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Il futuro della Formula 1


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Villeneuve prepara il piano B per la F1: “Comprare un team esistente”

Jacques Villeneuve ha dichiarato mercoledì di non aver rinunciato al desiderio di entrare in Formula 1 con un suo team nel 2011. A Parigi si è appreso che la FIA ha respinto le richieste del canadese, in partnership con la Durango, e dell’altro aspirante al 13mo posto disponibile, la Epsilon Euskadi.

“Ora attueremo il piano B, ovvero l’acquisto di un team esistente” ha dichiarato il canadese a Rue Frontenac.

“Probabilmente sarà più costoso e dobbiamo assicurarci di avere la libertà che vogliamo. Non vogliamo essere con dei partner che non ci hanno scelto. Non devono esserci dei contratti in essere che interferiscano con i nostri piani. Per esempio, abbiamo una fiducia enorme nella nostra vettura. Vogliamo utilizzarla e non vogliamo utilizzare un progetto imposto da altri” ha aggiunto Villeneuve.

9 settembre 2010

Epsilon Euskadi: “Il 13mo posto non è l’unico modo di entrare in F1″

Joan Villadelprat ha ribadito che la Epsilon Euskadi non ha rinunciato al suo progetto di entrare in F1. Dopo che la FIA ha deciso ieri di non assegnare il 13mo posto disponibile' date=' Jacques Villeneuve e la Durango proveranno ora ad entrare nella categoria regina cercando di compare un altro team. Villadelprat, boss della Epsilon Euskadi ha adottato un approccio simile.

“Il 13mo team era un modo ma non l’unico di entrare in Formula 1″ ha dichiarato.

Villadelprat aveva ammesso di recente di non essere riuscito a mettere insieme un pacchetto finanziario completo per la F1.

“Senza questo capitale sarebbe inutile portare avanti un progetto di F1 come lo intendiamo noi. Abbiamo le strutture ideali e gli addetti per la F1, e continueremo a lavorare per arrivarci prima o poi” ha aggiunto.

9 settembre 2010

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Mercedes: il KERS per gli altri team costerà 6 milioni di Euro

La Mercedes ha alzato il prezzo del suo sistema KERS per team clienti in vista del 2011. Il prezzo sarebbe passato da 1 a 6 milioni di Euro.

Secondo Auto Motor und Sport, i team di F1 avevano inizialmente accettato di acquistare o vendere sistemi KERS ad un prezzo di circa 1 milione di Euro.

Ma il team clienti della Mercedes, McLaren e Force India, hanno ricevuto una fattura di 6 milioni di euro.

La Force India in particolare non sarebbe in grado di sostenere il costo aggiuntivo a fronte dei 9 milioni di Euro già sborsati per la fornitura di motori Mercedes.

Il KERS Mercedes, comunque, fornirebbe il vantaggio di un peso di appena 21 Kg, rispetto ai 25 Kg del 2009.

Gli altri fornitori di KERS, Ferrari, Renault e Williams, difficilmente seguiranno l’esempio della Mercedes e non dovrebbero ritoccare i prezzi.

9 settembre 2010

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McLaren favorevole ai nuovi motori per il 2013

La McLaren ha espresso apprezzamento per il nuovo regolamento 2013 che si sta delineando in queste settimane. La scuderia di Woking è favorevole all’utilizzo delle unità turbo da quattro cilindri in sostituzione degli attuali V8 da 2,4 litri ma non appoggia la soluzione Ferrari di costruire una unità V6.

Dal reparto motori di Maranello il responsabile Luca Marmorini aveva detto che non c’era abbastanza tempo per progettare un motore tutto nuovo con la necessità di avere solo cinque unità per pilota. Mentre dalla McLaren Tim Goss si dice convinto del contrario: “Siamo favorevoli alle nuove norme che la Formula Uno vorrebbe introdurre. Credo che sia una cosa giusta da fare per noi dimostrare di essere all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia e promuovere l’efficienza del carburante così come la riduzione dell’inquinamento. Credo che ci sia tutto il tempo per portare a termine i cambiamenti e per realizzarli tempestivamente. La Fia sta lavorando sodo sotto questo punto di vista e sono sicuro che presto giungeremo ad una soluzione”.

