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Conferenza UNRAE 2009


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Infomotori.com - Conferenza UNRAE 2009

Loris Casadei, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, ha espresso le istanze e le preoccupazioni del settore nel corso dell’annuale Conferenza Stampa di fine anno dell’UNRAE. "Ritengo indispensabile affrontare e sciogliere i nodi che intralciano il cammino del settore automotive italiano verso quella stabilità capace di restituire alle Case automobilistiche, alle Reti di vendita e ai consumatori l’equilibrio necessario ad uno sviluppo programmato dell’ecologia e della sicurezza. Tutto ciò é necessario affinché il ritorno alla normalità che farà seguito alla fine della crisi non trovi impreparato il nostro Paese. Il mondo dell’auto, non solo in Italia, vive un periodo di grandi incertezze che si traducono in perdite economiche a tutti i livelli, indotto compreso, in disoccupazione e perdita di professionalità con almeno 10.000 posti di lavoro a rischio nel solo settore della distribuzione nel nostro Paese."

Ecoincentivi 2010

Casadei si è soffermato in particolare sulle misure che le Istituzioni dovranno adottare, evidenziando subito l’inderogabile necessità che gli incentivi alla rottamazione siano riproposti in forma analoga a quelli adottati nel febbraio 2009 e che hanno consentito, a tutto ottobre, la rottamazione di circa 700.000 vetture più altre 95.000 circa incentivate senza rottamazione, per un totale di quasi 800.000 vetture, sostituite per il 42% con automobili a basso impatto ambientale, che hanno goduto di bonus statali (oltre 331.000).

+ incentivi, - emissioni

A sostegno della necessità di proseguire con l’ammodernamento del parco circolante, i dati elaborati dagli analisti dell’UNRAE, indicano una riduzione di 8,7 g/km di CO2 nei valori medi ponderati relativi al periodo marzo-novembre 2009 (corrispondente all’applicazione degli attuali eco-incentivi), rispetto ai 13 mesi precedenti (gennaio 2008-febbraio 2009), con il passaggio da 144,5 a 135,8 g/km di CO2.

L’UNRAE chiede che le vetture ammesse alla rottamazione con incentivi siano la totalità delle Euro 2 attualmente in circolazione, che sommate alle Euro 0 ed alle Euro 1 ancora sulle strade, porterebbe l’universo delle auto rottamabili a 13.700.000, pari al 40% dell’intero parco circolante, tutte vetture con almeno dieci anni di vita.

Auto aziendali

L'UNRAE richiama l’attenzione del Governo sulla non sostenibilità di un carico fiscale nettamente superiore alla media europea, soprattutto alla luce di quanto poi viene restituito al cittadino automobilista in termini di infrastrutture e di servizi. All’interno della struttura fiscale che grava sull’intera filiera dell’automobile, l’UNRAE – ha sottolineato il Presidente Casadei – ha allo studio una Proposta di Legge tesa ad un netto miglioramento del trattamento fiscale delle auto aziendali. A questo proposito, giova ricordare che solo in Italia, fra i grandi Paesi europei, vige la quota ammortizzabile del bene-auto limitata al 40%, contro il 100% di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. In aggiunta, nel nostro Paese anche la quota IVA detraibile è solo del 40%. Ricordiamo che nel 2008, ultimo dato ad anno intero, in Italia le vendite a società e ad aziende hanno rappresentato il 31% de mercato, contro il 40% della Francia, il 45% della Spagna, il 58% della Gran Bretagna e il 60% della Germania.

Tassa di circolazione

L’automobilista italiano, ci si chiede, è ancora disposto a sopportare balzelli medioevali? Forse una via d’uscita potrebbe essere quella del "pay per use". "Potrebbe essere giustificabile – ha commentato il Presidente dell’UNRAE – un ritorno alla tassa di circolazione in funzione dell’uso, monitorabile con le moderne tecnologie". Con uno sguardo ad un futuro che si va avvicinando, Casadei ha poi sollecitato un serio impegno da parte del “Sistema Italia”, affinché l’arrivo sul mercato dell’auto elettrica, passo importante del percorso ecologico, non trovi spiazzato e impreparato il nostro Paese specialmente per ciò che attiene le infrastrutture.

Previsioni 2010

Com’è consuetudine, gli analisti dell’UNRAE hanno elaborato le previsioni di fine anno e del 2010 dei vari settori rappresentati. Per le auto l’anno 2009, grazie agli incentivi alla rottamazione, riuscirà a recuperare le pesanti flessioni di inizio anno, per chiudere a 2.150.000 unità, in linea con i risultati del 2008. Due scenari si aprono, invece, per l’anno che verrà, per il quale l’Associazione prevede – in presenza di un rinnovo degli incentivi alla rottamazione secondo le modalità attuali e con l’estensione a tutte le vetture Euro 2 (anni 2000 e 2001) – un mercato delle immatricolazioni a 2.100.000 unità; viceversa, non si potranno superare le 1.800.000 unità, qualora gli incentivi non venissero prorogati.

Oo==oooo==oO

Audi Driver, Monster S2R Rider, ///M Lover

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La questione della tassa di circolazione "pay-per-use" mi sembra sinceramente un sofismo senza capo ne coda.

Una tassazione proporzionale all'uso c'è già: è la tassazione dei carburanti.

Se si vuole trasformare il "bollo" da un fisso annuale ad un contributo proporzionale all'uso basta alzare le imposte sulla benzina di un tot che basti a coprire le entrate dell'attuale tassa di circolazione.

Calcolare in altro modo l'utilizzo dell'auto per ricavarne poi una tassa è un modo ottimo di sprecare una vagonata incredibile di soldi e di tempo.

Ma voglio vederli quelli dell'UNRAE se sono disposti a farsi portabandiera di una campagna per aumentare il prezzo della benzina o per pagare una tassa di circolazione proporzionale, ma più alta (a causa dei maggiori costi dell'operazione).

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Calcolare in altro modo l'utilizzo dell'auto per ricavarne poi una tassa è un modo ottimo di sprecare una vagonata incredibile di soldi e di tempo.

Se non sbaglio in Olanda o Belgio era stata proposta una tassa sui kilometri percorsi tramite controllo satellitare di tutte le vetture :roll: a parte la complessità dell'operazione mi sembrano proposte da URSS

Anche io sono d'accordo di una eventuale quota sui carburanti (anche perchè col prezzo che ha oggi già così per me è un deterrente)

 

花は桜木人は武士

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....anche perche in queste campagne imho qualunquiste "ci si dimentica sempre" che l'aumentare del costo-carburante ha poi conseguente diretta proporzionalita sul costo di tante altre cose nel paese... costo del lavoro per le aziende, sui prodotti distribuiti (che poi sempre noi cittadini compriamo) e quindi sui costi dei trasporti in genere che possono rendere il sistema paese ancora meno competitivo che altrove...

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Miope anche la richiesta di nuovi incentivi "a crescere" invece che "a decrescere", chiedendo non solo incentivi uguali come entità agli attuali, ma che si estendano a tutte le Euro 2 la rottamabilità.

Questo sarebbe un ottimo modo per rendere il mercato Italiano totalmente dipendente dalla dagli incentivi, che nati come medicinale diventerebbero solo una droga.

Gli incentivi servono se non vogliamo un tracollo totale prima della fine della crisi, ma dobbiamo anche uscire dagli incentivi e quindi quello che serve sono incentivi di entità via via minore e con criteri più restrittivi.

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