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[F1 2010] GP di Monaco: Montecarlo


Navarre75

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Presentazione GP Monaco ed orari del weekend

Ad appena sette giorni dal Gran Premio di Spagna il circus della Formula 1 si ritrova nel luogo più chic, glamour e affascinante del mondo: Monte Carlo dove il prossimo week end si disputerà il Gran Premio di Monaco, la gara forse più caratteristica dell'intero mondiale.

Il circuito di Monte Carlo è unico, rappresenta un vero e proprio controsenso rispetto ai faraonici impianti moderni con hospitality grandiose, carreggiate immense e vie di fuga chilometriche. Monte Carlo è l'esatto contrario: tracciato strettissimo, guard rail che si sfiorano in ogni curva e vie di fuga di fatto inesistenti.

Il tracciato monegasco è forse l'unico che dalla sua introduzione nel mondiale di Formula 1 ad oggi è rimasto pressoché immutato ricavato dalle strade che uniscono i vari edifici del centro storico, i punti sono leggendari: subito dopo la partenza si affronta la curva Sainte Devote, verso destra, molto stretta, dopo un breve allungo in salita si affrontano le curve del Casino, Mirabeau e del Lowes, tornantino in discesa da affrontare a 45/50 km/h che lo rendono il punto più lento di tutto il mondiale di F1.

Si arriva poi alla doppia curva del Portier molto importante per ben immettersi sul rettilineo del Tunnel al termine del quale si raggiunge la velocità più elevata prima di immettersi nella Nouvelle Chicane, c'è un altro breve allungo che porta alla mitica curva del Tabac da affrontare quasi in pieno a circa 150 km/h con il muro di protezione a pochissimi centimetri. Si affronta poi la doppia chicane delle Piscine e le curve Rascasse e Noghes, intitolata ad Anthony Noghes, industriale del tabacco e fondatore dell'Automobile Club de Monaco e promotore della prima gara disputatasi nel Principato nel 1929.

Il Gran Premio di Monaco è anche un'ottima vetrina per chi cerca pubblicità. Nessun altro week end come questo è zeppo di promozioni, iniziative mondane ed eventi che coinvolgono il bel mondo. Negli ultimi anni si è distinta la Red Bull che nel 2005 e nel 2006 sponsorizzò due film: La vendetta dei Sith e Superman. Nel 2004 la Jaguar incastonò addirittura un diamante sul musetto delle vetture per promuovere una nota casa di gioielli.

La Formula 1 arriva a Monte Carlo dopo un Gran Premio di Spagna dominato da Webber e dalla sua Red Bull, scattato al comando non l'ha più mollato, se Hamilton non avesse fatto segnare il giro più veloce il pilota australiano avrebbe centrato il primo grand chelem della carriera. La gara spagnola ha dimostrato ancora una volta l'assoluta supremazia del team austriaco. Subito dietro ci sono Ferrari e McLaren in condizioni pressoché paritarie.

L'altra Red Bull, quella di Sebastian Vettel, ha accusato invece ancora una volta un problema di affidabilità. Il pilota tedesco infatti ha avuto noie ai freni che lo hanno quasi portato al ritiro dalla gara, alla fine Vettel è riuscito ad agguantare il terzo posto grazie al ritiro di Hamilton per un problema alla gomma anteriore sinistra. La Ferrari era apparsa un po' sottotono sia in qualifica che nei primi giri di gara, anche se poi, complici i problemi degli avversari, si è piazzata seconda con Alonso davanti al pubblico di casa.

Da sottolineare la rinascita di Michael Schumacher, già dato per bollito dalla stampa, che invece è riuscito a resistere agli attacchi di uno scatenato Button, agguantando la quarta posizione.

