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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 15/03/2024 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Mi ero ripromesso di fare la recensione dopo 2000 km, poi dopo 3000... e non ho mai trovato il tempo. Adesso sono a 4500 km e mi sono imposto di trovare 15 minuti per scrivere qualche riga altrimenti non le scrivo più Partiamo dall'inizio. La mia è una TSI 110 cv allestimento Montecarlo. L'ho presa nel periodo di sospensione di ordinabilità della versione/motore e perciò mi son dovuto accontentare di quello che ho trovato in pronta consegna (o quasi) Per la consegna vera e propria ho atteso un mese in quanto in salone c'era solo quella e non avevano altre da far vedere. La vettura, è equipaggiata di - climatizzatore automatico - light and view pack (luci automatiche e sensore pioggia) - sedili regolabili in altezza - sensori di parcheggio anteriori - travel assistant pack (sarebbe il cruise adattivo) Mi son dovuto accontentare sia per il colore (l'avrei voluta arancione) sia perchè non presenta degli accessori che avrei voluto (assetto ribassato, selettore di guida) ma ha degli optional che non avrei voluto ma che usandoli, ne sono contento. Come è: l'estetica è soggettiva. Perciò quello che posso dire che è rifinita molto bene. A mio parere i sedili sono fantastici, comodi e per nulla stancanti. Assemblaggi sono ok e la qualità percepita è molto alta. La tecnologia a bordo è tanta. Android auto, lane assist, cruise adattivo, sensore di stanchezza, virtual cockpit, keyless Come va: L'auto è sicura con una buona tenuta di strada, abbastanza maneggevole in città, con lo sterzo morbido. Diventa più granitica fuori città. Quando si inizia un po' a far sul serio, su qualche percorso misto, non ci siamo.. non gira.. è dura dura.. per poi avere un sottosterzo piuttosto importante. Nei cambi di direzione, non è assolutamente precisa. Ho provato anche a trasferire il carico all'anteriore tenendo di più il freno ma non cambia più di tanto. Anche in uscita di curva, bisogna aspettare di passare il punto di corda per riprendere ad accelerare pena pattinata e sottosterzo molto invadente. Il motore è potente, ma si sente poco.. la velocità c'è ma non si sente. Non trasmette emozioni. Nei tratti autostradali invece è comoda e rilassante. Con cruise inserito fa tutto lei, accelera frena. Se considero anche il lane assist i curvoni li fa lei praticamente (dopo qualche secondo suona e avvisa di riprendere il controllo). Consumi: Qui è una pacchia. A 130 mi fa 6,5 litri x 100 km. A 110 ho visto meno di 5. Anche in città è molto parca. In generale, sono contento dell'acquisto. Fa quello che deve fare. Metto un po' di foto, sono quelle che ho fatto quando era in salone (a parte quella dei sedili), non ho ancora avuto tempo di farne altre.
    7 punti
  2. Però... una certa somiglianza (che non avevo notato... lei è tutto'altro che arrugginito sior Abarth!) tra la VSS e la maquette 144 c'è, e se ci fosse stata una "contaminazione" sarebbe interessante scoprire se nacque prima l'uovo o la gallina. Ricordiamoci che il VSS viene presentato nel 1981, ma non dimentichiamo neppure che è un parto I.De.A (coinvolti Renzo Piano e il Uolter). Cosa poi abbia realmente influenzato il VSS a livello progettuale e costruttivo è noto a tutti, non serve dirlo... anche se il profilo della station in quest'immagine che mostra cosa si poteva fare coi Lego mi ha sempre fatto sorridere... perchè se pensiamo ad una certa wagon nata all'inizio degli anni '90.... Uno degli articoli pubblicati nel 1981 (e precisamente quello di Auto & Design) chiudeva così, con le parole dell'Ing. Scolari. "... comunque entro 3-4 anni avremo una vettura Fiat con 'sottosistemi", anche in materiale plastico, ad esempio il portellone..." Dettaglio che credo di aver già riportato anni fa da qualche parte, il caratteristico terzo vetro laterale della Tipo non era soltanto un elemento estetico o funzionale (superficie vetrata-->visibilità): aveva un senso anche a livello progettuale perchè la struttura della 2v così concepita, senza un grosso montante C pieno sostituito dal lamierato tetto (e relativo supporto) che incontrava l'esile montante finale su cui poggiava il portellone era la struttura più semplice su cui aggiungere, togliere, sostituire sul carry-over per creare altri modelli. La base-base la vediamo qui, priva di struttura superiore ma evidententemente costruita con i pezzi per fare una Tipo: Si erano organizzati per poter fare, dal retrotreno in poi, tutto quello che volevano... e il VSS sta tutto qui. (ovviamente le staffe oblique che vanno dalla zona cerniere porta al longherone non facevano parte della scocca... credo servissero per tenerla in bolla, dato che le mancava "la testa" )
    7 punti
  3. Si certo ma costa una somma non piccola. GSR24 e la motivazione alla Bmw di cambiare Mini F56 per F66 e poi hai tutti i costi per spostare stampi e montaggi da Tichy a Torino. Tutto e fattibile, ma se questo e rimunerativo pwr una macchina che va verso il sua 20. compleanno…boh secondo me no.
