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shadow_line

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qualche video degli ultimi giorni alla Vendee, parleremo dopo le varie feste piú in dettaglio delle zone in cui stanno navigando, al momento trovo interessanti qst due video ripresi dal francese Beyou sull'imbarcazione Charal perché fanno vedere le situazioni limite di mare e velocità che attualmente gli Imoca 60 riescono a raggiungere 

 

nel primo la barca va a cannone con una velocità del vento che per un certo tempo si é mantenuta quasi stabile intorno ai 40 nodi, la barca sta facendo in questo caso intorno ai 30 e qualcosa nodi, quasi 60 kmh su un mare con onde di due metri, quindi un percorso ben piú accidentato delle piste della dakar...

 

nel secondo situazione simile, si vede sugli strumenti una velocità indicata della barca che arriva oltre i 28 nodi 🌊 🌊 🌊

 

 

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vediamo quindi la seconda "situazione difficile" in mare delle tre di cui dicevamo:

 

black out della strumentazione riguardante la stazione del vento, velocità, posizione della barca ecc

 

lo skipper si interfaccia con la sua squadra a terra per riprogrammare il tutto, ev. se necessario sarebbe pronto a navigare con le poche ma indispensabili indicazioni della strumentazione di riserva

 

c'é da dire comunque che queste apparecchiature e schermi anche se realizzati per le regate, in queste situazioni estreme come i giri del mondo a vela non sono mai del tutto collaudate prima di partire, sicuramente possono dare parecchi problemi il fatto é che sono apparecchi costruiti in piccola serie dato che il mondo delle barche da regata é comunque relativamente ridotto

 

sicuramente visto le situazioni in cui si trovano ad operare servirebbe qualcosa piú "military grade" certo peró che cosī verrebbero a costare veramente molto, é uno di quei problemi (tra i tanti) ancora non del tutto risolto:

 

 

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qualche aggiornamento  🔔

 

i due "supertrimarani" del trofeo jules verne, record sul giro del mondo in meno di 40 giorni sono rientrati alla base in francia, quest'anno le condizioni meteo negli oceani alternano rapidamente tempeste improvvise e calme di vento, comunque navigabili ma non ideali per fare dei record

 

attualmente sono pronti in attesa di una nuova finestra meteo favorevole, in genere le barche che partecipano, non sempre le stesse, restano cosí tutto l'inverno ormai da vari anni in attesa del via libera per l'attacco al record

 

nel video si vede la notevole organizzazione che hanno dispiegato i francesi attorno a queste barche, che servono anche a fare "immagine" per la francia a tutti gli effetti:

 

 

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avevamo parlato di un incidente alla nave portacontainer Apus One con perdita di container in mare

 

in effetti sono 1800 container caduti in mare e tra persi e danneggiati si arriva a 2200 container 😬

 

l'assicurazione dice 50 milioni di danni...😝

 

é il piú grosso incidente di questo tipo finora, la nave ha incontrato una tempesta in zona hawai, oceano pacifico, c'é da chiedersi con tutta l'informazione meteo che gira oggi come ci siano finiti proprio dentro... 🤔 forse una "supercell" improvvisa o forse la mania per la puntualità giapponese ha prevalso sulla prudenza che avrebbe consigliato di aggirare la zonapiú pericolosa

 

non ci si pensa ma sembra che ogni anno circa 10mila container finiscano in mare cadendo dai ponti delle navi e parecchi, specie i frigo, restano anche molto tempo semigalleggianti, un pericolo per la navigazione anche per le barche da diporto e da regata   💥

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terza puntata della serie "situazioni difficili in mare" questa volta al giro del mondo due concorrenti, tra cui l'italiano, alle prese con problemi alla stazione del vento in testa d'albero, a 27 metri di altezza

 

in testa d'albero si sale solo con mare calmo a maggior ragione in oceano, il concorrente francese infatti si é anche posizionato sottovento ad una delle isole Kerguelen:

 

 

IMG_20201230_165059.png

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tre grossi yacht a motore costruiti nell'anno appena passato in italia, anche se qui parliamo prevalentemente di vela, la proporzione di venduto tra vela e motore é circa 20% contro 80%, perché é ovvio che il motore é piú facile e va dovunque ad una velocità prevedibile, ma il motore é anche quasi sempre la scelta di chi vuole un "punto d'appoggio" al mare ma senza avere una vera e propria passione per le barche e la navigazione, piú una casa al mare che un mezzo di movimento insomma :

 

-Riva88, ( cantiere riva, sarnico, sul lago di garda)

 

-Tankoa yacht, genova sestri

 

-CRN, ancona:

 

09-riva-1609347086.jpg

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01-62mcrn-137-1-1609346246.jpg

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