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Mercato piloti MotoGP 2008


Guest DESMO16

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..si, parlavo nell'arco di un quinquennio: un paio d'anni o tre nel team D'Antin, poi entrata nel team ufficiale Ducati

Un pò difficile pianificare tre anni in MotoGp al team D'Antin. Oggi ha accordo Ducati, domani se le prestazioni continueranno a languere chissà...

Il team D'Antin sta contattando Guintoli perchè non sanno che pesci pigliare... Non si è attuata una politica seria per migliorare il livello dei piloti, oggi essenziale. Un altro anno così triste e rischiano le moto visto che qualche team serio in giro ancora c'è.

A questo punto perchè non puntare su Biaggi? Comunque meglio di Guintoli e magari con qualche pretesa in meno del passato. Tutto sommato in sbk sembra essersi abbastanza rigenerato.

Per esempio perchè non fanno un'offerta seria a Michael Fabrizio in Motogp? Invece no. Gli propongono una 1198 in un team privato...

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  • 3 settimane fa...
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Guest DESMO16
Colpo di scena, accelarazione Gresini-Biaggi per il ritorno in MotoGp

Colpo di scena, contro ogni previsione il "corsaro" pare riuscire a centrare l'arrembaggio per tornare a dare battaglia nell'olimpo della MOTOGP nel 2008. La notizia bomba della firma del contratto di Max Biaggi con il Team Honda di Fausto Gresini è rimbalzata nel primo pomeriggio di martedì scuotendo gli ambienti del motomondiale, rinfocolando polemiche, dividendo subito il fronte degli aficionados, accendendo molti entusiasmi. E le voci di Ducati-Superbike in un team tutto suo e concorrente di Bayliss-Fabrizio (piloti ufficiali)? Girano, qualcuno le accredita, altri fanno sapere che sono uscite anche per alleviare lo stress mediatico su Gresini. Una cosa è certa: sono giorni decisivi in un senso o nell'altro. Se Biaggi, dopo una carriera prestigiosa, un anno sabbatico nel 2006, un 2007 ai vertici del mondiale SBK, fosse stato costretto ad attaccare il casco al chiodo sarebbe stata una beffa. Biaggi, come Rossi, fa bene al grande motociclismo. Se la ciliegina finirà sulla torta come si sussurra, un plauso a Fausto Gresini, alla Dorna, alla Honda e agli sponsor che hanno reso fattibile una operazione ritenuta impossibile fino alle ultime ore. Biaggi fa notizia. Oggi come sempre. Con Valentino (in questo caso non è determinante il numero dei titoli vinti come insegna in Formula uno Stirling Moss) è stato il pilota italiano di maggior levatura dal dopo Agostini in poi. Nel ciclismo Bartali ha incontrato Coppi, Gimondi si è trovato davanti il muro di Eddy Merx.

A Max è toccato Valentino. Il romano è stato l'anti Rossi per eccellenza, rivale in pista e fuori. E' stato, ben prima di Stoner, l'avversario più difficile e ostico per il sette volte iridato. Ma anche il pilota che ha subìto di più l'avvento del pesarese fino a esserne sopraffatto, prima psicologicamente poi in pista. I duelli del centauro romano con il "dottore" compongono pagine esaltanti della storia del motociclismo e le polemiche dei due mattatori, il loro modo di proporsi, pur così diversi, e di gestire l'immagine, hanno aperto la strada al nuovo motociclismo: non più sport da sangue e arena per lo zoccolo d'uro degli smanettoni della domenica ma palcoscenico dorato per rappresentazioni quasi ovattate, non più da sciabola ma da fioretto, in cui la realtà del rischio e della tensione si saldava con la "finzione" del grande spettacolo virtuale.

