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Mercato piloti 2010/'11


Navarre75

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2) Mi auguro che Schumy rimanga anche nel 2011. Non è quello di una volta e 8 volte su 10 le busca da Rosberg.... ma se avesse una vettura competitiva (una delle top 3)... forse oggi sarebbe matematicamente in lotta per il mondiale... e parleremmo di miracolo Schumy.

Se la Mercedes dovesse fare una super vettura l'anno prossimo... lo rivedremo sicuramente nei primi posti. E sarà comunque un piacere.

Concordo.

Aggiungiamo che la mercedes è già concentrata sulla vettura 2011...

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mah, non so se sarebbe in lotta per il mondiale su una delle vetture top, ricordiamoci anche che rosberg ha quasi 3 volte i punti di shumy.

Rosber 112 punti (a 12 da Massa che corre con vettura top) mentre michael ne ha 46, ben uno in piu di sutil :| e 62 meno di kubica suo predecessore in classifica..

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mah, non so se sarebbe in lotta per il mondiale su una delle vetture top, ricordiamoci anche che rosberg ha quasi 3 volte i punti di shumy.

Rosber 112 punti (a 12 da Massa che corre con vettura top) mentre michael ne ha 46, ben uno in piu di sutil :| e 62 meno di kubica suo predecessore in classifica..

Giustissimo, ma sono convinto che con auto competitiva lui stesso sarebbe stato più competitivo. E' questione anche di stimoli credo.....

Poi ovviamente qui ragioniamo con i se e con i ma... :D

L'anno prossimo sarà la prova del 9.... immagino che la Mercedes stia costruendo l'auto sulle indicazioni di Schumy (sempre che corra nel 2011)....

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Kimi-Renault: prove di rientro

Il team principal: "Voglio incontrarlo"

La Renault ora fa sul serio. Il team principal della casa francese Eric Boullier incontrerà Kimi Raikkonen per capire se c'è l'intenzione da parte del finlandese' date=' quest'anno impegnato nel mondiale Rally, di tornare in Fprmula 1. Petrov non convince. "Vogliamo davvero prendere in considerazione tutte le opzioni - ha dichiarato il manager ad Autosport -. Kimi rimane uno dei nostri obiettivi ma voglio capire di più sul suo desiderio di tornare".

Raikkonen sta disputando la sua prima stagione nel Mondiale rally al volante di una Citroën C4, con risultati non proprio entusiasmanti. Per questo vorrebbe tornare nel grande circus. La Renault deve ancora comunicare il pilota che il prossimo anno affiancherà il polacco Robert Kubica. "Si avvicina il momento in cui annunceremo la nostra decisione e vogliamo valutare tutte le opzioni", dice Boullier. "Ho deciso di dire ad alcuni piloti che non rientrano nei nostri piani, ma Kimi resta uno dei nostri possibili scenari", prosegue.

Raikkonen sembra essere attualmente la prima alternativa a Vitaly Petrov. Il russo deve convincere la Renault a confermarlo per il 2011, ma le sue ultime prestazioni non sono state convincenti. A Singapore ha fatto un altro errore in qualifica nelle Q2, danneggiando la sua auto. "Continua a fare errori. Dobbiamo capire le reali possibilità di un suo completo adattamento alla F.1 e noi dobbiamo dargli il massimo supporto. Se Robert si batte come adesso per la quinta posizione e Petrov può finire settimo o ottavo allora va bene. Questo è ciò che ci aspettiamo da un giovane pilota. Se lui è già al limite, poi, è una questione diversa", dice il manager della casa francese.

Boullier analizza l'ultimo GP di Petrov. "Gli mettiamo molta pressione, a Singapore non aveva il passo giusto il venerdì, il sabato era lì ma ha chiuso tredicesimo dopo un incidente", spiega. "La sua gara poteva essere buona, ma ha aperto un po' troppo la porta quando Hulkenberg lo ha centrato con una manovra da kamikaze. Le corse sono così ed è stato sfortunato".

A favore di Petrov giocano gli interessi commerciali della Renault in Russia. Ma Boullier specifica: "Non è assolutamente un problema di soldi, si tratta di capire se potrà essere un secondo pilota decente in grado di andare a punti il prossimo anno".

