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[Cultura&Design] Mitomacchina. Storia, tecnologia e futuro del design dell'automobile


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Questa mostra è l'apoteosi per gli innamorati dell'automobile. Durerà per 6 mesi (2 Dicembre 2006 - 1 maggio 2007) al MART di Rovereto (Trento) e credo che sarà un'occasione unica per vedere le colonne della storia dell'auto tutte insieme.

Ecco qualche modello:

Benz "Dreirad" del 1886

Alfa Romeo "40-60 HP Ricotti" del 1914

Ford "T" del 1917

Lancia "Lambda" del 1923

Alfa Romeo "Flying Star Touring" del 1931

Isotta Fraschini "8A SS Torpedo sport Sala" del 1927

Alfa Romeo "6C 2300 B Mille Miglia Touring" del 1939

Bugatti "T46 Coach Profile" del 1933

Alfa Romeo "8C 2900 B lungo" del 1938.

Rolls-Royce "Silver Cloud" del 1959

Maserati "3500 GT" del 1959

Chevrolet "Corvette" del ’59

Mercedes-Benz "300 SL Gullwing" (Ali di gabbiano) del 1954

Porsche "356 del 1948".

Alfa Romeo Tipo 33 Stradale

Volkswagen "Maggiolino" del 1950

Jaguar "E-Type" del 1962

Italdesign "Boomerang" del 1972

Volkswagen "Golf GTI" del 1974

Fiat "500" del 1957

Fiat "600 Multipla" del 1956

Prototipo "Megagamma" di Giorgetto Giugiaro del 1978

Fiat "Panda" del 1980

Renault "Espace" del 1984

Ferrari "F40" del 1987.

[...........]

Marche presenti:

Alfa Romeo, BMW, Bugatti, Chevrolet, Chrysler, Citroën, Ferrari, Fiat,

Ford, Jaguar, Lamborghini, Lancia, Lotus, Maserati, Mercedes-Benz, MG,

Mini, Nissan, Pagani, Peugeot, Porsche, Renault, Rolls-Royce, Saab, Smart,

Tatra, Volkswagen.

Cisitalia, Hanomag, Iso Rivolta, Isotta Fraschini, Messerschmitt, NSU, Studebaker, Trabant, Voisin.

Press Release:

Mitomacchina. Storia, tecnologia e futuro del design dell'automobile

Gian Piero Brunetta, Pierluigi Cerri, Emilio Deleidi, Giampaolo Fabris, Giorgetto Giugiaro, Tomás Maldonado, Giuliano Molineri, Adolfo Orsi, Sergio Pininfarina, Mauro Tedeschini e la rivista Quattroruote.Mart, Rovereto

dal 2 dicembre 2006 al 1 maggio 2007

Mitomacchina.

Storia, tecnologia e futuro del design dell'automobile.

"Credo che oggi l'automobile sia l'equivalente abbastanza esatto delle grandi cattedrali gotiche: voglio dire una grande creazione d'epoca, concepita appassionatamente da artisti ignoti, consumata nella sua immagine, se non nel suo uso, da tutto un popolo che si appropria con essa di un oggetto perfettamente magico."

Roland Barthes: "La nuova Citroën", 1972

La storia del design dell'automobile - uno dei più affascinanti miti del ’900 - e le visioni che anticipano le sue trasformazioni nel Ventunesimo secolo. E' Mitomacchina, il grande evento espositivo 2006-2007 del Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che sarà il primo museo in Italia a dedicare una grande mostra a questo tema.

L'esposizione, in programma dal 2 dicembre 2006 al primo di maggio del 2007, intende raccontare la storia del design dell'automobile, in un percorso che individua come suoi punti nodali le grandi innovazioni dal punto di vista dell’estetica e da quello della tecnologia.

Si parte dagli esordi - in mostra anche la prima automobile mai realizzata con un motore a scoppio, la Benz "Dreirad" del 1886 – e si arriva ai giorni nostri e oltre. Mitomacchina presenta infatti anche i prototipi che nel Ventunesimo secolo stanno per rivoluzionare ancora una volta le forme, l’uso e la carica di significati dell’automobile.

