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GP di Abu Dhabi 2010 - Yas Marina Circuit


Navarre75

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Rimane un errore perché ORA SAI che è stato un errore.

Se invece Webber con le dure avesse avuto un ritmo inarrestabile, avesse sorpassato quelli davanti, e fosse riuscito a sovravanzare Alonso, Button, Hamilton????

Non è successo.... ma lo sai solo perché hai visto com'è andata a finire.

Webber per radio ha detto che stava perdendo grip sulle ruote posteriori (almeno così mi è parso di capire). Una botta sul muro ti rovina la macchina, ti spacca il cerchione, ti fora una gomma..... non credo ti faccia perdere grip sulle ruote posteriori 'in generale'.

Ha cambiato gomme ANCHE per cercare di spaiare le carte in tavola, dato che in quel momento non aveva più nulla da perdere.... e proprio perché era l'avversario più pericoloso in quella circostanza l'hanno marcato stretto.

Poteva rimanere in pista Alonso... certo.... fare altri 20 giri. E se le gomme morbide avessero ceduto e Webber fosse passato avanti fino alla 2° posizione?

Ribadisco... a me par facile giudicare errata una scelta, con millllle variabili in gioco, solo perché sappiamo com'è andata a finire.

Faccio un altro esempio??? Alonso rimane in pista con le morbide.... e nel momento sbagliato entra una safety car.....

Se se se, basta veder come è arrivato Button, secondo te Alonso riusciva a rimanergli dietro o no, se si ti sei già risposto.

Oltretutto le chiamiamo morbide, ma son tutto che una mescola morbida come intenderemmo normalmente, la Bridgestone è vari GP che si stava tenendo ultra-conservativa sulle gomme.

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Distanza di sicurezza: vogliamo rispettarla?

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E se Alonso nelle prove libere, impegnato a cercare il setup migliore per le qualifiche (che sembra la parte più complessa) non fosse riuscito a trovare un buon bilanciamento per le gomme morbide??

Voi lo sapete per caso???

Mi spiegate altrimenti perché hanno detto che avevano paura in relazione alla durata delle stesse???

I miei "se se se"... sono tutte variabili che continuamente si verificano durante il gran premio. Il risultato dello stesso è semplicemente la conseguenza di UNO degli scenari plausibili...

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Aggiungo ancora: avevano paura che le gomme morbide non potessero percorrere molti giri.

Voi questa paura ce l'avevate nel momento in cui avete battezzato come errata la scelta del box?? E se avessero aspettato 4 o 5 giri.. e se le gomme morbide si fossero usurate in malo modo??? (come le posteriori di Webber, per esempio... che se non erro lamentava problemi di grip, nulla a che vedere con la botta sul muro)

Semmai è proprio questo l'errore del muretto: non essere a conoscenza che le morbide potevano fare 50 giri su tempi quantomeno interessanti. Ma questo è un errore nato nelle prove libere.... non domenica pomeriggio.

Esatto, è quello che pensavo anch'io, probabilmente al primo segno hanno pensato ad un decadimento repentino, mentre invece con Button si è visto che la situazione poi si andava stabilizzando, io ripeto, sul momento non avrei scelto diversamente.

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Rimane un errore perché ORA SAI che è stato un errore.

Se invece Webber con le dure avesse avuto un ritmo inarrestabile, avesse sorpassato quelli davanti, e fosse riuscito a sovravanzare Alonso, Button, Hamilton????

Non è successo.... ma lo sai solo perché hai visto com'è andata a finire.

Quando hai tutto da perdere, come Alonso, si cerca di minimizzare i rischi. Cioè, non si tentano azzardi, si ragiona con i dati alla mano, si prova a rendersi la vita più facile.

Uscire dietro a Rosberg e Petrov è stato un complicarsi la vita A PRESCINDERE di Webber, perché avrebbe significato, IN TUTTI CASI (anche in caso di Safety car), due sorpassi a fare in pista. Con una grossissima parte di icognita.

