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[Motomondiale] Gp di Germania 2009: Sachsenring


Navarre75

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Libertà' date=' lealtà, aggressività

di Guido Meda.

Dicevamo ieri di Rossi che è una risorsa per i suoi rivali. Lo confermiamo anche oggi. Oggi che può essere stato un fastidio per Lorenzo finire dietro a Valentino un’altra volta. E’ il freddo, quello gelido che tempra. Son liberi tutti di mettere in discussione le logiche: è libero Lorenzo di chiedere alla Yamaha di adeguare l’ingaggio al suo accresciuto valore. Ma un conto è farlo battendo il compagno di squadra, un conto è farlo da secondo.

La prova di forza si sbilancia verso Valentino, che ammette di non avere ancora ben capito se questo Lorenzo sia meglio averlo in squadra o fuori dalla squadra. Le manovre con cui Rossi porta le sue vittorie a 4 contro le 2 dei suoi direttissimi avversari sono eleganti, precise e aggressive, studiate col calibro. Tagli sottili che si aprono nella pelle e bruciano di più.

La concorrenza che al momento conta purtroppo uno Stoner che si annacqua dopo metà gara, sembra per Rossi tosta come forse non lo è mai stata. Quindi questo forse è il Rossi più forte di sempre. E svetta ancora per la capacità di adattamento. Ora è così: si guida al limite per tutta la gara, si sorpassa solo con staccate impensabili e con una moto che sia perfetta nella messa a punto, tanto da consentirti di sbatterla alla corda senza perdere la traiettoria. Servono palle.

E’ il più forte, bisogna ammetterlo ancora. Qui fa una pole straordinaria e una gara tutta al limite, senza cogliere il giro record, ma spendendo la propria energia solo quando e dove serve. La tirata che fiacca, la staccata che sgonfia, la precisione che ostacola. Quindi: restano tutti liberi di provarci sì, ma poi anche il mercato reagirà di conseguenza. Gli affari si fanno organizzandosi per batterlo. L’indicatore del mondiale non si è spostato di un millimetro nonostante inserimenti pregevolissimi. E’ solo diventato un mondiale più compatto, corto, appassionante a dispetto della crisi che fa di una griglia illustre una griglia illustre ma striminzita.

Certo, così, al posto di Rossi son capaci tutti. Perché Rossi ha una fortuna sugli altri. Una fortuna vera: quella di non aver mai avuto Rossi per avversario. Per maestro semmai.

19 luglio 2009

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Guest EC2277

Anzitutto quoto Tommitel e poi aggiungo che, come al solito, non concordo con quanto scrivono quelli di Sportmediaset: il Rossi più forte di sempre?

Ma dai!

Diciamo che, per la prima volta, si ritrova a lottare con dei rivali tosti ed in sella a motociclette non molto diverse dalla sua come competitività. Ai tempi della Honda aveva si degli avversari validi ma il dislivello tecnico era tale da rendere impossibile il confronto; così come una Honda in pieno delirio d'onnipotenza lo ha aiutato a vincere i primi due mondiali con la Yamaha.

Oggi invece gli avversari sono tutti lì a lottare con lui e quindi ogni vittoria, che sia ottenuta di prepotenza come a Barcellona oppure di malizia come al Saschenring non importa, è sudata e questo lo costringe a dare tutto se stesso sempre.

Altra grullata che ha scritto: un ventenne che al secondo anno di MotoGP arriva costantemente dietro a Rossi ed ingaggia costantemente con quest'ultimo delle lotte all'ultimo sorpasso dimostra d'essere un campione nato e quindi conviene tenerselo stretto; costi quel che costi.

Ma postare articoli da testate più serie?

Chessò, gli articoli sulla MotoGP che pubblica Topolino. :-P;)

Modificato da EC2277
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Anzitutto quoto Tommitel e poi aggiungo che, come al solito, non concordo con quanto scrivono quelli di Sportmediaset: il Rossi più forte di sempre?

Ma dai!

Diciamo che, per la prima volta, si ritrova a lottare con dei rivali tosti ed in sella a motociclette non molto diverse dalla sua come competitività. Ai tempi della Honda aveva si degli avversari validi ma il dislivello tecnico era tale da rendere impossibile il confronto; così come una Honda in pieno delirio d'onnipotenza lo ha aiutato a vincere i primi due mondiali con la Yamaha.

Oggi invece gli avversari sono tutti lì a lottare con lui e quindi ogni vittoria, che sia ottenuta di prepotenza come a Barcellona oppure di malizia come al Saschenring non importa, è sudata e questo lo costringe a dare tutto se stesso sempre.

Altra grullata che ha scritto: un ventenne che al secondo anno di MotoGP arriva costantemente dietro a Rossi ed ingaggia costantemente con quest'ultimo delle lotte all'ultimo sorpasso dimostra d'essere un campione nato e quindi conviene tenerselo stretto; costi quel che costi.

