Vai al contenuto

Dedicato a chi era bambino negli anni '80...


honda sport 4 concept

Messaggi Raccomandati:

Erano i tempi di Goldrake e mio fratello più grandino che invece alla stessa ora voleva vedere

credo Happy days

Può essere: ricordo che in prima, o seconda, elementare, uno dei miei compagni era patito di Fonzie e girava sempre con i pollici alzati. Eeeeehy!

Veramente: il tempo passa in un modo impressionante. A volte racconto a mia figlia (6 anni) di come giocavo o cosa guardavo alla tv e lei si stupisce di come vivessimo senza il dvd...

Sicuramente i cambiamenti (aka peggioramenti) avvenuti negli ultimi 30 anni sono stati infinitamente più invasivi di quelli dei due secoli precedenti, ma il 1977 mi sembra lontano anni luce.

Delle mie estati di bambino ricordo soprattutto le serate passate a giocare con gli amichetti giù in strada, fino al buio totale. Ok, ho sempre abitato in un paesino piccolissimo, ok che sotto casa era realmente sotto al balcone di casa, ma oggi chi mai si sognerebbe di lasciare il proprio figlio fuori con il buio, seppur a portata di voce? Io no. Mala tempora currunt...

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 63
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Può essere: ricordo che in prima, o seconda, elementare, uno dei miei compagni era patito di Fonzie e girava sempre con i pollici alzati. Eeeeehy!

Veramente: il tempo passa in un modo impressionante. A volte racconto a mia figlia (6 anni) di come giocavo o cosa guardavo alla tv e lei si stupisce di come vivessimo senza il dvd...

Sicuramente i cambiamenti (aka peggioramenti) avvenuti negli ultimi 30 anni sono stati infinitamente più invasivi di quelli dei due secoli precedenti, ma il 1977 mi sembra lontano anni luce.

Delle mie estati di bambino ricordo soprattutto le serate passate a giocare con gli amichetti giù in strada, fino al buio totale. Ok, ho sempre abitato in un paesino piccolissimo, ok che sotto casa era realmente sotto al balcone di casa, ma oggi chi mai si sognerebbe di lasciare il proprio figlio fuori con il buio, seppur a portata di voce? Io no. Mala tempora currunt...

Se non lo faccio nella mia città è per paura del traffico (soprattutto!!!), o che si allontani e si perda, non di altro.

Nel paesino dove vado in vacanza (1000 abitanti, centro pedonale di necessità, le macchine riescono a passarci solo a passo d'uomo) l'ho sempre fatto tranquillamente.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

Link al commento
Condividi su altri Social

Questa discussione mi ha riportato alla mente tanti ricordi (non saprei nemmeno da dove cominciare) e la curiosità di scoprire che fine ha fatto Giorgia Passeri.

Su di lei ho trovato quest'intervista risalente al 2.008: "Tv,ti ho lasciato e non mi manchi" - televisione -Tgcom - pagina 1, nella quale spiega d'essere arrivata in televisione quasi per caso e grazie a Bonolis, che l'ha lasciata poiché si sentiva troppo vecchia per continuare a fare programmi per bambini e di non volersi adeguare a quel modo di fare televisione, basato prevalentemente sull'aspetto fisico, che all'epoca si stava affermando. Aggiunge inoltre che nell'attuale televisione senta la mancanza della spontaneità, del'umiltà e della professionalità che erano indispensabili ai suoi tempi.

Ecco questa è una cosa che condivido in pieno: nella televisione di oggi manca sia la semplicità che la professionalità (confrontate i balletti del vecchio Fantastico con gli stacchetti delle veline) per essere una Grande Televisione. Si accontenta di produrre programmi dozzinali, per persone dozzinali.

I personaggi che l'affollano sono falsi e costruiti, mentre all'epoca era permeata dalla capacità dei suoi protagonisti d'immergersi in quello che stavano facendo, di viverlo (Giorgia confessa di pensare a Four ed a Calimero come a degli amici che sono rimasti a vivere a Milano od a Napoli), ottenendo così un coinvolgimento quasi totale dello spettatore; sopratutto se piccolo.

A tal proposito mi viene in mente la sigla del cartone "Flo, la piccola Robinson" la quale creava nella mia mente di bambino una tensione emotiva incredibilmente alta grazie al sapiente uso dei cambi di tempo musicale tra la parte cantata dalla voce maschile solista, la quale descrive il naufragio, lo sbarco sull'isola, la (dura ed incerta) vita quotidiana, ed il ritornello che descrive le piccole gioie della vita quotidiana ed all'aria aperta. Un ritornello a sua volta suddiviso in due parti: una prima parte più tranquilla cantata da una voce femminile (accompagnata da un sommesso controcoro) ed una seconda più allegra cantata da un coro dai toni estremamente allegri.

È quasi incredibile che abbiano concepito una sigla simile, la quale non è per niente semplice (è orecchiabile, ma non semplice) a causa dei suoi cambiamenti di tempo ed al continuo alternarsi di cori e voci soliste, per un programma destinato ai bambini.

Oggi invece le sigle vengono sempre più mozzate (quando non ridotte ad un cartello con su scritto il titolo del cartone e dell'episodio) per lasciar spazio alla pubblicità e sembra che i cartoni animati siano offerti come quei prodotti da consumarsi nel minor tempo possibile; come quei caffè tracannati in quel piccolo lasso di tempo che abbiamo tra quando parcheggiamo l'auto e quando entriamo in ufficio.

