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Opel Insignia


Guest Abarth03

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Mascherina un pò esagerata a parte (ma ci sta tutta su un prototipo per un salone in cui si ama stupire come Francoforte)...Insigna...è il primo esempio di bel design da Opel dopo gli anni bui dalla metà degli anni 90 in poi...è piena di spunti di design notevoli ben risaltatai dalla foto sopra, parafango posteriore che parte dai fari e va fino a metà della porta, sguggente originale e che da dinamicità, forma del lunotto posteriore, porte posteriori a libro....

Sembra un pò le auto che schizzo anch'io soprattutto il parafango o scalino sul posteriore che caratterizza tutta l'auto ce lo vedrei bene sulla prossima punto e new large....e le portiere a libro e il concetto di auto coupè-cross over ma soprtiva elegante e bassa per una Lancia.

Per una volta dopo la spendida calibra e la "mitica"tigra di nuovo una opel di tendenza....penso che rifacendomi al post vectra nuova anche Opel a capito che con le auto solo di sostanza con stile e immagine in secondo piano non si va avanti...non riesce più nemmeno WW....figuriamoci Opel o marchi simili.

La differenzazione del design casa per casa non più uno stile univoco seguito da tutti mi sembra una delle chiavi o addirittura la più imporatnte del salone di FRANCOFORTE 2003

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Mascherina un pò esagerata a parte (ma ci sta tutta su un prototipo per un salone in cui si ama stupire come Francoforte)...Insigna...è il primo esempio di bel design da Opel dopo gli anni bui dalla metà degli anni 90 in poi...è piena di spunti di design notevoli ben risaltatai dalla foto sopra, parafango posteriore che parte dai fari e va fino a metà della porta, sguggente originale e che da dinamicità, forma del lunotto posteriore, porte posteriori a libro....

Sembra un pò le auto che schizzo anch'io soprattutto il parafango o scalino sul posteriore che caratterizza tutta l'auto ce lo vedrei bene sulla prossima punto e new large....e le portiere a libro e il concetto di auto coupè-cross over ma soprtiva elegante e bassa per una Lancia.

Per una volta dopo la spendida calibra e la "mitica"tigra di nuovo una opel di tendenza....penso che rifacendomi al post vectra nuova anche Opel a capito che con le auto solo di sostanza con stile e immagine in secondo piano non si va avanti...non riesce più nemmeno WW....figuriamoci Opel o marchi simili.

La differenzazione del design casa per casa non più uno stile univoco seguito da tutti mi sembra una delle chiavi o addirittura la più imporatnte del salone di FRANCOFORTE 2003

Hai notato che il NEW EDGE è morto a favore di linee più morbide (Insignia, Vision CLS, jaguar, Fulvia, 8C competizione, 407 Elixir.... La Ypsilon nasce bene...perchè ha anticipato la tendenza quando sembrava che il mondo stesse andando dall'altra parte...Penso che dopo il 2005 vedremo uscire molte auto interessanti..dopo alcuni anni di buio totale (quali auto ricordare dell'ultimo periodo???).

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Hai notato che il NEW EDGE è morto a favore di linee più morbide (Insignia, Vision CLS, jaguar, Fulvia, 8C competizione, 407 Elixir.... La Ypsilon nasce bene...perchè ha anticipato la tendenza quando sembrava che il mondo stesse andando dall'altra parte...Penso che dopo il 2005 vedremo uscire molte auto interessanti..dopo alcuni anni di buio totale (quali auto ricordare dell'ultimo periodo???).

E proprio quello a cui pensavo. Tutti sti stanno svegliando da quando le italiane stanno uscendo auto belle ???

Bello ma da un altro lato diversi marchi cambiano radicalmente stile. Insomma...ci sta una corsa alla bellezza...spero che le italiane sapranno stare avanti a questa tendenza.

Ma come mai per anni non hanno fatto niente? ....

Dal 4 marzo 2003 la passione ci guida! Entra nella comunità con noi !

Questa Giulia non è premium....è spermium !

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Hai notato che il NEW EDGE è morto a favore di linee più morbide (Insignia, Vision CLS, jaguar, Fulvia, 8C competizione, 407 Elixir.... La Ypsilon nasce bene...perchè ha anticipato la tendenza quando sembrava che il mondo stesse andando dall'altra parte...Penso che dopo il 2005 vedremo uscire molte auto interessanti..dopo alcuni anni di buio totale (quali auto ricordare dell'ultimo periodo???).

E proprio quello a cui pensavo. Tutti sti stanno svegliando da quando le italiane stanno uscendo auto belle ???