Monaco è la “corsa-roulette” per eccellenza e, nonostante nelle sue stradine il sorpasso resti un’impresa, spesso quell’etichetta è stata rispettata alla lettera, basti pensare a edizioni da cardiopalma come il 1982, quando la leadership passò di mano cinque volte negli ultimi 4 giri premiando infine Patrese, oppure al 1996, anno in cui vinse a sorpresa il francese Panis, in una corsa bagnata che vide al traguardo solo 4 vetture, o ancora alla strepitosa vittoria, all’ultimissima curva di Rindt nel ’70, quando Jack Brabham, ormai certo vincitore, sbagliò la frenata a pochi metri dal traguardo.

Monaco è uno di quei Gran Premi che già esistevano ed erano considerati “classici” quando fu ideato il Mondiale, infatti esso vide la luce da un’idea di Anthony Noghes nel 1929, quando su un’azzurra Bugatti (marca che dominerà tre delle prime quattro edizioni) vinse l’inglese William Grover sotto lo pseudonimo di “Williams”, agente segreto di Sua Maestà ucciso poi dai nazisti nella seconda guerra mondiale. Abbiamo detto di Patrese: il Principato vedrà diversi italiani trionfatori, ma per la maggior parte concentrati nelle prime edizioni. Sono nomi che però fanno la leggenda dello Sport: Nuvolari, Varzi e Fagioli negli anni ’30 sono il valido contraltare italiano a piloti e macchine francesi e tedesche. Ma dopo l’affermazione di Farina del ’48, bisognerà aspettare appunto l’82 e poi, ultima fino ad oggi, la vittoria di Trulli nel 2004.

Il primo pilota plurivincitore a Monaco fu Fangio, poi eguagliato da Trintignant e superato da Moss (tre vittorie, di cui quella del ’60 fu la prima della storia Lotus). Ma gli anni sessanta sono dominati dal primo vero “re” di Monaco, Graham Hill, che trionfa ben 5 volte tra il ’63 e il ’69 con BRM e Lotus, rimanendo per un quarto di secolo imbattuto, fino all’arrivo di Ayrton Senna che, dopo essersi rivelato proprio sotto il diluvio di Monaco ’84, vincerà ben 6 volte di cui 5 con la McLaren, l’ultima nel ’93, sua ultima apparizione nel Principato. Schumacher è arrivato a 5 vittorie, e quest’anno, Mercedes permettendo, potrebbe di nuovo provare ad agganciare Ayrton, ancor oggi insuperato. Fra i più vittoriosi, non bisogna dimenticare il poker di Prost e la tripletta di Stewart, due piloti la cui pulizia di guida si esaltava tra i guard-rail.

Le anguste strade di Montecarlo sono state prevedibilmente frequente teatro di incidenti e grovigli tra le auto: famoso il “tamponamento” multiplo sotto la pioggia, mista a olio, alla chicane del porto nel ’36 che eliminò 4 vetture e che poi vide il trionfo del “mago della pioggia” Caracciola, che proprio a Monaco nel ’33 fu vittima di un incidente che lo lasciò con una gamba più corta di 5 centimetri, e poi il groviglio del 1950, quando Fangio riuscì a schivare l’ammucchiata di macchine incidentate alla curva del Tabaccaio nel primo giro e a volare indisturbato e, dirà poi, annoiato, a farsi i restanti 99 giri fino alla vittoria, ma anche lo spettacolare volo della Tyrrell di Daly al via dell’edizione 1980, tutti conclusisi per fortuna senza danni ai piloti.

In effetti l’unica vittima del tracciato fu Lorenzo Bandini, morto in seguito alle ustioni dello spaventoso rogo della sua Ferrari alla chicane nel ’67, un incidente che fece esplodere in tutta la sua gravità il problema della sicurezza nei Gran Premi. Ma nel triste conto andrebbe messo anche Luigi Fagioli, morto alcune settimane dopo il suo incidente nell’edizione 1952 (l’unica per vetture Sport). In questi giorni di maggio, un pensiero va all’edizione 1981, vinta dal compianto Gilles Villeneuve con una Ferrari Turbo ancora acerba e inadatta per quelle stradine: fu la prima vittoria di un motore Ferrari sovralimentato.