Modificato da EC2277
Link al commento
Condividi su altri Social

Anche io ho il problema di come gestire il ritorno a casa di mio figlio l'anno prossimo che farà la prima media

Io da piccolo abitavo a milano e già dalla 5 elemntare tornavo a casa da solo idem per le medie.

Adesso però di farlo fare a mio figlio non me la sento, sembrerò terribilmente pauroso, ma temo

che se lo portino via gli zingari, qualche pedofilo, e gli incidenti stradali non solo per la sua

eventuale disattenzione (avete presente i bimbi quando sono in compagnia e si perdono

a ridere a correre etc) o di qualche guidatore. Ad esempio per portare all'asilo

mia figlia devo attraversare la strada che prima e dopo l'attraversamento ha i dissuasori

i cartelli e ovviamente le strisce rosso su bianco. Morire se c'è qualcuno che la mattina rallenta o si ferma per farti passare

nonostante ti veda con la bambina per mano.

Sul discorso tv di oggi i miei figli guardano niente il pomeriggio perchè sono a scuola o in varie attività

e la sera Gunball (bellissimo) spongebob, ben 10 quando lo facevano, garfiel, quello sull'isola, e Come è fatto su Dmax

tutta la scuola guarda anche moltissimo River monsters

Link al commento
Condividi su altri Social

Anche io ho il problema di come gestire il ritorno a casa di mio figlio l'anno prossimo che farà la prima media

Io da piccolo abitavo a milano e già dalla 5 elemntare tornavo a casa da solo idem per le medie.

Adesso però di farlo fare a mio figlio non me la sento, sembrerò terribilmente pauroso, ma temo

che se lo portino via gli zingari, qualche pedofilo, e gli incidenti stradali non solo per la sua

eventuale disattenzione (avete presente i bimbi quando sono in compagnia e si perdono

a ridere a correre etc) o di qualche guidatore. Ad esempio per portare all'asilo

mia figlia devo attraversare la strada che prima e dopo l'attraversamento ha i dissuasori

i cartelli e ovviamente le strisce rosso su bianco. Morire se c'è qualcuno che la mattina rallenta o si ferma per farti passare

nonostante ti veda con la bambina per mano.

Sul discorso tv di oggi i miei figli guardano niente il pomeriggio perchè sono a scuola o in varie attività

e la sera Gunball (bellissimo) spongebob, ben 10 quando lo facevano, garfiel, quello sull'isola, e Come è fatto su Dmax

tutta la scuola guarda anche moltissimo River monsters

Lo guardo anche io ogni tanto,è fichissimo:mrgreen:

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 3 settimane fa...
  • 3 settimane fa...

Quel disgraziato di Stev66, con la sua discussione dedicata alla riedizione di 2.001 Odissea nello spazio, ha riesumato nella mia memoria la trasmissione fantascientifica che più di ogni altra ha saputo sedurmi con le sue atmosfere. No, non era Spazio 1.999, non era Star Trek, non era U.F.O., non era Buck Rogers, non erano nemmeno Battlestar Galactica o Guerre Stellari. Era un cartone animato francese girato nel 1.982, era

Riconoscerete sicuramente gli autori, poiché hanno fatto molti altri cartoni animati didattici quali C'era una volta l'uomo, Siamo fatti così ed altri ancora.

Con la sua capacità d'immaginare mi ha sempre affascinato. Forse ciò era dovuto al fatto che era ambientata in un mondo immaginario, ma credibile: la Federazione Omega è un'immagine utopistica di come si potrebbe sviluppare l'Unione Europea, mentre i cattivi (dei quali non rammento il nome) erano una palese citazione della Germania nazista. Forse per come riusciva a mischiare con semplicità e naturalezza elementi fantastici quali l'esplorazione dell'ignoto, ed i poteri psichici (possieduti dalla ragazza Psi), con altri più comuni quali le operazioni di polizia (i protagonisti sono agenti della Polizia Galattica) e la possibile guerra con uno stato ostile.

Non lo so, so solo che riguardandola sono rimasto un po' deluso dal modo in cui è stata portata avanti: poteva essere una grande serie, ma i personaggi molto stereotipati, le trame degli episodi sviluppate in maniera semplicistica ed il voler dare a tutti i costi un taglio istruttivo alla serie, parlando di argomenti quali la pace, l'ecologia e la sovrappopolazione, le danno un taglio un po' troppo retorico.

Peccato, poteva essere un piccolo capolavoro ma non lo è stato; la sigla però continua a farmi venire un brivido nostalgico.

Link al commento
Condividi su altri Social

Bella questa rimembranza EC, questa e' roba molto particolare e condivido le tue riflessioni.

Ora pero' mi hai fatto venire in mente, parlando di cartoni non necessariamente giappi (che sono e rimangono ovviamnete i miei preferiti)., dicevo mi hai fatto venire in mente un cartone molto particolare di cui assolutamente non risocrdo il titolo. Di sicuro era una produzione ungherese in cui una famiglia viaggiava, forse nello spazio (?) oppure no, a baordo di un dirigile o una navicella sazaile (?) gonfiabile che uno dei pargoli della famiglia conservava in una custodia di violino.

azz che rimembranze, ora vado a cercare online...

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.