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Ma cosa succede a Rossi-Ducati??


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Guest EC2277
Valentino Rossi ha chiesto a Gresini una Honda per il 2012?

Pubblicato il giovedì 04 agosto 2011 da Michele Lallai

Il rapporto fra Valentino Rossi e la Ducati era partito con il piede giusto. Avevano una moto con qualche problema di performance e questo si sapeva, Rossi ha accettato di buona lena la sfida di portare la Desmosedici alla vittoria, ma la situazione è sfuggita di mano un po’ a tutti. Nelle ultime settimane c’è grande confusione, e non si capisce se tornare indietro o andare avanti con soluzioni inedite dalla dubbia efficacia.

Mentre i sostenitori di Rossi acclamano a grande voce un telaio a doppio trave, i rumors si rincorrono. Il più spietato vuole Valentino Rossi in rotta con Ducati per mettersi in proprio con un team tutto suo e moto Honda, a questa diceria sia accoda ora una presunta dichiarazione di Marco Melandri, che avrebbe confermato che Rossi è in contatto con Fausto Gresini, al quale ha chiesto una Honda per il 2012.

Notiziona da prendere con le molle, ovviamente, soprattutto quando lo stesso Valentino ha confermato l’impegno con Ducati anche nel 2012. Nelle vicende da telenovela fra la Rossa e Rossi potrebbe invece arrivare presto il tanto chiaccherato telaio perimetrale, quello che dovrebbe portare a Valentino un po’ di feeling in più sul comportamento del mezzo e di conseguenza delle performance più accettabili. Gresini, Melandri, Rossi… attendiamo conferma o smentita di queste indiscrezioni dagli interessati.

Fonte: httpwww.motoblog.it

Jeremy Burgess “Valentino Rossi non ha sottovalutato la sfida Ducati, ma gli altri sono andati molto avanti”.

Pubblicato il 5 agosto 2011

Arrivati a metà stagione è tempo di fare bilanci. Quello di Valentino Rossi in Ducati è decisamente deficitario, per lui un solo podio (fortunoso) in dieci gare e distacchi in gara sempre pesanti. In molti iniziano a pensare che Rossi abbia sottovalutato la sfida Ducati, non è però di questo parere Jeremy Burgess, capo tecnico che segue Rossi sin dagli esordi nella classe regina. Secondo l’australiano la verità è che gli altri (leggasi Honda e Yamaha) hanno migliorato molto, mentre la Ducati è rimasto al palo. Soprattutto la casa dall’ala dorata ha vinto più GP quest’anno (e mancano ancora otto gare) rispetto alle stagioni precedenti dell’era 800cc.

Penso che abbiamo sottovalutato che tipo di miglioramento potessero fare gli altri – ha detto Burgess così come riportato da MCN – Casey (Stoner) ha alzato il potenziale di tutti i piloti Honda. Ha chiaramente innalzato il livello e solo la sfortuna potrebbe fargli perdere il campionato. Non ci si può aspettare che sia facile correre con la Ducati. Ha costruito una moto diversa dagli altri in termini di telaio e non ci sono tante esperienze e di informazioni su come dovrebbe funzionare, quindi il lavoro che stiamo facendo non si può confrontare con nessuno, siamo in una sorta di posizione neutra. In passato sono state seguite strade che hanno prodotto risultati inconsistenti e forse non è il modo il modo ideale di lavorare. Penso che se guardiamo i risultati della Ducati nei suoi primi anni in MotoGP, ci sono stati due piloti a Loris (Capirossi) e Troy (Bayliss) che erano entrambi in grado di finire tra i primi quattro. Era una moto secondo me più guidabile. Col passare del tempo, in qualche modo ci siamo allontanati dal modo a cui piace correre a molti piloti e quindi non si è costruita una moto che andasse forte con tutti.”

Fonte: http://motograndprix.motorionline.com

Ducati: «Sperimentiamo nuove soluzioni».

Sotto la spinta degli sponsor la casa di Borgo Panigale vuole uscire dall'impasse in cui è ferma e sviluppare novità che consentano a Rossi di tornare competitivo.

BORGO PANIGALE, 4 Agosto – Finora la stagione di Valentino Rossi alla Ducati è stata deludente e ardua al tempo stesso. Un solo podio in dieci gare, una media di 30'' di distacco a gara dai primi. E le cose non sono andate meglio al compagno di squadra Nicky Hayden. Questi risultati mediocri hanno fatto storcere il naso al principale sponsor della Ducati, il gigante del tabacco Philip Morris, che sta chiedendo un miglioramento rispetto ai milioni di euro investiti per il passaggio di Rossi alla moto bolognese. «Le prime persone che non sono soddisfatte dei risultati sono i dirigenti della Ducati, Valentino e Nicky», ha detto il responsabile di pista Alessandro Cicognani. «Tutti i partner realmente ci sostengono, sanno che stiamo lavorando duramente e questo è l'unico modo che sappiamo fare per risolvere una situazione difficile. Lavorando sodo».

