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Ricostruzioni di auto d'epoca - Dall'Italia e dal Mondo


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Beh, non fu un vero e proprio flop (la 1° serie sì ;)), ma la Lancia per tradizione ha sempre avuto più successo con le derivate (vedasi Flavia, Fulvia, Beta, ecc.) che con le berline :nonso:.

Ricordo un racconto del Dottor Masala che diceva che era stato imposto alle filiali di farle girare continuamente per farle vedere perchè la 1° serie proprio non andava.

Un altro racconto suo di quando arrivò in filiale una Nobildonna Lancista da sempre, scese dalla sua Aurelia si avvicinò alla Beta la guardò, fece per aprire la porta............e se risalì in auto e ne andò.

Disse solo che una Lancia non poteva avere simili maniglie :shock:

Ma erano in plastica per caso? Perchè non ricordo.

Questo spiega anche le paranoie per le pellicce, sicuramente più importanti per il Lancisti rispetto al caricare il fuoribordo :mrgreen:

Ma del resto io sono un tamarro Alfista figlio di Alfista :mrgreen:

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I Lancisti sono un popolo a parte (come i Fiattari, i Vaggari e gli Alfisti). Abituati a panni eccelsi e legni pregiati, mal si adattano al mutare del tempo (e lo dico da possessore di Lancia). Basta vedere come i progettisti si siano complicati la vita su Gamma per non bagnare le pellicce delle sciure lanciste e i mariti, invece che apprezzare, criticarono gli stemmi non più in metallo ma in plastica dell'era Fiat. Figuriamoci se vedessero gli stemmi della ma Ypsilon che hanno il nuovo design e sono pieni di bolle...

el Nino

[sIGPIC][/sIGPIC] I sogni a volte si avverano. Tu sei il mio.

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Grazie Roberto per la delucidazione ;)

Tra l'altro l'accenno all'accoglienza tiepida riservata alla Beta mi fa ricordare invece alcune pubblicità su carta stampata dell'epoca, in cui ne veniva esaltato anche il successo di pubblico in buona sostanza :shock: Insomma, l'hanno fatta un po' fuori dal vaso...si direbbe che hanno raccontato una mezza bugia :?

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Sì quella pubblicita' della Trevi la ricordo anch'io :) Ero convinto pero' di aver visto qualcosa del genere anche sulla Beta 2v, magari ricordo male.

Tuttavia almeno a occhio, posso dire che dalle mie parti la Trevi non è stata così un flop, non era difficile da incrociare sulle strade. Non è da escludere pero' che abbia patito in qualche modo l'arrivo della Prisma, anche se questa apparteneva ad un segmento inferiore.

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Sì quella pubblicita' della Trevi la ricordo anch'io :) Ero convinto pero' di aver visto qualcosa del genere anche sulla Beta 2v, magari ricordo male.

Tuttavia almeno a occhio, posso dire che dalle mie parti la Trevi non è stata così un flop, non era difficile da incrociare sulle strade. Non è da escludere pero' che abbia patito in qualche modo l'arrivo della Prisma, anche se questa apparteneva ad un segmento inferiore.

Tieni presente però che tu vivi a Torino e l'occhiometro risulta un pò sfalsato da vetture aziendali Dirigenti, vetture dipendenti Lancia e relativi parenti.

Qualche anno fa mi stupivo sempre per le Thesis che si vedevano a Torino (e a Roma, ma vabbè li era altra cosa) mentre qui sotto la Madonnina erano merce rara per finire nel Triveneto ove erano impossibili da vedere (berlinone solo rigorosamente made in D)

Del resto anche all'inizio degli anni '90 la zona est di Milano e relativa periferia pullulava (relativamente ovvio) di Mini.................che invece risulatavano invendibili in qualunque altra parte del mondo.

Nella zona Ovest (dal Portello ad Arese) fino la fine degli anni '80, sembrava quasi che metà del parco circolante fosse.........indovnate un pò che è facile :lol:

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Sì quella pubblicita' della Trevi la ricordo anch'io :) Ero convinto pero' di aver visto qualcosa del genere anche sulla Beta 2v, magari ricordo male.

Tuttavia almeno a occhio, posso dire che dalle mie parti la Trevi non è stata così un flop, non era difficile da incrociare sulle strade. Non è da escludere pero' che abbia patito in qualche modo l'arrivo della Prisma, anche se questa apparteneva ad un segmento inferiore.

