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[F1 2010] GP del Canada: Montreal


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GP Canada: anteprima e orari tv

Dopo due anni il circus della Formula 1 ritorna in Canada sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal sull’isola di Notre Dame. Era dal 2008 che la Formula 1 non tornava nel paese dell’acero, infatti per questioni contrattuali ed organizzative lo scorso anno la consueta tappa di inizio estate in nord America saltò.

Il carrozzone a quattro ruote giunge in Quebec dopo un intenso Gran Premio di Turchia conclusosi tra strascichi polemici. Le due Red Bull hanno offerto ancora una volta una prova della loro schiacciante superiorità ma… la vittoria è andata a Lewis Hamilton con Button in seconda posizione, la McLaren così si è presa la seconda doppietta stagionale. Ma cosa è successo?

Le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel hanno avuto la situazione sotto controllo per tutta la gara e si preannunciava l’ennesima doppietta del team angloaustriaco, ma al 40esimo giro il fattaccio: Vettel tenta un sorpasso impossibile ai danni del compagno di squadra che non molla di un millimetro, un impercettibile scatto di Vettel verso Webber causa la collisione. Risultato? Vettel ritirato, Webber terzo.

Nell’imminenza dell’episodio la contrarietà di Vettel è stata evidente, anche se, ad onor del vero, è proprio il tedesco ad avere le maggiori colpe, con Webber che ha solo tenuto la sua traiettoria, legittimamente. In McLaren stava per succedere qualcosa di simile con Button che ha attaccato Hamilton, che poi ha risposto, ma a Woking hanno dimostrato di saper tenere la testa a posto e non ci sono state conseguenze.

E la Ferrari? Sarebbe il caso di stendere un velo pietoso sulle prestazioni, che definire oscene sarebbe come complimentarsi, offerte dal cavallino in quel di Istanbul, ma per dovere di cronaca non lo facciamo. La Ferrari sin dalle prove libere del venerdì non ha dato la benché minima impressione di poter lottare con le squadre di vertice, in qualifica poi il disastro: Alonso eliminato in Q2 (complice anche un suo errore) e Massa mestamente ottavo nella Q3. Il tutto condito da una gara totalmente anonima, pochissime le inquadrature riservate alla Ferrari, con Massa che ha concluso settimo e Alonso ottavo.

Insomma la situazione a Maranello si sta facendo preoccupante. Per tutto l’inverno gli uomini Ferrari avevano rassicurato i tifosi circa l’ottimo stato di forma della squadra, si è battuto il tasto dello sviluppo interrotto a metà 2009 per puntare tutto sul 2010, ecc… e invece, a parte la prima gara, dove sì effettivamente il cavallino era molto vicino alla Red Bull, il prosieguo è stata una vera involuzione.

I problemi della Ferrari sembrano sempre gli stessi di anno in anno: si parte con una macchina molto forte, ma a lungo andare il vantaggio iniziale si perde e ci si fa rimontare dalla concorrenza. Basti pensare che ad Istanbul la Ferrari non solo è stata nettamente più lenta di Red Bull e McLaren, ma ha preso paga anche dalla Mercedes e perfino dalla Renault. Sarebbe il caso di concentrarsi su prorpie idee invece che scopiazzare, tra l’altro male, quelle degli altri come il sistema F-duct.

La festa per l’ottocentesimo Gran Premio della Scuderia si è trasformata in un incubo. Stefano Domenicali invita tutti alla calma, ma l’impressione è che più che di calma, la Ferrari necessiti di duro lavoro, per rispetto alla sua storia e alla passione dei propri tifosi.

Tornando al Gran Premio del Canada, la prima edizione fu organizzata nel 1967 in occasione dell’Esposizione Universale di Montreal. La gara, che vide una doppietta della squadra Brabham con Jack davanti a Hulme, poi vincitore nel 1968, fu disputata sul circuito di Mosport, spesso definito una specie di Nurburgring in miniatura che per diversi anni, fino al 1977, fu la sede principale del Gran Premio.

Un paio di edizioni si corsero sullo splendido e pericoloso tracciato di Mont Trembant a S. Jovite, dove Ickx nel 1968, per un errore di montaggio dei meccanici, disse addio al possibile titolo mondiale fratturandosi una gamba in prova alla curva in discesa chiamata significativamente “curva del diavolo”. Il belga, dopo aver vinto l’edizione ’69 a Mosport, si prese la sua personale rivincita nel ’70 vincendo anche a Mont Tremblant, pista su cui la Formula 1 non rimise più le gomme.