La chiave di lettura di Mitomacchina è duplice: da un lato la mostra presenta una vasta selezione di modelli di automobili scelti a partire dal loro ruolo di propulsori del cambiamento, sia in chiave sociologica che estetica; dall'altra una ricognizione sui progetti, i processi industriali e le sperimentazioni che hanno accompagnato, messo in discussione e ricostruito, grazie ai più alti geni della creatività internazionale, questo straordinario "oggetto" del Ventesimo secolo.

La mostra, prodotta dal Mart con la direzione di Gabriella Belli, sarà curata da un comitato di designer ed esperti del settore, storici del costume e storici dell'arte composto da Gian Piero Brunetta, Pierluigi Cerri, Emilio Deleidi, Giampaolo Fabris, Giorgetto Giugiaro, Tomás Maldonado, Adolfo Orsi, Sergio Pininfarina, Mauro Tedeschini e la rivista Quattroruote.

I modelli d'automobile presenti sono quelli di grandi case produttrici europee ed americane, come Alfa Romeo, BMW, Bugatti, Chevrolet, Chrysler, Citroën, Ferrari, Fiat, Ford, Jaguar, Lamborghini, Lancia, Lotus, Maserati, Mercedes-Benz, MG, Mini, Nissan, Pagani, Peugeot, Porsche, Renault, Rolls-Royce, Saab, Smart, Tatra, Volkswagen.

Accanto a queste anche esemplari di costruttori nel frattempo scomparsi: Cisitalia, Hanomag, Iso Rivolta, Isotta Fraschini, Messerschmitt, NSU, Studebaker, Trabant, Voisin. Provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, alcuni di questi modelli saranno esposti per la prima volta al pubblico.

L’AUTOMOBILE COME ARCHETIPO ESTETICO

Una riflessione sull'automobile come mito della contemporaneità, quindi, con molti spunti inediti. Una parte notevole del materiale in mostra è normalmente affidato esclusivamente alla custodia delle aziende e dei collezionisti privati: Mitomacchina farà uscire dai laboratori dei più importanti centri internazionali di design le maquettes, che si potranno quindi confrontare con i modelli originali, ma anche i disegni tecnici in scala 1:1, i modelli in legno, le fotografie dei disegnatori e dei centri di ricerca.

Ma soprattutto, il carattere di novità dell’esposizione è dato dal fatto che tutte le automobili scelte sono archetipi estetici del '900, e per la prima volta una mostra lo racconta. Sono automobili, cioè, che hanno condizionato in egual misura automobilisti e case produttrici, fino ad essere percepite immediatamente come oggetti di culto.

La Volkswagen "Maggiolino" del 1950, la "Golf" di Giugiaro del 1974 e la "Fiat 500" del 1957, ad esempio, hanno segnato la storia del design, per quanto riguarda le macchine a grande diffusione, imponendosi come modelli da imitare, come catalizzatori dei cambiamenti successivi con forti e durature implicazioni nel design industriale.

IL PERCORSO DELLA MOSTRA

L’ideale classico di bellezza assoluta nel mondo antico era rappresentato dalla statua della Vittoria alata di Samotracia. Prendendo spunto dal passato, i curatori della rassegna si sono ispirati alla Nike, allestendo all’esordio del percorso espositivo i capolavori degli anni’ 30 europei che incarnano le forme più pure e rappresentative di questo oggetto straordinario: le eccezionali Alfa Romeo "Flying Star Touring" del 1931, l’Isotta Fraschini "8A SS Torpedo sport Sala" del 1927, la Bugatti "T46 Coach Profile" del 1933 o l’Alfa Romeo "8C 2900 B lungo" del 1938.

Le sale successive espongono le berline - come la Rolls-Royce "Silver Cloud" del 1959 – le convertibili come la Maserati "3500 GT" del 1959 o la Chevrolet "Corvette" del ’59 e le coupé come le Mercedes-Benz "300 SL Gullwing" (Ali di gabbiano) del 1954 o la Porsche "356 del 1948".

Le sezioni successive presentano l’automobile come risposta industriale al bisogno di mobilità espresso lungo tutto il Novecento. Ecco quindi il minimo indispensabile concentrato in utilitarie a vocazione prettamente urbana (come l’Iso "Isetta", la Mini "Minor", la Fiat "500"), e le protagoniste della motorizzazione di massa (dalla Ford "T" del 1917 alla Trabant del 1958 alla Fiat "Panda" del 1980).

