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Interviste a Marchionne e a Montezemolo (Indiscrezioni varie sul Gruppo Fiat-Chrysler)


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toh.... ma forse forse nel mio vecchio post di una settimana fa non avevo scritto a vanvera.. :D

(aggiunge dichiarazioni)

TORONTO' date=' 12 febbraio (Reuters) - È molto probabile che il marchio Alfa Romeo torni negli Stati Uniti e in Canada ed è possibile che gli impianti canadesi abbiano un ruolo nella produzione delle auto con il Biscione. Lo ha detto l'AD del gruppo Fiat (FIA.MI: Quotazione) Sergio Marchionne, incontrando i giornalisti a margine di un evento di beneficienza.

"Ora sono molto più fiducioso che Alfa Romeo torni a essere un prodotto proponibile a livello globale, e più in particolare negli Stati Uniti e in Canada", ha detto Marchionne nel corso di un'iniziativa a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. "C'è una forte probabilità che il marchio torni in Nord America entro i prossimi 24 mesi".[/quote']

Bene, ma era preferabile fare le stesse dichiarazzioni senza tutti questi "e probabile", "e possibile"...

L'AD si è soffermato anche sulla controllata americana Chrysler, la cui quota di mercato locale è stabilmente calata dal 12,9% del 2007, anno in cui passò al fondo Cerberus. Secondo Marchionne, la casa automobilistica può permettersi di perdere ancora qualcosa in termini di quota, essendo più importante la redditività delle vendite che restare aggrappati a volumi di vendita in perdita.

"Penso che il punto di partenza per Chrysler sia più piccolo di quanto la gente non ricordi. È semplice".

Una quota dell'8%, comprese le vendite di auto aziendali, sarebbe un buon punto di partenza, secondo il numero uno del gruppo. "Cominciare a forzare numeri come 9, 9,5 o 10%, di sicuro le quote di mercato a doppia cifra, è innaturale".

Questo e sacrosanto ! Non servono numeri, ma redittivita ! ;)

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Questo e sacrosanto ! Non servono numeri, ma redittivita ! ;)

Ti autoquoti? Quando si dice autoreferenzialità...

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Sul fatto che non servano numeri ma redditività, quindi margini sui prodotti, credo siano tutti d'accordo, vista anche la sovrapproduzione di auto.

Difficile essere d'accordo, invece, sull'idea di Napoleone di fare redditività tagliando "costi" quali ricerca e sviluppo dei prodotti, ossia quelli che dovrebbero essere considerati come investimenti.

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

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Sul fatto che non servano numeri ma redditività' date=' quindi margini sui prodotti, credo siano tutti d'accordo, vista anche la sovrapproduzione di auto.

Difficile essere d'accordo, invece, sull'idea di Napoleone di fare redditività tagliando "costi" quali ricerca e sviluppo dei prodotti, ossia quelli che dovrebbero essere considerati come investimenti.[/quote']

Ha tagliato una parte degli investimenti, ma non taglia gli investimenti sul futuro, cioe sulla piattaforme C/D-Evo e sulle grosse Chrysler/Jeep che saranno le base di quasi tutte le machine del Gruppo FIAT/Chrysler del futuro.

E sono usciti o in arrivo, il Multiair, il Mjet II il C635, etc... ;)

Ok ha tagliato, 939 rest (perche e un prodotto e una piattaforma morte), Y II (perche non si sapeva deve farla, ora che tutto e chiaro la possono programmare per uscire), etc...

Cioe investe sui prodotti e soluzioni tecniche che hanno "futuro" e che saranno la base per il futuro.

E tutto questo guadagnando di piu, avendo cosi piu liquidita per investire nel futuro.

Modificato da ItalianDriver

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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La sovra-produzione si ha anche in USA e perfino in Cina ci sono i primi segnali.

si pero' se li non funziona .....tagli in modo fin troppo semplice, non sei legato per 3 generazioni di imprenditori ...piu' che un obbligo,venendo dall'italia sembra una opportunita'

Se però la soluzione è costruire le macchine in USA, cambiare lo scudetto ed importarle in Europa allora la sovra-produzione europea c'entra una cippa, è una mera questione di contenimento di costi e di raggiungimento di certi obiettivi con Chrysler. Dal punto di vista finanziario a breve termine l'operazione ha un senso. Se si considerano le macchine come lavatrici, l'operazione ha un senso. Se invece si considerano le macchine come qualcosa di più di meri elettrodomestici, qualche dubbio sul successo dell'operazione nel medio-lungo periodo viene.

da quello che si diceva qui, li dovrebbe costare cmq addirittura decisamente meno, e la condivisione di molte parti per me non e' un problema, il rebadging puro come minimo non si e' ancora visto