Stewart fece doppietta a Mosport nel biennio 71-72, mentre nel 1973 il caos regna sovrano a causa della pioggia che manda in tilt i cronometristi e la F1 per la prima volta fa la conoscenza della “pace car” (in Europa conosciuta come safety car): alla fine viene dichiarato vincitore Revson, ma ancora oggi ci sono fondatissimi motivi per ritenere Fittipaldi il legittimo vincitore, che l’anno successivo trionferà senza contestazioni.

Nel 1975, per la prima volta, una gara del Mondiale di F1 viene annullata per contrasti economici tra Ecclestone e gli organizzatori: i rapporti di forza, ovviamente economici, stanno cambiando, e il Canada perde per un anno il suo Gran Premio.

Nel 1978 viene inaugurato il nuovo circuito semi-permanente dell’isola artificiale di Notre Dame, e a vincere, tra l’incontenibile gioia del pubblico locale, è proprio il canadese Gilles Villeneuve su Ferrari, che l’anno dopo manca per poco il bis, superato da Jones che si ripete anche nel 1980. Laffite vince nell'1981, anno in cui Villeneuve arriva incredibilmente terzo dopo aver corso mezza gara sotto il diluvio con l’ala anteriore piegata verso l’alto a impedirgli la visuale e poi volata via del tutto. Fu l’ultima apparizione di Gilles su quel circuito che dall’anno successivo prese il suo nome.

Purtroppo proprio nel 1982 alla partenza avviene l’incidente mortale del giovane debuttante Riccardo Paletti, che tampona la Ferrari di Pironi rimasta ferma sulla griglia; vince Piquet, che nel 1991 sarà il primo a raggiungere quota 3 vittorie in Canada, ottenendo proprio su questa pista il suo ultimo trionfo in Formula 1, grazie al ritiro all’ultimo giro del suo vecchio rivale Nigel Mansell, che troppo distratto a salutare il pubblico, dimenticò di scalare le marce e spense la macchina.

Il primato di Piquet viene poi polverizzato da Michael Schumacher che totalizzerà ben 7 vittorie (solo la prima con la Benetton, tutte le altre su Ferrari) tra il 1994 e il 2004. Una delle poche edizioni di quel decennio “mancate” da Schumi è il 1999, anno dell’unica vittoria di Hakkinen su questa pista e del curioso primato “ottenuto” dal muro all’uscita della chicane prima del traguardo, perché gli altri tre campioni del mondo in pista, cioè lo stesso Schumacher con Damon Hill e Jacques Villeneuve, sbattono tutti in quel punto, che verrà poi chiamato il “muro dei campioni”.

Oltre al compianto Gilles, altri due piloti hanno ottenuto sul circuito di Montreal la loro prima vittoria nella massima serie: Jean Alesi, che nel 1995 ottiene l’unica vittoria della sua sofferta carriera proprio nel giorno del suo 31esimo compleanno e Robert Kubica, che nel 2008 trionfa in quello che per ora rimane l’unico GP vinto dal giovane polacco che l’anno prima aveva rischiato la vita proprio a Montreal, uscendo miracolosamente incolume da un violentissimo incidente con la sua Bmw-Sauber poco prima del tornante dell’Epingle.

Le caratteristiche della pista, circuito praticamente cittadino benché velocissimo, quindi con barriere molto vicine alla sede stradale, hanno spesso provocato incidenti molto seri: oltre agli episodi già citati, si ricordano anche gli incidenti che spezzarono le gambe e la carriera al francese Jabouille nel 1980 e al suo connazionale Panis nel 1997.

Il tracciato è un semi-permanente, di cui una parte in pratica è usata una sola volta l’anno. Caratteristica primaria di questo circuito sono le brusche accelerazioni e le fortissime frenate. Proprio l’impianto frenante è messo a dura prova e infatti la Red Bull, che con i freni ha avuto non pochi problemi quest’anno, ha garantito il massimo impegno. Date le sue caratteristiche il circuito di Montral vede spesso e volentieri l’utilizzo della safety car, il che costituirà un grosso grattacapo per gli strateghi perché in tal caso azzeccare il momento giusto per fermarsi ai box potrebbe essere decisivo per la vittoria.

La Formula 1 arriva a Montreal e ancora non da quale sarà il fornitore di pneumatici per il triennio 2011-2012-2013. Se in un primo momento sembrava fatta per la Pirelli, con Bernie Ecclestone che si è detto irritato per questo ritardo, negli ultimi giorni si è rifatta sotto la Michelin, anche se a sostenerne l’ingresso pare ci siano solo Ferrari e Renault. vedremo.

