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25 Aprile: Festa della Liberazione

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Inviato

J, se a scrivere queste cose sei tu, che mi pare non passi i 20 anni, beh mi tolgo il cappello, sia per i concetti che per la forma ;)

Però, da ex appassionato di Storia e soprattutto di WWII, non posso essere d'acordo con tutto.

La Storia la fanno SEMPRE i vincitori, prova ne è che noi siamo cristiani ;) da circa 1600 anni. Più o meno dal griande inciucio niceiano...

I vincitori chiaramente sono tutti quelli, "operai" delle guerre, che partecipano alle operazioni. Ma purtroppo sono i leader che perpetuano le politiche, le idee ed ideologie, prima, durante e dopo. Idee senza le quali non si riuscirebbe a smuovere la coscienza popolare e spingere "uomini comuni" ad imbracciare le armi.

Nel caso della resistenza italiana (ed al contrario di quella francese) lo scopo ultimo dei leader, trasmesso come dogma ai seguaci tanto coraggiosi quanto indottrinati e manipolati di conseguenza, è proprio quella di avvicinarsi all'ideale sovietico. Niente più niente meno.

Certo che la grande maggioranza dei partigiani fosse mosso da reale e genuina voglia di "libertà" per l'Italia... questo è innegabile!!

Ma è altrettanto innegabile, addirittura provato dai fatti, dalla Storia stessa, che la manipolazione, la spinta ideologica, fu molto + forte dell'ideale di Patria libera.

Infatti lo stesso ideale e concetto di Patria era e sarà successivamente, anche in democrazia, barbaramente calpestato dagli stessi seguaci, sia perchè legato (demagogicamente) al regime, sia perchè cmq non funzionale alla rivoluzione lungamente progettata (già durante gli anni della guerra, ci sono le prove).

Ergo, le cose non sono così semplici e lineari come le dipingi ;)

ps: l'ultima domanda è troppo "stupida" per concordare come livello intellettivo con il resto del discorso fatto sopra... ;)

Ma basta una risposta: NESSUNO dei vecchi partigiani resistenti di matrice "rossa" ha alzato un dito, tantomeno la voce, ne per Praga ne per Budapest...

...NESSUNO dei cosiddetti pacifisti, arcobaleni, movimenti, tute bianche, minchioni di varia razza e (poco) intelletto ha alzato UNA bandierina che fosse UNA per il Tibet oggi...

Altre parole sono inutili anche perchè si scadrebbe nel politico.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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J, se a scrivere queste cose sei tu, che mi pare non passi i 20 anni, beh mi tolgo il cappello, sia per i concetti che per la forma ;)

Però, da ex appassionato di Storia e soprattutto di WWII, non posso essere d'acordo con tutto.

La Storia la fanno SEMPRE i vincitori, prova ne è che noi siamo cristiani ;) da circa 1600 anni. Più o meno dal griande inciucio niceiano...

I vincitori chiaramente sono tutti quelli, "operai" delle guerre, che partecipano alle operazioni. Ma purtroppo sono i leader che perpetuano le politiche, le idee ed ideologie, prima, durante e dopo. Idee senza le quali non si riuscirebbe a smuovere la coscienza popolare e spingere "uomini comuni" ad imbracciare le armi.

Nel caso della resistenza italiana (ed al contrario di quella francese) lo scopo ultimo dei leader, trasmesso come dogma ai seguaci tanto coraggiosi quanto indottrinati e manipolati di conseguenza, è proprio quella di avvicinarsi all'ideale sovietico. Niente più niente meno.

Certo che la grande maggioranza dei partigiani fosse mosso da reale e genuina voglia di "libertà" per l'Italia... questo è innegabile!!

Ma è altrettanto innegabile, addirittura provato dai fatti, dalla Storia stessa, che la manipolazione, la spinta ideologica, fu molto + forte dell'ideale di Patria libera.

Infatti lo stesso ideale e concetto di Patria era e sarà successivamente, anche in democrazia, barbaramente calpestato dagli stessi seguaci, sia perchè legato (demagogicamente) al regime, sia perchè cmq non funzionale alla rivoluzione lungamente progettata (già durante gli anni della guerra, ci sono le prove).

Ergo, le cose non sono così semplici e lineari come le dipingi ;)

ps: l'ultima domanda è troppo "stupida" per concordare come livello intellettivo con il resto del discorso fatto sopra... ;)

Ma basta una risposta: NESSUNO dei vecchi partigiani resistenti di matrice "rossa" ha alzato un dito, tantomeno la voce, ne per Praga ne per Budapest...

...NESSUNO dei cosiddetti pacifisti, arcobaleni, movimenti, tute bianche, minchioni di varia razza e (poco) intelletto ha alzato UNA bandierina che fosse UNA per il Tibet oggi...

Altre parole sono inutili anche perchè si scadrebbe nel politico.

Modificato da j

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