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Alain

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  1. Per come la vedo io la produzione automotive in Europa è in declino e le direttive UE sono la mazzata finale. La Germania è in crisi ed in recessione, i produttori tedeschi hanno perso la brillantezza degli anni 90 e 2000 e il mercato cinese gli sta franando sotto i piedi. l’imposizione delle BEV ha creato buchi di bilancio e prodotti non maturi che i consumatori non vogliono, americani ed europei perché non interessati e cinesi che li denigrano (guardate su YouTube le reazioni in Cina alla gamma ID, letteralmente si mettono a ridere) e stiamo parlando di Volkswagen che ha motorizzato la Cina negli anni 70, primo costruttore al mondo a creare una fabbrica di auto in Cina. in Italia la produzione scende, modelli storici saranno dismessi a breve senza sostituti validi, ormai (tranne Ferrari e Lamborghini anche se di proprietà Audi, e quel poco di Maserati) la cultura di progettazione, produzione, design dell’auto italiana fa parte di un passato che non tornerà. I fornitori dell’automotive in Italia sono in crisi perché è in crisi la Germania e perché stanno perdendo lo sbocco della ex FCA, che sta virando verso i fornitori ex PSA per i nuovi modelli. in Francia resistono due gruppi con lo Stato come azionista, in UK gli unici marchi che vanno bene sono quelli gestiti dai cinesi con produzione in Cina (lotus e MG), la stessa cosa per Volvo. Io penso che entro 5 anni il mondo automotive europeo si ridurrà almeno del 30% di volume degli occupati con previsione dimezzamento entro il 2035; fornitori, produttori e concessionari. il loro posto sarà preso dai prodotti cinesi, che già oggi in molti casi nel BEV offrono un prodotto migliore ad un prezzo inferiore rispetto agli europei, e nella fascia un po’ più premium ci sarà Tesla che a breve entrerà anche con la Model2 per dare il colpo di grazia definitivo al mercato dei produttori ue. gli azionisti dei grandi gruppi europei promuoveranno fusioni ed acquisizioni per aumentare le economie di scale ed abbattere i costi di R&D tagliando i relativi rami secchi. alcuni marchi saranno chiusi e l’unica speranza per marchi nobili decaduti come Jaguar (non cito italiani ma ce ne sarebbero un paio) è seguire il modello Lotus. inutile nascondere che le direttive ue, da euro 6, euro 7 e l’imposizione della commissione delle BEV entro il 2035 sono la principale causa di questo scenario. senza di esse probabilmente la Germania sarebbe comunque in crisi visto le regole in Cina per le immatricolazioni delle ICE vs le BEV ma almeno si sarebbe salvato il mercato ue e la cultura dell’automobile e dei moderni motori a scoppio, efficienti e poco inquinanti. In questo modo invece si è servito sul piatto di argento la testa dell’industria europea al dragone cinese. perché lo hanno fatto? Sono in buona fede? Credono veramente a quello che dicono sull’ambiente? Non lo so mi fermo qua per non entrare nel complottismo.
  2. Mamma mia che brutta macchina, veramente indecente se rapportata alla storia del marchio BMW e dei modelli precedenti M3
  3. Ripeto la scelta di Stellantis mi sembra corretta, non ha senso una D Opel BEV. Non c’è mercato. (DS idem a parte l’Eliseo, la PA e le flotte delle aziende francesi) dal D in su penso onestamente che gli unici marchi in stellantis che reggano il segmento e superiori (berline e suv) siano Alfa e Maserati, per il mercato UE, oltre Jeep a livello mondo. ma anche con loro non è facile, anche perché avrai anni di buco dall’uscita delle Giulia, Stelvio, Ghibli, 4P e Levante con le nuove generazioni BEV basate su Large. in più c’è l’incognita della motorizzazione solo BEV per dei marchi che sono percepiti con i V6 / V8 (le Alfa QV hanno venduto bene anche in Germania).
  4. Non illudetevi non faranno niente di questo. Usciranno dal mercato la 500 ice, 500x, Tipo senza nessun rimpiazzo e la 500 resterà BEV. Scelta folle ma non penso tornino indietro adattando la 500 BEV, altrimenti la avrebbero preparata per tempo sapendo che la ICE sarebbe uscita di produzione nel 24.
  5. FCA non ha acquistato PSA… è stata una fusione paritetica e ad oggi (almeno in Europa) comandano i manager francesi ad eccezione di Maserati.
