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Resistenza termica nelle gomme. Cosa ne pensate?


Guest frallog

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Guest frallog

Dunque siete con le gomme a terra pero' siete lontani da un distrubutore (magari siete in autostrada o su di una sperduta statale). Insomma la pressione e' bassa. Cosa fare?

Semplice. Incorporare delle resistenze elettriche nel cerchione, resistenze il cui compito e' quello di scaldare l'aria interna al copertone ad una temperatura compresa tra i 30° e gli 80° (oltre potrebbe fondersi la camera d'aria). Con l'ausilio di un sensore di pressione di un chip che elabora l'equazione PV=nRT e che attacca/stacca le resistenze interne al cerchione, potete camminare a ruote sgonfie anche per 1000 e piu' chilometri con la poca aria che vi rimane nella camera d'aria.

Mica male no?

In F1 un meccanismo del genere potrebbe correggere durante la corsa la pressione degli pneumatici nel caso in cui risultassero troppo sgonfi.

Mica male no?

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8)

(P.S. mica male no?)

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ALlora non conosco le leggi dei gas....

Cmq se ho capito la tua idea è quella di riscaldare l'aria per farne aumentare il volume e avre un effetto "ruota gonfia" beh è valido

aANche se mi viene + facile da pensare alle spalle rinforate coem sui Run flat

 

花は桜木人は武士

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Guest frallog

E' esattamente come dici. Per quanto riguarda i Run Flat io so che proprio a causa delle spalle rigide non ammortizzano bene come una normale camera d'aria a gas.

L'idea del riscaldamento va appunto nella direzione di super limousine ultracomodose.

Pero' ognuno sceglie il proprio naturalmente!

Regards,

Francesco 8)

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La mia perplessità riguarda la mia diffidenza (causata da ignoranza abissale) nei confronti di cose elettriche ed elettroniche.

Certo che la spalla rigida è uan soluzione un po "sportiveggiate" e può dar duri colpi agli occupanti,ma c'è da tenere in conto il fatto che se hai bucato è una situazione di emergenza e penso si possano anche sopportare qualche bucherella...

 

花は桜木人は武士

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Guest frallog

Grazie per la tua cortese e gentile risposta Autodelta85. Se non ci foste tu e Neogene che mi rispondete non mi risponderebbe nessuno ed allora inizierei a pensare che le mie note sono veramente inutili. (E allora veramente non posterei piu')

Comunque concordo che ingenerale 'e una soluzione ingegneristicamente costosa, ma pensa ad esempio cosa si potrebbe fare in F1, con le gomme sempre alla perfetta temperatura, e dunque alla pressione ottimale ed al rendimento ottimale, fin dalla partenza! Tra l'altro si dice che Michael Schumacher abbia perso il mondiale del "97 per delle gomme non alla giusta pressione!

I miei best regards a te,

Francesco 8)

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In merito esistono già dei sensori da porre all'interno del copertone,precisamente a metà del cerchione,che danno al guidatore il valore esatto di pressione tramite un display digitale,se esiste già un sistema del genere,non pesno sia troppo complicato aggiungere una piccola resistenza...

Voglio congratularmi poichè hai scelto un argomento molto importante: LA PRESSIONE DEI COPERTONI!!!!

Se tutti noi tenessimo maggiormente d'occhio pressione,stato del battistrada,secondo me si eviterebbero tanti incidenti e renderebbe in parte superfluo l'uso di elettronica futile e complicata

 

花は桜木人は武士

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molto interessante questa proposta di resistenze che riscaldino l'aria in modo da aumentare il volume... è ovvio che si potrà viaggiare in questo modo, però ci sarebbero da allestire dei cerchioni che nn stallonino altrmenti anche se si riscalda l'aria questa esce (ma il problema è stato risolto già per i run-flat)...

Interesantissima l'applicazione in F1, ma è da appurare se è possibile farlo per il regolamento... potrebbe essere una sorta di aiuto "esterno"

ciao!!

Equipment: Nikon D700 | 20 g2.8 AF-D | 35 f2 AF-D | 50 f1.8 AF-D | 60 f2.8 Micro AF-S | 85 f1.8 AF-D | 70-300 f4-5.6 AF-S | SB400 | SB600 | Nikon D50 | 18-70 f3.5-4.5 AF-S |

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Guest frallog

Che per la F1 sarebbe il caso di iniziare a sperimentare dei gas differenti dall'aria o dall'azoto (che e' contenuto per il 78% nell'aria).

Per far pesare meno le ruotre sarebbe il caso di iniziare a gonfiare le camere d'aria con elio. (Non dico idrogeno che e' pericoloso, ma l'idrogeno sarebbe addirittura meglio). Che se risparmi 300g a ruota alla fine hai risparmiato un chilo e duecento.

Per evitare il discorso della resistenza si potrebbe scaldare il tutto facendo diventare incandescente il gas internamente. Allora si potrebbe provare con Xeno, Argo o Neon. L'Argo costa troppo e allora Xeno o Neon.

Infine per ottenere tutti e due gli effetti si potrebbe mischiare una grande camera d'aria ad elio ed una piccola a neon che viene portato a incandescenza.

RegarS,

FrancescO :!:

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L'idea è valida, ma siamo sicuri che 80 gradi centigradi bastino a generare una pressione sufficiente?

Casomai, perchè non immplementare nello pneumatico una camera d'aria secondaria d'emergenza dotata di tale tecnologia? La si potrebbe isolare termicamente molto più facilmente, di modo da arrivare a temperature più elevate (e quindi, in base alla teoria dei gas, a pressioni più elevate). La camera viene scaldata in caso di foratura, opportunamente segnalata da sensore di pressione nello pneumatico principale. In pratica, la gomma di scorta incorporata in quella di default, col vantaggio di essere più bassa, più rigida, termicamente meglio isolata, e di dover gonfiare un volume d'aria minore (la si potrebbe riempire anche con un gas ad hoc).

Oppure potrebbe essere usata come tecnologia di appoggio al runflat, in combinata: aumenterebbe il numero di km percorribili e/o consentirebbe di cotruire spalle dei runflat meno rigide (e quindi meno costose).

Mino

Ingegnere è colui che vede la matematica come un mezzo e non come un fine.

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