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La verità sulla scuola diaz ?? ( nuove dichiarazioni di un funzionario di Polizia )


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basta sbagliare a prendere una targa...non necessita inventarsi i verbali...tanto poi si fa ricorso...come fai ad inventare un verbale????davvero non lo capisco...

Auto:ex bmw 320d touring 150cv,Gpunto 1.3mj 90cv

La tua prossima auto:a trazione posteriore

moto:Venduta

una vita di traverso ;)

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Guest DESMO16
basta sbagliare a prendere una targa...non necessita inventarsi i verbali...tanto poi si fa ricorso...come fai ad inventare un verbale????davvero non lo capisco...

...a me ad es. é successo che si sono inventati di sana pianta un divieto di sosta in una città che non sono mai stato: poi su RAI3 ho scoperto che questo é uno stratagemma usato da altre amministrazioni locali, dove fanno redigere verbali di violazioni mai avvenute o con dati non corrispondenti al vero, questo accade in Italia...

..però siamo decisamente OT

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il tuo caso è semplice;il vigile ha sbagliato a prendere la targa...caso chiuso...non cercate sempre di complicarvi la vita o vedere del marcio anche quando non c'e' motivo ;)

Auto:ex bmw 320d touring 150cv,Gpunto 1.3mj 90cv

La tua prossima auto:a trazione posteriore

moto:Venduta

una vita di traverso ;)

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Guest DESMO16
il tuo caso è semplice;il vigile ha sbagliato a prendere la targa...caso chiuso...non cercate sempre di complicarvi la vita o vedere del marcio anche quando non c'e' motivo ;)

...vabbé qui siamo in pieno OT, comunque chi ha redatto il verbale potrebbe essere stato anche un ausiliario del traffico, ma quello che impressiona é vedere la svariata serie di "errori" compiuti, tutto qua..

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  • 2 settimane fa...

dal corriere.it

Le chiamate giunte al 113. «I feriti? Teste aperte a manganellate»

Diaz, le telefonate nella notte: è un macello

Genova, le registrazioni depositate dalla difesa. Il capo della Digos dice agli agenti: «Ragazzi, le molotov non lasciatemele qui...»

DAL NOSTRO INVIATO

GENOVA — Ore 23.58, 21 luglio 2001. Il signor Scotto, che abita accanto alla scuola Diaz, chiama il 113: «Buonasera, guardi che si stanno suonando di brutto qua sotto, dove c'è il centro, il Forum...». Operatore: «Sì, sapevamo già, grazie». Il signor Scotto: «È un macello». Operatore: «Grazie, sapevamo già, salve». Alla fine si torna sempre al punto di partenza. Il processo per i fatti della scuola Diaz non è nient'altro che questo, il tentativo di far capire a chi non c'era il dolore di chi venne pestato a sangue, lo sbigottimento di chi assistette dalle finestre di casa, il caos, la disorganizzazione e il senso di posticcio che stava dietro all'intera operazione. La registrazione delle chiamate giunte al 113 durante il blitz, che verrà depositata oggi (ultima udienza prima della chiusura estiva) dai difensori di parte civile, almeno è un documento utile a ricostruire il clima emotivo di quella notte tremenda. A scorrere le conversazioni con il 113, l'anarchia sembra regnare sovrana. Ma anche dal caos, così sostengono le parti civili, è possibile avere risposte ai quesiti che fanno parte del processo. All'1.23 chiama il vicequestore Lorenzo Mugolo, furente: «È tutto il giorno che non rispondete a 'sto c... di 113, c'avete una sala operativa che sembra un reattore e non rispondete... Dov'è quel pullman, dove sono le volanti che stanno scortando il pullman? Qui non c'è niente!». Sono dettagli per cultori della materia, ma Murgolo era la persona incaricata della gestione dell'ordine pubblico davanti alla scuola, e quindi anche del deflusso delle persone arrestate. Una funzione che Vincenzo Canterini, capo del reparto Mobile di Roma, in aula ha invece attribuito a se stesso.