Tieni presente però che tu vivi a Torino e l'occhiometro risulta un pò sfalsato da vetture aziendali Dirigenti, vetture dipendenti Lancia e relativi parenti.

Qualche anno fa mi stupivo sempre per le Thesis che si vedevano a Torino (e a Roma, ma vabbè li era altra cosa) mentre qui sotto la Madonnina erano merce rara per finire nel Triveneto ove erano impossibili da vedere (berlinone solo rigorosamente made in D)

Del resto anche all'inizio degli anni '90 la zona est di Milano e relativa periferia pullulava (relativamente ovvio) di Mini.................che invece risulatavano invendibili in qualunque altra parte del mondo.

Nella zona Ovest (dal Portello ad Arese) fino la fine degli anni '80, sembrava quasi che metà del parco circolante fosse.........indovnate un pò che è facile :lol:

I Lancisti sono un popolo a parte (come i Fiattari, i Vaggari e gli Alfisti). Abituati a panni eccelsi e legni pregiati, mal si adattano al mutare del tempo (e lo dico da possessore di Lancia). Basta vedere come i progettisti si siano complicati la vita su Gamma per non bagnare le pellicce delle sciure lanciste e i mariti, invece che apprezzare, criticarono gli stemmi non più in metallo ma in plastica dell'era Fiat. Figuriamoci se vedessero gli stemmi della ma Ypsilon che hanno il nuovo design e sono pieni di bolle...

el Nino

Il Lancista a mio modo di vedere è sempre stato molto conservatore ed ogni cambiamento ha dovuto metabolizzarlo con calma.

La prima serie di ogni modello (Appia compresa) ha sempre avuto difficoltà ad imporsi, la seconda va bene e la terza fa il botto (vedi anche Beta)

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Un altro racconto suo di quando arrivò in filiale una Nobildonna Lancista da sempre, scese dalla sua Aurelia si avvicinò alla Beta la guardò, fece per aprire la porta............e se risalì in auto e ne andò.

Disse solo che una Lancia non poteva avere simili maniglie :shock:

Ma erano in plastica per caso? Perchè non ricordo.

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No, le maniglie erano di metallo (zamak), as usual; erano le serrature che erano quelle della 132 e quindi le portiere, aprendosi o chiudendosi, non facevano più il classico "flup" delle Lancia precedenti.

Ok, è roba da Lancisti malati di Lanceria, ma tant'è ... 8-)

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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Tieni presente però che tu vivi a Torino e l'occhiometro risulta un pò sfalsato da vetture aziendali Dirigenti, vetture dipendenti Lancia e relativi parenti.

Qualche anno fa mi stupivo sempre per le Thesis che si vedevano a Torino (e a Roma, ma vabbè li era altra cosa) mentre qui sotto la Madonnina erano merce rara per finire nel Triveneto ove erano impossibili da vedere (berlinone solo rigorosamente made in D)

Del resto anche all'inizio degli anni '90 la zona est di Milano e relativa periferia pullulava (relativamente ovvio) di Mini.................che invece risulatavano invendibili in qualunque altra parte del mondo.

Nella zona Ovest (dal Portello ad Arese) fino la fine degli anni '80, sembrava quasi che metà del parco circolante fosse.........indovnate un pò che è facile :lol:

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Beh sì giocare in casa sicuramente aiuta :) Erano cmq altri tempi, il cliente Lancia era mediamente ancora il classico quadro o dirigente, o medico, a parte i dirigenti Fiat.

In quel periodo il padre di un mio amico, impiegato in banca, aveva una Trevi 2000 i.e. tanto x fare un esempio...;)

Cmq le Mini Innocenti non erano rare neppure a Torino eh :D

Gli anni '80 sono forse stato l'ultimo periodo nel quale c'era il legame al marchio, c'era un senso di appartenenza.

Il Lancista rimaneva comunque in Lancia, come Alfista li rimaneva.

Poi a questo legame si è sostituito il legame al livello dell'auto (si scende da BMW per passare in AUDI e poi in MB senza problema, ma tutte rigirosamente premium made in D) o alla tipologia di auto (SUV in primis).

E' difficile oggi trovare qualcuno veramente legato ad un marchio, anche perchè molti marchi storici non hanno più prodotto e le peculiarità tecniche si sono appiattite fortemente.

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