Bello ma da un altro lato diversi marchi cambiano radicalmente stile. Insomma...ci sta una corsa alla bellezza...spero che le italiane sapranno stare avanti a questa tendenza.

Ma come mai per anni non hanno fatto niente? ....

come già detto ho il terribile presentimento che anche opel farà una large praticamente uguale alla fiat - lancia con variabili di personalizzazione.

e vorrei tanto sbagliarmi.....

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ecco tutto...su www.omniauto.it

Accanto alla nuova generaziona di Astra, Opel ha presentato Insignia, un progetto che è al tempo stesso un’idea automobilistica del futuro ed un prototipo di nuovo concetto formale. Oltre ad una linea moderna, elegante e dinamica, Opel Insignia presenta molte novità che comprendono un ampio uso di luci ai cristalli liquidi (LED) ed uno speciale funzionamento a pantografo delle porte e del portellone posteriore.

«Insignia» dice Carl-Peter Forster, presidente ed amministratore delegato della Casa tedesca «non è un’automobile di lusso, bensì l’ambasciatrice della nuova considerazione che Opel ha di sè. Questa vettura ripropone il messaggio - “Opel è tornata” – che abbiamo lanciato negli ultimi mesi e mostra anche le idee innovative sulle quali lavoriamo pensando ad una “grande Opel”».

A detta dei progettisti questo prototipo a trazione posteriore può trasformarsi da una comoda vettura a 4 posti adatta alle quotidiane esigenze di lavoro in uno sportivo mezzo di trasporto a 5 posti per il weekend, la famiglia ed il tempo libero. Il suo 8 cilindri a V in alluminio da 344 CV gli permette di raggiungere una velocità massima (limitata elettronicamente)di 250 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi.

Le proporzioni ben equilibrate, così come le linee moderne, eleganti e dinamiche di Insignia indicano come «il nuovo linguaggio stilistico Opel sia stato tradotto per la prima volta su un’automobile di grandi dimensioni» spiega Martin Smith, direttore esecutivo Opel responsabile Design. «Le molte soluzioni creative presentate con questo studio danno un’idea realistica del futuro e mostrano come Opel definisca un nuovo progetto».

Questo allontanarsi dal tradizionale profilo a tre volumi è evidenziato dalla carrozzeria tipo coupè e da particolari come il lungo cofano motore, l’ampio primo montante del tetto e le estremità anteriori e posteriori rastremate verso l’interno. Sbalzi contenuti, proporzioni equilibrate (lunghezza/larghezza/altezza: 4.803/1.914/1.414 mm) e passo lungo 2.915 mm sono gli elementi che colpiscono maggiormente. La carreggiata larga (1.666 mm) mette ancora di più in risalto la dinamicità di Insignia.

L’imponente mascherina anteriore rappresenta in forma tridimensionale tutto l’orgoglio della marca tedesca – un riferimento ai modelli di grossa cilindrata che hanno sempre fatto parte della tradizione Opel . E’ ricavata per fresatura da un unico pezzo di alluminio ed affiancata da due grandi prese d’aria che dominano il frontale, trasmettendo un’inconfondibile sensazione di autostima. Il cofano molto stilizzato è caratterizzato da una piegatura, che scende verso il centro, e da una forma a V, che sale dal primo montante del tetto, creando un forte legame con la mascherina a nido d’ape. Quattro massicci elementi trasversali (quello superiore dei quali sostiene il marchio sporgente Opel) danno ulteriore importanza alla mascherina rispetto al frontale della vettura.

Linee e superfici sono altrettanto dinamiche anche di profilo. In corrispondenza dei parafanghi anteriori e posteriori, la linea di cintura si gonfia come i muscoli di un atleta. «E’ una nuova interpretazione del tema del cuneo» spiega il progettista Stefan Lamm. «La grande enfasi data al profilo dà forza all’aspetto di Insignia anche da questa prospettiva».

Intelaiature cromate appena accennate mettono in risalto la grafica chiara ed elegante dei finestrini senza intaccare la forma del secondo montante del tetto. L’aspetto delle grandi ruote da 21 pollici in alluminio satinato con elementi lucici richiama spunti stilistici della carrozzeria e conferisce un’aria importante al profilo di Insignia.

Le maniglie a filo della carrozzeria sono elementi quasi invisibili sulle fiancate. Le porte si aprono automaticamente, ma solo quando il proprietario di Insignia si avvicina alla vettura. L’antifurto a transponder Open & Start (che la nuova Astra è la prima automobile prodotta in serie ad avere adottato) riconosce infatti il proprietario per mezzo di un codice, mentre un telecomando radio sostituisce la chiave tradizionale. Premendo un pulsante, motorini elettrici aprono e chiudono il finestrino posteriore ed il portellone. Un pulsante, nascosto nella maniglia della porta, fa vivere un’esperienza da “apriti Sesamo”. Se lo si preme dopo aver sbloccato le porte anteriori, quelle posteriori scorrono dolcemente all’indietro, sospese su un pantografo, come mosse da una mano invisibile.