SPINTA PER IL NUOVO TELAIO? - La Philip Morris potrebbe auspicare una maggiore competitività, facendo ricorso alla costruzione di un nuovo telaio in stile Yamaha richiesto anche da vari piloti, tra cui Capirossi. Il tecnico della Ducati appare tra le righe possibilista: «Non abbiamo alcun grosso problema per quanto riguarda le preoccupazioni degli sponsor», spiega Cicognani. «Dobbiamo continuare a lavorare e non rinunciare a sperimentare, sia in pista ma soprattutto a casa, in fabbrica». Rossi ha voluto creare una nuova moto, la nuova Desmosedici GP11.1, ma secondo i detrattori si tratterebbe di un passo indietro rispetto alla Desmosedici originaria, che aveva solo 15'' di ritardo dalla vetta. «Valentino è stato tanti anni alla Yamaha e ha uno stile di guida basato su quella moto, ci vuole un po' di tempo perché lui si adatti alla Ducati e la Ducati limi i suoi difetti per consentirgli di andare veloce», ha chiuso Cicognani.

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Ducati, Cicognani è convinto: «Ritmo giusto».

Alla Ducati sono consapevoli delle enormi difficoltà di una stagione ormai compromessa, ma sono anche convinti di avere la chiave per risolvere i problemi.

BORGO PANIGALE, 29 Luglio – La Ducati fa il punto della situazione dopo dieci GP e in attesa di incominciare, a Brno, il “girone di ritorno” della stagione 2011. Il Project Director MotoGP della Ducati, Alessandro Cicognani, racconta questa prima parte di campionato, sicuramente al di sotto le aspettative sia dei tifosi che degli adetti ai lavori. «Diciamo soltanto che è stato un avvio complicato, ci aspettavamo molto di più, e invece ci sono stati alcuni problemi con il recupero della spalla di Vale e con la ricerca del giusto feeling fra Nicky Hayden e la sua moto», ha spiegato il tecnico Ducati. «Poi è arrivato qualche buon risultato, come per esempio il primo podio di Jerez con Nicky e quello di Le Mans con Vale, ma subito dopo è riapparsa qualche incertezza».

RITARDO DI UN SECONDO DALLA HONDA – Il punto sulla stagione è molto semplice: la Ducati prende circa un secondo a giro dalla Honda e dalla Yamaha e questo distacco, che non è migliorato nemmeno introducendo la nuova moto GP11.1, si è visto a Laguna Seca quando Rossi ha terminato 30'' dietro il vincitore Stoner, su una gara di 32 giri. Cicognani ha chiarito l'obiettivo della Ducati per la seconda parte del Campionato. «Il nostro obiettivo è migliorare: giorno dopo giorno, gara per gara, vogliamo essere competitivi per la vittoria e ci impegneremo costantemente per arrivare a questo risultato. Sono convinto che però, ora, il ritmo raggiunto sia quello giusto; continueremo in questa direzione», ha concluso.

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Hayden: «La GP11.1 è la moto del futuro».

L'americano della Ducati interviene nelle polemiche relative alla mancanza di risultati ed è convinto che a Borgo Panigale stiano lavorando per risolvere definitamente i problemi delle Rosse.

BORGO PANIGALE, 28 Luglio - Nicky Hayden ha confermato che la Ducati in futuro userà la nuova moto al posto della vecchia GP11. La GP11.1, radicalmente rinnovata, sarà la moto di entrambi i piloti in un prossimo futuro, nonostante l'americano abbia scelto di rimanere con la vecchia versione nello scorso fine settimana al Gran Premio degli Usa. Il pilota del Kentucky ha guidato brevemente la nuova GP11.1 durante le prove di Laguna Seca lo scorso fine settimana, ma in gara ha corso con la GP11 che aveva guidato per le nove gare prima della California. «Mi piacciono alcuni aspetti della nuova GP11.1, tra cui il nuovo cambio, ma c'era troppo rischio utilizzare una moto da corsa con cui avevo poca esperienza nella sua gara di casa. Non volevo cadere o rovinare tutto davanti ai miei tifosi e ai miei familiari. Probabilmente entro pochi mesi la GP11.1 sarà la moto standard. A Laguna però, essendo una pista che amo, non volevo fare il test. Forse dopo Brno, quando si proverà per tutto il giorno, posso saperne di più e andare avanti da lì. Se questo è il futuro dobbiamo a un certo punto iniziare a collaudarla. Penso che sia uno dei motivi per cui Valentino vuole assolutamente rimanere su di lei, sa che è il futuro».

