hanno o subito oppure lo hanno pure cavalcato quando gli faceva comodo nonostante come dice giustamente @savio.79 sono 10 anni che gli si dice “vah che non siamo soddisfatti”. Che si lamentava che la tecnica era finita al fondo (di qualsiasi tipo). Nonostante se giri l’internet di discussioni di tecnica ne abbondino. E di giornalisti giovani e competenti (primo nome, Giuliano Daniele) ci siano. Persino chi sa fare i disegni alla Alisi Hanno toppato clamorosamente pure tutta il legame con la parte social (comune a tutta la parte stampata, dove i siti sono una schifezza, nel 2022 non li hanno ancora capiti). Forse altro errore è stato il moltiplicarsi di riviste dedicate. Da YoungTimer a Top Gear che scimmiottava Evo. O moltiplichi le risorse oppure parcellizzi le vendite Tirando un sunto, per xyz motivi sembra che abbiano assecondato più che gli inserzionisti che il lettore. Col risultato che prima se ne è andato il lettore, poi l’inserzionista. Dove voglio arrivare con tutti i miei deliri? È che passione per l’auto ce ne é ancora. Il web ne ha. Rollingsteel, Gasi Garage, Cironi…..gente che riesce a fare raduni da centinaia di persone. O più nel piccolo. Ieri ho portato la 306 da doctorglass, il ragazzo non la finiva di fare complimenti, mi raccontava delle sue, del 112 del papà, della sua Delta Biturbo. Tutti questo per qualche motivo Quattroruote non riesce più a intercettarlo.
    2 punti
  11. In effetti in uno dei bozzetti in cui la vettura è ancora un po' "ideale" e meno aderente alla realtà (nel senso che, ok, la forma è quella ma i dettagli sono differenti, le porte non sono esattamente quelle della Tipo, i vetri sono a filo, insomma quei bozzetti ottimisti ) c'è un frontale con quella soluzione, una specie di cornice che separa il cofano dai fari e di conseguenza gli stessi sono un po' più in basso e diversi... ma solo in quel bozzetto, mai visto nulla nelle maquettes riguardo questa alternativa.
    2 punti
  12. Steiner: “Ho parlato con Binotto, mi ha detto che il motore 2023 è una bomba”.
    2 punti
  13. Da un lato spiacerebbe molto, sia per i suoi 66 anni sia per i miei personali 33 anni di fedeltà. Dall'altro lato però sono anni che gli si ripete che "così non va", che i contenuti sono scaduti troppo. E hanno fatto praticamente sempre orecchie da mercante. La loro attenuante è che il tutto il mercato dell'auto la passione l'ha seppellita. 30 anni fa ti mettevi a leggere di buzzo buono anche le sfide tra una Tipo e una Renault 19 per vedere le diverse filosofie. Oggi si-no-boh. Mi sa che di ED l'unica che ha futuro è RuoteClassiche.
    2 punti
  14. Ho pensato anch'io la stessa cosa. La prima slide credo sia del suv di segmento C o D, mentre la seconda della Ypsilon. L'auto della seconda slide sembra avere un frontale più basso, più da utilitaria.
    2 punti
  15. 2 punti
  16. È una vera Alfa Romeo dunque 🥰
    2 punti
  17. Auto comprata da poco + difetto noto = disastro. E' buona norma anche se belle in apparenza fargli fare un giro serio dal meccanico appena si compra e controllare tutti i tubi di gomma e le parti in gomma. Inserisco un auto-avvistamento della scorsa settimana.
    2 punti
  18. Scusate ma non è piu complesso progettare e standardizzare due componenti anziché una? per esempio non capisco perché non uscire direttamente con i sedili posteriori abbattibili, è vero che fai pagare l’optional, ma è altresi vero che così avresti ridotto costi di progettazione e produzione di un altro elemento. ad ogni modo questa filosofia tedesca è davvero ridicola, mi ricordo anni fa quando cercavo un audi a5 usata trovavo esemplari con interni in pelle senza sensori, vetture con cruise adattivo senza bluetooth, auto con cerchi da 20 pollici senza presa usb, cassoni con navigatore la senza cruise
    2 punti
  19. Mio cugino muratore mi ha suggerito dei miglioramenti
    2 punti
  20. Alfa GT V10 from I.De.A And, if I am not mistaken, from Synthesis Design Below are few proposals of 155 GTA from Synthesis Design
    2 punti
  21. Bello, ma quei tasti erano un'insulto all'ergonomia. Per non parlare del fatto che, se mai fosse andato in produzione, le razze sarebbero state di plasticone e non di metallo come avrebbe meritato! 😬
    1 punto
  22. Mi senti di dissentire, ho da poco una Lexus nx 450h+; da quando la ho i miei spostamenti sono solo in elettrico salvo che per i lunghi viaggi (es in montagna a sciare), caricandola a casa dopo ogni utilizzo (con il fotovoltaico nei mesi di maggior produzione). Per i lunghi viaggi c'è il termico che, considerati gli oltre 300cv, ha consumi abbastanza contenuti. Girare nel traffico quotidiano in solo elettrico nei dintorni di Milano (no vibrazioni, no rumori, fluidità assoluta eccc...) è un qualcosa su cui non tornerei più indietro. Per me oggi è la soluzione perfetta.
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  23. Oil Sludge, miscela di acqua ed olio. Sta per cedere qualcosa oppure c'è il radiatore acqua-olio che ha perso tenuta.
