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Addio Steve Jobs


victormola

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ma chi è, quel panzone con barba e capelli lunghi?

Approfitto per segnalare le osservazioni del panzone, riportate in un articolo che tradisce l'antipatia del giornalista per il personaggio, le cui idee condivido come tutti i sostenitori dell'open source:

Jobs, il padre del software libero

"Contento che se ne sia andato"

Dichiarazione polemica di Richard Stallman, presidente della Free Software Foundation."Tutti ci meritiamo la fine della sua influenza maligna sul computing". E continua: "Apple ha fatto in modo che la gente non sappia più quali sono le sue libertà, e se lo sa, pensa di non meritarsele"

di ALESSANDRO LONGO

Richard Stallman

"SONO CONTENTO che Steve Jobs se ne sia andato. È la fine della sua influenza maligna sul mondo del software". Nemmeno la morte affievolisce l'antico odio di Richard Stallman per il fondatore della Apple. Lui, l'hacker hippie, padre del software libero e presidente di Free Software Foundation, si rallegra della notizia e continua ad attaccare Apple, con una nota sul proprio sito.

"Steve Jobs, il pioniere del computer inteso come prigione resa cool, progettato per separare gli stolti dalla propria libertà, è morto", scrive. Continua ancora più avvelenato: "Come il sindaco di Chicago, Harold Washington, disse del corrotto precedente sindaco Daley, non sono felice che sia morto, ma sono felice che se ne sia andato".

Jobs nemico del computing e quindi dell'umanità alla stregua di Bill Gates, fondatore di Microsoft, sempre secondo Stallman. "Nessuno merita di dover morire, né Jobs, né Mr. Bill, nemmeno le persone colpevoli di mali peggiori dei loro. Ma tutti ci meritiamo la fine dell'influenza maligna di Jobs sul computing. Purtroppo, quell'influenza continua nonostante la sua assenza. Possiamo solo sperare che i suoi successori, nel proseguirne l'eredità, siano meno efficaci", termina la nota.

Tanta acrimonia non deve stupire. Stallman è noto sia per l'ostinata coerenza ai suoi ideali sia anche per l'assenza di diplomazia. È manicheo: "Noi siamo il bene, loro sono il male". E "loro" sono tutti quelli che sostengono software non totalmente aperto. Non modificabile e non utilizzabile liberamente dagli utenti. Ma ultimamente è stata proprio Apple il principale bersaglio delle invettive di Stallman. Aveva definito Apple "il male supremo", peggio di Facebook, Microsoft e Adobe. Era arrivato ad accusarla di avere nei propri computer una "backdoor" (porta segreta) attraverso cui controllare il software degli utenti a distanza.

Aveva poi ritrattato quest'accusa, ribadendo però che Apple era "l'impero del male". Non solo perché fautrice di software chiuso (come Microsoft, per altro), ma anche perché a capo di un ecosistema che lascia ancor meno libertà agli utenti rispetto a Windows. Stallman ce l'ha in particolare con l'iPhone e l'iPad (che chiama "iBad"), dove Apple mantiene un controllo dall'alto sui software installabili dall'utente.

Di qui l'idea di "prigione cool" secondo Stallman: prodotti che con la loro estetica accattivante nascondono il fatto di imprigionare l'utente. "Apple ha fatto in modo che la gente non sappia più quali sono le sue libertà, e se lo sa, pensa di non meritarsele", aveva detto in una precedente intervista.

Ci vuole poco per finire nel mirino di Stallman: non scampa nemmeno Google, che pure ha i concetti di apertura e libertà digitale nella propria missione aziendale. Google e tutte le aziende del cloud computing sono colpevoli: è da "stupidi", dice Stallman, affidarsi i propri dati e identità digitale a servizi cloud. Gestiti e controllati da altri. Un pensiero radicale che non risparmia i nemici nemmeno dopo la morte.

http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/10/07/news/stallman_jobs-22869523/

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Approfitto per segnalare le osservazioni del panzone, riportate in un articolo che tradisce l'antipatia del giornalista per il personaggio, le cui idee condivido come tutti i sostenitori dell'open source:

Jobs, il padre del software libero "Contento che se ne sia andato" - Repubblica.it

Le osservazioni del panzone sono state riportate da me nella pagina che precede :P

Sono sostenitore dell'open source, ma io quelle parole non le condivido.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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a me spiace che jobs sia visto come gesù cristo quanndo ci sono state persone anche nello stesso ramo che hanno fatto per

l'umanità molto di più

Ora purtroppo grazie alle varie Fiorina Hurd etc HP non è più la stessa cosa ma i fondatori hanno insegnato al mondo come motivare e come creare ricchezza diffusa

Non un poveretto che pensa di essere dio perchè vende a tanto un telefonino fatto in cina da dei poveri disgraziati

Grazie Jobs per avere creato uno stuolo di miserabili che fanno i tuoi prodotti e non li potranno mai comperare tu si che sei il futuro.

David Packard

Somehow, we got into a discussion of the responsibility of management. [The moderator] made the point that management’s responsibility is to the shareholders - that’s the end of it. And I objected. I said, ‘I think you’re absolutely wrong. Management has a responsibility to its employees, it has a responsibility to its customers, it has a responsibility to the community at large.’ And they almost laughed me out of the room.