    5 punti
  4. il tedesco guidava RB quando battagliava con Alonso il tedesco poi fece qualche errore di troppo ma ricordiamoci sempre che guidava impiccatissimo per stare davanti a MB , io penso che l'unico errore gravissimo sia quello in germania
    4 punti
  5. "senti , "Coso" ,come cazzo l'hai modellato quel paraurti?" 👺🤣
    4 punti
  6. Agevolo foto il portellone era "liscio" non aveva la scalfatura/nervatura delle altre ( forse serviva per irrigidire la lamiera o per gestire il premilamiera nella risvoltatura del bordi del portellone ) la Uno turbo è del 1985 , la Tipo è del 1988 la 2 serie ripiegò sul portellone Tipo Style e penso pure lui fosse di resina ma era esteso a tutta la gamma
    3 punti
  7. E da quel momento, coinciso con la dipartita di Marchionne, credo che qualcosa in lui si sia spezzato, agonisticamente parlando.
    3 punti
  8. 3 punti
  9. Macchina un po’ inflazionata, bisogna dirlo.
    3 punti
  10. Da Byd Han a Bydone è un attimo
    3 punti
  11. https://www.skoda-storyboard.com/en/press-releases/electric-mobility-entry-level-bev-will-be-skoda-epiq/
    2 punti
  12. Insomma nel migliore dei casi quell'articolo è frutto di fregnacce per tener buoni i politici locali?
    2 punti
  13. Concordo, secondo me avrebbe più senso convertire la 500e in Hybrid con il 1.0 Firefly o 1.2 PSA dato che la eMini è (in teoria) multienergia. Se però è stata sviluppata la sola variante elettrica, la vedo dura. Sicuramente la variante ibrida aiuterebbe sia le vendite, sia la fabbrica di Mirafiori.
    2 punti
  14. Va che esiste un emisfero con le stagioni invertite su questo pianeta...
    2 punti
  15. State dimenticando che le auto non sono lego da costruttore a piacimento. Che io sappia non esiste nessun esperimento fatto di quel tipo. E per portare in produzione un esperimento del genere poi fare anche i test al caldo ed al freddo. 500 esce fuori produzione durante il corso di quest'anno e l'inverno mi pare sia finito.