Fra gli attuali piloti del Circus, oltre allo “stagionato” Schumacher delle cui 5 vittorie si è già detto, vi sono altri bravi interpreti del circuito: Alonso, autore di una doppietta, e poi Hamilton, più giovane vincitore di sempre (record che resisteva dal trionfo del ’34 di Guy Moll) su McLaren in una difficilissima e rocambolesca edizione bagnata nel 2008, l’anno che poi lo consacrò campione del mondo, proprio come è' accaduto al suo attuale compagno Button nel 2009. Primatista tra le squadre è la McLaren con 15 vittorie.

Team e piloti sono stati costretti a lasciare il tracciato di Barcellona via terra, la nube del vulcano islandese infatti ancora non ha cessato di creare disagi agli aeroporti di mezza Europa. La situazione è comunque gestibile anche considerando che Monte Carlo dista appena 700 km dal circuito catalano.

Come vuole la tradizione a Monaco week end più lungo di un giorno con le prime prove libere che si disputeranno di giovedì. Non dovrebbero essere molti i cambiamenti sulle vetture, vista l'anomalia di questo circuto. La Mercedes ha comunque fatto sapere che porterà la vecchia versione della freccia d'argento, quella usata fino al Gran Premio della Cina. In occasione del Gran Premio di Spagna infatti la casa tedesca aveva optato per drastiche modifiche alla monoposto. Tali modifiche se da un lato hanno recuperato Schumacher, dall'altro hanno mandato un po' in crisi Rosberg. La motivazione ufficiale sta nel passo più corto della vecchia versione della monoposto che quindi meglio si adatterebbe alle strette e tortuose vie del principato.

Nel week end che si appresta a cominciare non mancheranno le discussioni, non è stata infatti ancora presa una decisione definitiva sul fornitore di pneumatici per il 2011, e Monaco potrebbe essere lo spartiacque per mettere la parola fine alla vicenda. La Bridgestone, data per sicura partente, ci starebbe ripensando, sono infatti giunte voci dal Giappone in tal senso.

Tornando sul versante tecnico, la Ferrari ha detto che in questo Gran Premio non verrà usata l'ala F-duct, quel sistema che cioè manda in stallo l'ala posteriore garantendo più velocità sui rettilinei, che sul tracciato monegasco sono di fatto assenti. Il cavallino non vince nel principato dal 2001: visti i precedenti digiuni delle rosse (a secco dal 1955 al 1975 e poi dal 1981 al 1997), forse a Maranello sarà meglio rimboccarsi le maniche.