A giudicare dalla chiamate al 113, è Murgolo che si occupa della logistica. Canterini invece partecipa al ping pong sui referti medici e sui documenti da produrre la mattina dopo all'autorità giudiziaria. Alle 3.05 è lui a chiamare l'allora capo della Digos Spartaco Mortola: «Oh, scusa se ti disturbo... Mi ha telefonato credo Gratteri (allora capo dello Sco, ndr) per avere... sai, se qualcuno si è fatto male eccetera, io adesso sto facendo fare dei referti e domani mattina te li mando». Mortola: «Falli mandare su direttamente allo Sco, alla squadra mobile». Sottovoce, rivolto a qualcuno nella stanza, il capo della Digos fa anche un accenno ad un "corpo del reato" che in seguito diventerà famoso: «Oh ragazzi, le molotov non lasciatemele qui...». Francesco Colucci, il questore di Genova, si fa sentire più volte «perché vorrei essere informato». Dalla questura chiamano allora il dirigente Alfredo Fabbrocini, presente sul posto: «Ma quanti eravate, quanti erano, così per sapere, perché noi non lo sappiamo...». Risposta, confusa: «Ti direi una bugia, non lo so, c'era un tale caos...». Il 113: «Ti faccio questa domanda, perché ce lo chiede il questore». Fabbrocini: «C'erano tutti, comunque c'era il funzionario della Digos, il funzionario della Mobile, insomma, ero (...) non lo so se non c'era altro. C'era anche Ciccimarra, che lo conosco, ah, c'era Gratteri, c'era anche il dottor Gratteri. Capito? Loro hanno disposto il servizio, noi abbiamo fatto manovalanza». Quello che sembra chiaro a tutti i convenuti è la gravità dell'accaduto. Alle 3.42 la Centrale operativa chiama il posto di polizia dell'ospedale San Martino: «Volevo sapere la situazione dei malati...». Risposta: «Ci sono due riservati, ma non sono gravi». Altra domanda: «Ma cos'hanno subito?». Risposta: «Teste aperte a manganellate». Una delle ultime telefonate al 113, ore 3.55, è di un agente: «Ma senti un po', ne è morto un secondo?». Operatore: «Ma figurati». Agente: «C'è un collega che stava piantonando uno dei fermati, uno di quelli raccolti dalle parti della scuola e praticamente era in una pozza di sangue. Il collega che lo piantonava all'ospedale se ne voleva andare via perché diceva che tanto questo è morto».

Marco Imarisio

06 luglio 2007

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dal corriere.it

Oh ma dai?!? Credevo dall'Unità...... :roll: :roll: :roll: :roll: :roll:

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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c'è anche il berlusconissimo tgcom

G8, "Speriamo muoiano tutti"

Al processo le telefonate della polizia

"Speriamo che muoiano tutti". E' una delle frasi riferite ai manifestanti del G8 di Genova, pronunciate dai poliziotti in servizio e intercettate al telefono. I nastri registrati di queste conversazioni, che dimostrerebbero il clima di tensione interno alle forze dell'ordine in quelle ore, stanno per essere depositate al processo di Genova dai legali dei giovani picchiati alla scuola Diaz e nei disordini del G8.

Erano trascorse poche ore dalla morte di Carlo Giuliani in piazza Alimonta a Genova. In quei momenti, come testimoniano le telefonate tra i poliziotti in servizio, il clima era assai teso. C'è un agente che, riferendosi alla morte di Giuliani, si augura che i "manifestanti muoiano tutti" e dice a un collega : "1-0 per noi!". Un altro, riferendosi ai giovani manifestanti, li definisce "zecche del c...".

Ma a colpire è anche il clima teso e poco ordinato che domina le telefonate tra poliziotti nella sera dell'assalto alla Diaz. Ci sono funzionari che si scaldano per la mancanza di coordinamento. Qualcuno non riesce più nemmeno a contare quanti giovani siano stati trasferiti nella caserma di Bolzaneto, quanti pullman siano stati utilizzati. Altri poliziotti dimostrano uno stato di stress molto elevato: "Non connetto più. Sono dissociato davvero", dice un altro. "Non è una bella cosa quella che abbiamo fatto", afferma un agente, riferendosi agli scontri alla Diaz. E infine la conversazione che dimostra un fatto già noto da tempo alla Procura: la preparazione delle molotov da parte della polizia e poi il finto rinvenimento nella scuola Diaz. Un dirigente della Digos dice ad un collega: "Le bottiglie molotov non lasciatele qui".

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo369483.shtml

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Io non mi scandalizzo affatto. <<C'è un agente che, riferendosi alla morte di Giuliani, si augura che i "manifestanti muoiano tutti">>. Bene. Gente che lancia estintori contro i defender dei Carabinieri spero anche io di non vederne più su questa terra. Così come spero di non vedere più sotto processo agenti che cercano di fermare una GUERRA CIVILE. Io penso sempre che sarei potuto essere al posto di uno di quelli che si è ritrovate le vetrine spaccate e le macchine incendiate. E penso pure che sarei potuto stare al posto di Placanica, pover'uomo...

E' ora di finirla di stare dalla parte dei delinquenti!!!

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