Se i risultati non dovessero arrivare nelle ultime quattro gare della stagione, allora per il finlandese le porte si aprirebbero sul serio.

28 settembre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Renault – Raikkonen: previsto faccia a faccia

Eric Boullier' date=' team boss della Renault, ha intenzione di organizzare un incontro con Kimi Raikkonen per parlare di un suo possibile rientro in F1 al fianco di Robert Kubica, nel team francese, a partire dall’anno 2011.

Come “Autosport” ha rivelato all’inizio di settembre, la Renault e il pilota finlandese sono in stretti contatti per discutere, per l’appunto, di questa possibilità di un rientro di Kimi al volante di una F1 dopo l’esperienza maturata nel mondo dei rally in quest’anno: il team francese non ha ancora confermato il russo Vitaly Petrov per l’anno prossimo, ma non ha nemmeno escluso tale possibilità mettendo in mostra i miglioramenti del pilota in queste ultime gare.

La Renault pretende una sola cosa da Raikkonen: motivazione e nuova fame di vittorie in F1, probabilmente Boullier vuole parlare proprio di questo con il finlandese.

“Il momento della nostra decisione è molto vicino” – ha detto Boullier ad “Autosport” – “ma vogliamo esaminare al meglio tutte le opzioni. Ci sono vari piloti in lizza, Petrov incluso e in posizione preferenziale, ma per la Renault il sogno proibito potrebbe essere e rimanere un ex campione del mondo del talento di Raikkonen”.

Nonostante il russo abbia fatto vedere ai vertici del team chiari segni di miglioramento, Boullier afferma, però, di non aver visto ancora qualcosa di seriamente fenomenale che gli faccia credere che Petrov sia l’uomo giusto per il 2011.

“Gli abbiamo messo molta pressione addosso… sabato ha sbagliato in qualifica e non pensiate che questa sia una situazione frustrante solo per lui, ma anche per l’intera squadra.

La sua qualifica non è stata delle peggiori (13°), purtroppo in gara ha lasciato uno spiraglio a Hulkenberg, il quale ne ha approfittato. Queste sono le corse!

Tenere o non tenere Petrov non è una questione di soldi: nel momento in cui decidiamo di rinnovargli la fiducia, dobbiamo essere sicuri che l’anno prossimo possa portare una buona cifra di punti a casa per il campionato costruttori. Se Robert combatte per la quarta, quinta posizione e Vitaly per la settima o ottava… siamo estremamente soddisfatti: è questo che vogliamo da un giovane pilota! Bisogna solamente capire se esistono ulteriori margini di miglioramento o se sia già al limite”.

29 settembre 2010

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Iceman tra passato e presente. Il futuro? “Wait and See..”

“Iceman”, “Sfigato”, “Sfasciamacchine”, “Fu***ng Idiot” (Cit. Montoya in una qualifica di Spa via radio col muretto), “Il Gelataio” (Sepang 2009) e, per i cinefili, “il Licenziato”.

Kimi Raikkonen, se a torto o a ragione tenteremo di scoprirlo nell’articolo, ha avuto durante la sua carriera l’onore, se così possiamo chiamarlo, di avvalersi dei soprannomi ed epiteti più disparati.

Tralasciando il complimento del buon Juan Pablo, dovuto in gran parte all’adrenalina e compensabile con altrettanti ringraziamenti che anche lui avrà sicuramente ricevuto (chiedere a Ralf Schumacher e allo stesso Kimi, per esempio), possiamo interpretare le varie nomine sul suo conto dai suoi esordi per arrivare ai giorni nostri, e parlare del tanto vociferato ritorno nel mondo della Formula 1, prospettato per il 2011.

Tralasceremo volutamente le voci sui suoi eccessi fuori dalla pista e le ironie sul suo vizietto di alzare ogni tanto il gomito, perché non riteniamo siano strumento valido a valutare lo spessore tecnico del pilota.

I soprannomi

L’appellativo di sfigato, degno di un Paperino qualunque, si abbatte su Kimi già dall’approdo in Mclaren.

Nel 2002, primo anno con la Scuderia di Woking, colleziona la bellezza di 11 ritiri su 17 gare, contro i 4 dell’allora compagno David Coulthard.