Parallelamente la mostra testimonia la ricerca sulle monovolume: dall’Alfa Romeo "40-60 HP Ricotti" del 1914 alla Fiat "600 Multipla" del 1956 o a prototipi come la "Megagamma" di Giorgetto Giugiaro del 1978, per finire con la fortunata "Espace" della Renault del 1984, madre delle monovolume moderne.

Da questo punto in poi la mostra sposta l’attenzione dal prodotto finito ai processi della creatività e alla sperimentazione industriale.

Le ricerche che conducono alla definizione della forma di un’auto comportano una molteplicità di aspetti: la sportività, l’aerodinamica, l’innovazione tecnologica o lo studio di nuove forme di energia. Mitomacchina ripercorre tutti questi grandi temi di evoluzione dell’auto non solo con i modelli esposti – per i quali una visione d’ insieme è in genere impossibile – ma anche con studi, progetti, disegni originali, maquettes e riproduzioni in scala che permettendo di ricostruire la genesi del pensiero che ha portato alla loro creazione.

Ecco quindi la ricerca sull'aerodinamica, con i prototipi di Bertone, Giugiaro e Pininfarina, e i sogni di designer visionari, come le creazioni in pochissimi esemplari di Lamborghini e Ferrari.

Negli stessi anni si sviluppa una ricerca parallela e complementare sull’applicazione di nuove tecnologie e in tempi moderni anche sull’introduzione di energie alternative.

Mitomacchina ne rende conto con la Lancia "Lambda" del 1923 – la prima macchina con la scocca portante – per poi passare ai disegni di Flaminio Bertoni per la Citroën negli anni Trenta, e infine ai prototipi dell’automobile del XXesimo secolo: non solo le novità dei grandi centri internazionali – come ad esempio la "Biga" di Giugiaro (1992) o la recentissima "Nido" (2004) di Pininfarina – ma anche il frutto della creatività di alcuni tra i maggiori architetti e artisti internazionali, come la "Z-Car" di Zaha Hadid (2005) o la "Pivo" del Centro Design Nissan (2005).

Infine, non mancano i giovani talenti delle maggiori scuole europee di design, tra cui il Royal College of Art di Londra, lo IED di Torino e la Fachhochschule di Pforzheim.

In mostra anche una sezione cinematografica, che presenta alcune auto rese protagoniste da molte affascinanti suggestioni della filmografia internazionale.

Insieme alla mostra sarà pubblicato un catalogo (Skira) ampiamente illustrato e una guida breve alla mostra, a cura di Quattroruote.

Il catalogo conterrà la documentazione completa delle opere esposte, dalle automobili corredate di schede scientifiche alle maquettes ai disegni originali, ma anche una serie di saggi che aprono una riflessione interdisciplinare sul tema della mostra. I testi sono a cura di Gabriella Belli, Donatella Biffignandi, Enrico De Vita, Helen Evenden, Giampaolo Fabris, Tomás Maldonado, Giuliano Molineri per Giorgetto Giugiaro, Adolfo Orsi, Lorenzo Ramaciotti, Sergio Pininfarina, Mauro Tedeschini e Paolo Tumminelli.

Per la mostra si ringrazia:

Main Sponsor AGIP

Con il contributo di Marangoni SpA

Media Partner Quattroruote

Il Mart ringrazia:

UniCredit Group, UniCredit Private Banking, Cantina La Vis e Valle di Cembra, Gruppo Poste Italiane, Cartiere del Garda, Trentino SpA

MartRovereto

Corso Bettini, 43

38068 Rovereto (Trento)

Infoline 800 – 397760

0464 438887

www.mart.trento.it

Orari:

lunedì - domenica 10:00 - 18:00

venerdì 10:00 – 21:00

Chiuso il lunedì a partire dal 15 gennaio 2007

Ingresso:

Intero: 8 € Ridotto: 5 €

Ridotto scolaresche: 1€ a studente

Biglietto famiglia: 20€

Amici del museo: gratuito

Comunicazione

Mart:

Responsabile

Flavia Fossa Margutti

Ufficio stampa:

Luca Melchionna 0464.454127 cel 320 4303487

Clementina Rizzi

press@mart.trento.it

Skira:

Mara Vitali Comunicazione

Lucia Crespi

tel 02/73950962

e-mail: arte@mavico.it

Facilissimo arrivare al museo sia in auto che in treno (ci sono già stato).