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  24. Questo volante è semplicemente FANTASTICO.
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  25. I raccordi e la lavorazione di quel modello 3D sono piuttosto elementari, quel modello non vuole dire nulla di per se. non è una previene di Ypsilon.
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  26. Mi è venuto in mente stanotte, assolutamente a caso ( ), che le auto rubate non risultano mai radiate, nemmeno se sono state rubate 30 anni fa...ovviamente nel caso in cui vengono ritrovate a telaio nudo vengono sì demolite, ma questa è una situazione rara dato che spesso non hanno più targhe e numero di telaio, e quindi è impossibile riconoscerle. Se rimasta come in foto, ci sarebbero tutti i preposti per un ripristino...sui social ho visto una Escort Cosworth ridotta al nulla a causa di un incendio che è stata totalmente restaurata...nulla è impossibile.
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  27. we hope this is not "anything"
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  28. Mashup sempre a firma Motor1 di qualche anno fa...per non dimenticare
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  29. Ma ancora con la Tz? Che due maroni... Ma riescono a presentarla prima della prossima sciagura? Perché tra pandemie e guerre non so se sopravviviamo per vederla 😂 Giusto @savio.79 nei suoi sogni
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  30. faccio fatica a guardarlo, proprio
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  31. 1 punto
  32. Sì ma resta una normale berlina a cui hanno solo tolto le portiere posteriori (sarcasmo) 😇
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  33. A giudicare dalle spy si sono ispirati a questa 600
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  34. Valico => Valici Casalinga =>Casalingue
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  35. Dopo pandemie,guerre e crisi globali dovrebbero "un attimino" rivedere i piani,che 5\10 anni di più di margine per noi europei non ammazzano nessuno (visto che tutto il mondo se ne sbatte di certe cose)
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  36. Non saprei. Vi riferite alla "155 2 volumi", vero? Se state parlando di quella... non saprei. La genesi stilistica di 145-146 è abbastanza complessa, perchè le ipotesi son state tante. Rifacendomi alla storia così come mi è stata tramandata (tra carta e chiacchiere), ci sono state varie fasi. La prima potremmo definirla quella della maquette che ho postato ieri, abbandonata contro una parete. I progetti lì erano il 433-434 ed in quel momento il CS Alfa dava ancora libero sfogo alla fantasia, in tutto e per tutto. C'è stata poi una fase (che non ho ancora illustrato e che a mio parere aveva dato vita ad una berlinetta molto gradevole, un po' Golf se vogliamo, ma gradevole) che possiamo datare autunno 1988 in cui era già chiaro che la nuova seg. C sarebbe nata sul pianale Tipo 2 ma utilizzando SOLO quello. Il carry over era "libero" ed appunto aveva dato vita ad una berlinetta che poi vi mostrerò. Arriviamo quindi alla primavera del 1989 in cui questa berlinetta vien messa via perchè dal quartier generale arriva l'ordine di studiare la nuova compatta Alfa utilizzando come base ANCHE buona parte del carry over Fiat Tipo (attenzione, dico buona parte perchè a livello di parabrezza e montanti A ci siamo, ma le porte di 145-146 son sotto gli occhi di tutti, rispetto alla Tipo fanno un po' quel che han voglia... son mica le stesse come contorno, come invece accade su 155-Tempra). Spunta anche questa ipotesi di tagliare la coda alla 155 ma onestamente non è chiaro a chi sia venuta l'idea e soprattutto non viene da nessuna parte citato il Canta come responsabile. Arriviamo quindi alla fase in cui 145 in quanto tale inizia a farsi vedere nelle (tante) proposte, e come sappiamo in un primo momento l'idea è quella di fare la 145, così come la conosciamo, a tre e a cinque porte (le porte vengono prese di peso dalla Tipo come contorno e quindi, per dare un'idea, il terzo vetro laterale è un trapezio... metto una foto in fondo al post). In seguito sì che viene citato il Canta, perchè secondo le memorie che mi sono state tramandate è a lui che viene l'idea di fare, su quella che in versione a tre porte è già praticamente la 145 che è andata in commercio, un lavoro simile a quello che aveva già impostato in Fiat per Bravo&Brava: due berline praticamente identiche davanti ma con uno sviluppo differente in fiancata e in coda. A quel punto nasce 146. A mio modo di vedere, ciò che ha voluto fare Cantarella è proprio la 146 così come la conosciamo. Per concludere, ecco qua la proposta dell'autunno 1988 in cui si pensava di fare la nuova compatta Alfa utilizzando SOLO il pianale Tipo 2 (lo stile è del CS Alfa), e di farla (come Golf) con lo stesso stile sia a 3 che a 5 porte (come si vede dalla maquette asimmetrica) seguita dalla ipotetica 145 5 porte che poi il Canta cancellò chiedendo qualcosa di diverso.
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  37. Ho provato a fare un rapido photoshop su base 145... ne è uscita una Citroën.
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  38. 33 Restyling. Siamo nel 1986... mentre il pannello sullo sfondo mostra un'ipotesi piuttosto vicina a quella che sarà la versione presentata, il modello in primo piano indugia sul tema del mezzo volume posteriore un po' più accentuato.
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  39. 1986 AR148 “Barbie” di IDEA, proposta per versione civile dell’AR148 Magnagina
    1 punto
  40. che escludano le full electric non mi pare giusto
    1 punto
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