Altro cruccio per i team è rappresentato dal fatto di dover poi progettare le vetture 2011 al “buio” senza conoscere le nuove gomme. Per questo pochi giorni fa Ross Brawn, team principal della Mercedes, ha lanciato la proposta di test ad hoc con le nuove coperture, da tenersi tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. La Ferrari, con Domenicali, si è subito detta d’accordo. La palla ora passa alla FIA.

Si arriva a Montreal con le situazioni in entrambe le classifiche molto incerte: in quella piloti Webber conserva la testa ma è insidiato dai due della McLaren, in quella costruttori il team di Woking si è preso la testa, seppur di un solo punto, sulla Red Bull.

Vedremo se il Gran Premio del Canada confermerà le gerarchie viste in Turchia o se ci saranno delle sorprese.

INFO

Lunghezza del circuito: 4,361 km

Giri da percorrere: 70

Distanza totale: 305,270 km

Numero di curve: 13 – 8 destra · 5 sinistra

Mescole Bridgestone: supersoffici/medie

RECORD

Giro prova: 1:12.275 – R Schumacher – Williams BMW – 2004

Giro gara: 1:13.633 – R Barrichello – Ferrari – 2004

Distanza: 1h28:24.803 – M Schumacher – Ferrari – 2004

Vittorie pilota: 7 – M Schumacher

Vittorie team: 11 – Ferrari

Pole pilota: 6 – M Schumacher

Pole team: 10 – McLaren

Km in testa pilota: 1.910 – M Schumacher

Km in testa team: 3.238 – Ferrari

Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher

Migliori giri team: 10 – McLaren

Podi pilota: 12 – M Schumacher

Podi team: 30 – Ferrari

Albo d’oro

01. 1967 J Brabham – Brabham Repco

02. 1968 D Hulme – McLaren Ford

03. 1969 J Ickx – Brabham Ford

04. 1970 J Ickx – Ferrari

05. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford

06. 1972 J Stewart – Tyrrell Ford

07. 1973 P Revson – McLaren Ford

08. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford

09. 1976 J Hunt – McLaren Ford

10. 1977 J Scheckter – Wolf Ford

11. 1978 G Villeneuve – Ferrari

12. 1979 A Jones – Williams Ford

13. 1980 A Jones – Williams Ford

14. 1981 J Lafitte – Ligier Matra

15. 1982 N Piquet – Brabham BMW

16. 1983 R Arnoux – Ferrari

17. 1984 N Piquet – Brabham BMW

18. 1985 M Alboreto – Ferrari

19. 1986 N Mansell – Williams Honda

20. 1988 A Senna – McLaren Honda

21. 1989 T Boutsen – Williams Renault

22. 1990 A Senna – McLaren Honda

23. 1991 N Piquet – Benetton Ford

24. 1992 G Berger – McLaren Honda

25. 1993 A Prost – Williams Renault

26. 1994 M Schumacher – Benetton Ford

27. 1995 J Alesi – Ferrari

28. 1996 D Hill – Williams Renault

29. 1997 M Schumacher – Ferrari

30. 1998 M Schumacher – Ferrari

31. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes

32. 2000 M Schumacher – Ferrari

33. 2001 R Schumacher – Williams BMW

34. 2002 M Schumacher – Ferrari

35. 2003 M Schumacher – Ferrari

36. 2004 M Schumacher – Ferrari

37. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes

38. 2006 F Alonso – Renault

39. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes

40. 2008 R Kubica – BMW

Orari del Gran Premio del Canada

Venerdì 11 Giugno

10:00-11:30 (16:00-17:30) Prove Libere 1

14:00-15:30 (20:00-21:30) Prove Libere 2

Sabato 12 Giugno

10:00-11:00 (16:00-17:00) Prove Libere 3

13:00-14:00 (19:00-20:00) Qualifiche – Diretta Rai Due

Domenica 13 Giugno

12:00 (18:00) Gara – Diretta Rai Uno

6 giugno 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Bridgestone Motorsport: Anteprima Gran Premio del Canada

In occasione del ritorno del Gran Premio del Canada' date=' in programma domenica 13 giugno sull’impegnativo circuito Gilles Villeneuve di Montreal, Bridgestone porterà la tipologia di pneumatici con mescola media in aggiunta alla mescola super soft.

L’ottavo appuntamento del Campionato del Mondo di Formula Uno si disputa in un circuito considerato uno dei migliori al mondo da piloti e team, situato nell’isola di Notre-Dame. La particolarità del tracciato sta nel fatto che una parte è permanente, mentre l’altra è costituita da strade urbane, in un susseguirsi di curve lente e veloci, rapidi rettilinei, barriere ravvicinate. Il circuito, lungo 4.631 metri, richiede pesanti frenate ed elevata trazione.