Ma postare articoli da testate più serie?

Chessò, gli articoli sulla MotoGP che pubblica Topolino. :-P;)

Ora non esageriamo, da come scrivi sembra che li abbiano regalati i mondiali a Rossi! :lol:

Sembra che Rossi debba sempre dimostrare qualcosa, come se non contassero gli 8 mondiali vinti in condizioni differenti e i numeri di vittorie che lo incoronano il secondo pilota più vincente di sempre. Mentre sembra che agli altri sia sufficiente vincere una gara o un mondiale per essergli almeno alla pari. ;) Questo è un discorso generale, non una risposta diretta a te EC.

Sicuramente Rossi non ha mai avuto un pilota veloce come Lorenzo con lo stesso mezzo e altri due piloti competitivi, anche se penalizzati un po' dalla moto, come Stoner e Pedrosa. I duelli con Gibernau non mi sembravano da meno se paragonati a quelli con Lorenzo (di quest'anno) o Stoner (dello scorso anno). Quando era in Honda di sicuro aveva la moto migliore e pochi avversari all'altezza: era una sua colpa? Più che cambiare moto, salire su una Yamaha perdente ed affrontare una nuova sfida non penso potesse fare.

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

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Guest EC2277
Io non sono tifoso di Valentino, ma se non è il più grande della storia poco ci manca. Con la Honda ha vinto tre titoli, ma forse solo quello del 2002 si può definire conquistato "in carrozza" per via del divario tecnico.

Ovviamente in tre righe non posso sintetizzare l'andamento di 2 campionati del mondo della Classe 500 e di 4 mondiali di MotoGP. Occorre, per capire cosa intendo dire, rammentare quali erano i piloti bravi all'epoca e con quali moto correvano: fino al 2002 gli unici piloti che sono stati in grado di lottare con Rossi per il titolo erano in forza alla Yamaha (Biaggi), alla Suzuki (Gibernau) e poi, nelle stagioni 2000 e 2001, c'era Kenny Roberts Junior sulla HRC; insomma i piloti realmente competitivi avevano delle moto inferiori. Solo nel 2003, come giustamente fai notare, il dislivello tecnico si ridusse poiché Biaggi e Gibernau passarono alla Honda ed infatti il mondiale fu più combattuto ma si trattava pur sempre di moto non ufficiali e questo da origine alle insopportabili polemiche sull'inferiorità delle Honda-clienti che non hanno consentito a Biaggi di mostrare il suo reale potenziale.

Diverso e più complesso è il discorso per i primi due anni di Rossi in Yamaha poiché lottò contro una Honda in pieno stato confusionale; tant'è che Biaggi, dopo aver ottenuto la tanto agognata sella nell'HRC, cercò di tornare dal vituperato Sito Pons e Fiorani, avendo sostenuto le posizioni del pilota romano in seno all'HRC, venne spedito a dirigere la Honda in Superbike.

Insomma questi ultimi due sono, a mio parere, gli unici mondiali nei quali non c'è spazio per masturbazioni mentali del tipo: "Biaggi guida una moto inferiore." oppure: "La Honda non segue cosa dice il suo pilota migliore (sempre Biaggi ndEC)."; poi, che in questo forum i sedicenti esperti riescano a farsele lo stesso è un altro discorso.

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Io credo che veramente questo e' il miglore Rossi di sempre.

Gibernau era un grande pilota quando stava in Honda , avrebe vinto il campionato almeno 2 volte se non cera Rossi , pertroppo Rossi a distrutto psicologicamente Gibernau, cosa che non sta sucedendo con Lorenzo.

Il problema di Lorenzo e' che Rossi e' troppo inteligente nel modo di guidare , ieri a laciato la "porta" aperta per Lorenzo sorpassar , poi Rossi lo a studiato per vedere in quale curva il spagnolo vah forte cosi quando Rossi vah in avanti sa quale curva deve chiudere in modo che Lorenzo non lo passa ...

Bravo Pedrosa e bravo Stoner ...managggiiia a Hayden !

"The trouble with the world is that the stupid are cocksure and the intelligent are full of doubt." -Bertrand Russell

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Guest EC2277
Stoner soddisfatto del risultato.

Il pilota Ducati Casey Stoner ha concluso la gara in condizioni fisiche confortanti e senza problemi all'anteriore è convinto che avrebbe potuto lottare per la vittoria.

Nonostante Casey Stoner abbia perso punti nei confronti di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nella lotta al titolo 2009, la condizione fisica alla fine dell'Alice Motorrad Grand Prix Deutschaland hanno fatto tornare il sorriso in casa Ducati.