INFO

Lunghezza del circuito: 3,340 km

Giri da percorrere: 78

Distanza totale: 260,520

Numero di curve: 19 - 11 destra · 8 sinistra

Mescole Bridgestone: supersoffici/medie

RECORD

Giro prova: 1:13.532 - K Raikkonen - McLaren Mercedes - 2006

Giro gara: 1:14.439 - M Schumacher - Ferrari - 2004

Distanza: 1h40:29.329 - F Alonso - McLaren Mercedes - 2007

Vittorie pilota: 6 - A Senna

Vittorie team: 15 - McLaren

Pole pilota: 5 - A Senna

Pole team: 11 - McLaren

Migliori giri pilota: 5 - M Schumacher

Migliori giri team: 16 - Ferrari

Podi pilota: 8 - A Senna

Podi team: 46 - Ferrari

Punti pilota: 71 - M Schumacher

Punti team: 319,5 - Ferrari

Albo d'oro

01. 1950 J Fangio – Alfa Romeo

02. 1955 M Trintignan – Ferrari

03. 1956 S Moss – Maserati

04. 1957 J Fangio – Maserati

05. 1958 M Trintignan – Cooper Climax

06. 1959 J Brabham – Cooper Climax

07. 1960 S Moss – Lotus Climax

08. 1961 S Moss – Lotus Climax

09. 1962 B McLaren – Cooper Climax

10. 1963 G Hill – BRM

11. 1964 G Hill – BRM

12. 1965 G Hill – BRM

13. 1966 J Stewart – BRM

14. 1967 D Hulme – Brabham Repco

15. 1968 G Hill – Lotus Ford

16. 1969 G Hill – Lotus Ford

17. 1970 J Rindt – Lotus Ford

18. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford

19. 1972 J Beltoise – BRM

20. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford

21. 1974 R Peterson – Lotus Ford

22. 1975 N Lauda – Ferrari

23. 1976 N Lauda – Ferrari

24. 1977 J Scheckter – Wolf Ford

25. 1978 P Depailler – Tyrrell Ford

26. 1979 J Scheckter – Ferrari

27. 1980 C Reutermann – Williams Ford

28. 1981 G Villeneuve – Ferrari

29. 1982 R Patrese – Brabham Ford

30. 1983 K Rosberg – Williams Ford

31. 1984 A Prost – McLaren TAG

32. 1985 A Prost – McLaren TAG

33. 1986 A Prost – McLaren TAG

34. 1987 A Senna – Lotus Honda

35. 1988 A Prost – McLaren Honda

36. 1989 A Senna – McLaren Honda

37. 1990 A Senna – McLaren Honda

38. 1991 A Senna – McLaren Honda

39. 1992 A Senna – McLaren Honda

40. 1993 A Senna – McLaren Ford

41. 1994 M Schumacher – Benetton Ford

42. 1995 M Schumacher – Benetton Renault

43. 1996 O Panis – Ligier Mugen Honda

44. 1997 M Schumacher – Ferrari

45. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes

46. 1999 M Schumacher – Ferrari

47. 2000 D Coulthard – McLaren Mercedes

48. 2001 M Schumacher – Ferrari

49. 2002 D Coulthard – McLaren Mercedes

50. 2003 J Montoya – Williams BMW

51. 2004 J Trulli – Renault

52. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes

53. 2006 F Alonso – Renault

54. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes

55. 2008 L Hamilton - McLaren Mercedes

56. 2009 J Button - Brawn Mercedes

Gli orari del Gran Premio di Monaco

Giovedì 13 Maggio

10:00-11:30 Prove Libere 1

14:00-15:30 Prove Libere 2

Sabato 15 Maggio

11:00-12:00 Prove Libere 3

14:00-15:00 Qualifche - Diretta Rai Due

Domenica 16 Maggio

14:00 Gara - Diretta Rai Uno

11/05/2010

da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Cordoli più alti a Monaco

La FIA ha fatto sapere di aver posizionato cordoli più alti alla chicane del porto e alla doppia chicane delle piscine.

Lo scorso anno Charlie Whiting aveva ammonito molti piloti sul taglio delle chicane' date=' cosa non poco frequente a Monte Carlo.

Mark Sutton, storico fotografo del circus, ha avuto modo di visionare i nuovi elementi: "di certo i piloti non vorranno neanche toccarli".

Sono state inoltre aggiunte nuove barriere di protezione alla curva Rascasse, famosa per il "parcheggio" di Schumacher in occasione delle qualifiche del 2006.

Parte del tracciato è stato riasfaltato. Completamente nuova la copertura nella pit lane; rattoppamenti dalla Santa Devota fino alla salita di Massenet, dalla curva del Casino all'ingresso del tunnel e dall'uscita del tunnel alla chicane del porto.

12/05/2010

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Prevista pioggia a Monte Carlo

Potrebbe essere un weekend bagnato quello che accoglierà la Formula 1 questa settimana a Monaco. Le previsioni infatti indicano che la pioggia potrebbe funestare l'intero svolgimento del Gran Premio.

Lunedì Lewis Hamilton ha detto che le previsioni in possesso della McLaren indicano un tempo estremamente instabile con possibilità di forte pioggia.

"Anche se non dovesse piovere domenica' date=' la possibilità di pioggia nelle libere e nelle qualifiche fa intendere che ci possiamo aspettare uno dei più emozionanti Gran Premi di Monaco degli ultimi anni" ha detto Hamilton.

11/05/2010

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Damon Hill nel collegio dei commissari per il GP Monaco

La FIA ha comunicato quali saranno i commissari per il Gran Premio di Monaco che si correrà la prossima domenica.

