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DENDI

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  1. L'unica macchina (non supercar) che mi viene in mente ad avere una linea talmente pulita, equilibrata e seducente da poter andare avanti per decenni. Alla fine gli unici appunti riguardano sempre e solo full led e qualche aggiornamento tecnologico interno che il tempo non perdona a nessuno. Ma il vestito di Giulia secondo me sfiora la massima espressione del termine bellezza. ... ho esagerato? 😅
  2. La trovo ancor più "giocattolosa". Oltre che alla funzionalità, vedo che in questo segmento una buona fetta del successo sia dettata dall'aspetto più o meno sfizioso della vettura in se. Mi piace questo accentuare il carattere di particolari come paraurti, gruppi ottici e mascherina. Se proprio dobbiamo tenercela a listino ancora qualche anno ben vengano queste piccole evoluzioni (sceniche).
  3. tralasciando per un attimo la questione motori, volevo far presente che finalmente anch'io sono riuscito ad avvistare un mulo in zona Sestriere/Oulx. Nessun dettaglio inedito, ma ho avuto un'ottima sensazione in fatto di proporzioni e di presenza su strada.
  4. Dando per quasi scontato il buon prodotto che uscirà, credo che il reale successo sarà determinato solo ed esclusivamente dal prezzo a cui questo verrà proposto. Temo che i tempi per entrare nei radar della triade tedesca siano tanto prematuri. Per vendere a prezzi premium devi essere considerato tale dalla collettività. Devi avere un'immagine che esprima una rassicurazione dettata da tanto lavoro alle spalle. Vedi Giulia e Stelvio. Serve inanellare una novità dietro l'altra in ogni angolo del mondo e tutte orientate nella stessa direzione. Esclusività, tecnologia, e per Alfa anche dinamicità. Servono anni. Ad oggi considererei Tonale come una alternativa più sfiziosa (ed un po' più cara) a Compass. Nulla di più. Potrebbe essere un buon punto di partenza per alzare l'asticella un domani.
  5. Visti i presupposti direi di aprire un post ufficiale su "Brennero Spy" per spostarlo direttamente in Anteprime alla prime foto ufficiali del 2028. (ovviamente salvo ritardi).
  6. Musi appuntiti e linee filanti hanno sempre cozzato col termine (e gli ingombri) da SUV. Che poi possono chiamarlo anche FUV, CUV, TUV ma la sostanza resta quella. Lassù qualcuno ha creato le auto sportive dedite al piacere di guida ed auto per andare fuoristrada. Inutile insistere ed andare contro Madre Natura. A parte gli scherzi, credo che a volte, troppe volte, dimentichiamo il vero significato del termine Bellezza finendo col farci andare bene (ed apprezzare) mezzi accettabili solo perché confrontati con la diretta concorrenza.
  7. fa parte del nuovo corso del Marketing Maserati. Testimonial dalla personalità "alpha" e pubblicità nel segno di manovre pirotecniche dominate da colori sgargianti per attirare clientela meno "àgé". Fosse altrettanto per lo stile della vettura in sé lo capirei di più.
  8. Come ho detto io parlo di inconscio, pertanto non mi sento di entrare nello specifico tecnico. E con massima umiltà ritengo che oltre certe soglie, il piacere di guida percepito tra le varie concorrenti di pari segmento si discosti veramente di poco. Per lo meno nell'uso quotidiano e reale del mezzo. Quindi a sentimento ti direi che le prime cose che questa Grand Cherokee mi trasmette sono: Prestigio, eleganza e concretezza. Mi piace la semplicità e l'equilibrio dello stile sempre fedele al marchio. Trovo che nonostante manchi un po' in fatto di coraggio, riesce comunque a differenziarsi dal trend del momento. Quell'ostentazione di dettagli che spesso rubano spazio al buongusto e pulizia delle linee. A differenza di tante altre, Questa GC riesco ad apprezzarla anche senza pacchetti estetici "sport +" o una gommatura XXL. Stesse sensazioni per gli interni. solidi, eleganti e moderni. E nonostante la tanta tecnologia a vista non ricercano l'effetto navicella spaziale. Nell'insieme è una D SUV ostaggio dei classici stilemi del marchio ma se pur con soluzioni stilistiche quasi scontate e per nulla gridate riesce ad essere moderna comunicando tanto prestigio ed una qualità tangibile. Per me auto di spessore ed apprezzata anche da tanti capaci di andare un po' oltre.
  9. Nel mio inconscio, nonostante la differenza di prezzo, GC esprime un'immagine premium pari ad X5 e GLE. Avessi le possibilità economiche tali da non dovermi fare conti in tasca a prescindere, non esiterei un secondo nel scegliere la Yankee.