[b']Hiroshi Yasukawa – Responsabile Bridgestone Motorsport:

“Il Nord America rappresenta un mercato strategicamente molto importante per Bridgestone, così come per le Case automobilistiche e per tutti gli sponsor presenti in Formula Uno, quindi siamo molto lieti di ritornare in Canada nel 2010. Questo paese richiama sempre un gran numero di appassionati di Formula Uno. Storicamente il Gran Premio del Canada è sempre stata una delle gare più viste nel corso della stagione e questo rappresenta un buon veicolo pubblicitario per il nostro marchio. Solitamente assistiamo a gare emozionanti su questo tracciato. Prevediamo numerosi appassionati sulle tribune e milioni di telespettatori in tutto il mondo.”

Hirohide Hamashima – Responsabile Sviluppo Bridgestone Motorsport:

“Per la prima volta dal 1997 correremo sul tracciato di Montreal con pneumatici slick. In precedenza la scelta della tipologia di pneumatici ottimali è sempre stata difficile su questo tracciato. Questa sarà la prima volta in cui porteremo a Montreal mescole non contigue. I piloti dovranno prestare la massima attenzione alla gestione dei pneumatici, che saranno particolarmente sollecitati, considerate le pesanti frenate e l’elevata trazione. Nel corso del weekend la superficie della pista è soggetta a cambiamenti e anche le condizioni atmosferiche notoriamente rappresentano un’incognita. Credo che tutti questi fattori rendano il Gran Premio del Canada un buon test per i team, per i piloti e per i nostri pneumatici.”

Dati e fatti:

Numero e specifica di pneumatici portati a Montreal: 2000 pezzi.

Mescole: media, super soft (asciutto); intermedia (bagnato)

Pole position 2008: 1min 17s886 (Hamilton, McLaren Mercedes)

Giro più veloce in gara nel 2008: 1min 17s387 (Raikkonen, Ferrari Marlboro)

Podio 2008: 1° Kubica (BMW Sauber), 2° Heidfeld (BMW Sauber), 3° Coulthard (Red Bull Racing)

8 giugno 2010

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Alonso e Massa: “F10 adatta al circuito di Montreal”

Dopo un anno di pausa torna nel calendario del Campionato del Mondo di Formula 1 una delle mete più popolari' date=' il Gran Premio del Canada. Il pubblico del Quebec è uno dei più appassionati e l’intera città di Montreal sembra essere coinvolta in un evento spesso caratterizzato da incidenti e colpi di scena. Il ritorno in Canada è significativo anche perché vede la Formula 1 tornare nel continente americano, un mercato fondamentale per le squadre e gli sponsor: fra due anni si tornerà anche a correre negli USA. A parte il 1987 e lo scorso anno, il Gran Premio del Canada è stato ospitato dal circuito Gilles Villeneuve ininterrottamente dal 1978, mentre gli impianti di Mosport e Mont Tremblant furono teatro di questa gara in precedenza, con la prima edizione disputata nel 1967.

La Scuderia Ferrari ha conquistato il successo in Canada undici volte, il primo con Jacky Ickx nel 1970, ma fu da quando la corsa fu trasferita a Montreal nel 1978 che la passione per la Formula 1 e per la Rossa divampò: quell’anno fu l’idolo di casa, Gilles Villeneuve, a tagliare il traguardo per primo sul circuito che, in seguito fu a lui intitolato. Negli ultimi anni l’appuntamento di Montreal non sembra essere stato più così propizio alla Casa di Maranello: l’ultimo successo risale al 2004 con Michael Schumacher. Nel bilancio dell’attuale coppia di piloti della Scuderia figura un successo di Alonso nel 2006 con la Renault mentre il miglior risultato di Felipe fu il quarto posto nel 2005 con la Sauber. Il brasiliano non è mai stato particolarmente fortunato qui: penalizzato per essere uscito dalla pit-lane con il semaforo rosso nel 2007 e da un problema al pit-stop durante il rifornimento nell’anno successivo, quando un altro incidente al semaforo mise fuori gara il compagno di squadra Kimi Raikkonen, tamponato da Hamilton mentre era fermo all’uscita della pit-lane in attesa del verde.