Anche la parte posteriore di Opel Insignia è uno studio di armonia delle forme. Ne sono elementi evidenti la banda cromata ed i due doppi terminali di scarico nel paraurti. Il grande portellone tridimensionale a forma di V che scende all’indietro è l’elemento dominante della coda della vettura e nasconde dietro di sè un enorme spazio sfruttabile in molti modi differenti. Il bagagliaio ha una capacità di 410 litri (misurata con il metodo VDA), quando Insignia ha 4 oppure 5 sedili occupati, che diventano 970 ripiegando completamente il sedile posteriore.

Opel Insignia si propone in molti altri modi differenti. Proseguendo la lunga tradizione di innovazione degli interni che la Casa tedesca ha espresso recentemente con il sistema Flex7 di Zafira (la terza fila di sedili completamente a scomparsa) oppure con le molteplici configurazione rese possibili dai sistemi FlexSpace di Meriva e Signum, Insignia presenta un’altra novità. La sezione del tunnel centrale che separa i due sedili posteriori singoli può essere spostata indietro sotto il piano del bagagliaio in modo da fare comparire un sedile ripiegato, che si può sollevare elettricamente trasformando Insignia in una vettura 5 posti. Il tunnel rivestito in pelle ha un elemento interno in legno di ebano Macassar che nasconde altre sorprese. Qui i progettisti hanno infatti inserito un lettore di DVD con monitor ripiegabile, un contenitore termico che può contenere due bottiglie di champagne ed un umidificatore dove riporre sigari.

Nonostante queste lussuose soluzioni per i passeggeri posteriori, non c’è dubbio che Insignia sia pensata soprattutto per chi ne è al volante. Sul cruscotto ci sono strumenti tridimensionali e satelliti in alluminio satinato e lucido studiati in modo che il guidatore possa regolare comodamente le principali funzioni concentrandosi sulle cose essenziali. Tutti i pannelli di comando secondari, come quelli ad esempio dei sistemi d’informazione e d’intrattenimento oppure del climatizzatore, sono nascosti nella console centrale da pratici pannelli scorrevoli. «Gli alti standard che ci siamo dati appaiono evidenti anche nei più piccoli particolari» spiega Stefan Lamm.

La cosa è evidente in qualsiasi punto dell’abitacolo. Le classiche forme arrotondate sono state reinterpretate in chiave moderna utilizzando materiali di alto contenuto tecnologico. L’impostazione della strumentazione è stata, ad esempio, rovesciata: la sequenza dei numeri è posta davanti alle lancette in modo che queste non nascondano i dati quando passano davanti a loro. Ciò è stato ottenuto utilizzando cifre trasparenti facilmente leggibili in qualsiasi situazione di luce utilizzando moderni diodi a cristalli liquidi (LED).

La tensione stilistica tra lo stato dell’arte della tecnologia e l’artigianato classico è una delle caratteristiche più impressionanti dell’abitacolo di Insignia. Gli eleganti rivestimenti in pelle di colore marrone tabacco con cuciture turchesi contrastano con gli intarsi in legno di ebano Macassar scuro, così come le superfici laccate si combinano con finiture in alluminio satinato. Il tutto è elegantemente illuminato da luci indirette di colore blu e da altre di colore verde provenienti da diodi inseriti in fessure invisibili nelle porte e nel soffitto.

Opel Insignia mostra quali luci illumineranno le automobili future, non solo al loro interno. Deviata da prismi in varie direzioni, la luce proviene da non meno di 405 diodi luminosi inseriti nei fari, nelle luci posteriori, nei fendinebbia, nelle luci degli stop, nella strumentazione e nell’abitacolo. Questi diodi spalancano opportunità del tutto nuove per il design automobilistico, poichè durano praticamente quanto la vita stessa dell’automobile ed occupano pochissimo spazio. I fari anteriori e le altre luci possono essere rimpiccoliti. Inoltre non c’è bisogno di avere lampadine di scorta. I piccoli LED si scaldano immediatamente, poichè il loro efficiente raffreddamento è uno dei principali obiettivi dei progettisti dei futuri sistemi di illuminazione.

