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Presentazione Ferrari 2007


ilBerta

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Guest frallog

Da F1-live.com:

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Come ogni anno, le presentazioni ufficiali delle squadre di Formula 1 si succederanno tra gennaio e febbraio. Molti team avevano già annunciato la data della loro presentazione, ma si aspettava ancora la conferma riguardante la Ferrari.

Si sa ormai – secondo quando afferma l’agenzia stampa ANSA - che la scuderia italiana svelerà la sua nuova monoposto il prossimo 14 gennaio. Sempre secondo la stessa fonte, la cerimonia avrà luogo a Fiorano, sul circuito situato vicino alla sede della Ferrari.

Sempre a Fiorano, la monoposto effettuerà i suoi primi giri di pista l’indomani, con Felipe Massa.

Kimi Raikkonen dovrebbe aspettare la settimana seguente per scoprire la sua nuova vettura.

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Ci aspetta dunque una raffica senza sosta di presentazioni!

Regards,

Francesco 8)))

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Non so a voi ma la scelta Raikkonen non mi convince molto. Spero di sbagliarmi...

Nemmeno a me convince...forse perchè lui troppo freddo o perchè l'abbiamo sempre visto come il cattivone vestito d'argento :D

In McLaren è stato talmente sfigato da bilanciare il culo storico di Alonso :D speriamo che l'aria della pianura gli porti fortuna :D

 

花は桜木人は武士

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Guest frallog

A me circacinque sei anni fa convincevano tre piloti: Raikkonen, Alonso e Webber. Cinque sei anni fa questi tre per me erano il futuro della F1. I fatti mi hanno dato e secondo me mi daranno ancora ragione.

Raikkonen non sara' Shumacher, ma e' un gran, gran bel pilota.

Regards,

Francesco 8)))

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Sempre in tema di Ferrari 2007

«Raikkonen e Massa sono liberi di duellare purché vinca la Ferrari»

Todt e la rivoluzione del dopoSchumi

MARANELLO (Modena) — Ilfuturo, pianificare il domani è la sua massima preoccupazione. Lo deve controllare, deve sentirlo suo, guai se gli scappa qualcosa. Così si vince e il successo, quel benedetto titolo mondiale da conquistare, è la missione di Jean Todt, fresco amministratore delegato della Ferrari, soprattutto adesso che il Cannibale, Michael Schumacher, ha deciso che il suo pasto è terminato.

«Per me c'è un dovere supremo, quello del risultato. È ciò che conta per chi ha un'alta responsabilità: non voglio deludere chi mi ha dato fiducia».

Ora che se n'è andato Schumi diventa tutto più difficile?

«Intanto Schumacher non se n'è andato: lei sa che è sempre consulente della Ferrari?».

Come no, signor Todt. Spieghi nei dettagli l'operazione.

«Intendiamo sfruttare la sua conoscenza, la sua esperienza, che ritengo uniche al mondo. Un patrimonio da non perdere, al servizio della Ferrari e dei suoi piloti».

Appunto, il nuovo arrivato Raikkonen e il confermato Massa. Perché ha ingaggiato il finlandese?

«Non abbiamo preso Raikkonen perché Schumi aveva deciso di lasciare le corse. Dovevamo pensare al futuro e Raikkonen era il pilota che meglio rispettava ambizioni e programmi della Ferrari: è molto forte, veloce e ha un'età, 27 anni, che fa pensare a molte stagioni di lavoro alla Ferrari».

Raikkonen e Schumacher, due mondi diversi: difficile pensare ad una successione naturale.

«Infatti qualunque paragone sarebbe fuori luogo. Le caratteristiche di Raikkonen le ho appena ricordate, e sono di primissima qualità, sotto ogni punto di vista, ma non sappiamo come lavoreremo insieme: qui, Raikkonen è ancora un punto interrogativo. Ma qui potrebbe intervenire Schumacher con il suo nuovo ruolo. Un fatto, però, dev'essere chiaro...».