Ad affiancare i tre commissari delle varie federazioni' date=' ci sarà l'ex campione del mondo del 1996 Damon Hill.

Hill è attualmente presidente del British Racing Drivers' Club, proprietario del circuito di Silvertone. L'ex pilota inglese ha sottolineato che i suoi burrascosi trascorsi con Michael Schumacher non gli impediranno di svolgere il suo ruolo con assoluta imparzialità.

Sentito dai cronisti Hill ha precisato: "Si prendono decisioni sulla base di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, indipendentemente dalle persone".

12/05/2010

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Inviato (modificato)
Robert Kubica: "Mi piacciono i circuiti cittadini"

Robert' date=' lo scorso fine settimana hai conquistato altri punti in Spagna, ma al termine della gara eri un po' deluso...[/b']

Robert Kubica: "È stato un po' frustrante perché ho avuto un primo giro difficile ed ho perso tre posizioni, che ha compromesso il resto della mia gara. Ho anche avuto un contatto con Kobayashi e danneggiato la macchina. Anche con il danno, mi ha sopreso il mio buon ritmo e sono stato in grado di seguire Sutil dopo il mio pit stop. Ma come sappiamo è difficile superare a Barcellona e non vi era nessuna opportunità di superarlo. Anche se è stato incoraggiante vedere il nostro buon ritmo durante il fine settimana, sentivo che avremmo dovuto prendere più punti."

Guardando avanti a Monaco, è una gara che ti piace e quali sono le tue aspettative per il weekend?

Robert Kubica: "Mi è sempre piaciuto correre su circuiti cittadini, in particolare Monaco, e sono sempre andato bene li. Ci sono aspetti di Monaco di positivi che negativi per la nostra macchina, per cui è difficile sapere quanto saremo competitivi fino alle prove libere di giovedì. Inoltre come abbiamo visto a Barcellona la qualifica sarà molto importante, perché a Monaco i sorpassi sono ancora più difficili. Se si vogliono prendere buoni punti bisogna qualificarsi avanti ed evitare errori."

Qual è il segreto per un buon set-up a Monaco?

Robert Kubica: "Si tratta di avere una macchina reattiva e facile da guidare. Per trovare quei pochi decimi hai bisogno di una macchina che ti dà la fiducia necessaria per spingere veramente al limite e baciare quasi le barriere con le gomme. Mi aspetto una gara ancora più impegnativa quest'anno con il pieno di benzina e quindi con la macchina meno reattiva."

12/05/2010

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Modificato da Navarre75

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Nico Rosberg: Il Gp di Monaco è il mio gran premio di casa

"Il Gran Premio di Monaco è la mia gara di casa ed è sempre un fine settimana piacevole. La Formula 1 porta nella mia città una atmosfera speciale ed è speciale avere tutta la mia famiglia e gli amici lì a sostenermi durante la gara. Vivendo cosi vicino alla pista è anche utile! Dopo quattro gare gratificanti' date=' Barcellona è stata deludente, per cui speriamo di vedere un miglioramento per Monaco. Lavoreremo duramente per capire i nostri problemi dello scorso weekend. Monaco è un circuito completamente diverso ed offre una sfida esclusiva e caratteristiche tali che sarà interessante vedere come la macchina si comporterà. Ho fatto una buona gara lo scorso anno, ma sarebbe bello andare oltre il sesto posto dello scorso anno."

12/05/2010

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Michael Schumacher: "Guidare per le strade di Monte Carlo è un qualcosa di unico"

"Mi è sempre piaciuto correre a Monaco e per questo non vedo l'ora di gareggiare questo fine settimana. Il gran premio di Monaco aggiunge sicuramente un qualcosa di molto speciale al calendario di Formula 1' date=' guidare per le strade di Monte Carlo è senza dubbio unico. Noi andiamo lì sperando che le caratteristiche del circuito cittadino siano più favorevoli per la nostra macchina. Sappiamo però che c'è comunque ancora molto lavoro davanti a noi. Quindi, oltre ad aver raggiunto il mio miglior risultato finora in questa stagione, ho molte motivazioni e mi impegnerò con gli ingegneri per migliorare ulteriormente la macchina."