Il 2005 è l’anno dell’assurdo. Quando trascorre un weekend “normale” vince o arriva comunque a podio. In tutte le altre gare è costretto o a partire 10 posizioni indietro per problemi in qualifica, o a ritirarsi per problemi in gara. Analizzeremo successivamente questa particolare stagione.

Da una corrente di pensiero “costola” della teoria della sfiga, nasce la fama di sfasciamacchine. Ritiro dopo ritiro, si inizia addirittura a pensare che i guasti delle Mclaren siano dovuti ad una guida troppo stressante di Kimi nei confronti della monoposto. Come se l’elettronica non esistesse e non impedisse di provocare danni agli organi meccanici, insomma.

Il Gelataio fa riferimento a Sepang 2009.

Pista allagata, gara prossima alla sospensione, piloti dentro l’abitacolo in griglia di partenza con il boccaglio per non annegare.

Kimi, ritirato da qualche decina di minuti e fresco di doccia, viene inquadrato mentre con noncuranza e con una naturalezza d’altri tempi se ne infischia di tutto e tutti e si regala un delizioso gelato nei box Ferrari. Con una piccola ricerca su internet è facilmente rintracciabile l’istantanea che lo vede alle prese con il frigorifero..Immagine molto singolare, visto il contesto, che ha suscitato parecchia ilarità e portato al buffo soprannome…ma del carattere di Kimi parleremo più avanti.

I tifosi, si sa, colgono sempre l’occasione per ironizzare su ogni pilota. Prendendo forse spunto dal famoso film “Il Laureato”, Kimi è stato quest’anno ribattezzato Il Licenziato.

Ricordiamo infatti, tornando seri, che il Finnico è attualmente sotto contratto con la Ferrari, ma ha concluso – o è stato costretto a farlo e da qui la “nomina” – con un anno di anticipo la sua collaborazione con il Cavallino per l’arrivo di Fernando Alonso e/o Santander, come preferite. Non avendo trovato altro posto per il 2010 (avrebbe desiderato tornare in Mclaren ma Button era già stato prenotato), Kimi è approdato a sorpresa nel WRC del Cannibale Sebastian Loeb, al volante di una Citroen C4 dello Junior Team Red Bull con il quale sta iniziando ora a togliersi qualche soddisfazione dopo una stagione di apprendistato e cappottamenti (senza conseguenze, per fortuna).

Esordi e la Mclaren

Scoperto dal palato fino di Peter Sauber e fatto esordire nel 2001, un anno più tardi fa il suo ingresso in Mclaren, per sostituire il connazionale Mika Hakkinen destinato al ritiro dalla F1. Prima stagione tragica, come si diceva. Ma, quando la monoposto gli permette di arrivare in fondo (sei volte), colleziona quattro podi e due quarti posti.

Le ottime qualità di Iceman, soprannome dovuto al suo carattere freddissimo e schivo, emergono già nel 2003, quando con una monoposto più affidabile arriva a soli due punti dal titolo Mondiale lottando fino all’ultimo contro Michael Schumacher. La particolarità di questa stagione è che la Mclaren è costretta letteralmente a gettare il progetto troppo spinto della Mp4/18 e a schierare una versione aggiornata della Mp4/17 dell’anno precedente, la Mp4/17D. Visti i primi test della Mp4/18 è stata una saggia decisione, ma quanto amaro in bocca. Anche se, il nuovo punteggio introdotto proprio nel 2003 (10 punti al primo e 8 al secondo contro i 6 degli anni precedenti) ha permesso a Kimi di rimanere in lotta fino alla fine con all’attivo una sola vittoria contro le sei di Michael Schumacher.

Il 2004 vede costretto il Finlandese ad altri numerosi ritiri. L’anno si chiude con 4 podi e la perla della vittoria a Spa di fronte a Michael Schumacher, che proprio in quel GP conquista matematicamente il suo 7° Titolo.

Ancora più che il 2003, il 2005 è l’anno che pone Kimi agli occhi di tutti per il suo talento, ma al tempo stesso ne alimenta il mito della iella e delle doti distruttive a livelli preoccupanti.