Le F10 non presenteranno particolari novità in Canada se non la configurazione aerodinamica più adatta ad un circuito che richiede un livello di carico dal medio al basso, il primo di questo tipo nella stagione. Prima di partire per Montreal è stato effettuato giovedì scorso da Giancarlo Fisichella un test aerodinamico a Vairano anche con l’obiettivo di valutare questa configurazione. L’ala posteriore soffiata potrebbe giocare un ruolo importante su questo tracciato, considerato il lungo rettilineo che ne caratterizza la parte finale. Sia Felipe che Fernando ritengono che la pista dovrebbe essere più adatta alla F10 rispetto alla Turchia, essendo più simile a quelle dove la macchina è stata più competitiva, come Bahrain e Melbourne. Inoltre, la coppia di pneumatici – supersoft e medium – scelti dalla Bridgestone per questa gara ha dimostrato di dare meno problemi di quella più dura, almeno in questa prima parte della stagione. Prima però di affermare che la Ferrari sarà davvero competitiva sarà meglio aspettare le prove libere del venerdì.

Nel 2008 il weekend fu caratterizzato anche dai problemi presentati dall’asfalto, che cedette in alcuni punti: da allora buona parte del tracciato è stata rifatta. Questa è una pista tradizionalmente molto dura per i freni, che saranno sottoposti ad uno stress ancora maggiore quest’anno a causa del carico di benzina che si dovrà imbarcare prima della partenza. Un aiuto potrebbe però venire da altri due fattori spesso protagonisti in questa gara: la safety-car e la pioggia. Con previsioni meteorologiche non particolarmente promettenti per il fine settimana le possibilità di neutralizzazioni della corsa, già discrete sull’asciutto, promettono di aumentare le chance di vedere protagonista la safety-car.

Sul podio di Montreal ci saranno comunque due occasioni di vedere tre piloti Ferrari sul podio. Infatti in questo appuntamento del Mondiale di Formula 1 una delle gare di supporto è la serie nordamericana del Ferrari Challenge, il campionato monomarca che viene disputato in questa parte dell’Oceano Atlantico sin dal 1994 e che vede protagoniste le F430 appositamente modificate per questa serie.

8 giugno 2010

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Kubica: “La nostra vettura dovrebbe andar bene in Canada”

Dopo il sesto posto conquistato in Turchia' date=' Robert Kubica si appresta ad affrontare il weekend del Gran Premio del Canada con ottimismo.

[b']Robert, anche in Turchia sei finito a punti (sesto). Sei soddisfatto delle prestazioni della vettura?

Robert Kubica: È stata una bella gara ed è stato divertente guidare in quel circuito. Abbiamo avuto alcuni problemi di bilanciamento, anche se avevo sensazioni positive e infatti nulla è andato storto.

La vera delusione è che non siamo stati davanti alla Mercedes, ci mancano ancora un paio di decimi per batterli e in questo momento stiamo lavorando molto bene, il nostro passo di gara è molto vicino al loro e spero che si possa colmare presto il divario. Per le prossime gare abbiamo alcuni aggiornamenti per la macchina e spero che possano aiutarci ad avvicinarci ulteriormente alla Mercedes.

Sei felice di ritornare in Canada?

Robert Kubica: Si, mi fa piacere ritornare a Montreal. Mi piace quella pista con le sue caratteristiche. Stiamo parlando di un tracciato che alterna tratti veloci a tratti lenti: grandi zone di frenata alternati a lunghi rettilinei. Per ora non abbiamo ancora corso in una pista estremamente simile a Montreal, per cui dovremmo vedere venerdì quali squadre sono maggiormente aiutate da queste condizioni, poi il fatto che sia un circuito cittadino, almeno in parte, modifica costantemente l’aderenza della vettura sul suolo perché la pista non è sempre perfettamente gommata. Detto questo, mi piace molto.

Con quali aspettative ti avvicini a questa gara?

Robert Kubica: La vettura credo possa andare bene: il nostro obiettivo non sarà solamente quello di terminare la gara, ma soprattutto di ottenere dei punti che saranno fondamentali per la nostra posizione in campionato. Sarebbe fantastico se riuscissimo a riproporre delle prestazioni come quelle avute di Monaco, noi cercheremo di trarre il massimo dalla vettura e portare a casa più punti possibili.

8 giugno 2010

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Petrov: “Prima di pensare alla gara' date=' devo imparare la pista e prenderci confidenza”[/size']

Dopo l’ottima prestazione offerta in Turchia, dove è arrivato a lottare stabilmente nella top 10, Vitaly Petrov spera di ripetersi in Canada e concludere la gara in zona punti.

Vitaly, in Turchia ti sei avvicinato alla zona punti. Come ti senti dopo questa ottima prestazione in visione della gara di domenica?

Vitaly Petrov: Non sono del tutto soddisfatto: la gara è stata buona, però ancora una volta sono arrivato fuori dalla zona punti. Per tutto il week end mi sono sempre sentito a mio agio con la vettura: per la prima volta dall’inizio dell’anno ho superato la Q3 in qualifica e questo era uno dei miei obiettivi, poi in gara tutto era perfetto, fino all’incidente con Alonso che mi ha causato la foratura della gomma.