NOVITA' RILEVANTI – La nuova GP11.1 presenta una nuovo forcellone, una nuova sospensione posteriore e un telaio rivisto rispetto alla GP11. Ma in pista finora la differenza è minima, con Rossi e Hayden divisi da meno di un secondo nelle ultime due gare al Sachsenring e a Laguna Seca nonostante guidassero moto completamente diverse. Hayden ha in merito le idee chiare: «Ci manca qualcosa. Non è solo il telaio, che in questo momento sta girando un po' meglio. Parlo dell'adattabilità della moto. Gli altri hanno avuto un grande passo in questi mesi, e dobbiamo fare qualcosa per averlo anche noi. Non so cosa stanno preparando giù in fabbrica in Ducati. So che stanno lavorando. Tutti lavorano sodo. Il lavoro alla lunga paga, ma al momento non stiamo ottenendo quello che meritiamo ed è abbastanza frustrante».

Fonte: www.corrieredellosport.it

Melandri: "La Ducati mi mandò dallo psicologo: ora guardate Rossi".

Frecciata del centauro alla sua ex-scuderia.

Pubblicato il 28/07/11

Altro che psicologo: il problema della Ducati in MotoGp non è nella testa del pilota ma nella progettazione della moto. Il messaggio, forte e chiaro, arriva dalla Superbike per bocca dell'ex-centauro della Rossa di Borgo Panigale, Marco Melandri.

"Se l'anno scorso mi avessero ascoltato avrebbero avuto una moto migliore: invece hanno dato tutte le colpe a me e come soluzione mi hanno mandato dallo psicologo - è sbottato il ravennate, come riportato dall'edizione cartacea della "La Gazzetta dello Sport - La situazione nel Mondiale MotoGp mi pare così compromessa che non vedo alternative: secondo me la Ducati e Rossi sono destinati al divorzio".

"Per quanto mi riguarda, invece, ora sono felicissimo alla Yamaha: ogni giorno che passa sono sempre più innamorato della R1 - ha aggiunto Melandri - Certo dobbiamo migliorare in alcune aree ma guardiamo avanti con questa fantastica squadra. Dopo aver cambiato quattro moto e quattro team negli ultimi quattro anni sono contentissimo di correre qui anche nel 2012 senza dover ripartire ancora una volta da zero".

Di sicuro nelle parole di Melandri ci può essere un minimo di rancore per quanto avvenuto l'anno passato ma i problemi della Ducati sono evidenti e finora Valentino non sembra essere riuscito a trovare il bandolo della matassa, barcamenandosi tra GP 11 e GP 11.1 senza che in gara ci siano stati reali progressi.

Probabilmente nel Gran Premio di Brno vale potrà contare su nuova configurazione elettronica ma per i guai seri all'anteriore servono modifiche che sono decisamente più strutturali e c'è già chi si augura che a Borgo Panigale si lavori in vista del 2012 per una moto magari tecnicamente meno "rivoluzionaria" nelle soluzioni ma più concretamente efficace in pista. Anche perché al 99% alla guida ci sarà ancora Valentino e né Rossi né la Rossa vogliono vivere un'altra stagione come quella attuale. Altrimenti il divorzio nel 2013 sarà scontato.

Fonte: http://sport.virgilio.it

Valentino Rossi: 'Non so se basti cambiare telaio per andar più forte'.

Conclusa la prima parte della stagione, per Valentino Rossi è il momento di tracciare un bilancio. L'asso di Tavullia non si è mai adattato alla Ducati, moto che richiede una guida diversa dalle giapponesi, e secondo Valentino, un nuovo telaio non risolverebbe i problemi della casa di Borgo Panigale.

Quando nel dopo gara di Laguna Seca a Valentino gli è stato chiesto se per risolvere i problemi della Desmosedici ci volesse un nuovo telaio, il nove volte campione del mondo ha risposto che lui fa il pilota non il tecnico e ha aggiunto "Non so se basti cambiare telaio per andar più forte perché sono un pilota e non ho la risposta. Spero che in Ducati qualcuno ce l’abbia. Ne basta una e speriamo sia quella giusta".

Anche Loris Capirossi parla dei problemi della Ducati: "Abbiamo chiesto a Filippo Preziosi di fare un telaio vero e proprio. Il problema con la Ducati è la rigidità. Non si può modificare la rigidità agendo solamente sul forcellone e sulla forcella. La parte più importante è il centro e il motore e non è possibile modificare la rigidità. Non si riesce a percepire il limite, questo è il problema più grande. Quando hai un problema con il posteriore è possibile controllarlo, ma con l’anteriore non si può fare nulla".

L'ex ducatista Marco Melandri ha parole dure per la casa di Borgo Panigale, "Se l'anno scorso mi avessero ascoltato avrebbero avuto una moto migliore, invece hanno dato tutte le colpe a me e come soluzione mi hanno mandato dallo psicologo". Per il pilota ravennate Valentino e la Ducati sono destinati al divorzio.

di Rossano Mazzoli

Fonte: www.viverepesaro.it

Modificato da EC2277
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stoner spesso a podio...e macho al 99% era sempre ultimo...e lui dice che non era un problema suo...