  6. la grecale bev farà polvere in concessionaria, devono puntare sulla ice e puntare ai clienti macan ice che la devono cambiare e non vogliono una bev… magari con qualche variante di colore in più e deo gratias un restyling del muso
  7. M3 vs i4 nella tabella la domanda è quanto puoi fare pagare una marca della triade o un’Alfa elettrica più di una Tesla? A parità di tecnologia e rete di ricarica? Quanto valgono questi brand rispetto a Tesla nel mondo BEV? Un 30% massimo? Più o meno quello potrebbe essere il Delta. Ad oggi BMW fa pagare quasi il doppio un auto con meno cavalli, meno autonomia, senza supercharger… spero che la large di STLS sia competitiva con Tesla M3…
  8. a questo punto visto anche quello che ci racconta @4200blu su come è vista in Germania Opel, potrebbero pensare ad un rebranding completo del marchio sostituendo Opel con un nuovo marchio come ha fatto DeMeo da Seat a Cupra. Seat - Cupra Opel - Zent: Deriva da "Zenith" che significa apice, punta, massimo livello. Questo nome evoca l'idea di eccellenza e alte prestazioni. Con il blitz che diventa una Z Ho finito la pausa caffè (non corretto) torno a lavorare...
  9. speriamo bene... onestamente visti i leak pensavo peggio. magari questa vende...
  10. UFFICIALE: il nuovo nome dell'ex AlphaTauri, ex Toro Rosso è Visa Cash App RB Per esteso: Visa Cash App Racing Bulls Formula One Team.
  11. ma secondo me è più semplice come ragionamento, Maserati è parte di Stellantis e probabilmente la dirigenza del tridente ha autonomia gestionale ed ha ritenuto di non andare avanti con la sponsorizzazione e JE per non lasciare a piedi l'amico Soldini la fa con Ferrari che non fa parte di Stellantis ed è "di sua propietà". (opinione mia di fantasia non ho il numero di cell di John 😃)
  12. È un’operazione di John Elkann in persona che è amico di Soldini e va in barca a vela insieme anche per competizioni. I 20 milioni di budget di sponsorizzazione per la barca di Soldini passano da Maserati a Ferrari. (In Ferrari decide lui evidentemente in Stellantis ci sono altre dinamiche).
  13. ma come fanno con i crash test e i requisiti per le immatricolazioni?
  14. no era successiva all'acquisizione di Chrysler, era l'epoca di Montezemolo presidente e Marchionne CEO. https://www.theguardian.com/business/2009/may/04/fiat-chrysler-opel-merger "L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, incontrerà oggi i ministri del governo tedesco per discutere di un'offerta per la casa automobilistica tedesca Opel, parte di GM Europe. Se i colloqui andranno a buon fine, Fiat quoterà le azioni della società combinata quest'estate. Marchionne ha descritto il piano come "una soluzione incredibilmente semplice a un problema molto spinoso". Ha dichiarato al Financial Times: "Da un punto di vista ingegneristico e industriale, questo è un matrimonio fatto in paradiso". Il piano arriva la settimana successiva alla firma dell'accordo tra Fiat e Chrysler. Il consiglio di amministrazione della Fiat si è riunito ieri per esaminare l'accordo con Chrysler e sostenere Marchionne nella valutazione di una potenziale fusione della divisione auto della Fiat, compresa la partecipazione in Chrysler, con GM Europe in una nuova società. "Nell'ambito di questo processo, il gruppo valuterà diverse strutture societarie, tra cui il potenziale scorporo di Fiat Group Automobiles e la successiva quotazione di una nuova società che combini queste attività con quelle di General Motors Europe", ha dichiarato la società in un comunicato. La Fiat ha dichiarato che la società combinata avrebbe un fatturato annuo di 80 miliardi di euro (71 miliardi di sterline). Il presidente di Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha dichiarato al Corriere della Sera che un'acquisizione di Opel da parte di Fiat "sarebbe per noi un'opportunità straordinaria; sarebbero i nostri partner ideali; si creerebbe un gruppo molto forte". Ma il ministro dell'Economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg ha detto ieri che la Fiat - o qualsiasi altro investitore - deve presentare una solida strategia a lungo termine per mantenere aperti gli stabilimenti Opel per ottenere il sostegno del governo tedesco. Marchionne ha dichiarato che la Fiat ha bisogno di un partner per raggiungere un livello di produzione di 5,5-6 milioni di unità all'anno, la scala che ritiene necessaria per sopravvivere alla crisi dell'industria automobilistica. Il personale Opel, i leader sindacali e alcuni esponenti politici hanno reagito con riserve nei confronti di Fiat. Klaus Franz, capo del consiglio di fabbrica di Opel e membro del consiglio di vigilanza, ha dichiarato che altri soggetti, oltre a Fiat e Magna, erano interessati a Opel. Opel, colpita da un crollo della domanda dovuto alla crisi globale, ha quattro stabilimenti in Germania e impiega circa 25.000 lavoratori. Sono in gioco altre migliaia di posti di lavoro presso i fornitori.
  15. Purtroppo la Merkel e i sindacati non hanno venduto Opel a Fiat altrimenti all’epoca (subito dopo l’acquisizione di Chrysler) sarebbe nato il secondo gruppo al mondo per volume dopo Toyota.
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