Visto che ti piace essere precisino, ribadisco: gli obblighi riguardano FIAT e non solo perché Chrysler è finita col culo a terra. Mettere a disposizione di Chrysler i concessionari FIAT del sudamerica e dell'europa, fornire il motore FIRE, fornire una piattaforma FIAT per sviluppare una macchina a basso consumo, sono tutti obblighi che si riverberano direttamente sul gruppozzo. Gli effetti, gli obiettivi, quelli sì che sono riferiti a Chrysler.

e allora cerca di essere preciso e spiega quali sono gli effetti negativi di queste cose::shock:

se i concessionari in sudamerica avranno piu' modelli da vendere (tendenzialmente di fascia piu' alta rispetto agli attuali di fiat ) non vedo di cosa si potrebbero lamentare, anzi...minori costi di commercializzazione anche per fiat che spalmera' i costi di tante iniziative su piu' brand e modelli: es. in europa fai la pubblicita per tutti marchi e carichi dei costi anche su Chrsyler

il motore fire ed altre tecnologie non e' micca in esclusiva solo per Chrysler : sara comunque di proprieta' fiat e se lo fornisce assemblato lo pagano se fornisce solo il progetto come minimo pagano delle consulenze

in generale e' facile prevedere un sacco di costi non dico "nascosti" ma che vanno al di la' del costo iniziale a carico di chrysler:mrgreen: su tutti lgi apsetti non solo quelli tencologici

Io vedo che BMW, VW, perfino la rediviva Opel, non hanno smesso di proporre nuovi modelli. Anche qui in FIAT stanno riducendo i costi, per cui ribadisco quanto scritto sopra, con l'aggiunta che bloccare lo sviluppo di nuovi prodotti, così a naso, non mi pare molto saggio. Le macchine vanno svecchiate, oppure la gente smette di comprare.

per certi versi loro sono "obbligati" in quella direzione e cmq le millemila varianti gia' prima non si sono rivelate un grande successo e nonostante l'ultima Opel insigna qui sul forum fosse giudicata perfetta non e' certo stata un successo e vista dal vivo e' pure brutta.

sicuramente le auto vanno svecchiate periodicamente esattamente come non si e' fatto con la 159:(r,

proprio per questo se nei prossimi 24/36 mesi non vedi importanti possibilita' puo avere senso rimandare l'uscita, altrimenti quando riprende davvero ti ritrovi con una auto cmq gia' vecchia e che ha fatto pochi numeri

FIAT è già negli USA, ma la vendita di Alfa avrebbe il pregio di dare al Biscione più chance di sopravvivenza. Del resto a che serve Alfa al gruppozzo?

in tutta onesta' io (e mio padre) ho spesso acquistato vetture alfa ma non ho mai comprato Alfa a prescindere. al massimo a parita di prodotto (e quindi purtroppo molto raramente:() e price /performance (ancora piu' raro:§) ho concesso una preferenza ad alfa/prodotto italiano: da qui forse anche la mancanza di insoddisfazione acuta che invece afflige altri che forse avevano piu' fiducia e si aspettavano di piu'

quindi della MERA "sopravvivenza del marchio" non me ne importa nulla una alfa ricarrozzata VAG non penso che la prenderei, una Alfa sushi come filosofia sarebbe meglio ma sui modelli motorizzazioni normali ad es. di subaru alla fine non vedo questi miracoli.

Sanno benissimo che non la possono usare per la politica del rebadging e che non è funzionale al raggiungimento degli obiettivi Chrysler.

.

volesse il cielo che fosse vero ;)

Anche lì Napoleone dovrebbe decidersi. In base alla fase lunare, stante le sue dichiarazioni, gli americani ci battono in tecnologia oppure no.

.

..non confondiamo la realta' da cio che pensa marchionne e queste 2 da cio' che dichiara pubblicamente.

la tecnologia europea ed italiana e' ampiamente migliore(l'ha detto obama quindi e' VERO :lol:)

cmq la tecnologia non basta per vendere la,occorre capire cosa si aspettano i 'merregani e sicuramente il tipico atteggiamente Tetesco supponente scuola Merdeces in passato non ha aiutato e su questo Marpionne ha sempre deciso di smarcarsi

Se sta bene ai lancisti...

e se non gli sta bene cosa cambia:confused:

...continueranno a vendere solo ipsilon e musa come succede ora ;)

p.s. non e' che giacobbo non dica cose vere, anzi spesso dice cose banali ma con tono ansiogeno:mrgreen:

Modificato da owluca
Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Io ho la netta sensazione, praticamente una certezza, che alcuni (tra quelli che in questa discussione ci hanno messo la testa, e sono pochi cmq a prescindere dalle posizioni e visioni :D) non abbiano compreso veramente quello che sta succedendo. A prescindere da Alfa, itaglia, ammmerega, produco di qua, vendo di la, etc.