A partire dalle gare europee, la Mclaren quando non si rompe per un weekend completo gli consente di vincere o arrivare al massimo secondo. In tutte le altre occasioni, guai in prova (che lo costringono a partire 10 posizioni più indietro) o in gara lo obbligano a rimonte furibonde o a mesti ritiri, anche quando è in testa (Al Ring, per esempio, rottura di una sospensione all’ultimo giro)

Alla fine il Mondiale lo vince Fernando Alonso per 21 punti (133 a 112), ma i rimpianti sono moltissimi.

Kimi ottiene il giro più veloce in gara 10 volte su 19, record per un singolo anno assieme a Michael Schumacher.

Forse con una Mclaren meno supercompetitiva e meno superfragile, i risultati sarebbero stati diversi.

Il 2006 è senza infamia e senza lode, con 6 podi e altri 6 ritiri nel conteggio finale, ma l’ufficialità del passaggio in Ferrari.

Per la gioia dei tifosi che, tristi per il ritiro del Kaiser, vedono in lui l’erede naturale. Oltretutto si scoprirà che Jean Todt sia stato consigliato proprio dal Tedesco per il pilota su cui puntare per la sua “successione”.

Il triennio Rosso

Il 2007 è l’anno della rivincita.

Vittoria all’esordio a Melbourne e stagione combattuta. Approfittando della lotta interna in Mclaren tra Fernando Alonso e l’incredibile esordiente Lewis Hamilton, Kimi raccoglie i frutti di tante delusioni e vince finalmente il suo primo e unico Mondiale in Brasile, dopo una gara al cardiopalma e una rimonta di quasi 20 punti in due gare proprio sul nuovo arrivato a Woking.

La prima metà del 2008 è brillante ma poi cambia qualcosa. Dopo il tamponamento subìto da Hamilton in Canada e il problema allo scarico in Francia, Kimi perde fiducia e punti a favore di un Felipe Massa in anno di grazia, che arriva a giocarsi il Mondiale ancora con Lewis Hamilton in Brasile e lo perde per un solo punto.

Il 2009, causa palese inferiorità della F60, non permette né a lui né a Felipe Massa (prima del grave incidente di Budapest) di essere competitivi. Tuttavia la parte finale di stagione regala qualche podio e l’ennesima perla, la quarta personale, a Spa, dove Kimi vince il suo ultimo GP con la Ferrari e in generale in F1. Chiuso dall’arrivo di Alonso, decide di prendersi un anno sabbatico.

Sabbatico dalla F1 ma non dalle competizioni, visto che, come già descritto, è attualmente impegnato nel WRC con la Citroen.

Un talento unico

Al di là dei commenti, degli epiteti e dei soprannomi che abbiamo ironicamente commentato, Raikkonen è considerato uno dei migliori talenti in circolazione nel circus negli ultimi anni. Sicuramente tra i primi assieme a Fernando Alonso, Lewis Hamilton e il Michael Schumacher Ferrarista (di quello in Grigio avremo occasione di parlare verso fine stagione)

Gli anni in Mclaren hanno mostrato un pilota fortissimo dal punto di vista velocistico e della gestione di gara, capace di gare perfette e anche di rimonte mozzafiato. Il 2005 ne è un esempio se consideriamo tutte le occasioni in cui, partito oltre il decimo posto, è arrivato poi a podio. La chicca di Suzuka, inoltre (da 17° a 1°) è una di quelle corse da far vedere ai più piccoli. E poi, cosa da non sottovalutare, quattro vittorie a Spa (2004, 2005, 2007, 2009) sono un’ottima testimonianza.

Carattere Schivo

Corretto in pista e fuori, mai polemico, mai una parola di troppo (a volte proprio mai una parola..), il carattere “Ice” e schivo di Kimi, classico dei nordici, potrebbe essere definito il suo tallone d’Achille. Restìo alle comunicazioni con i media, sembra disinteressato a tutto quello che non è strettamente legato al fattore guida. E questo si vede già dalle interviste..

Durante il periodo in Ferrari spesso si è sentito parlare di una collaborazione del pilota assolutamente minimale e limitata esclusivamente agli aspetti tecnici. Il contrario, per intenderci, di quanto succedeva con Schumacher. E, forse, il limitato ambientamento all’interno del Cavallino potrebbe aver pregiudicato alla lunga il rapporto con tecnici e ingegneri. Lo stesso Felipe Massa ha raccontato di aver parlato più con Alonso in 3 mesi che non con Raikkonen in 3 anni.