The HP Way

We have trust and respect for individuals.

We approach each situation with the belief that people want to do a good job and will do so, given the proper tools and support. We attract highly capable, diverse, innovative people and recognize their efforts and contributions to the company. HP people contribute enthusiastically and share in the success that they make possible.

We focus on a high level of achievement and contribution.

Our customers expect HP products and services to be of the highest quality and to provide lasting value. To achieve this, all HP people, especially managers, must be leaders who generate enthusiasm and respond with extra effort to meet customer needs. Techniques and management practices which are effective today may be outdated in the future. For us to remain at the forefront in all our activities, people should always be looking for new and better ways to do their work.

We conduct our business with uncompromising integrity.

We expect HP people to be open and honest in their dealings to earn the trust and loyalty of others. People at every level are expected to adhere to the highest standards of business ethics and must understand that anything less is unacceptable. As a practical matter, ethical conduct cannot be assured by written HP policies and codes; it must be an integral part of the organization, a deeply ingrained tradition that is passed from one generation of employees to another.

We achieve our common objectives through teamwork.

We recognize that it is only through effective cooperation within and among organizations that we can achieve our goals. Our commitment is to work as a worldwide team to fulfill the expectations of our customers, shareholders and others who depend upon us. The benefits and obligations of doing business are shared among all HP people.

We encourage flexibility and innovation.

We create an inclusive work environment which supports the diversity of our people and stimulates innovation. We strive for overall objectives which are clearly stated and agreed upon, and allow people flexibility in working toward goals in ways that they help determine are best for the organization. HP people should personally accept responsibility and be encouraged to upgrade their skills and capabilities through ongoing training and development. This is especially important in a technical business where the rate of progress is rapid and where people are expected to adapt to change.

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Guest EC2277

Lo sapevo che, prima o poi, anche questa discussione sarebbe diventata il classico cumulo di luoghi comuni conto Jobs.

Non mancano nemmeno gli strali che lo accusano di lucrare sfruttando uno stuolo di poveri disgraziati cinesi, quando tutti producono in Cina; dalla HP alla Nike.

Le parole di Stallman poi sono quelle del classico fanatico, il quale vive in un mondo tutto suo e sclera poiché il resto dell'umanità non ha lo stesso modo di pensare. I calcolatori, per il 99% della popolazione umana, sono solo un mezzo per compiere un determinato lavoro ed applicar loro concetti quali libertà è sensato come volerli applicare ad una lavatrice.

Modificato da EC2277
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Lo sapevo che prima o poi anche questa discussione sarebbe diventata il classico cumulo di luoghi comuni conto Jobs.

Non mancano nemmeno gli strali che lo accusano di lucrare sfruttando uno stuolo di poveri disgraziati cinesi, quando tutti producono in Cina, dalla HP alla Nike.

Le parole di Stallman poi sono quelle del classico fanatico che vive in un mondo tutto suo e sclera poiché il resto dell'umanità non ha lo stesso modo di pensare. I calcolatori, per il 99% della popolazione umana, sono solo un mezzo per compiere un determinato lavoro ed applicar loro concetti quali libertà è sensato come volerli applicare ad una lavatrice.

EC lascia perdere.... tanto è inuitle.

Stallman? il classico FALLITO (perdente , loser, mentecatto) che ha bisogno del suo 1/4 d'ora di celebrità.

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EC lascia perdere.... tanto è inuitle.

Stallman? il classico FALLITO (perdente , loser, mentecatto) che ha bisogno del suo 1/4 d'ora di celebrità.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Ieri mi hanno intervistato per sapere cosa ha rappresentato per me Steve Jobs. Francamente ero un po' in difficoltà e non sapevo cosa dire... a me vengono in mente solo 2 cose: una positiva che è il touch (trovata imho rivoluzionaria e che ha segnato l'era dello smatphone) e una negativa che è l'ipod (avuto e abbandonato di recente per le complicazioni e per il carrozzone che bisogna tirarsi dietro per metterci una canzone), oltre ovviamente ai prezzi da :pz. Più che genio io lo definirei un grande innovatore che ha portato nuove proposte, più o meno condivisibili. Il solo fatto che vi nasca una discussione, indica che le sue idee erano comunque innegabilmente di un certo livello.

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Guest EC2277
Aggiungo che prima di parlare dovrebbe aver fatto almeno 1/100 di quello che ha fatto Jobs per il mondo (inteso come innovazione ovviamente).

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Lo sapevo che, prima o poi, anche questa discussione sarebbe diventata il classico cumulo di luoghi comuni conto Jobs.

Non mancano nemmeno gli strali che lo accusano di lucrare sfruttando uno stuolo di poveri disgraziati cinesi, quando tutti producono in Cina; dalla HP alla Nike.

Le parole di Stallman poi sono quelle del classico fanatico, il quale vive in un mondo tutto suo e sclera poiché il resto dell'umanità non ha lo stesso modo di pensare. I calcolatori, per il 99% della popolazione umana, sono solo un mezzo per compiere un determinato lavoro ed applicar loro concetti quali libertà è sensato come volerli applicare ad una lavatrice.

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