Quale?

«Un grande pilota ha bisogno di una grande macchina. Schumacher non avrebbe vinto 72 Gp con la Ferrari se non avesse vissuto in una grande squadra, fatta di uomini con professionalità eccellenti, e se non avesse corso con una Ferrari fortissima. Noi faremo di tutto per mettere Raikkonen e Massa nelle stesse condizioni».

Com'è questa coppia?

«Intanto ricordiamo subito che Schumacher &Massa erano e sono due amici, tra loro regnano rispetto e stima. Massa, il più giovane, s'è rivelato intelligente a guardare e a studiare il lavoro del compagno più esperto che apprezzava l'atteggiamento di Felipe. Ora con Raikkonen &Massa si riparte da capo».

Massa ha già fatto capire che ci sarà un duello in famiglia: insomma, nessuna prima guida. Non è pericoloso?

«No, perché mai? Sarà una salutare competizione tra i due che potrebbe portare a grandi risultati. Noi staremo molto attenti che questa rivalità interna non diventi controproducente. Per me vale un principio massimo: l'interesse della Ferrari è supremo. E Raikkonen e Massa conoscono benissimo questa legge».

Peccato che Schumi si sia ritirato. Ha perso il Mondiale, d'accordo, ma ha dimostrato di essere ancora il numero 1.

«Schumi è molto forte a livello mentale: sa sempre cosa fare, quale decisione prendere. Devo dire che noi l'abbiamo messo nelle condizioni migliori per scegliere. Non gli abbiamo mai messo la minima pressione. Sapendo bene che dovevamo programmare il futuro della Ferrari: ecco, siamo pronti a ripartire, consapevoli che col 2006 si è chiuso un ciclo».

Chiuso anche perché ha lasciato Ross Brawn, il grande capo tecnico della Ferrari.

«Con il suo abbandono abbiamo cercato di modificare il puzzle organizzativo della Ferrari. Abbiamo valorizzato professionalità interne».

Che hanno studiato alla scuola di Ross Brawn.

«Direi meglio: scuola Ferrari coordinata da Ross Brawn. Ora c'è Almondo, il nuovo direttore tecnico, che guiderà il lavoro di ingegneri come Costa, Simon, Baldisserri. E poi il direttore sportivo Stefano Domenicali. Almondo e Domenicali si coordineranno nei loro rispettivi settori. È una nuova organizzazione studiata nel tempo e nei minimi particolari».

Siamo alle solite: c'è da battere Alonso, campione mondiale passato alla McLaren e la Renault di FlavioBriatore.

«Siamoqui apposta, decisi a combattere: la vittoria e il senso del dovere è la nostra e miapersonale motivazione ».

Todt e il privato: per esempio quando metterà su famiglia con Michelle Yeoh, famosa attrice?

«Guardi che la cosa importante è stare bene insieme: il nostro è un rapporto bellissimo. So di avere al mio fianco e di amare una donna straordinaria».

Suo figlio Nicolas fa progressi: agente di Massa e a capo di una squadra Gp2.

«Ci vediamo poco, e di questo me ne faccio una colpa».

Ma se si dice che lo aiuti molto.

«Ho appena detto che ci vediamo poco, e questa è la verità. Lo aiuto talmente tanto che quando mi chiese un parere sul fare o meno una squadra tutta sua, gli consigliai di lasciar perdere. S'è vista com'è andata a finire: ha avuto ragione lui. Una cosa è sicura: Nicolas è il più grande patrimonio della mia vita di uomo».

La vita di Todt: Ferrari, Nicolas, Michelle e vittoria. Le metta lui nell'ordine giusto.

Daniele Dellera

08 gennaio 2007

 

花は桜木人は武士

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Guest frallog

Ieri al TG1 Giorgio Piola ha detto che la Ferrari potrebbe abbandonare la soluzione a chiglia singola sull'anteriore. Qualcuno ne sa qualcosa?

Regards,

Francesco 8)))

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