    2 punti
  16. TREDIECI: IL RESTOMOD DI ERRE DESIGN STUDIO IL LABORATORIO DI IDEE DI ERRE COMPANY Un potente stimolo per la memoria emotiva dei fan. Una proposta che riprende i valori di una sportività basata sulle sensazioni. Moncalieri, 12 febbraio 2024 – Comprendere il valore del patrimonio offerto dalle auto d’epoca è un compito fondamentale di ogni car designer. TREDIECI comunica questo valore partendo da un’indiscutibile icona degli anni Settanta. ERRE Design Studio, l’officina “sartoriale” composta da un team di circa venti designer provenienti da tutto il mondo e guidati da Hernan Charalambopoulos, propone questa concept car che nasce con l’obiettivo di far rivivere la passione per l’automobile riportando a galla la sua vera sostanza, e aggiungendo contenuti tecnici rinnovati e contemporanei. Il Team di ERRE Design Studio ha scelto di lavorare su un’auto dalle forme molto caratterizzate e definite che, pur riproponendo linee spigolose tipiche di quegli anni, si distingueva dalle classiche vetture degli anni Settanta. Proporzioni inedite, sovrapposizioni di trapezi e una certa crudezza nell’incastrare i volumi tra di loro fanno di questa vettura, ancora oggi, un vero oggetto di culto. TREDIECI (lunghezza: 4150mm - larghezza: 1760mm - altezza: 1120mm - interasse: 2270mm) è un concept elettrico (electromod) con un’impostazione totalmente sportiva, come evidenziano le carreggiate allargate (+130mm) e i cerchi di dimensione maggiorata (19’’). Il concept è caratterizzato dalla divisione in due blocchi, di larghezza differente, sovrapposti, che vanno a riprendere una caratteristica della vettura originale enfatizzando la posizione delle ruote che occupano una posizione più esterna. Ne deriva un lavoro scultoreo, dall'impronta estetica fortemente incisiva e distintiva che contribuisce a trasmettere una sensazione di potenza e sicurezza sulla strada. Buongiorno a tutti. Sono particolarmente lieto di presentarvi il frutto del mio lavoro degli ultimi mesi. La scelta della A310 è nata dal fatto di voler lavorare su una vettura dalle forme iconiche che già ai tempi si differenziavano dalla concorrenza. Aspetto i vostri commenti
    2 punti
  17. Vision Neue Klasse X. https://www.instagram.com/p/C4hwP2hu6wv/?igsh=MTl3dHVpbzFpYWJrbQ==
    2 punti
  18. in verità penso che le auto di Alonso fossero state mediamente al livello di quelle di Vettel. è solo che il tedesco ha fatto qualche errore di troppo
    2 punti
  19. essendo il mio capo preferisco non rilasciare dichiarazioni no, no, usiamo solo i nomi, l'ambiente è molto easy 😁
    2 punti
  20. in effetti la Uno Turbo aveva il portellone in plastica 😉 anche perchè in lamiera non so proprio come avrebbero potuto realizzarlo ( si lo potevano fare ma sarebbe costato un botto )
    2 punti
  21. Via 4R https://www.quattroruote.it/news/concept/2024/03/13/erre_tredieci_.html Tredieci, il restomod ispirato all'Alpine A310 L'italiana ERRE Design Studio presenta la Tredieci, un restomod ispirato alla Alpine A310. Il team composto da oltre 100 persone, guidato dal Ceo e fondatore Rosario Radice e dal designer Hernan Charalambopoulos, ha creato una versione rivisitata e attualizzata di una delle icone del marchio francese, dando vita a una sportiva elettrica dalla personalità spiccata. Per il momento, il progetto è completamente virtuale e basato soprattutto sull'aspetto stilistico e creativo: per questo motivo, i dati tecnici del powertrain non sono stati resi noti. @Aymaro curiosità, ma il designer in ufficio lo chiamate per nome o cognome, se è per cognome ti parte mezza giornata solo per chiamarlo