12/05/2010

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Alonso: “A Monaco il pilota conta maggiormente”

Nel pittoresco ed esclusivo porto di Monaco' date=' questo pomeriggio Fernando Alonso ha incontrato i giornalisti nel motorhome della Scuderia Ferrari Marlboro, a cui è stato inizialmente chiesto di fare un rapido bilancio di questo inizio di stagione. “Abbiamo avuto dei buoni fine settimana di gara, come in Bahrain, dove abbiamo vinto, e in Spagna, dove siamo giunti secondi, e in entrambi i casi abbiamo sfruttato al meglio il pacchetto a nostra disposizione, anche se in Spagna il risultato è stato in qualche modo falsato, perché c’è chi ha avuto sfortuna e ha perso delle posizioni,” ha detto lo spagnolo. “Comunque, la cosa più importante era essere nella giusta posizione per poterne trarre il massimo vantaggio. Già il sabato, a Barcellona, avevo pronosticato come saremmo dovuti essere pronti a sfruttare ogni possibile situazione a nostro favore. Dall’altro lato, invece, dobbiamo evitare di fare errori, come è successo in Malesia e in Cina.”

Spostando il discorso sulla gara nel Principato, il pilota della Ferrari ha riconosciuto come sia impossibile fare una previsione su come andranno le cose. “Qui, il circuito è così diverso e unico che la differenza di prestazioni che abbiamo visto nella prima parte del campionato non sarà così importante, perché tutto può succedere. Forse alcune vetture che non sono state molto veloci nelle precedenti gare saranno capaci di ottenere una buona prestazione. Mi attendo che la Ferrari abbia un grande fine settimana, preparandoci bene per la gara, trovando il giusto set-up, facendo lavorare bene gli pneumatici. Non penso che sia automatico indicare la Red Bull come favorita. Saranno molto veloci, e se prendiamo in considerazione la Turchia, Silverstone o il Canada, per esempio, si potrebbe dire che sono favoriti, ma qui a Monaco è più difficile prevederlo. Comunque, sarà difficile batterli perché hanno due ottimi piloti. Su questa pista è un mix di tanti fattori, la fortuna può essere più importante che su altre piste, così come conta maggiormente il pilota rispetto ad altri tracciati, anche se la monoposto rimane l’elemento più importante del pacchetto a disposizione, poiché se si guarda al passato, a vincere su queste strade sono sempre state le squadre e le monoposto migliori.”

A Fernando è stato poi chiesto se vincere nel Principato sia più importante che vincere il campionato. Quasi sorpreso dalla domanda, il pilota spagnolo ha risposto: “Preferirei vincere il titolo e non vincere qui, ma questa è la gara più' importante in calendario, con la maggiore attenzione e copertura da parte dei media di tutto il mondo, ed è molto importante per gli sponsor. È una gara speciale che tutti vogliono vincere.” Un giornalista con buona memoria sulle statistiche ha fatto notare come i quattro campioni del mondo in griglia questo weekend abbiano tutti vinto a Monaco, ma Alonso ha avuto una semplice spiegazione al riguardo. “In genere hanno tutti avuto una buona monoposto! Non credo la cosa sia comunque tanto importante, anche se mi piacerebbe molto domenica centrare il terzo successo.”

11/05/2010

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Massa: “Monaco è sempre Monaco”