  10. magari alla fine avrai ragione te. Una FF coi dovuti accorgimenti potrebbe essere un gran colpo. Sono d'accordo. Ma da quel che vedo (molto poco) avverto proporzioni, sbalzi ed effetti ruotine poco incoraggianti. Quel muso extra lungo con una coda apparentemente tronca piazzata su un corpo vettura così alto da terra mi preoccupa un po'. Ma parliamo di aria fritta. Lo so.
  11. Per quanto siano agli antipodi in fatto di design riesco comunque a vedere su Astra una matrice d'origine francese. Stessa sensazione (fastidiosa) provata per 208 vs Corsa. Trovo 308 estremamente forzata in ogni dettaglio. Non c'è francese in cui riesca a vedere personalità (e gusto) dettati da reali contenuti e proporzioni stilistiche. Noto sempre e soltanto una marea di particolari, cromature, prese d'aria, firme luminose, baffetti privi di alcun senso logico se non quello di volersi distinguere dalla diretta concorrenza in modo a dir poco forzato. Allo stesso modo vedo riportato su questa Astra il tentativo di "estremizzare alla francese" un linguaggio stilistico teutonico tutto linee tese ed essenziali a favore di un senso di solidità generale. Il tutto a scapito del solito gusto che ai cugini d'oltralpe secondo me manca in un sacco di cose.
  12. vista così (male) sembrerebbe un discreto giocattolone. I cerchi XXL fanno veramente tanto. C'è poco da fare.
  13. sicuramente promette di essere un qualcosa di diverso dalle "solite" DBX e Urus. E potrebbe essere un bene. Allo stesso tempo spero di non vederci cucito addosso un vestito sportiveggiante simil X6 e GLE Coupè.
  14. I cerchi Bentley stanno bene con qualunque vestito. Anche (addirittura) con quello di A8.
  15. trovo esemplare l'interpretazione usata per evolvere ulteriormente il concetto minimal. Mi viene solo da pensare di sto passo cosa potranno ancora evolvere in futuro. Detto ciò. Il posteriore, per me, porta una svolta stilistica che difficilmente si trova in giro. Coraggiosa e ben riuscita. Una rarità. Interni semplici, puliti e per la prima volta con meno TV rispetto al modello che andrà a sostituire. Belle ed al posto giusto. Anche questo particolare spero possa delineare una nuova tendenza e che magari vada a contrapporsi a chi invece tende ad abusarne. In tutti i segmenti. Tutto il resto al posto giusto.
  16. Ai tempi di Giulia, la versione Quadrifoglio fece la sua prima uscita circa un anno prima della rispettiva commercializzazione ed anticipando di 8 mesi la presentazione a Ginevra della relativa versione "civile". Ricordo ancora la mia angoscia di quei mesi di attesa, ma almeno l'attenzione, e la trepidazione erano altissime. Da profano che sono avrei comunque trovato più professionale dare un minimo di materiale in pasto alla stampa anziché ritrattare tutto a meno di un mese dalla presentazione o peggio ancora, ad una manciata di giorni dalla pubblicità inerente la data ufficiale di presentazione. Ecco, questa mossa l'ho trovata veramente da dilettante del settore. Come se nemmeno tra di loro si parlassero prima di decidere una cosa. Dettagli che da appassionato di auto rafforzano il sospetto di una poca attenzione anche sotto altri aspetti. Non credo che ad oggi Maserati, con quello che propone a listino e con quello a cui ambisce, sia nelle condizioni di farsi così tanto attendere.
  17. Ma non è il dettaglio in se a disturbarmi. Anzi. E' un elemento caratteristico che mi piacerebbe continuasse ad essere presente nonostante i vari virtual oramai indispensabili. Il mio sospetto è dettato da tutto ciò che temo potrebbe esserci alla destra del quadrante.
  18. trovo positivo che abbiano mantenuto le cornici dei passaruota in plastica. Credo aiuti a diminuire l'effetto ruotine. (almeno quello direi) Trovo invece preoccupante il quadrante del cruscotto a "binocolo" che sembrerebbe essere quello della plancia del clinic.
  19. non è servito solo ed esclusivamente perché non hanno avuto alcun seguito. Perché mentre avevano addosso gli occhi di tutto il mondo dell'automotive che attendeva il prossimo passo, in azienda si congelava qualunque progetto. Perché il manifesto di una sublime 8C è stato usato una segmento B di nome Mito. Perché dopo una sportiva 3 volumi tanto bella e fatta bene da aver spiazzato chiunque, si è tirata giù la serranda. Nemmeno la versione sw.
  20. Il vero rischio oggettivo è che da oggi in poi perderemo quel sapore di design italiano che da sempre (nel bene e nel male) ci ha differenziati dallo stile solido e razionale tedesco. Ma la cosa che più mi inquieta è che un management francese coi suoi gusti e col suo concetto di auto premium (leggasi DS) possa avere la facoltà di dettare le linee del futuro di Alfa in appena 40 giorni.
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