9 settembre 2010

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Flammini: "Roma avrà il suo GP"

"Sicuro nel 2013' date=' proviamo per il 2012"[/size']

Maurizio Flammini, arrivato nei paddock del GP di Monza ha assicurato che Roma avrà la sua gara di Formula 1: "La cosa certa è che la capitale italiana avrà il suo Gran Premio. Manca solo da capire se si riuscirà a organizzare tutto per il 2012 visto che ci sono ancora dei problemi burocratici e tecnici da risolvere con la città". Il promoter dell'evento continua rassicurando i tifosi romani: "Al massimo si farà sicuramente nel 2013".

Nel dettaglio il Gran Premio di Formula 1 a Roma si correrà per cinque anni, con un'opzione per altri cinque. È quanto dichiarato da Maurizio Flammini, il manager sportivo organizzatore del futuro Gp di Roma, dopo l'incontro con Bernie Ecclestone all'Autodromo di Monza. E per quanto riguarda il calendario, il GP di Roma non andrebbe ad aggiungersi alle 20 gare previste, ma rientrerebbe al posto di altri circuiti.

Flamini spiega: "Adesso i tempi dipendono dall'iter del progetto che abbiamo presentato al Comune di Roma. Se il Consiglio comunale lo avrà approvato entro dicembre di quest'anno, si partirà entro il 2012, altrimenti tutto slitterà di 12 mesi". E lo stesso patron della F1 ha espresso un forte gradimento per l'organizzazione di una gara a Roma e ha già depositato una trentina di marchi tra cui quello più probabile dovrebbe essere Gran Premio di Roma. Ma Fammini prova a tranquillizare il pubblico lombardo: "Non Gran Premio d'Italia, perché questo avvenimento è legato indissolubilmente al circuito di Monza e lo stesso Bernie mi ha confermato che questa corsa resterà".

10 settembre 2010

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GP Roma di Formula 1: firmato l’accordo per cinque anni

Un contratto di cinque anni per un Gran Premio di Formula 1 cittadino a Roma è stato firmato ieri a Monza. Ad annunciarlo gli organizzatori della gara capitolina. Si è appreso inoltre che la seconda gara italiana entrerà in calendario nel 2012 o nel 2013' date=' dopo l’accordo firmato tra Bernie Ecclestone e l’organizzatore Maurizio Flammini.

“Congratulazioni a Flammini per il risultato raggiunto” ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “Spero che il Gran Premio di Roma si disputi già nel 2012″.

Gli unici ostacoli sono ora le obiezioni dei residenti del quartiere EUR di Roma e l’opposizione dei sostenitori di Monza, preoccupati per il futuro dell’autodromo brianzolo.

“La gara di Monza resterà, non sarà distrutta da quella di Roma” ha dichiarato Alemanno.

Di diverso avviso il direttore dell’autodromo, Enrico Ferrari: “Se una volta era difficile trovare sponsor, ora sarà impossibile” ha dichiarato a La Stampa. “Le grandi compagnie hanno un budget, quindi se ora era destinato a noi il 100% domani daranno il 50% a noi e il 50% a Roma”.

Negli anni scorsi Imola e Monza sono state entrambe in calendario ma secondo Ferrari i tempi sono cambiati: “Prendete l’esempio della Spagna: Barcellona è stata in crisi a causa di Valencia. La vecchia gara Catalana ha perso 9 milioni di Euro nel 2010. Tutta l’Europa è in perdita con la F1. La Germania ha abbandonato l’idea di avere due gare e Spa-Francorchamps ha avuto un calo di 8000 spettatori rispetto all’anno scorso”.

11 settembre 2010

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Il team Lotus di F1 potrebbe cambiare nome nel 2011

Il team Lotus di Formula 1 potrebbe essere costretto a cambiare nome per la stagione 2011. Il team malese attualmente utilizza in licenza il glorioso nome sotto licenza della Lotus Cars.

Secondo la rivista francese Auto Plus il team di Tony Fernandez potrebbe cambiare denominazione per due ragioni: la Lotus è stata citata dalla Force India in tribunale per presunto furto di proprietà intellettuale. Inoltre la Lotus Cars vorrebbe revocare la licenza per utilizzare il nome esclusivamente per i suoi programmi sportivi negli USA.