Ti è piaciuto batterti con la Ferrari?

Vitaly Petrov: Certo, comunque avrei preferito terminare nella zona punti. Riuscivo a tenere il passo con le vetture intorno a me, come ad esempio quello di Massa. È stato importante trovarmi in mezzo a dei top-team, utile per il mio bagaglio di esperienza.

Come ti senti per la prossima gara a Montreal?

Vitaly Petrov: Sarà un’esperienza completamente nuova, non sono mai stato in Canada: un paese nuovo significa una pista nuova da imparare. Mi hanno detto che la città si anima in occasione del GP e l’atmosfera è davvero coinvolgente quindi non vedo l’ora di mettermi nell’abitacolo.

Quali aspettative hai per la gara?

Vitaly Petrov: Essendo una pista totalmente nuova, prima di dire quali possano essere le mie aspettative, ho bisogno di imparare il circuito, prendere confidenza con l’asfalto e sentirmi a mio agio sulla vettura. Ci sono molte zone di frenata e chicane, potrebbe essere una pista adatta alla nostra R30 perché è facile da guidare nei tratti misti e quando salta sui cordoli non si scompone più di tanto. Proverò ad entrare in Q1 in qualifica e vedremo cosa accadrà in gara!

8 giugno 2010

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Hamilton: “Ho ricordi fantastici' date=' in Canada ho vinto il mio primo Gran Premio in F1″[/size']

Lewis Hamilton è raggiante all’idea di tornare in Canada, dove nel 2007 ha vinto la sua prima gara in Formula 1. L’inglese spera di bissare il successo della Turchia a Montreal.

“Sembra davvero troppo tempo fa, eppure nel 2007 proprio qui a Montreal vinsi la mia gara in F1 e ho ancora ricordi fantastici di quel week-end: la pole position, il pazzo numero di Safety-Car scese in pista, alcune incertezze nei giri finali e finalmente il traguardo… fu davvero fantastico!

Tornando ad oggi, nulla è cambiato: mi piace sempre! Il circuito è veloce e impegnativo, una pista incredibilmente difficile: non puoi fare un minimo errore che ti ritrovi stampato sul muro.

Sono entusiasta di ritornare in Nord-America: questa città, questa gente… sono meravigliosi e la cosa più bella è che qui il pubblico sostiene tutti i piloti e tutte le squadre. Sono davvero senza parole”.

Jenson Button: “Contento di tornare a Montreal dopo un anno d’assenza”

Dopo il secondo posto ottenuto nell’ultima gara, Jenson Button spera di poter puntare alla vittoria nel weekend del Gran Premio del Canada grazie alla ritrovata competitività della sua McLaren Mercedes.

“È fantastico tornare nuovamente a Montreal dopo un anno di assenza! Credo che quasi tutti quelli che lavorano in F1 amino la città, la gente e questa pista.

Se ripenso al Gran Premio appena passato, ho veramente combattuto dall’inizio alla fine e sarà divertente vedere come potrò sfruttare la mia vettura su questo tracciato: un circuito estremamente veloce ma una pista che non tollera alcun tipo di errore a causa della prossimità dei muretti.

La configurazione generale del tracciato dovrebbe ben adattarsi alle caratteristiche della nostra MP4-25. Abbiamo due curve molto lente che portano a due lunghi rettilinei e dovremmo riuscire ad utilizzare alla perfezione il motore Mercedes-Benz con il nostro pacchetto aerodinamico, combinazione necessaria per essere veloci e costanti sia in qualifica che in gara”.

9 giugno 2010

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De la Rosa: “Il Canada rappresenta la più grande sfida per i freni”

Pedro de la Rosa ci fornisce le sue impressioni sul circuito di Montreal in vista del Gran Premio del Canada.

“È bello riavere in calendario il Gran Premio del Canada' date=' come quasi tutti mi è sempre piaciuto venire qui: l’atmosfera, la gente, è tutto particolare” ha dichiarato il pilota della Sauber.

“Credo che il circuito di Montreal sia ottimo per avere gare emozionanti: si possono fare i sorpassi, è una pista con poco carico aerodinamico rispetto alle gare che abbiamo avute in precedenza.

L’ultima volta che ho guidato in Canada era il 2005, un venerdì, ma la gara che ricordo con più emozione è quella del 2001 dove mi trovavo tra i primi cinque ed ero in lotta con Mika Hakkinen. Una pista dura per i motori e per i freni, ma per i piloti, sotto il profilo fisico, abbastanza semplice” ha concluso de la Rosa.