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Mi hai anticipato! Stamane sono sveglio abbastanza presto perchè fra qualche oretta sono in quel di Rovereto con la fidanzata! :)

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Bravo kenzo! Se avrai tempo racconterai le tue impressioni e soprattutto emozioni perchè non si può stare tanto indifferenti difronte a certe sculture.

p.s.: ma la tua ragazza è stata costretta a venire con te? :D

Eccomi qua! Contento, emozionato e felice di poter raccontare una mattina fantastica al passata al Mart di Rovereto. Mitomacchina è la mostra che la mia stessa fidanzata mi ha segnalato: laureata in accademia delle belle arti e frequentatrice dei corsi della specializzazione in arti visive è stata la prima a segnalarmi questo evento! 150 km si bevono come il caffè la mattina per queste splendide creature. Ore 10:30 arrivo: non una folla di persone ma un andirivieni di appassionati abbastanza sostenuto. Ieri era il primo giorno di apertura della mostra. All'ultimo piano della splendida architettura di Mario Botta ci infiliamo nella prima sala: stupore! Isotta Fraschini Torpedo che si presenta col suo calandrone. La tentazione di poter sfiorare questa bellezza è subito fermata dalla simpatica ma inflessibile salista. Subito dopo una lacrima di felicità mi scende quando una bianca quasi perlata Alfa Romeo touring del '30 amplifica i bagliori della sala. Si alterna una Maserati verde pisello a 16 cilindri. Tutte e 3 splendidamente restaurate: tutti pezzi che arrivano dalle grandi collezioni, tra cui il museo storico Alfa Romeo che ha pure inviato lo splendido esemplare che compare all'inizio del video di presentazione della recente 8C. Ai due estremi della sala due Alfa Romeo 8c 2900 a passo lungo (una nera e una azzurro confetto) fanno da estremi dell'intervallo che comprendono due grandi pezzi da collezione: Bugatti T46 del 33 e la prima Peugeot coupè Cabriolet sempre degli anni 30. Sulle pareti estese per tutto il museo documenti tecnici, disegni esecutivi delle vetture e storie dei grandi dell'automobile. Esaurita la vista della prima sala, si passa alla seconda tematica sulle Berline: una curiosa Rolls del 59 una splendida Flaminia che ammica ad una Maserati quattroporte per concludere con una stranissima Studenbaker (si scrive così????....non mi ricordo mai.....). Terza sala dedica alle spider che si apre col terzetto italiano Lancia al centro spalleggiata da Alfa romeo e Ferrari. Una 166MM blu una Aurelia rosso fuoco e una Spider azzurra del Portello. Nella sala anche una Lotus una Corvette prima serie e documenti, documenti, documenti ordinati accuratamente sulle pareti. Scivoliamo nella sala vicino dove fanno l'eco delle splendide coupè. MB 300 Sl Gullwing solitaria guarda un'accoppiata composta da Cisitalia e Porsche 356. Sull'altro lato la E-type di Diabolik. Sala successiva le utilitarie che hanno segnato la storia: in ordine una Ford T del 1908, la prima 2cv del 1938 una Trabant con uno stranissimo carrello dietro avente forma della vettura stessa, la maquette della Fiat 600 in legno (penso originale Fiat), la Golf Gti e il prototipo Panda con specchietto retrovisore diverso dalla produzione e cerniere interne e non esterne (alle pareti i disegni scannerizzati di Giugiaro sia della tedesca che dell'italiana). Siamo a metà mostra: uscendo dalla sala ci si dirige sul ponte metallico del museo che guarda la luce zenitale del sole che si propaga sul fantastico lucernario dell'architetto ticinese. Rientriamo nelle sale successive, e subito ci accolgono delle vetture che hanno segnato la storia per motivi vari che ben conoscete: una Fiat 500, due Mini Minor, l’isetta e la sua nipotina : la Smart. Si procede verso la sala successiva e subito fa colpo l’F40 con appena dietro una 599 nuovissima amaranto (20 anni fra una e l’altra e l’areodinamica trattata in modo completamente diverso). Perpendicolarmente a loro una Lamborghini Miura di Gandini e nella stessa sala una splendida Zonda. Continuando nel paese dei balocchi ci si può fermare davanti ai disegni e ai modellini di Bertoni Flaminio e una Ds del 55 detta legge nella sala. Ormai la mostra scivola lentamente verso la fine: l’utima sala è occupata da vari prototipi degli ultimi anni: Giungiamo con le sue realizzazioni che focalizzano l’attenzione verso lo studio della mobilità urbana (non domandatemi il nome del prototipo perché non me lo ricordo), la Pininfarina Nido di pochi anni fa, la nostra amata figlioletta della X1/9 presentata lo scorso anno, qualche maquette della Mercedes Benz e una stranissima ma initile vettura disegnata dall’architetto anglo-irakena Zaha Hadid (per favore a ognuno il suo mestiere e forse è meglio che questa talentuosa architetto/artista focalizzi la sua attenzione all’architettura e non al design automobilistico….). Qui la mostra è finita, scendo le scale contento: da segnalare che sui vari piani sono presenti le maquette di vari modellini in scala di prototipi (mi sembra di aver intravisto anche quelli del concorso a cui aymaro aveva partecipato lo scorso anno su una futura Ferrari). Nel piano interrato disegni di giovani designer tra cui il disegno di una Lancia presentato nel topic Scoop e anteprime sulla Delta. E’ di un giovane di 23 anni di cui non mi ricordo il nome.