Così le corse di moto per la prima volta, non solo in Italia, sono entrate con le dirette della mondovisione nei salotti delle famiglie e molte volte, a fine corsa, un sorriso e una battuta felice di Rossi o un aggrottare di ciglia e una imprecazione di Biaggi valevano per il grande pubblico sui divani più del duello all'arma bianca fatto in pista a 300 all'ora. Nei grandi duelli dello sport, così come nella vita, non c'è posto per due. Sempre uno vince e l'altro perde. In questo caso la bilancia è stata impietosa. Da una parte Valentino saliva vertiginosamente, quasi incontrastato, sugli altari vincendo gare e campionati del mondo, dall'altra Max calava inesorabilmente. Un po' per sfortuna, molto per il suo carattere irascibile e per la superiorità "psicologica" del più giovane, strafottente, straordinario corridore figlio d'arte.

Basta con il passato, adesso. Biaggi mancava a questa MOTOGP dove il dittatore non è più Valentino. La kermesse ora ce l'ha in mano l'ultimo ribelle "irriverente", il canguro Stoner, intenzionato a chiudere l'era Rossi. Un'era straordinaria, irripetibile. Ma come tutte le ere, a termine. Chissà se Biaggi torna in MOTOGP per l'ultima vendetta: assaporare da vicino il crepuscolo e magari anche l'addio di Rossi. Molto meglio sarebbe ritrovare in pista un "corsaro" da battaglia, motivato, competitivo e sereno, per un 2008 da incorniciare nell'albo d'oro. Stavolta la lepre iridata è Stoner. Classe e grinta da vendere. Proprio come quella di Max e Vale. Due capaci di ogni prodezza. Uniti sono capaci anche di compiere il miracolo.

Libero Affari Italiani

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A dire il vero stamani ho letto in vari siti sportivi, che Max sarebbe in procinto di firmare per Ducati in Superbike; per la precisione andrebbe al team GSE di Darrell Healey!

Vedremo come evolverà anch questa vicenda!

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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La Ducati salva Biaggi

Max correrà in Superbike con la 1198 R nel team britannico GSE

di Paolo Scalera

La Honda, domenica scorsa, a Sepang in Malesia, ha sbattuto la porta in faccia a Max Biaggi, interpellato da Fausto Gresini per sostituire Marco Melandri all’interno del team italiano tre volte vice­campione del mondo. Di fronte al ” niet” di Kosuke Yasutake, nuovo managing director del­l’HRC, Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, dopo aver parlato con il pilota romano al telefono non ha mosso un dito. Un erro­re probabilmente, visto che l’ex iridato, avversario storico di Valentino Rossi, avrebbe fatto molto di più per l’audien­ce della MotoGP di un eventua­le passaggio al monogomma, identificato come panacea dei mali della classe regina, in leg­gero calo di ascolti.

Al contrario del manager spagnolo, però, si è mossa la FGSport, organizzatrice del campionato Su­perbike, da poco partner di Infront Sport & Media che dopo aver perso Toseland, passato in MotoGP con la Yamaha, ha deciso che non poteva lasciarsi scappare l’altra stella del Mondiale. Il pilota romano, infatti, al suo esor­dio nel Mondiale delle derivate di serie si è battuto per il titolo sino all’ultima gara di Ma­gny Cours, vincendo tre gare e salendo sul po­dio in 17 occasioni, conquistando il cuore dei tifosi della specialità, come ha dimostrato l’in­credibile successo di pubblico - 80.000 spetta­tori nei tre giorni - ottenuto dal GP di Vallelun­ga, alle porte di Roma.

Anche Maurizio e Paolo Flammini, però, nul­la avrebbero potuto senza avere a disposizione una moto e una squadra in grado di battersi per il Mondiale a fianco di Biaggi. La mossa più importante, in questo senso, l’ha fatta la Ducati che, nonostante fosse già a ranghi com­pleti con Troy Bayliss e il giovane connaziona­le di Max, Michel Fabrizio, inserito nel team ufficiale Xerox, si è prodotta in uno sforzo im­portante mettendo a disposizione del Corsaro una delle nuova 1198 R.