12 settembre 2010

Cosworth: “Lotus non avrà i nostri motori in F1 nel 2011″

La Lotus non sarà spinta da motori Cosworth nel 2011, ad annunciarlo è stato il motorista indipendente inglese. Dopo il Gran Premio a Monza, il team boss della Lotus, Tony Fernandes, ha fatto intendere che era stato raggiunto un accordo per terminare l’attuale contratto del team per i motori in modo da accogliere le unità Renault per il prossimo anno.

Cosworth ha confermato l’accordo: “L’intesa è soggetta alla firma, entrambe le parti non faranno ulteriori commenti”.

Cosworth sarebbe ora alla ricerca di un altro team da fornire.

13 settembre 2010

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Briatore smentisce le trattative con la Pirelli per un ritorno in F1

Flavio Briatore ha smentito le voci di un suo possibile approdo alla Pirelli che dal 2011 sarà il nuovo fornitore di gomme della F1. Dopo il crashgate si è parlato spesso di un ritorno dell’italiano nella categoria regina accanto a Bernie Ecclestone.

“La Pirelli l’anno prossimo sarà in F1 ma non ho avuto contatti con loro” ha dichiarato Briatore.

“Perché? Non lo so, ma non ora, in un’altra vita magari” ha aggiunto.

Briatore ha accolto con entusiasmo la pole di Fernando Alonso a Monza: “Se vince oggi, può ancora vincere il campionato” ha dichiarato prima della partenza.

12 settembre 2010

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Brawn GP, il fruttuoso affare di Ross Brawn

Ross Brawn ed i suoi soci avrebbero fatto veramente un grande affare nell’acquistare la scuderia dalla Honda e rivenderla alla Mercedes.

Il team di Brawn ha vinto entrambi i titoli mondiali 2009 e secondo una Companies House di Londra, in quell’anno avrebbe totalizzato 152 milioni di dollari di profitto. A fine anno la scuderia è stata acquistata dalla Mercedes per 170 milioni di dollari e secondo il fornitore di servizi finanziari Bloomberg Ross ed i suoi soci avrebbero ricevuto un utile dall’acquisto di 31 milioni.

Gli stipendi 2009 sono stati pagati da Brawn e soci e ammontavano ad una cifra superiore ai 10 milioni mentre i prestiti richiesti per continuare la stagione hanno toccato la soglia dei 4,5 milioni.

15 settembre 2010

Briatore: “Impossibile abbattere i costi in questa F1″

“Un centinaio di responsabili di F1 dovrebbero essere cacciati dalla Formula Uno se questo è uno sport che prende sul serio l’abbattimento dei costi”. Questo è il punto di vista di Flavio Briatore ex team manager Renault espresso dopo la sua ultima apparizione nel paddock di Monza lo scorso weekend. Ricordiamo che Briatore era stato radiato a vita dalla FIA come conseguenza del Renaultgate al GP di Singapore del 2008, ma in seguito, al Tribunal di Parigi la condanna è stata annullata.

Il sessantenne imprenditore piemontese sarebbe incline a ricoprire un ruolo di rilievo a fainco del Boss della F1 Bernie Ecclestone una volta esaurita la squalifica che grava su di lui.

Un surriscaldato Briatore prosegue la sua dichiarazione a Monza affermando che “la Formula Uno sopravvivrà solamente se si sarà in grado di ridurre drammaticamente i costi”. “Ma si devono eliminare almeno cento persone dal paddock e vista la situazione in cui ci troviamo oggi, prendere questa decisione è semplicemente impossibile. Non puoi istruirli sul come salvarsi perché tanto non lo faranno mai. È come mandare in riabilitazione un alcolizzato in un bar.”

Sul canale televisivo austriaco “Servus”, Briatore dice la sua anche sul ritorno in F1 di Michael Schumacher: “Il suo rientro è stato difficile.” Briatore, che era team manager alla Benetton quando il “cannibale” tedesco vinse i suoi primi due titoli mondiali nel 1994 e 1995 prosegue: “La sua vettura non è al meglio, ma lui non è competitivo. Rosberg gli è ripetutamente davanti”.