Infatti, forse c'era qualche dubbio sulla durata della gomma morbida. Ma cavolo, se era SOLO questa la ragione, bastava monitorare attentamente i tempi sul giro, e sentire il pilota via radio prima di prendere una decisione. E nel frattempo, almeno non ti fermi. E vedi cosa fa il tuo avversario... 13° dopo il pit stop, ricordiamolo.

No, questa non me la bevo, c'erano tantissimi dati per essere in misura di prendere una decisione RAZIONALE. Loro si sono fatti prendere dal panico.

E comunque, c'è un ulteriore segno di quel panico : l'avere fatto rientrare Massa troppo in fretta... impendedolo di accumulare abbastanza tempo per uscire davanti a Webber. Ricordiamoci che l'errore c'è stato su entrambe le auto.

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Ferrari, il colpevole è Chrys Dyer

Il team manager ha deciso la strategia di Alonso

di Giorgio Terruzzi

Un regalo decisivo, un rigore sbagliato all'ultima giornata. La domanda è: come è potuto accadere? Proviamo a spiegare tra i meccanici Ferrari a pezzi nel lunedì di Abu Dhabi. Proviamo a spiegare spiegando intanto che una squadra non funziona come un'assemblea. Ciascuno ha compiti e responsabilità precise. Nello specifico Chrys Dyer, australiano, 42 anni, team manager, ha la responsabilità delle strategie. E' lui che, in base ad una serie di dati e all'esperienza, comunica il quando e il come riguardo alle soste-box. L'ha fatto anche ad Abu Dhabi, basandosi su un degrado delle gomme morbide all'apparenza preoccupante. Non solo in casa Ferrari. Al giro 12 si era fermato Webber. Due giri più tardi è stato richiamato Massa.

A quel punto sembrava tutto sotto controllo. Massa in marcatura sull'australiano della Red Bull, Alonso quarto. Con il mondiale in tasca. Visto che Webber, rientrato 16esimo avrebbe dovuto superare anche Petrov, con la velocissima Renault e Rosberg, con la Mercedes. Entrambi infatti avevano già sostituito le gomme sotto safety car, al secondo giro e per questo avrebbero reso la rimonta di Webber quasi impossibile. E proprio questo dato che Dyer, clamorosamente non ha tenuto in considerazione o che ha perso di vista, nel momento in cui ha deciso di richiamare ai box Alonso, giro 16. La mossa che ha dato il Mondiale a Vettel.

Come mai nessuno si è opposto? Perché una squadra, ogni squadra, funziona così, altrimenti è il caos. E se chi dispone di informazioni precise, con un ruolo preciso sul campo, insiste durante una corsa, le sue indicazioni vengono seguite. Nessuno, in quel momento -che poi sono istanti- può mettersi a discutere. Non Stefano Domenicali, non Andrea Stella, ingegnere di pista di Alonso, nemmeno lo stesso Alonso, tutta gente che pur manifestando qualche perplessità deve in quell'ambito seguire chi -si presume- dispone di dati certi. Dyer, nello specifico. E se sbaglia lui, l'errore diventa imparabile.

15 novembre 2010

Ferrari, il colpevole è Chrys Dyer. Il team manager ha deciso la strategia di Alonso

Mi sà che l'anno prossimo, vedremo Chris Dyer impegnato "a coordinare gli uomini in fabbrica" :lol:

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Montezemolo: "Non mi dimetto"

Presidente Ferrari risponde alle accuse

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Luca di Montezemolo non ha alcuna intenzione di lasciare la presidenza della Ferrari dopo la sconfitta di Alonso ad Abu Dhabi e le relative polemiche piovute dal mondo politico. "Parliamo di cose serie... Qualunque dichiarazione per mera speculazione politica non scalfisce minimamente lo straordinario impegno e la capacità degli uomini e donne delle Ferrari di cui sono orgoglioso. Io non mi dimetto", ha detto.

