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Todt: ‘Lavoro perché la Ferrari continui ad avere successo’

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Todt: ‘Lavoro perché la Ferrari continui ad avere successo’

Madonna di Campiglio, 14 gennaio - A conclusione dell’ edizione 2005 di Wroom, il tradizionale appuntamento che vede presenti a Madonna di Campiglio gli uomini della Scuderia Ferrari Marlboro negli ultimi giorni di relax, prima dell’inizio della nuova stagione, il Direttore Generale della Ferrari Jean Todt ha incontrato ieri sera i giornalisti in conferenza stampa.

Todt ha fatto il punto sulla stagione 2004 e ha parlato di quella che sta per cominciare, dicendosi innanzitutto felice di trovarsi a quest’appuntamento per il dodicesimo anno consecutivo, alla vigilia di una stagione sportiva che si annuncia molto importante.

‘Rispetto allo scorso anno – ha dichiarato lo stesso Todt - ciò che è cambiato è il mio ruolo, che dal primo giugno è quello di Direttore Generale della Ferrari, cosa che mi ha permesso di osservare l'azienda da una prospettiva a 360 gradi. Vedendo le cose da questa posizione posso dire che il 2004 è stato un anno record: abbiamo prodotto e venduto quasi 5000 vetture, presentando due nuovi modelli: la 612 Scaglietti e la F430 che si appresta a raccogliere con successo l'eredità della 360 Modena. Abbiamo anche creato la nuova divisione Brand Development&Partners, che si occupa di tutto ciò che riguarda licensing e merchandising.

Per quanto riguarda le corse la Ferrari ha vinto il Titolo Costruttori, Michael ha conquistato il quinto Titolo mondiale Piloti consecutivo, Rubens si è piazzato al secondo posto e in totale abbiamo ottenuto 15 vittorie su 18 gare. Per quel che concerne, invece, le vetture GT di produzione – ha proseguito Todt - nel 2005 abbiamo appena presentato a Detroit la 575 Superamerica, la convertibile più veloce al mondo, che con il suo tetto trasparente ha già raccolto commenti ampiamente positivi’.

’Dal lato sportivo’ – ha proseguito Todt – ‘il prossimo appuntamento è la presentazione della nuova monoposto di Formula 1, che verrà svelata alla fine di Febbraio. Cominceremo il campionato con la F2004B, la vettura del 2004 modificata anche in considerazione dei cambiamenti regolamentari imposti per la stagione 2005. Abbiamo in programma di utilizzarla nei primi quattro Gran Premi della stagione.

Per quanto riguarda il Team posso dire che c'è stabilità e continuità, dato che dal '97 la struttura è rimasta identica. Abbiamo ovviamente introdotto risorse nuove, per prepararci al futuro. Vogliamo infatti che questo irripetibile ciclo duri il più a lungo possibile e il mio compito è proprio assicurare che la Ferrari continui ad avere in futuro lo stesso successo di oggi’.

Quali sono gli ingredienti necessari per prolungare questo ciclo di successo? ‘Ci sono almeno tre elementi. La stabilità del team, di cui parlavo prima; la scelta dei partner, che sono un elemento fondamentale, e il fatto di permettere alle persone che lavorano all'interno della squadra di crescere professionalmente. L'esempio più calzante a tal proposito ci viene dal caso di Costa’.

Quest’anno il campionato sarà particolarmente lungo, quale sarà l’aspetto più importante nella gestione della squadra a fronte di un impegno così prolungato? ‘Sarà fondamentale avere vetture competitive e allo stesso tempo affidabili perché l’intervallo tra una gara e l’altra sarà molto ristretto quindi ci sarà pochissimo tempo per apportare eventuali modifiche alle vetture: il fattore chiave è quindi avere un pacchetto competitivo fin dall’inizio’.

Che tipo di campionato si aspetta alla luce delle nuove regole che sono state introdotte? ‘Rispetto agli anni passati dobbiamo tenere in considerazione tre parametri, e cioè il motore che deve durare per due Gran Premi, il set unico di gomme per qualifiche e gara e il pacchetto complessivo sulla vettura, considerate le nuove specifiche imposte all’aerodinamica che genereranno minore aderenza’.

In tema di cambiamenti regolamentari, nella prossima stagione la seconda sessione di qualifica si svolgerà la domenica mattina. Pensa che sia un vantaggio o meno, in termini di spettacolo offerto al pubblico? ‘Non credo sia uno svantaggio. In molti si lamentavano che il programma del week-end di gara non fosse abbastanza coinvolgente, ad esempio proprio la domenica mattina senza vetture in pista. Questa è la ragione principale per cui è stata proposta questa novità, però come al solito è difficile accontentare tutti. Ora avremo una griglia generata per somma di tempi ma personalmente credo che la formula migliore fosse quella che prevedeva l’ora di qualifica al sabato pomeriggio, con il limite dei 12 giri per vettura.. Il cambiamento è stato apportato perchè si voleva penalizzare la Ferrari ma alla fine ci siamo adeguati a questa formula. Però, ripeto, mi piaceva di più prima’.

Non le sembra che la Ferrari sia sempre più isolata dalle altre squadre? ‘Da un certo punto di vista la Ferrari lo è sempre stata ma questo non rappresenta un problema. Probabilmente negli ultimi anni abbiamo reso la vita un po’difficile ai nostri avversari, e quindi questo si nota maggiormente; infatti quando la Ferrari non era così competitiva l’impressione di isolamento non era così forte come ora’.

Cosa significa per lei l’incontro con il Papa? ‘Penso sia un evento estremamente gratificante; che uno sia credente o meno il Papa è un’istituzione unica al mondo: un uomo di altissima levatura morale con un coraggio unico ed il fatto di essere ricevuti da lui è quindi considerata da tutti noi come un’esperienza eccezionale’.

Nella prospettiva del ‘dopo Michael’, che pilota preferirebbe avere nella sua squadra: Kimi Raikkonen o Fernando Alonso? ‘Al momento abbiamo due piloti sotto contratto e i due che avete nominato sono impegnati con altre squadre. Noi, alla Ferrari, cerchiamo sempre di avere il meglio e al momento opportuno faremo in modo di portare con noi i piloti migliori’.

"Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare come si è vissuto"

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