“Qualche volta sono dispiaciuto per lui” ammette infine.”

16 settembre 2010

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Briatore-Ferrari: Continuano le voci

Continuano le voci che vogliono Flavio Briatore con la Ferrari non appena scadrà il suo periodo di confino obbligato dal mondo della Formula Uno.

Nel mese di luglio l’ex manager della Renault era stato visto a Maranello, la visita ha creato una serie di voci e si parlava di un possibile ruolo di consulente per la Ferrari.

Adesso, secondo il maggiore quotidiano tedesco, Die Welt, Briatore avrebbe visitato la Ferrari due volte nel corso dell’ultima settimana. Flavio era presente anche a Monza dove ha parlato a lungo con Montezemolo, intrattenendosi con John Elkann, Sergio Marchionne ed effettuando una visita all’interno del box della Rossa.

Si ipotizza per lui un ruolo “commerciale” per conto del Cavallino così come un possibile quanto improbabile avvicendamento con Stefano Domenicali, il tutto in ottica 2013 quando scadrà il fermo imposto dalla Fia per i fatti di Singapore 2008.

A Monza Briatore è stato intervistato da Sky: “Sono arrivato a Monza per parlare con Bernie Ecclestone e poi tornerò a Londra. È fantastico essere di nuovo qui, vedere gli amici ed essere in Italia. La Ferrari oggi è in pole e tutti sono felici, meraviglioso!”.

Ha quindi minimizzato sul suo possibile ritorno nel Circus: “Mi sento molto bene e sono contento di come stanno le cose e di quello che faccio adesso. Vedremo tuttavia cosa succederà in futuro. La settimana prossima però non sarò a Singapore, rimarrò felicemente a casa”.

17 settembre 2010

Lotus potrebbe avviare una collaborazione con Toyota

Lotus ha informato che durante il weekend di Singapore farà una serie di annunci importanti. Si attende di sapere i nomi dei driver del prossimo anno, anche se pare scontata la riconferma almeno di Trulli, ed i piani del team per gli anni a venire.

È dato oramai per certo il passaggio ai motori Renault al posto di quelli Cosworth ma le novità non sembrano finite.

Pare infatti che Lotus abbia intavolato una trattativa con la Toyota per una collaborazione tecnica o una consulenza, verosimilmente sulla costruzione dei telai. Mike Gascoyne, ex progettista Toyota, ora in forza alla Lotus, potrebbe essere il tramite ma non bisogna sottovalutare il grande numero di tecnici che dopo il ritiro dei giapponesi hanno trovato lavoro alla corte di Tony Fernandes.

Proprio il team boss Lotus durante una intervista per la BBC ha parlato delle indiscrezioni circa i suoi piani futuri: “Stiamo pensando di fare qualcosa di diverso e lo faremo presto. Abbiamo intavolato molti negoziati e nelle ultime due settimane le cose sembrano si siano messe molto bene, siamo molto soddisfatti del risultato che stiamo ottenendo”.

17 settembre 2010

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Brawn litiga con Mercedes. E Schumi (ri)pensa al ritiro

Il team boss della squadra, artefice del ritorno in pista del tedesco, dissente dal rappresentante del costruttore di Stoccarda e potrebbe abbandonare, portandosi dietro anche Schumi. Inizia una guerra a suon di azioni e di milioni.

MILANO – Michael Schumacher potrebbe tornare alla sua dorata pensione al termine della stagione 2010. Della possibilità di un suo ritiro-bis (sempre smentita) si parla ormai dall’inizio della stagione, ma nuovi elementi emersi in questi giorni hanno provveduto a riattizzare le voci. Il primo a parlarne è stato Eddie Jordan, colui che per primo portò il tedesco in F1 con il suo team e ora commentatore per la “BBC”.

“So che qualcosa di fondamentale è cambiato,” ha spiegato il 41enne irlandese, “credo che sia disilluso e pensi di smettere.” Non a caso, spiega, diversi piloti e manager sono entrati e usciti a ripetizione dal motorhome del team tedesco nel corso del weekend di Monza. Ma la portavoce del sette volte campione del mondo, Sabine Kehm, rispedisce nuovamente tutto al mittente: “Michael non ha tra i suoi programmi di ritirarsi a fine anno.”