L'australiano è riuscito a mantenere la leadership della corsa per i primi dieci giri, mentre nella seconda parte di gara è stato costretto a lasciare il passo a Rossi, Lorenzo e Pedrosa a causa di un problema con la gomma anteriore.

Intervistato da motogp.com, Stoner ha rivisto così il suo GP di Germania, “All'inizio pensavo che sarei stato superato in fretta perché la moto non rispondeva molto bene. Ho deciso di mantenere la prima posizione per tutto il tempo possibile. Poi ho iniziato ad avere problemi con l'anteriore e dopo le cadute di Laguna e qualche rischio durante questo fine settimana ho preferito rimanere tranquillo e recuperare tutti i punti che potevo”.

“Quando Jorge e Valentino mi hanno passato ho ritrovato un po' di feeling con l'anteriore e con meno carburante ho provato a spingere un po' di più e ho fatto un errore. In seguito Dani ha fatto un giro incredibile recuperandomi più di mezzo secondo e superandomi nel finale. In chiusura ho fatto molta fatica con la parte sinistra della gomma, ho perso il posteriore in una occasione, ma sono stato sufficientemente fortunato per non finire nella via di fuga”.

Per concludere, il numero 27 ha dichiarato: "Per essere onesti sono abbastanza contento di questa gara. È la prima volta che mi sento vicino alla vittoria dopo molto tempo e senza i problemi accusati probabilmente avrei potuto prendere Valentino”.

Hayden deluso, ma sempre più veloce.

Nonostante due cadute nel weekend e una partenza da dimenticare in gara, l'americano chiude 8º nell'Alice Motorrad Grand Prix Deutschland.

Il pilota Ducati Marlboro Nicky Hayden, dopo aver dimostrato di saper domare la sua Desmosedici GP9 nelle qualifiche di ieri sul circuito del Sachsenring, ha avuto qualche problema in più durante la gara oggi, conclusa comunque in ottava posizione.

L'americano è stato autore di una partenza poco brillante in cui ha perso ben 10 posizioni prima di poter affrontare la prima curva, ma la sua grande caparbietà gli ha permesso di portarsi a ridosso dei primi.

Sebbene sul circuito tedesco sia arrivato il secondo miglior risultato stagionale, Hayden è scivolato in 13ª posizione in classifica superato da entrambi i piloti Gresini.

“Le cose non sono andate bene come speravamo. La prima curva non è stata molto fortunata per me. In alcuni punti ho sicuramente sbagliato io, bruciando così parte del grande lavoro che avevamo fatto durante il fine settimana”.

“Sono deluso di questo risultato, ma ci sono comunque aspetti positivi da ricordare di questo weekend. Sono caduto anche questa mattina per la troppa voglia di fare e per la consapevolezza che potevo essere veloce. Chiedo scusa al team per gli errori che ho commesso, ma non chiedo scusa per aver spinto al massimo”.

Buon esordio per Canepa sul Sachsenring.

Dodicesima piazza per l'italiano che precede anche il suo compagno di squadra Mika Kallio.

Nonostante le condizioni fisiche precarie dopo l'incidente di ieri con il compagno di marca Nicky Hayden, Niccolò Canepa ha stretto i denti ed è riuscito a chiudere la sua prima gara al Sachsenring al dodicesimo posto.

Niccolò Canepa: “Avevo un dolore fortissimo alla caviglia sinistra, ma ho stretto i denti fino alla fine. E' stata una gara positiva viste le condizioni fisiche in cui mi trovavo. Ci ho messo qualche giro di troppo a superare Talmacsi e questo mi ha fatto perdere il gruppetto che ci precedeva, ma con costanza sono riuscito a raggiungere e superare altri piloti. Sicuramente non è il mio obiettivo il dodicesimo posto, ma per com'è andata ieri e visto che questo è il mio primo gran premio su questa pista mi posso ritenere soddisfatto. Ci tengo a ringraziare i dottori della clinica mobile che mi hanno aiutato ad affrontare questa gara.”

Mika Kallio: “Tutti hanno visto quale fosse il nostro potenziale su questo circuito. In tutte le sessioni, incluso il warm up di questa mattina, siamo rimasti tra i primi dieci e questo era il nostro obiettivo minimo. In gara avevamo iniziato bene, ma dopo solo cinque giri quando ero in ottava posizione ho sentito che qualcosa nella parte anteriore della moto non andava: la gomma si è deteriorata improvvisamente. Potevo facilmente puntare alla sesta, settima posizione, ma la sfortuna ci ha colpiti. Ho fatto il possibile per stare insieme ai piloti vicini a me, ma verso il decimo giro la situazione è peggiorata ulteriormente e in quel momento potevo solo giocare in difesa. Speriamo che la fortuna sia dalla nostra parte domenica prossima quando correremo a Donington”.