Siccome sono un po' annoiato anche del solo continuare a parlarne e di non giungere mai al punto in cui la discussione "cade" per più di un 3/4 pareristi sul nocciolo vero, la strategia, senza continui excursus sulla tattica cmq "letta" sempre a senso unico dai più, penso di ritirarmi di bun grado con un bel sacco a pelo, una tenda di quelle accessoriate, sulle rive alte del Po'.

Sappiate che non farò prigionieri :§ quando passa il cadavere infierirò quasi fino all'umiliazione :disag::drink

Mi aspetto lo stesso trattamento ;)

Conto anche di poter non essere più in grado di "leggere" le cose di cui sopra con la dovuta (?) profondità e dettaglio ancora per lungo tempo.

Al limite ci saranno meno polemiche dovute a notizie dall'interno.

A presto :§

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

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Questo e sacrosanto ! Non servono numeri, ma redittivita ! ;)

Possibile non rendersi conto che, all'inizio degli anni 2'000, è stata proprio una simile politica aziendale basata sul ridurre gli investimenti nella produzione e sull'accettare di perdere quote di mercato per curare la "redditività" del Gruppo ad aver trascinato l'intera FIAT-SpA sull'orlo del fallimento?

È così banale dall'essere addirittura lapalissiano: non investo percui non spendo e quindi, anche se perdo quote di mercato, faccio lo stesso degli utili; poi però, quando le quote di mercato perse saranno tali da non essere pareggiabili con ulteriori tagli agli investimenti, tutto andrà in malora come successe meno di 10 anni fa.

Eppure anche allora, grazie agli investimenti in altri settori, la FIAT garantiva una buona redditività ai Regi Ovini.

:roll:

P.S. Se poi qualcuno mi dice che i nuovi prodotti arriveranno ed a sostegno di tale idiozia mi parla delle Chrysler rimarchiate, cioè di vetture già quasi pronte per il lancio prima che la FIAT acquisisse il 20% del gruppo statunitense, allora vuol dire che è totalmente accecato dal tifo.

Modificato da EC2277
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Io ho la netta sensazione, praticamente una certezza, che alcuni (tra quelli che in questa discussione ci hanno messo la testa, e sono pochi cmq a prescindere dalle posizioni e visioni :D) non abbiano compreso veramente quello che sta succedendo. A prescindere da Alfa, itaglia, ammmerega, produco di qua, vendo di la, etc.

E' un modo carino per dire che stiamo dicendo belinate? :D

Siccome sono un po' annoiato anche del solo continuare a parlarne e di non giungere mai al punto in cui la discussione "cade" per più di un 3/4 pareristi sul nocciolo vero, la strategia, senza continui excursus sulla tattica cmq "letta" sempre a senso unico dai più,

La strategia richiede pianificazione, qui navigano a vista, per cui parlare di strategia di Napoleone mi pare riconsocergli troppi crediti. Vedi, quello che io penso, e che sto cercando di spiegare nei miei termini, è che andiamo verso la dismissione. Magari con i conti a posto, ma sempre dismissione è.

penso di ritirarmi di bun grado con un bel sacco a pelo, una tenda di quelle accessoriate, sulle rive alte del Po'.

Sappiate che non farò prigionieri :§ quando passa il cadavere infierirò quasi fino all'umiliazione :disag::drink

Mi aspetto lo stesso trattamento ;)

Fa' come ti pare, ma tieni il pulloverino come trofeo da appendere a mo' di testa di cervo.

Conto anche di poter non essere più in grado di "leggere" le cose di cui sopra con la dovuta (?) profondità e dettaglio ancora per lungo tempo.

Al limite ci saranno meno polemiche dovute a notizie dall'interno.

A presto :§

Significa?

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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il mago dell'intervista drift colpisce ancora...

velina dalla busiarda di ieri...

13/2/2010 (7:56) - L’AD DI FIAT GROUP: DESTINI INESTRICABILMENTE LEGATI CON CHRYSLER, MA NON SIAMO ARRIVATI A DETROIT PER FARE GLI INSEGNANTI

Marchionne riscommette sull’Alfa

Il ritorno in America tra due anni, mentre per la 500 lo sbarco sarà a dicembre

FABIO POZZO

TORINO

Il rilancio dell’Alfa, la Fiat 500 in America, Chrysler, Toyota, il mercato. E anche un botta e risposta con Fiorello su Termini Imerese. Sergio Marchionne parla da Toronto.