Non mi risulta che rossi o gli altri arrivino ultimi tutte le gare

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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L’altra news da analizzare riguarda Ducati, che con un piccolo trafiletto sull’ultimo comunicato stampa annuncia che non ci saranno 1000 a Brno ma solo le 800 attualmente utilizzate. Un chiaro segnale che il progetto GP12 è stato considerato un fallimento e si sta lavorando a qualcosa di più performante. Come scritto negli scorsi giorni, Ducati ha preso seriamente in considerazione l’idea di reinventare completamente la moto e c’è una seria possibilità (o speranza?) di vedere un telaio a doppio trave nella moto del prossimo anno come richiesto dallo stesso Rossi.

Le bocche sono cucite e le 1000 per ora accantonate. Ducati è stata la prima marca in assoluto ad aver portato al debutto le moto per il prossimo anno, per poi rimescolare le carte e tentare di utilizzare la ciclistica GP12 per racimolare qualche risultato nella stagione in corso. Con questa assenza in una giornata di test importante, non possiamo che aspettarci un’altra 1000 con il botto, ma questa volta il fallimento non è ammesso.

Fonte: http://www.motoblog.it/post/30964/motogp-il-lunedi-dopo-brno-scendono-in-pista-le-1000-ma-ducati-testera-solo-le-800#continua

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Guest EC2277

Se il problema è realmente la rigidezza della porzione centrale del telaio, allora potrebbe essere sufficiente passare da due semiscocche in carbonio con motore portante ad un monoscocca con motore non portante. Ma credo che la Marlboro non tolleri altre possibilità d'errore percui opteranno per la soluzione meno rischiosa.

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  • 2 settimane fa...

Da quanto ho capito, la necessità di aumentare la rigidezza del telaio anteriore derivava dal bisogno di ridurre l'ampiezza delle oscillazioni all'anteriore dovute alle vibrazioni del motore. Memorabili, in tal senso, sono le uscite di curva con le prime DesmoGP di Gibernau e soprattutto Capirossi con l'anteriore della moto che sbacchettava a destra e sinistra come un ossesso. Con il carbonio scatolato hanno reso granitico l'anteriore, ma così facendo nessuno ha più confidenza con l'ingresso in curva.

Ora, per mia personalissima opinione, non è necessario adottare un doppia trave per evitare entrambi i problemi, ma l'accoppiata "vibrazioni motore"-"rigidezza telaio anteriore" necessita di un attento e lungo studio, monco soprattutto di una serie di dati storici che invece le altre case hanno riguardo le loro soluzioni ipercollaudate. Il punto è che questo vuol dire testare materiali, forme, geometrie che non si ottimizzano e soprattutto non si armonizzano tra loro con il lavoro di una settimana.

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Problemi risolti :mrgreen: :

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LA FOTO: Scoop, la Desmosedici è 2X2!

Giovedì 18 Agosto 2011 09:28 di Ernesto Emmi

Non l'abbiamo pubblicata subito, questa immagine scattata durante i test di Brno perché non volevamo dare indicazioni alla concorrenza visto che si tratta di un'incredibile scoop: la Ducati a Brno ha provato una versione della sua Desmosedici con due ruote motrici.

L'immagine mostra infatti i meccanici (alcuni dei quali visibilmente in uno stato di allerta) mentre con l'apposito avviatore stanno facendo girare la ruota anteriore: uno dei piccoli problemi del sistema, ancora allo stato prototipale, è che le due ruote vanno infatti avviate separatamente. Questo perché, per una questione di ingombri e di biella-manovella, il moto alle due ruote è trasmesso da giunti viscosi brematurati. Una tecnologia che allo stato attuale dell'arte possiede la sola Ducati e che ha mosso i primi passi addirittura anni fa quando la casa di Borgo Panigale partecipava alla Parigi-Dakar. Il primo prototipo fu infatti fatto provare a Ciro De Petri, ma accantonato quando il velocissimo dakariano disse: "grazie, ma ad ammazzarmi provo ad ogni tappa anche senza questo sistema".

A provare la novità, brevemente (ed infatti non se ne è accorto nessuno!) è stato il solo Nicky Hayden, che si è detto entusiasta: "il sistema mette fine ai problemi di confidenza che ci sta dando l'anteriore. La gomma davanti, infatti, morde l'asfalto con grande efficacia e l'accelerazione, grazie all'aumentata superficie di contatto della gomma a terra è fantastica. C'è ancora un po' da lavorare sull'elettronica, ma ciò è normale".

LA FOTO: Scoop, la Desmosedici è 2X2!

 


 

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