Pedrosa: "Potevamo vincere..."

Un problema all'anteriore limita la prestazione dello spagnolo, comunque sul podio in Germania.

Dani Pedrosa trova il quinto podio stagionale nell'Alice Motorrad Grand Prix Deutschland, con la terza posizione alle spalle del duo Fiat Yamaha.

Lo spagnolo si rende protagonista di una delle solite partenze perfette in sella alla sua Repsol Honda RC212V, ed è subito secondo dopo essere partito dall'ottava piazza in griglia. La terza posizione è un ottimo risultato, ma Pedrosa è convinto che avrebbe anche potuto fare meglio:

“Il podio è ottimo, ma credo che avremmo anche potuto vincere. Eravamo abbastanza forti per farlo, ma ho avuto un problema con l'anteriore,” ha dichiarato lo spagnolo che ha riscontrato le stesse difficoltà del compagno di squadra Dovizioso, ritiratosi a pochi giri dal termine.

“Andrea ha avuto lo stesso problema e per questo posso esere soddisfatto di essere comunque salito sul podio, anche se il rammarico rimane”.

Pedrosa ha poi rilasciato un commento sul nuovo motore, definendo la gara di oggi una buona esperienza su cui lavorare per i prossimi appuntamenti.

Terzo 'zero' consecutivo per Andrea Dovizioso.

L'italiano della Repsol Honda, costretto al ritiro in Germania per un problema elettrico, perde un'altra occasione per trovare il primo podio stagionale.

L'obiettivo era chiaro fin dall'inizio del weekend tedesco: tornare a punti e muovere una classifica congelata dal quarto posto conquistato a Barcellona. Di fatto Andrea Dovizioso, nonostante i positivissimi test post Catalogna, e con un nuovo motore e un nuovo telaio, non riesce più ad essere costante come nella prima parte della stagione.

Sul circuito del Sachsenring è arrivato il terzo '0' per l'italiano, anche se questa volta non a causa di una caduta: "Stavo girando in 1’22.7 quando al giro dopo, il quarto, mi si è chiuso il davanti alla curva 8 e da quel momento in pochi giri la gomma anteriore si è deteriorata velocemente".

"Non potevo curvare, piegare o frenare come volevo ed era molto difficile controllare la moto. A quel punto stavo pensando solo a finire la gara, ma un problema elettrico mi ha costretto a ritirarmi. Sono veramente dispiaciuto, ero veloce e avevamo tutto il potenziale per fare una bella gara".

Ovvia la grande delusione del numero 4 di Repsol Honda, che nella prima parte di gara aveva dimostrato di poter correre con il ritmo dei primi. "Avevamo bisogno di un bel risultato e all’inizio della gara ero in grado di girare forte. Adesso guardiamo avanti, a Donington, sono motivato a dimostrare tutto il nostro potenziale”.

Ossigeno puro per De Angelis.

Il sammarinese trova una grande 5ª piazza nell'Alice Motorrad Grand Prix Deutschland, e ora guarda al futuro con più fiducia.

"Mi serviva la 5ª posizione, sia per il morale, sia per il prossimo anno," è questo il primo pensiero di Alex de Angelis, pilota del team San Carlo Honda Gresini.

Il giovane talento, al secondo anno in MotoGP con la scuderia italiana, negli ultimi tempi era stato messo in discussione e il suo rinnovo con il team di Fausto Gresini rimane in dubbio, visto anche il contratto firmato con Marco Simoncelli per l'annata 2010.

La gara di oggi riabilita il numero 15 della classe regina, autore di gran premio magistrale, in cui ha saputo fare bene in ogni condizione, sfruttando il grande feeling che lo lega a questa pista:

"È stata una gara molto dura, ma altrettanto affascinante" ha raccontato De Angelis ai microfoni di motogp.com. "Sono contento perché qualcuno ieri insinuava che fossi andato bene solo grazie alla pioggia e invece ho dimostrato il contrario!".

"Ho fatto una buona partenza e anche se all'inizio sono rimasto un po' più cauto, poi ho preso il mio ritmo e ho visto che, primi quattro a parte, potevo giocarmela".

Il sammarinese che in un solo fine settimana trova il miglior risultato stagionale sia in qualifica che in gara, si porta anche a ridosso della top ten in classifica generale, curiosamente con gli stessi punti del compagno di squadra Toni Elias con cui si giocherà fino a fine anno la permanenza nel team.

Per la cronaca De Angelis, alla trasmissione Fuorigiri, ha confermato che la sua squadra non ha avviato nessuna trattativa per il rinnovo del suo contratto e quindi il sanmarinese deve trovarsi una nuova sella per l'anno prossimo.

Fonte: Home | The Official MotoGP Website

Modificato da EC2277
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