Prima di Montezemolo, la stessa Ferrari era scesa in campo in difesa del suo numero uno e dell'operato della squadra. "Ci dispiace vedere che c'è qualche politico che, stando alla finestra, una volta è pronto a saltare sul carro del vincitore, l'altra reclama la ghigliottina quando le cose vanno male", ha risposto Maranello con un comunicato sul proprio sito.

"E non capiamo nemmeno chi si compiace con l'autoflagellazione, chi si crogiola nella cultura del tutto sbagliato, tutto da rifare. Sono vizi molto italiani, che dovremmo imparare a scrollarci di dosso. Per tutti noi è una giornata difficile. La notte non ha diminuito l'amarezza per un epilogo triste di una stagione comunque straordinaria. Siamo rimasti sempre uniti, come una vera squadra, come gli uomini della Ferrari sanno fare: stringendo i denti e non mollando mai la presa", ha proseguito la nota.

"Siamo tornati là dove la Ferrari deve essere - va avanti - , in lotta per la vittoria: se, a parte due eccezioni, è dal 1997 che arriviamo alla fine della stagione o da campioni del mondo - sono 14 i titoli conquistati: nessuno ha fatto di meglio - oppure in lizza per la vittoria finale, vuol dire pur qualcosa. Nello sport, ricordiamocelo sempre, il confine fra la vittoria e la sconfitta è sempre molto sottile e bisogna saper accettare quando si perde così come si deve vivere con sobrietà il successo".

La chiusura: "Vogliamo ringraziare i nostri tifosi che ci hanno sempre fatto sentire il loro sostegno, con calore e passionalità, con qualche critica ma sempre con affetto. Proprio in un giorno così duro, siamo sicuri che lo sia anche per voi, dobbiamo essere comunque fieri di quello che abbiamo fatto quest'anno e di essere parte di un'azienda che è e resta l'orgoglio di questo Paese. Che oggi sia l'inizio di una nuova stagione che affronteremo, se mai fosse possibile, con ancora più voglia di vincere".

15 novembre 2010

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Io ci andrei molto cauto con le illazioni, perché stai insultando l'intelligenza di parecchia gente, dicendo che "la Santander si è comprata i tifosi", "nuova generazione di tifosi", ecc.

Prima di tutto :

Si Raikkonen ha vinto nel 2007, ma vogliamo ricordare un po' il contesto globale, e non solo le cose che fanno comodo ?

Prima di tutto, alla guida della Ferrari, c'era ancora Todt, nel 2007. E alla luce dei disastri 2008-2009-2010 del muretto, è una variabile DECISIVA.

Poi, sopratutto, come la Red Bull quest'anno, la McLaren era in preda a tanti tormenti : Spy Story, ma sopratutto gestione del duo Alonso-Hamilton. Quell'anno, il titolo, più che lo ha vinto la Ferrari, lo ha perso la McLaren, per scelte strategiche e errori madornali (ad Hamilton bastava segnare 2 punti nelle ultime 2 gare per essere campione del mondo, e ne segnò 0).

Poi, alla Ferrari erano TALMENTE SODISFATTI delle prestazioni di Raikkonnen, che lo hanno mandato a casa con un'anno di anticipo. Magari se Raikkonnen era così bravo, MAGARI dalla Ferrari non lo mandavano via, e MAGARI qualche altro Team di rilievo sarebbe saltato sull'occasione per prenderlo. Strano che nessuno ancora si è fatto avanti.

Nel 2007, mi ero illuso pure io che si poteva incominciare un nuovo ciclo con Raikkonnen. Peccato che da metà 2008 in poi, se le prendeva da Massa... A me non importava che si ubriacava, che non parlava neanche se lo torturavi. A me importava che facesse vincere la Ferrari, e sotto quest'aspetto, ha vinto nel 2007, ma poi...

Capitolo Alonso : ha fatto tante stronzate quest'anno, e infatti, mi stavo ricredendo pure io.