Ovviamente, non si può dare colpa al pilota del suo carattere chiuso e introverso. Siamo nel campo delle ipotesi, perché la verità la conoscono solo i diretti interessati.

Come, però, Kimi potrebbe non essere riuscito ad ambientarsi, dall’altra parte potrebbe non esser stato fatto il necessario per far sentire a proprio agio il biondino.

O, dato che le voci sull’arrivo di Santander (e quindi Alonso) giravano già dal 2008, Kimi potrebbe essersi sentito una specie di “sorvegliato speciale” con conseguenze sulle sue prestazioni. Ma, come detto, siamo nel campo dei “se” e dei “ma”.

Ritorno in F1?

Successivamente ad alcune dichiarazioni durante l’anno in corso sul fatto che la F1 non gli manca, e che “ci sono molte cose più importanti della corsa in sé”, si sono susseguite inizialmente e confermate poi alcune voci sul suo incredibile rientro per il 2011, al volante di una Renault al posto del pagante (e deludente) Vitaly Petrov. Non sappiamo se questo sia dovuto ai risultati poco brillanti nel WRC o meno. Eric Boullier, Team Principal Renault, ha confermato i contatti e ammesso che ci sarà un incontro con il finlandese per sondare le possibilità di un ritorno al volante di una monoposto, a quasi 31 anni (17 Ottobre) in coppia presumibilmente con l’ottimo Robert Kubica, che abbiamo elogiato pochi giorni fa per lo spettacolo offerto a Singapore

“Wait and See”

La possibilità di ritorno non sono ancora definite. Visto il suo carattere pareva aver trovato un’ottima dimensione nel WRC, dove tutto l’ambiente è meno stressante e non si vive costantemente sotto i riflettori e sotto tensione. Kimi deve ancora incontrarsi con la Renault e non è detto che l’accordo si possa concludere. Conteranno molto anche le motivazioni del pilota e l’eventuale impegno della controparte, visto l’ingaggio non proprio basso richiesto dal Finlandese.

Sicuramente il suo rientro aumenterebbe la qualità in campo e restituirebbe alla F1 un pilota unico nel suo genere.

Non ci rimane, citando Kimi stesso, che “Wait and See”

30 settembre 2010

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Renault potrebbe riconfermare Petrov

La riconferma di Vitaly Petrov per il 2011 sembra non essere più così lontana. Dalla Germania giungono voci del blocco nelle trattative tra i tre possibili candidati tedeschi' date=' Sutil, Heidfeld e Glock mentre dalla Finlandia il Tutun Sanomat ha parlato di una montatura nelle voci sull’interesse di Raikkonen a ritornare in Formula 1.

Il sospetto è che le voci siano state intensificate per mettere pressione su Petrov ed in particolare sui suoi sponsor ma non è da escludere che l’incontro tra Boullier e Raikkonen, per verificare le reali intenzioni dell’ex campione del mondo di ritornare, non sia andato a buon fine.

Dal canto suo Petrov non si dice preoccupato: “Non sono preoccupato, l’ho detto anche la scorsa settimana. Perché dovrei agitarmi? Io continuerò a fare il mio lavoro e credo che tutto si metterà a posto”.

Nel frattempo le pressioni del team un effetto lo hanno avuto: a Singapore un nuovo sponsor russo è arrivato a coprire una parte del budget del team.

30 settembre 2010

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de la Rosa non cerca un lavoro da collaudatore nel 2011

Pedro de la Rosa ha dichiarato di non voler tornare ad essere un collaudatore di Formula 1 a tempo pieno.

Dopo sette anni passati ad essere il collaudatore per la scuderia McLaren' date=' il pilota spagnolo è finalmente ritornato sulla griglia di partenza, quest’anno, con la Sauber.

Ma dopo essere stato licenziato e rimpiazzato da Nick Heidfeld, de la Rosa adesso ricopre il ruolo di tester per il futuro fornitore unico di pneumatici, la Pirelli.

Il trentanovenne pilota spagnolo aveva detto di essere “veramente soddisfatto” di tornare ad essere un test driver, all’inizio di questo mese in Spagna, ma sue nuove dichiarazioni riflettono il suo desiderio di ritornare a correre per una scuderia di F1.