LA NUOVA SQUADRA - Trovata la moto, si è fat­to sotto per gestirla il team inglese GSE di Dar­rell Healey, attuale manager di Bayliss. Una squadra con una grandissima esperienza con le bicilindriche bolognesi. Basterà infatti dire che è stato questo team, nel 1998, a lanciare Troy Bayliss nel Mondiale Superbike e sem­pre la medesima squadra ha fatto correre Neil Hodgson e James Toseland, altri due iridati della specialità. Il team GSE, prima dell’arrivo di Biaggi, aveva quasi deciso di rimane­re a correre nel campionato britannico Superbike, dopo aver cercato inutilmente i fondi per far correre nel Mon­diale Leon Haslam e il cam­pione in carica della Super­stock Nicolò Canepa.

La presenza di Biaggi, ovvia­mente, ha cambiato rapida­mente le carte in tavola ed ora sembra che al fianco di Max possa approdare la giovane speranza britannica Leon Ca­mier, un ventenne di Asford, nel Kent che l’anno passato ha corso nella British Superbike con la Honda e che nel 2003, a 17 anni, prese parte al mondia­le della 125.

Da definire, in questo mo­mento, rimane il nome del fi­nanziatore della squadra, ma sembra che ci siano delle trat­tative già avviate. Del resto il primo a comprendere che il nome di Biaggi po­teva essere ben speso con gli sponsor era sta­to Fausto Gresini, un manager con l’occhio lun­go che aveva capito in anticipo il potenziale di una squadra dove l’esperto Biaggi avrebbe af­fiancato il giovane Alex De Angelis.

CHI VINCE E CHI PERDE - Ciò che non è riusci­to alla MotoGp sembra dunque che riuscirà al­la Superbike. Da questa storia, comunque, l’unica ad uscire perdente è la Suzuki, che Max aveva portato a battersi per il mondiale. Sia la Ducati che la Honda, infatti, si sono raffortate e schiereranno tre piloti ciascuna: Carlos Che­ca, l’iridato della Supersport Kenan Sofuoglu ed il campione della BSB Riyuchi Kyonari, la casa giapponese; Troy Bayliss, Michel Fabrizio e Max Biaggi quella italiana.

Fonte: corriere dello sport 24/10

Vedremo se è vero.

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è già stata smentita questa notizia

il team GSE rimarrà nel campionato inglese

E intanto il Team Gresini ha ufficializzato Shinya Nakano!

Gresini sceglie Nakano

114247.jpgShinya Nakano andrà ad affiancare Alex De Angelis completando così lo schieramento del Team Honda Gresini per il campionato del mondo 2008 in sella alla Honda RC212v gommata Bridgestone.

"Sono contento di annunciare Shinya Nakano per la prossima stagione - ha detto Fausto Gresini -. Sono sicuro che Shinya sia un pilota con un grande potenziale, espresso finora solo in parte. Crediamo molto in lui, così come ci credono anche HRC e Bridgestone. Con il pilota giapponese abbiamo siglato un accordo di un anno con una opzione in nostro favore. Inizieremo subito dopo il Gran Premio di Valencia a preparare la nuova stagione con un'importante sessione di test dove i nostri piloti potranno prendere confidenza con la RC212v gommata Bridgestone".

Grande soddisfazione anche per il nuovo centauro: "Sono contento di iniziare questa nuova avventura con il team Honda Gresini - ha detto Nakano -. Ho molta fiducia in Fausto, che era un pilota prima di diventare un team manager che da molti anni lavora molto bene con Honda Hrc. Penso di avere qualcosa da imparare da questa squadra. Saluto Alex De Angelis, il mio nuovo compagno di squadra, sono sicuro che insieme faremo una bella stagione. Sono contento di tornare a lavorare con Bridgestone di cui ho un buonissimo ricordo".

www.sportal.it

Per Max ora la vedo un po'scuretta!

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E intanto il Team Gresini ha ufficializzato Shinya Nakano!

Certo che sono inflessibili i jap; giurarono di farla pagare a max per le sue dichiarazioni l'anno che è stato all'HRC e stanno mantenendo fede alla loro promessa:?

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