Però, ha fatto una seconda parte di stagione quasi perfetta, nel senso che ha ottenuto sempre il massimo che poteva ottenere. Ed è arrivato a giocarsi il titolo all'ultima gara. Per poi perdere il titolo per una stronzata del muretto.

Infine, dire "con Raikkonen avremmo vinto quest'anno", beh, è un'affermazione basata sul nulla, da tifo "Curva Sud" verso il finlandese. O peggio : di ANTI-TIFO verso Alonso. Che è una cosa ben diversa e molto meno nobile.

Ok guardiamo il contesto generale e non solo le cose che fanno comodo ;-)

- Raikkonen ha vinto perchè c'era Todt ed Alonso ha perso perchè c'è Domenicali. Allora perchè le colpe del 2008 sono sempre del finlandese e mai del muretto? Nel tempo domenicali è peggiorato?

- Nel 2007 non ha vinto Raikkonen ma ha perso la mclaren per la gestione del team e dei piloti.. Ma se ieri vinceva Alonso era solo merito suo e non di una gestione del team e dei piloti da parte della redbull altamente deprecabile.

- Alonso ha fatto schifo per metà stagione, ma è un dio per la seconda metà(vorrei solo ricordare che ieri HA PERSO una posizione al via!! Ma ovviamente questo non ha influito sulle tattiche di gara, perchè alonso aveva calcolato tutto e non era un suo errore ma una magia di button).. Raikkonen veniva accusato se non faceva tutte le gare al top perhè quello era il suo unico compito.

- Raikkonen è stato licenziato dal muretto che viene considerato totalmente incapace e accusato di non saper scegliere i piloti(Massa) e dallo sponsor di Alonso che lo ha voluto fuori dalla squadra... Lui per suoi motivi voleva una squadra da subito competitiva e quindi Mclaren e forse Redbull, le quali si sono scelte accuratamente i propri piloti(la prima non voleva di nuovo la situazione Hamilton Alonso ed ha scelto un pilota con delle caratteristiche totalmente differenti e considerato dai più un NON CAMPIONE... la Redbull pensava di avere in Webber una seconda guida che non ropesse le balle)

Ultima cosa, nel 2007 avrebbe dovuto vincere Hamilton? Allora Alonso avrebbe perso contro un debuttante!! Ma no la colpa era del team che non supportava lo spagnolo, e la fiducia del team è fondamentale per un pilota(cosa che trovo assolutamente corretta!!).. Ma allora Raikkonen che conquista il titolo il primo anno e si trova la squadra che gli imputa la colpa di tutto? Non soffriva di qualche problemino di fiducia? E perchè Alonso DEVE avere gli ordini di scuderia per vincere il mondiale e Raikkonen invece NO perchè se è un campione deve guadagnarselo il titolo?

Io l'ho sempre detto, odio Alonso, mi sta sulle balle, lo reputo molto veloce ma assolutamente sopravvalutato e incapace di gestire un compagno di squadra decente(cosa confermata dal suo team manager, vedere appiedamento di Trulli troppo veloce) ma cerco di avere una coerenza nelle mie valutazioni durante gli anni.

Cosa che non noto, e quindi critico nel tifo ATTUALE dei tifosi ferraristi-alonsiani. Due pesi due misure su qualsiasi situazione. Poi ovviamente questo è un forum e la cosa divertente è discutere, e per questo mi sento libero di scrivere le mie osservazioni cercando di non essere mai offensivo, se non ci riesco mi scuso veramente.

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Disastro Ferrari: Vettel campione

Al tedesco GP e titolo di F1, Alonso 7°

Né Alonso, né Webber. È Sebastian Vettel il nuovo campione di Formula 1. Ad Abu Dhabi il tedesco della Red Bull ha vinto gara e titolo, anche grazie agli errori di strategia della Ferrari. Anticipando il pit-stop, Fernando Alonso si è trovato imbottigliato e alla fine ha chiuso solo settimo. Lo spagnolo si è così dovuto inchinare a Vettel per soli 4 punti in classifica. Sul podio del GP anche le McLaren di Hamilton e Button. Ottavo Webber.