“Spero di avere un posto nella griglia di F1, il prossimo anno” ha dichiarato de la Rosa in un’intervista al magazine olandese formula1.nl.

“Se la mia carriera di pilota di Formula 1 fosse finita la rimpiangerei, ma non sarebbe la fine del mondo” ha aggiunto.

“Una cosa, però, è certa: non impiegherò un altro anno a fare il collaudatore. Anche se ci fosse un solo posto disponibile in griglia, preferirei quello all’alternativa di essere un test driver. Correre per una squadra scadente, sarebbe comunque meglio dei collaudi” ha detto de la Rosa.

Si vocifera, poi, che, a trentanove anni, lo spagnolo potrebbe pensare al ritiro, piuttosto che passare il suo tempo nelle ultime file dello schieramento.

De la Rosa spiega: “Quando sei all’inizio della carriera, ti accontenti di ogni vettura in cui riesci a sederti. Poi diventi più selettivo, ma a fine carriera sei contento di ogni offerta che ricevi. Sinceramente, per me, non c’è niente di meglio che correre” ha aggiunto de la Rosa.

Intanto il suo successore in Sauber, Heidfeld, non è ancora stato riconfermato per il 2011. Il tedesco ha detto ad Auto Motor und Sport:

“Essere un pilota di scorta non è facile da accettare, ma quando arrivi su un circuito e ti chiedi il perché, capisci anche che non c’è nessun altro per cui possa guidare. Che io potessi essere coinvolto nello sviluppo della vettura con la Mercedes, è una cosa che allevia la pena qualche volta, ma quando ci pensi è tremendo, specialmente quando sei a lavoro.”

“Questa situazione, però, è senz’altro meglio che rimanere a casa, perché almeno ho delle distrazioni” ha detto Heidfeld

4 ottobre 2010

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Citroen attende la decisione di Raikkonen

Ancora non è ben chiaro il futuro di Kimi Raikkonen' date=' tornare in Formula Uno o rimanere nei Rally, correre con la Renault nel 2011 o disputare un altro mondiale con la Citroen.

Benoit Nogier, team manager per il Citroen Junior Team, ha lasciato la porta aperta a Kimi e senza fretta alcuna attende che l’ex campione del mondo 2007 faccia la sua scelta.

Nogier durante un’intervista per radio RMC: “Al momento Kimi non ha preso alcun impegno per il prossimo anno. Fino ad ora ha dimostrato apprezzamento per ciò che sta facendo e la voglia di continuare. È padrone del suo destino e sarà lui a dirci se vorrà rimanere con noi l’anno prossimo oppure no. Se vorrà continuare sarò felicissimo di dargli il benvenuto. Non c’è fretta di prendere una decisione adesso, non c’è un limite entro il quale decidere, è ancora troppo presto.”

4 ottobre 2010

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F1: la Sauber ingaggia Perez

Il ventenne si è classificato 2° in GP2

La Sauber punta sui giovani. La scuderia elvetica ha ingaggiato infatti il ventenne messicano Sergio Perez' date=' che affiancherà Kobayashi nel Mondiale 2011 di F1. Perez, secondo quest'anno nel campionato GP2, sarà il secondo pilota messicano nella storia a correre nel circus dopo Hector Alonso Rebaque, in F1 fra il 1977 e il 1981. "La Formula 1 è il sogno di ogni giovane pilota e ora per me sta diventando realtà", afferma emozionato Perez.

"Sono consapevole che si tratta di una grande responsabilità, ma sono felice di accettare questa sfida e fiero di rappresentare il mio paese nella competizione più importante", conclude il messicano.

A farne le spese sarà Nick Heidfeld, chiamato quest'anno a prendere il posto di Pedro De La Rosa dal GP di Singapore. Per il tedesco, un altro appiedamento.

Insieme all'ingaggio di Perez il team svizzero ha annunciato anche l'inizio di una partnership con la Telmex, gruppo di telecomunicazioni messicano di proprietà di Carlos Slim, miliardario che da tempo era dato vicino alla squadra di patron Peter. La Telmex ha sempre appoggiato un programma per far crescere i giovani piloti messicani e non è un caso quindi che la Sauber abbia messo sotto contratto Perez, cioè il più promettente di questa "nidiata".

4 ottobre 2010

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