Cominciamo dall’America, dove c’è Chrysler, i cui destini con Fiat «sono inestricabilmente legati». Attenzione, però: «Sarà necessario mantenere una buona dose di umiltà se vogliamo che l’integrazione porti valore sia a Fiat sia a Chrysler». I due, gruppi, spiega il manager, «hanno due diverse culture, ma saremmo pazzi a credere che una sia meglio dell’altra. La Fiat non è venuta in Nordamerica con la presunzione di essere l’insegnante. Quello che stiamo facendo è rendere disponibile la nostra tecnologia per Chrysler così da costruire un futuro insieme.

L’ad del Lingotto fa sapere che Detroit restituirà gli aiuti ricevuti dai governi americano e canadese con gli interessi «entro il 2014, come previsto nel piano industriale». Dice anche che la società può permettersi di perdere una piccola parte della quota di mercato rispetto all’anno scorso senza avere problemi e stima «ragionevole» un 8% negli Usa. Ritiene inoltre Jeep l’unico marchio Chrysler che abbia «un senso sul mercato russo». Mercato quest’ultimo, dove «Fiat ha tutti i requisiti per competere e giocare», dice Marchionne, richiamando l’accordo siglato a Naberezhnye Chelny con Sollers, intesa che - non nasconde - è stata aiutata «anche dalle forti relazioni del governo italiano» con quello di Mosca.

L’America, però, non è soltanto Chrysler. Presto ci sarà anche Fiat, con la 500, che «esordirà negli Stati Uniti e in Canada il prossimo dicembre». Un sogno che diventa realtà, confessa il manager, perché segna il ritorno del marchio negli States dopo 25 anni di assenza.

Non solo. Tra due anni, rivela l’ad del Lingotto, «è molto probabile» che sbarchi nel Nordamerica anche Alfa Romeo. Un cambio di rotta? Tempo fa Marchionne era stato tranciante sul futuro dell’Alfa, che evidentemente non vedeva. Ora, invece, dopo che ha nominato al vertice Harald Wester, si dice più «fiducioso» sul fatto che «Alfa Romeo ricostituirà un’offerta di prodotto accettabile a livello globale» e indica nel Canada la possibile sede produttiva per il Nordamerica.

Sullo sfondo, resta però il problema di sovracapacità produttiva del settore: 94 milioni di auto a livello globale, 30 milioni in più rispetto alla domanda. Usa e Canada, per Marchionne, sono sulla strada giusta per risolvere il problema; l’Europa non ancora. «Qui i governi sembrano voler fare del settore automobilistico l’ultimo bastione del nazionalismo economico del continente».

Poi, c’è spazio per Toyota e il maxi-richiamo («Ha la mia simpatia, la mia comprensione. Ma siamo suoi competitor») e, naturalmente, per Termini. «Stiamo facendo il possibile»», assicura Marchionne, che ribadisce l’impegno anche a Fiorello, che gli chiede di salvare l’impianto. «Decidere di chiudere un impianto non è mai facile», confessa il manager. «I problemi sociali che la crisi crea», però, afferma Marchionne, «devono essere affrontati collettivamente, le responsabilità che l’intero sistema dovrebbe sopportare non dovrebbero essere spostate su un’unica azienda». E se a Termini arrivassero altri costruttori d’auto? «Dio li benedica».«Caro Sergio Marchionne, anni fa hai salvato la Fiat da una situazione difficile. Ora salva Termini Imerese!». È la richiesta, rivolta anche alla Confindustria e al governo, con cui Fiorello ha risposto ieri dal suo sito ufficiale all’appello degli operai di Termini che, proprio tramite Internet, gli avevano chiesto di interrompere gli spot della Fiat per solidarietà. «Ho letto i vostri appelli e, da padre di famiglia, e siciliano, sono molto colpito». Interrompere la pubblicità? «A dirsi è semplice - è la risposta - ma anche volendo non potrei farlo. Gli spot sono già stati registrati, e sono di proprietà della Fiat. Servirebbe a qualcosa? Aiuterebbe gli operai di Termini? Da parte mia, vi prometto che sarò portavoce delle vostre istanze nei confronti di Fiat e non smetterò di tenere accese le luci su Termini». La replica di Marchionne: «A Fiorello voglio bene, è bravo. Mia madre lo adora. Capisco il problema, da parte nostra c’è sempre stato l’impegno per traghettare Termini Imerese. Lo abbiamo ribadito nella lettera a Scajola. Se verranno altri costruttori auto, Dio li benedica».

personalità multiple? fate vobis :lol:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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