Con la prima giornata di prove libere fissata il giovedì per questa gara' date=' la consueta conferenza stampa FIA è andata in scena quest’oggi e Felipe Massa è stato uno dei piloti chiamati all’appello. “Partire nono e terminare sesto non è poi così male come risultato,” ha esordito il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro quando gli è stato chiesto di fare un bilancio del Gran Premio di Spagna disputatosi la scorsa domenica. “Il mio maggiore problema è stato la mancanza di grip, spero le cose vadano meglio questo fine settimana perché useremo gli pneumatici di mescola più morbida, che meglio si adattano a me, la stessa specifica con cui sono stato competitivo in Bahrain.” “Monaco è sempre Monaco e questo è un tracciato unico, in cui il pilota risulta essere un elemento più importante del solito, quindi bisogna solo aspettare e vedere come vanno le cose.” Si è parlato di dividere le qualifiche del sabato pomeriggio di Monaco considerando che quest’anno saranno ben ventiquattro le monoposto impegnate in un giro veloce nella Q1. “Non è mai bello non poter fare un giro veloce pulito e generalmente questo è un problema su questo tracciato,” ha spiegato il pilota Ferrari. “Sarebbe stato interessante fare qualcosa di diverso affinché tutti potessero avere la migliore opportunità per fare un “vero” giro, ma è stata presa la decisione di non cambiare niente, quindi dobbiamo semplicemente fare del nostro meglio.” Tra i giornalisti c’è stata l’impressione che a Massa non sia piaciuto il nuovo sistema per utilizzare l’ala posteriore “soffiata”, provata per la prima volta in Spagna. “Non è corretto,” ha specificato il brasiliano. “Insieme ad altri aggiornamenti ha contribuito a migliorare le prestazioni della vettura. Il motivo per cui non la useremo qui è perché su un circuito così lento non porta nessun vantaggio ed è meglio avere sempre il massimo carico aerodinamico possibile, ma sicuramente la useremo ancora su altri tracciati.” Per quanto riguarda le sue personali difficoltà con la mancanza di grip con cui ha avuto a che fare nelle ultime gare, Felipe ha spiegato come lui e la squadra stiano lavorando sodo per risolvere questo aspetto. “Nei test invernali e nella prima gara, ero soddisfatto della vettura,” ha detto Felipe. “Era proprio come la volevo, ma quando abbiamo utilizzato pneumatici differenti ho incontrato un po’ di difficoltà e probabilmente la cosa mi è costata qualche punto nelle ultime gare. Abbiamo analizzato con attenzione tutti i dati raccolti la scorsa settimana a Barcellona per capire come migliorare la situazione.”

12/05/2010

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Monaco: Un palcoscenico d’eccezione per la Formula 1

La sesta tappa del Campionato del Mondo di Formula 1 vede le squadre impegnate nel palcoscenico più famoso e ricco di glamour di tutta la stagione: Monte Carlo. Peraltro' date=' lo status di gioiello della corona che appartiene a questo tracciato cittadino ha un prezzo, quello di presentare le maggiori difficoltà dal punto di vista della logistica. È stato sempre così in passato, per vari motivi: le strutture del paddock e dei box sono rimaste ad un livello piuttosto basso nonostante i miglioramenti degli ultimi anni; il weekend di gara dura un giorno in più, visto che le prove libere si svolgono il giovedì e non il venerdì; bisogna avere una scorta un po’ più grande di pezzi di ricambio perché il rischio di riportare dei danni lungo le stradine del circuito è molto alto. In più, quest’anno, si è aggiunta un’ulteriore difficoltà, visto che questa gara e' stata piazzata nel calendario immediatamente dopo il Gran Premio di Spagna. Quando fu definito ufficialmente l’ordine di svolgimento del Mondiale fu facile prevedere giornate difficili per gli uomini della logistica, cosa che si sta puntualmente avverando.

La maggior parte dei componenti delle squadre ha viaggiato in automobile dal Montmelò al Principato. Anche se la distanza in chilometri è relativamente breve, la quantità di lavoro necessario perché tutto sia pronto è sicuramente maggiore di ogni altra coppia di gare consecutive, soprattutto se si confronta a quelle fuori dall’Europa. In quei casi, infatti, al di là degli interni dei box e degli uffici non ci sono strutture da montare mentre in Europa bisogna piazzare ed allestire i camion e i motorhome. Considerato che ci vogliono circa 36 ore per ricostruire il “villaggio” della Formula 1 si può capire quanto siano compressi i tempi. Fortunatamente, il ritorno sui cieli dell’Europa meridionale della nube di cenere vulcanica prodotta dall’Eyjafjollajokull non ha provocato ritardi nella movimentazione della squadra: i tecnici hanno fatto ritorno a Maranello domenica sera mentre i meccanici hanno guidato ieri fino a Monaco.