Il potenziale futuro del pantografo e del principio della leva utilizzato per le due porte posteriori è anch’esso evidente. In questo modo, grandi porte possono essere aperte e chiuse in spazi ristretti quali quelli dei parcheggi pubblici e dei box di casa. Come una porta scorrevole, ma senza i binari, le porte si spostano parallelamente alla carrozzeria invece di spalancarsi all’esterno. I progettisti hanno spesso cercato di ottenere i vantaggi delle cerniere del pantografo a due punti di snodo, ma questa è la prima volta che sono riusciti ad ottenerli senza molte leve e senza intaccare l’estetica della vettura.

Il vocabolario spiega così il funzionamento di questo meccanismo: “Pantografo – strumento … formato da quattro … barre collegate fra loro in modo da formare un parallelogramma.” Adesso però che questo meccanismo è stato adottato su Opel Insignia, la definizione dovrebbe essere riscritta perchè i progettisti del gruppo di lavoro guidato da Gerhard Mathes sono riusciti a realizzare un sofisticato quanto semplice meccanismo dentro al braccio di sostegno del pantografo. Quando la porta è chiusa, la leva di supporto in alluminio sparisce elegantemente nel rivestimento. «Le cinematiche delle porte posteriori di Insignia confonderanno molti osservatori» dice Mathes sorridendo. Come funzionino resta per il momento un segreto, perchè Hans H. Demant, direttore esecutivo responsabile per la Tecnica è convinto che «il pantografo ha un potenziale rivoluzionario».

Gli osservatori possono anche studiare i vantaggi del pantografo nella parte posteriore di Insignia, anche se questo ha uno schema convenzionale con parallelogrammi articolati. Sia il grande portellone che il finestrino posteriore possono essere aperti parallelamente rispetto al tetto tramite un telecomando: ciò significa che possono essere aperti anche se la vettura è parcheggiata all’indietro contro un muro – soprattutto perchè lo fanno grazie a motorini elettrici. Su questo prototipo ci sono complessivamente 45 motorini elettrici che non solo si occupano di aprire e chiudere le porte premendo un pulsante, ma anche di fare scorrere i sedili in avanti per facilitare l’accesso alla parte posteriore dell’abitacolo.

Per il prototipo Insignia gli ingegneri Opel hanno adottato un’inedita piattaforma GM a trazione posteriore sviluppato per futuri modelli globali. Le sospensioni anteriori a due bracci oscillanti sovrapposti e molle elicoidali e quelle posteriori a cinque punti di attacco (separati per un maggiore comfort) conferiscono ad Opel Insignia un ottimo comportamento su strada ed una grande stabilità direzionale. Un regolatore idraulico di carico regola l’assetto in funzione del carico a bordo. In linea con il suo temperamento dinamico, Opel Insignia monta l’8 cilindri a V da 344 CV di Corvette che le permette di raggiungere una velocità massima (limitata elettronicamente) di 250 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi.

http://www.omni4car.it/articoli/opel/autonotizie/insignia003.jpg

http://www.omni4car.it/articoli/opel/autonotizie/insignia001.jpg

ecco l'interno............

http://www.omni4car.it/articoli/opel/autonotizie/insignia004.jpg

http://www.omni4car.it/articoli/opel/autonotizie/insignia005.jpg

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Hai notato che il NEW EDGE è morto a favore di linee più morbide (Insignia, Vision CLS, jaguar, Fulvia, 8C competizione, 407 Elixir.... La Ypsilon nasce bene...perchè ha anticipato la tendenza quando sembrava che il mondo stesse andando dall'altra parte...Penso che dopo il 2005 vedremo uscire molte auto interessanti..dopo alcuni anni di buio totale (quali auto ricordare dell'ultimo periodo???).

E proprio quello a cui pensavo. Tutti sti stanno svegliando da quando le italiane stanno uscendo auto belle ???

Bello ma da un altro lato diversi marchi cambiano radicalmente stile. Insomma...ci sta una corsa alla bellezza...spero che le italiane sapranno stare avanti a questa tendenza.

Ma come mai per anni non hanno fatto niente? ....

gli anni 80 furono decisamente peggiori degli anni 90........ non esistevano + coupè, spider, solo pochi modelli dai grandi numeri.

vedi .... in realtà le cose stanno diversamente.... quando si guardano gli stili a posteriori li si guarda con gli occhi del momento in cui si vive.

ma non è corretto.

ti spiego:

negli anni 80 tutto ciò che derivava dagli anni 70 era ritenuto il brutto per eccellenza.... non solo nelle auto.... pensa alla moda....

ai vestiti ultra aderenti degli anni 70 visti da uno degli anni 80 che indossava giacche gonfie con gli spalloni..... all'inizio degli anni 90 questa visione si trasformò progressivamente e ad oggi c'è una rivalutazione stilistica quasi unanime di quegli anni......... lo stesso avverrà per gli anni 80 e poi per gli anni 90

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