Fra le piccole amenità di cui ho goduto (essendo appassionato di pittura), la splendida mostra dei Viennesi: Klimt, Shiele e Kokoscha (i primi due conosciutissimi, il terzo ho scoperto che si firmava le tele con un OK! Dalle sue iniziali): ma questa è un’altra storia che non riguarda Voi cultori dell’automobile e dello splendido viaggio che ci ha regalato nel 20-esimo secolo e che ci accompagnerà con soddisfazione i prossimi anni.

Mando un saluto a tutti gli autopareristi!

Ciao! Kenzo.

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la prox volta li organizzino in valle d'aosta...mah...città di pratico accesso...

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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Foto,foto, vogliamo le foto.

Ahimè foto internamente alla mostra sono vietate ( o meglio, furbescamente proibiscono che tu ne faccia per venderti il catalogo della mostra). Visto che non sono capace a postare, se vuoi tramite mail ti spedisco la foto con l'atrio del museo e la scultura della vettura fatta con gomme (immagino della Marangoni visto che ha sede a Rovereto), fatta ieri prima dell'entrata nelle sale del museo :).

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la prox volta li organizzino in valle d'aosta...mah...città di pratico accesso...

Ti dico che hanno organizzato molto bene l'evento. Alla presentazione c'erano presenti (il giorno 30) sia il direttore di 4ruote (colui che ama molto il nostro forum ehehehehe) con Giugiaro e altri. Che dirti? E' dall'altra parte dell'Italia per te, e hai ragione che nella patria della targa Florio non vengano fatte esposizioni del genere. Ma come ben sai possono essere organizzate dove ci sono strutture (anche il Motor show viene fatto a Bologna). Spetta anche a voi Siciliani poter insistere affinchè possano crearsi luoghi ed occasioni per godere di queste meritevoli iniziative. Personalmente ritengo che la tua terra abbia tutte le potenzialita!:)

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Ti dico che hanno organizzato molto bene l'evento. Alla presentazione c'erano presenti (il giorno 30) sia il direttore di 4ruote (colui che ama molto il nostro forum ehehehehe) con Giugiaro e altri. Che dirti? E' dall'altra parte dell'Italia per te, e hai ragione che nella patria della targa Florio non vengano fatte esposizioni del genere. Ma come ben sai possono essere organizzate dove ci sono strutture (anche il Motor show viene fatto a Bologna). Spetta anche a voi Siciliani poter insistere affinchè possano crearsi luoghi ed occasioni per godere di queste meritevoli iniziative. Personalmente ritengo che la tua terra abbia tutte le potenzialita!:)

capisco quello che intendi, ma solitamente eventi di questo genere li si organizzano in città + di pratico accesso, roma, milano, bologna, venezia, anche se dall'altra parte dell'italia hanno grandi aereoporti e anche da palermo con poco si ci arriva, andare invece a trento per chi non è della zona è il viaggio della speranza, è molto + facile raggiungere l'estero

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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