“Quando è entrato nello scenario di un ritorno, era pienamente informato della situazione della vettura,” prosegue. “Per questo ha scelto un contratto triennale: non ci si può aspettare di tornare e vincere da subito in quella situazione. Ovviamente avrebbe preferito che lo sviluppo della vettura ne migliorasse le prestazioni maggiormente. Ma è un progetto triennale per costruire un team vincente e siamo nel mezzo del processo.”

Quale sarebbe il motivo che ha rimesso in testa a Schumi l’ipotesi di lasciare la Mercedes? La possibilità che, prima di lui, a sbattere la porta del team tedesco fosse nientemeno che il team boss Ross Brawn. L’uomo che ha salvato la Honda Racing, trasformandola prima nella Brawn GP iridata l’anno scorso e poi nell’attuale Mercedes GP. Ma soprattutto, l’artefice tecnico delle vittorie mondiali di Schumi alla Ferrari e l’unico che ha saputo convincerlo a staccare il casco dal chiodo.

Nelle ultime settimane, voci sempre più insistenti confermate a 422race.com da fonti vicine alla squadra di Brackley fanno sapere di dissensi profondi tra Brawn e il direttore sportivo della Mercedes-Benz, Norbert Haug, rappresentante nel team del costruttore di Stoccarda. E anche se Haug smentisce dicendo che “stiamo assolutamente lavorando insieme sulla vettura dell’anno prossimo”, dagli uomini in argento trapela preoccupazione per la mancanza di un accordo sulla direzione da prendere nello sviluppo futuro.

Liberarsi del tecnico inglese, comunque, non sarà facile nemmeno per la Mercedes, azionista di maggioranza del team con una quota del 45%. Ross e i suoi, infatti, ne detengono il 25% e il restante 30% è del consorzio di investimento Aabar, già legato a Brawn dalla presenza nell’ormai defunta Brawn GP. Dunque, l’ex ferrarista ha un peso importante in consiglio di amministrazione e i soldi in ballo sono tantissimi. Secondo quanto riporta oggi l’agenzia di stampa finanziaria “Bloomberg”, infatti, il 55enne avrebbe incassato ben 31 milioni di dollari di dividendi grazie alla fortunata stagione dell’anno scorso.

Spulciando il bilancio dell’azienda depositato alla Companies House di Londra, infatti, emerge un profitto di ben 152 milioni di dollari per il 2009, l’anno successivo al ritiro della Honda, che cedette il team a Brawn al prezzo simbolico di una sterlina. Dodici mesi più tardi, la cessione della scuderia alla Mercedes sarebbe fruttata ben 170 milioni di dollari. I battibecchi tra Brawn e Haug rischiano dunque di innescare una vera e propria guerra all’interno del team, dagli esiti incerti.

Intanto, però, la squadra continua a lavorare sulla vettura del prossimo anno. E non si tratterà di una monoposto studiata per i particolari gusti di Schumacher (forse proprio per evitare quanto accaduto con Button l’anno scorso, vista l’incertezza sulla permanenza del tedesco). “Vogliamo solo sviluppare una buona vettura,” dichiara Brawn alla “SID”. “Senza caratteristiche speciali.”

E se Schumacher sarà in grado o meno di vincere l’anno prossimo “dipenderà da quanto saranno buone le gomme Pirelli in termini della sua risposta ai movimenti dello sterzo.” La W01, per i suoi tempi di gestazione ridotti, non sarebbe mai stata vincente, ammette ora Brawn. Ma nel corso di quest’anno si è lavorato molto per rinforzare lo staff, anche nell’area dell’interazione tra vettura e gomma.

“Ci siamo potuti avvalere degli esperti della Daimler-Benz,” ha spiegato, sottolineando il miglioramento della situazione del team rispetto a quando era una squadra indipendente. “Abbiamo dovuto ricostruire il nostro team mentre lottavamo per il titolo mondiale. Questi sono problemi che stavolta non ci riguardano.” E che forse, l’anno prossimo, non lo riguarderanno proprio più.

Fabrizio Corgnati

Brawn litiga con Mercedes. E Schumi (ri)pensa al ritiro

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