Alla fine, insomma, ha avuto ragione la Red Bull. Hanno fatto di tutto per vincere il titolo piloti con Vettel e ci sono riusciti. Il tedeschino è così riuscito a trasformare in realtà quello che si diceva di lui: essere l'erede designato di Michael Schumacher. Il tutto diventando anche il pilota più giovane campione del mondo, a 23 anni e 134 giorni. Un trionfo meritato, almeno per come è andata l'ultima gara. Vettel è scattato al comando e non ha mai fatto errori. Il contrario di quello che ha combinato la Ferrari. La corsa, col senno di poi, si può dire che si sia decisa al primo giro, quando proprio Schumi si è girato e Liuzzi gli ha "parcheggiato" sopra. Safety-car in pista e quelli che poi sarebbero diventati gli involontari protagonisti del GP, Rosberg e soprattutto Petrov, ai box per il cambio gomme.

Ignaro di tutto, Alonso se ne è rimasto tranquillo al quarto posto, appena davanti a un Mark Webber "castrato". L'australiano ha anticipato il suo pit-stop per un problema di gomme e il muretto di Maranello ha deciso di seguirlo, richiamando Fernando (ma anche Massa, poi solo decimo). Errore gravissimo. Perché al rientro, il due volte campione si è trovato stoppato proprio dalla Renault di Petrov, che per oltre metà gara ha chiuso tutti i varchi. Più passava il tempo e più il nervosismo aumentava, anche perché lo spagnolo avrebbe dovuto sorpassare oltre al russo e Rosberg, anche Kubica, per chiudere almeno quarto.

Troppo per un Alonso incapace per tutta la gara di portare un attacco deciso, se non in un'occasione, quando però è finito lungo. Alle sue spalle è rimasto solo l'opaco Webber, usato come esca dagli strateghi austriaci e vittima sacrificale. Davanti, Vettel ha tenuto a bada Hamilton e Button ed è volato verso il realizzarsi di un sogno. Il bello, o brutto, a secondo dei punti di vista, è che Seb non era mai stato in testa alla classifica di questo pazzo e infinito campionato. Almeno fino al tramonto di Abu Dhabi. L'unico momento che contava.

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14 novembre 2010

"Davanti a tutti quando contava"

Vettel: "Sono davvero senza parole"

"Sono senza parole, non saprei cosa dire in un momento come questo. È stata una stagione dura per me e per tutti, soprattutto dal punto di vista fisico e mentale. Abbiamo sempre creduto nel team e nella macchina, oggi è un giorno speciale". Sebastian Vettel è al settimo cielo per l'inattesa vittoria del Mondiale: "Quest'anno è successo di tutto - dice il pilota della Red Bull - Ho guidato il Mondiale una sola volta, ma quando contava".

Il tedeschino campione del mondo è visibilmente emozionato: "Ho sempre creduto in me stesso, nel team e nella macchina - dice -. Non so quante volte sia cambiato il leader durante il Mondiale, la situazione è cambiata tante volte. Tutti potremmo scrivere un libro pensando ai Gp che avremmo potuto finire meglio. La Ferrari sembrava in difficoltà all'inizio dell'anno ma poi è venuta fuori alla grande, la McLaren con Hamilton ha guidato il campionato. Insomma, è successo di tutto".

E ancora: "Oggi è stato un giorno speciale. Mi sono svegliato, ho cercato di fare le cose normalmente. Ho guidato il Mondiale solo una volta. Ma l'ho fatto quando contava - conclude -. Sono senza parole, negli ultimi 10 giri sentivo che il mio ingegnere era molto nervoso. Poi, al traguardo, la sua voce era tranquilla. Alla fine, mi hanno detto che ero campione del mondo. Devo ringraziare tutti: tecnici, ingegneri, tutte le persone che in azienda hanno spinto tantissimo. Il mio viaggio con la Red Bull è stato incredibile, ci sono stati momenti belli e momenti tristi. Ma adesso sono qui e sono campione del mondo".