L’analisi del Gran Premio di Spagna compiuta durante il debriefing di ieri pomeriggio ha confermato che se da una parte il risultato è stato soddisfacente così come il fatto che la prestazione della F10 sia migliorata, dall’altra c’è la consapevolezza che i passi avanti non sono stati sufficienti a colmare la distanza con le macchine più veloci, almeno in circostanze simili a quelle di Barcellona. Il punto debole del pacchetto è la mancanza di carico aerodinamico. A Monaco la situazione dovrebbe essere migliore rispetto al Montmelò, soprattutto perché qui ci saranno le gomme Supersoft che dovrebbero garantire maggiore aderenza, in particolare nel giro secco.

In Spagna la differenza di prestazione rispetto ai migliori è stata minore in gara ma sappiamo quanto sia importante la qualifica a Monaco, sempre decisiva per il risultato finale. Questo Gran Premio è stato sempre descritto come una lotteria e potrà esserlo ancora di più quest’anno, considerato che su una pista che faceva fatica ad ospitare venti macchine ne correranno ora quattro in più. Fare il tempo in Q1 non sarà così semplice così come non sarà per niente facile scegliere il momento giusto in cui fermarsi per il pit-stop, visto che se si finirà dietro un doppiato la strategia correrà seriamente il rischio di essere rovinata. Se si pensa che al Circuit de Catalunya il primo doppiaggio per inferiorità di prestazione – lasciando quindi da parte quelli causati da problemi imprevisti – si è verificato già al giro 14 si può capire quale scenario si prospetta.

Dal punto di vista tecnico, le F10 sono già state revisionate domenica sera dopo la gara e la novità maggiore rispetto alla configurazione del Gran Premio di Spagna sarà la mancanza dell’ala posteriore soffiata. A Monaco la velocità di punta non è certamente elevata e questa nuova soluzione non da' vantaggi. Una volta si facevano quasi delle macchine speciali per questo Gran Premio ma oggi, considerate le regole tecniche, sportive ed economiche, la differenza più grande è legata all’angolo di sterzata, che viene aumentato per consentire al pilota di guidare più agevolmente attraverso le strette curve che caratterizzano il tracciato. Ovviamente, tutti portano quanto più carico aerodinamico possibile e si studiano soluzioni di assetto particolari. A Maranello negli ultimi due anni si è cambiato approccio in questo ambito, cercando di rendere la macchina molto più morbida rispetto agli anni precedenti: i risultati si sono visti, considerato che nel 2008 Felipe partì in pole e lo scorso anno Kimi era nella prima fila della griglia.

Anche se il Cavallino Rampante ha tagliato per primo il traguardo otto volte, negli ultimi anni la Dea Bendata sembra aver deciso di non essere dalla nostra parte, considerato che l’ultima vittoria della Ferrari risale al 2001. Sul podio i piloti di Maranello ci sono saliti tante volte (17 secondi posti, 21 terzi, gli ultimi tre consecutivi) ma di successi se ne sono visti relativamente pochi, anche quando la squadra dominava ovunque, come in anni come il 2002 e il 2004. Ci sono state edizioni del Gran Premio caratterizzate da episodi decisamente poco favorevoli (come non ricordare la collisione fra Montoya e Schumacher all’uscita del tunnel nel 2004) o dalle condizioni climatiche che hanno giocato un ruolo determinante, come nel 2008. Di poca consolazione sia il fatto che dal 2002 al 2009 in ben sei occasioni il giro più veloce della gara sia stato ottenuto da una macchina di Maranello. Sia come sia, la vittoria sfugge da troppo tempo. Non altrettanto si può dire per Fernando Alonso, che qui ha già vinto due volte consecutive, nel biennio 2006-2007.

12/05/2010

da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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