10 giugno 2010

[b']Kobayashi: “Per la prima volta sarò in Canada da pilota”

Kamui Kobayashi dopo i progressi mostrati dalla Sauber nell’ultima gara, spera di ottenere un buon risultato nel weekend del Gran Premio del Canada.

“Sono stato solo una volta a Montreal, nel 2008, come terzo pilota della Toyota” ha dichiarato il giapponese.

Allora ero riuscito a godermi l’atmosfera, non avevo molti impegni. La città mi ricorda molto Melbourne con tutta questa gente pronta a divertirsi e a festeggiare per questo fine settimana di F1. Non vedo l’ora di correre davanti a tutta questa folla e sono anche fiducioso per il risultato finale, vista la discreta gara corsa in Turchia: spero che questo sia il nostro punto di partenza in campionato, ma dobbiamo continuare a lavorare sodo per portare avanti i nostri obiettivi” ha concluso Kobayashi.

9 giugno 2010

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Massa: “In Canada dobbiamo cambiare la situazione”

Una lieve pioggia ha accompagnato la prima giornata del weekend del Gran Premio del Canada' date=' come tradizione dedicata agli incontri con i media. Felipe Massa ha partecipato alla conferenza stampa FIA. “Montreal è uno di quei luoghi dove è bello esserci,” ha esordito il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro. “La gente del posto ama la Formula 1, perché è legata alle gesta della famiglia Villeneuve. Non ho mai vinto qui, ma il tracciato mi piace, presenta delle somiglianze con Melbourne, ma con rettilinei molto lunghi” ha dichiarato Massa.

A chi gli ha chiesto del suo rinnovo del contratto con la Ferrari fino alla fine del 2012, Massa ha così riassunto le sue sensazioni: “È fantastico: rimanere per altri due anni con la Ferrari dimostra che tutta la squadra crede in me, e questo mi da ulteriori motivazioni per continuare a spingere. E’ quello che voglio, ho sempre sognato essere un pilota Ferrari e adesso sono già al mio quinto anno con la squadra.” Per quanto riguarda il fine settimana, il brasiliano è consapevole che, insieme alla squadra, dovrà affrontare una sfida impegnativa: “il nostro obiettivo è sempre lo stesso, ovvero essere i migliori, ma fino adesso Red Bull e McLaren hanno dimostrato di essere più forti, e in Turchia eravamo dietro anche a Mercedes e Renault: in questo weekend dobbiamo cercare di cambiare la situazione.” Dopo il discusso incidente che ha visto protagonisti i due piloti Red Bull in Turchia, a Felipe è stato chiesto se la Ferrari abbia mai dato specifiche istruzioni ai propri piloti su come comportarsi in simili situazioni: “Non abbiamo ordini di squadra, ma ovviamente sappiamo che la squadra viene prima di tutto e che non dobbiamo tentare manovre pericolose,” ha spiegato il brasiliano. “Se il tuo compagno di squadra ti è davanti e credi di essere più veloce di lui, ovviamente cercherai di superarlo. A tutti i piloti piace sorpassare, ma bisogna essere ragionevoli.”

Il weekend vedrà anche l’inizio dei Campionati del Mondo di calcio e il via della 24 Ore di Le Mans. “Mi piace guardarla e ho un profondo rispetto per la sua storia,” ha risposto Felipe quando gli è stato chiesto se gli piacerebbe gareggiare nella gara endurance francese. “È una corsa molto importante, ma è completamente diversa dalla Formula 1: si guida con uno stile diverso perché è una corsa di 24 ore, non una gara sprint. Un giorno potrei forse essere al via, ma adesso il mio obiettivo è concentrarmi esclusivamente sulla Formula 1.”

[b']Ferrari

Hamilton: “McLaren vicina alla Red Bull anche in Canada”

Lewis Hamilton, vincitore del Gran Premio di Turchia, si è detto convinto che il circuito di Montreal, dove domenica si correrà il Gran Premio del Canada, è probabilmente la pista dove la supremazia Red Bull sarà meno evidente.

“Questo è un circuito dove la Red Bull ha forse le minori possibilità di sfruttare il vantaggio della loro vettura” ha dichiarato l’inglese nella conferenza stampa di oggi.

“Nelle curve 4,7 e 9, la Red Bull sarà piuttosto forte in uscita, ma dovremmo essere forti nei rettilinei” ha spiegato Hamilton. “Gli altri team stanno sviluppando costantemente le loro vetture, e noi stiamo facendo lo stesso. Speriamo che la nostra vettura si adatti al tracciato un po’ di piu’ rispetto a Monaco e sarà un buon weekend”.