Alonso: "Non dovevamo difenderci"

"Va così, ci proveremo l'anno prossimo"

Alonso è il ritratto della delusione: "Abbiamo copiato la strategia di Webber e invece dovevamo imitare quella di Button, non dovevamo difenderci - ha detto lo spagnolo della Ferrari - Il nostro primo posto era irreale, era una posizione troppo alta per quello che meritavamo. È andato tutto storto. Al via Vettel ha mantenuto la prima posizione. La nostra strategia prevedeva di marcare Webber, ma abbiamo finito per trovare traffico".

"La Renault aveva una velocità di punta incredibile, era impossibile superare Petrov - ha proseguito Alonso - Ho cercato di passarlo, ma lui si difendeva bene. Era aggressivo e io rischiavo una collisione. Con Petrov c'è stata un po' di frustrazione, abbiamo visto in lui un'aggressività mai vista prima in tutto il campionato. Dovevo provarci, ma non potevo permettermi certo di andar fuori. Ovviamente sono triste, servirà qualche ora per valutare correttamente quello che è successo".

Lo spagnolo guarda poi al bicchiere mezzo pieno. "Ho vinto gare, ho lottato per il titolo. Ho vinto già due Mondiali, non ho niente da dimostrare - continua il pilota della 'Rossa' - Bisogna valutare 10 mesi molto intensi, abbiamo avuto momenti positivi e momenti negativi. Abbiamo perso una chance: ma con questa squadra, in un anno negativo e con la terza monoposto del gruppo, siamo riusciti a lottare per il titolo fino all'ultima gara".

"Non abbiamo perso il Mondiale qui, il campionato è lungo, ha diciannove gare. Ci sono stati gran premi in cui abbiamo perso punti ma anche gran premi in cui siamo stati fortunati come in quello della Sud Corea. Quando mi sono accorto di aver perso il Mondiale? L'ho capito all'ultimo giro quando sullo schermo gigante ho visto Vettel che tagliava il traguardo. Pensavo fino all'ultimo che potesse succedere qualche cosa", ha concluso.

14 novembre 201017:20

Alonso: "Inutile cercare colpevoli"

"Ancora più innamorato della Ferrari"

È un Alonso tutto sommato sereno, quello che scrive sul blog di Ferrari.com, all'indomani della disfatta di Abu Dhabi: "L'epilogo della stagione non deve cancellare tutte le cose positive che abbiamo fatto quest'anno e, lo ripeto, per me è un anno da dieci. Ci sono stati momenti bellissimi, come il podio di Monza, che resteranno indelebili nella mia memoria e nessuna amarezza potrà mai cancellarli. Ora è inutile stare a cercare chi ha sbagliato".

"Un mondiale che svanisce per quattro punti dopo 19 gare può essere stato perso in tante occasioni, non solo alla fine. Noi siamo una squadra: vinciamo e perdiamo tutti insieme. Sono felice di essere alla Ferrari - prosegue lo spagnolo -, di sentire insieme a tutti i nostri uomini e alle nostre donne l'orgoglio di far parte di questa famiglia e della sua storia straordinaria. Siamo un grande gruppo e lo dimostreremo soprattutto in questo momento così difficile, dove l'amarezza si fa sentire forte dentro ognuno di noi".

"So che a Maranello - svela Alonso - tutti stanno lavorando duramente sulla macchina nuova, per cercare di cominciare l?anno prossimo ancora più competitivi. So che qui a Yas Marina i meccanici sono di nuovo in pista per preparare una settimana di test e non vedo l?ora di riabbracciarli venerdì, quando tornerò ad Abu Dhabi per provare le nuove gomme Pirelli, nella giornata di sabato".

"Questo è lo spirito della nostra gente - conclude il ferrarista -: la voglia di reagire subito, di lavorare ancora più duramente per inseguire la vittoria. Questo mi ha fatto innamorare, oggi ancora di più, della Ferrari".

15 novembre 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASETARE

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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