Hamilton ha comunque ammesso che è difficile fare pronostici, almeno fino a sabato. “È difficile perché la situazione è in continua evoluzione. Non lo sapremo fino a sabato. Non sappiamo quale sarà il nostro passo. Non abbiamo fatto un passo significativo per chiudere il gap. Immagino che saremo ancora molto competitivi visto che ci sono lunghi rettilinei qui”.

Hamilton ha ottenuto la sua prima vittoria qui tre anni fa e spera di ripetersi: “Generalmente in passato sono andato molto bene qui e non so perché, è un po’ un tracciato cittadino, si adatta bene al mio stile di guida. Speriamo sia lo stesso questo weekend, spero che la vettura sia competitiva e di essere al vertice”.

10 giugno 2010

da F1, news Formula 1, ultime notizie di F1 - F1GrandPrix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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GP Canada, Libere 1: Button al top, derby McLaren-Mercedes

Con i primi novanta minuti di prove libere, la Formula 1 ha finalmente sancito il suo ritorno sul circuito Gilles Villeneuve, per il Gran Premio del Canada.

Un ritorno più che difficile, con la pioggia che ha accolto le squadre all'arrivo fin da ieri mattina e una pista oggi, seppure asciutta, particolarmente insidiosa: dopo una lunga attesa per le attività in pista, obbligata proprio dalla scivolosità dell'asfalto, tutti i piloti si sono riversati in pista nell'ultima ora di prove.

Sessanta minuti costellati da errori, tagli di chicane e testacoda, con più di un pilota che è arrivato vicino a toccare il muro: il più veloce, nel finale, è stato Jenson Button, solo una manciata di decimi meglio di Michael Schumacher, ottimo secondo, e del compagno di squadra Hamilton.

L'inglese, che ha preceduto Rosberg di soli quattro millesimi, è comunque davanti ai diretti rivali Vettel, quinto, e Alonso, solo settimo dietro a Kubica. Ottimo ottavo posto per Vito Liuzzi, a nove decimi e mezzo da Button e con un esiguo margine di vantaggio sulle Williams di Hulkenberg e Barrichello.

Proprio il brasiliano, nel finale, è dovuto ricorrere al soccorso dei meccanici dopo aver stallato l'auto in fondo alla pit-lane. Lo spegnimento del motore al termine di un testacoda è stata anche la causa del prematuro stop di Lucas di Grassi, ultimo senza nessun tempo cronometrato.

La seconda sessione di prove inizierà quando in Italia saranno le 20.00.

da RacingWorld.it

[B]Pos  Driver         Team                    Time              Laps[/B]
1. Button McLaren-Mercedes 1:18.127 23
2. Schumacher Mercedes 1:18.285 + 0.158 19
3. Hamilton McLaren-Mercedes 1:18.352 + 0.225 19
4. Rosberg Mercedes 1:18.356 + 0.229 23
5. Vettel Red Bull-Renault 1:18.549 + 0.422 27
6. Kubica Renault 1:18.662 + 0.535 19
7. Alonso Ferrari 1:18.726 + 0.599 21
8. Liuzzi Force India-Mercedes 1:19.097 + 0.970 25
9. Hulkenberg Williams-Cosworth 1:19.282 + 1.155 31
10. Barrichello Williams-Cosworth 1:19.313 + 1.186 19
11. Sutil Force India-Mercedes 1:19.373 + 1.246 12
12. Massa Ferrari 1:19.511 + 1.384 21
13. Petrov Renault 1:19.549 + 1.422 24
14. Webber Red Bull-Renault 1:19.609 + 1.482 26
15. Kobayashi Sauber-Ferrari 1:20.186 + 2.059 33
16. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:20.320 + 2.193 27
17. de la Rosa Sauber-Ferrari 1:20.584 + 2.457 21
18. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1:20.823 + 2.696 28
19. Kovalainen Lotus-Cosworth 1:21.869 + 3.742 24
20. Chandhok HRT-Cosworth 1:21.977 + 3.850 27
21. Trulli Lotus-Cosworth 1:22.543 + 4.416 12
22. Senna HRT-Cosworth 1:22.701 + 4.574 28
23. Glock Virgin-Cosworth 1:22.713 + 4.586 20
24. di Grassi Virgin-Cosworth 4

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il Dio in terra dello sviluppo delle F1 è a soli 6 decimi dalla testa... considerando il venerdì della Ferrari direi che domenica ha buone possibilità di essere tra i protagonisti. Non so se potrà lottare per la vittoria, ma non lo vedo lontano dal podio.

Irrispettoso Kubica che continua a giovarsi dello sviluppo eccezionale fatto dallo spagnolo negli ultimi due anni... andrebbe sanzionato.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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