    2 punti
  22. Quanto è brutta questa macchina...
    2 punti
  23. Perfetta la strategia sul GPL, bravi.
    2 punti
  24. L'hanno travestita da Byd Han 😂
    2 punti
  25. Giugiaro ha raccontato mille volte la genesi della Panda, di quando De Benedetti gliela commissionò durante i suoi 100 giorni alla Fiat, mentre lui aveva già le valigie pronte per le vacanze in Sardegna, del suo cambio di programma che lo portò a lavorare mezza giornata alla cosiddetta "Rustica" (di cui in archivio c'è un dossier) e l'altra giornata godersi il mare... di quando pensò che aveva lavorato per nulla perchè al suo ritorno a Torino gli dissero che ormai DB non c'era più... e di quando lo rincuorarono perchè il progetto era interessantissimo e sarebbe andato avanti. Era l'estate del 1976... la Panda nacque in riva al mare e venne accettata così com'era, a parte alcune piccole modifiche. Per cui... non credo che la Yugo sia in qualche modo a lei legata. Personalmente ho sempre pensato che fosse in origine una qualche idea (di quelle che magari restano sulla carta) di pesante aggiornamento della 127, prima di cambiare rotta e decidere di impostare un'auto del tutto nuova (i Progg. 143-144 poi scartati in favore del 146) Taanto tempo fa, un caro amico che ai tempi lavorava per RC mi chiese se avevo voglia di buttar giù un dossier sulla Yugo, perchè in redazione c'era la voglia di realizzarlo e quella poteva essere la mia prima occasione per collaborare con la rivista. Lo feci, ma rimase nel mio pc a livello di bozza, perchè poi i venti cambiarono e non se ne fece nulla... onestamente non ricordo nemmeno se lo consegnai o meno (era a livello di bozza perchè fatto di tante parti e - come di consueto, quando si parla della differenza che sta fra il mio essere prolisso quando parlo di queste storie e la necessità di essere stringati, sommari e un po' superficiali tipica delle nostre riviste, che sull'auto in questione di pagine ne pubblicano tre perchè ne devono mettere tante diverse su ogni numero - troppo lungo, per cui se lo girai a loro lo feci dicendo "qui c'è tutto quello che ho trovato, diviso in sezioni, usate un po' quel che vi pare, tanto lo so che è troppo") ma non credo di sbagliare nel dire che alla fine un dossier sulla Yugo non sia mai stato realizzato. Se non ricordo male la questione a quei tempi era che non riuscivano a recuperare degli esemplari decenti per allestire un servizio fotografico (a parte forse rintracciare qualche Koral che poteva ancora esserci in giro). Non avevo comunque trovato molto riguardo la genesi stilistica, se non che il primo esemplare definitivo di Zastava Yugo era stato costruito praticamente a mano nel 1978. p.s. Gente Motori nel 1981 fece una bella figura battezzando "Uno" la nuova piccola Fiat con due anni di anticipo, ma si trattò di una soffiata da parte di qualcuno che già conosceva il nome definitivo. Come tutti sappiamo, dopo la "Zero" che era stata la Panda (dopo esser stata "Rustica" per un po') e la "Quattro" che sarebbe stata la Croma, Fiat aveva battezzato "Tipo Uno" il progetto della Uno e seguendo questa corrente di pensiero avrebbe poi chiamato Tipo Due e Tipo Tre... vabbè non serve dirlo. Quindi, Marin aveva semplicemente tolto il "Tipo", lasciandolo sottinteso. Il caso volle che poi Fiat decise di fare la stessa cosa. Riguardo invece il prototipo bianco postato ieri, sinceramente non ho elementi per affermare su qualche pianale fosse. Non ci sono notizie certe (almeno che io sappia) su un possibile cambio di pianale nel momento in cui vennero gettati alle ortiche i 143-144 per passare al 146 "Uno-Lancia"... però c'è una cosa da dire: nel passaggio da "Uno-Lancia" a "Uno-Fiat" la vettura s'allunga, cresce (la Lancetta era più piccina) e questo mi ha sempre fatto pensare che Giugi abbia lavorato sullo stile da lui impostato per la Lancetta per adattarlo ad un qualcosa che era già pronto. Un po' come fece Fumia andando a riportare lo stile della 164 su un pianale più grande, perchè lui l'aveva creato per la media "154", l'ipotetica erede della Giulietta.
    2 punti
  26. Allora ragazzi, l’ho provata. Non farò una lunga recensione per cui non apro una discussione a parte per le recensioni, anche perché questo modello non sembra aver suscitato molto interesse nel forum. Per evitare i tagli di AccorciaBro 😂 parto dalle conclusioni: per ora rinuncio all’acquisto. La prova si è svolta in condizioni di pioggia, temperatura fredda e gomme estive. Inoltre, l’esemplare disponibile era AWD, che a me non interessa (riduce la volumetria del bagagliaio). Il venditore, gentilissimo e disponibile, mi sedeva accanto e mi spiegava le varie funzioni, di conseguenza (e non essendo un collaudatore professionista) non sono riuscito a concentrarmi più di tanto sulle caratteristiche di guidabilità dell’auto, che pure era la cosa che mi interessava. Di certo, posso dire di aver notato un’ottima silenziosità e un ottimo comfort, l’assenza di rollio e in generale un buon comportamento, per quello che ho potuto. Non sono il tipo da fare gli spari al semaforo e quindi non mi sono interessato a quel genere di prestazioni. Ma veniamo al motivo per cui rinuncerò all’acquisto, che è una somma di due fattori interconnessi: il prezzo di listino e la configurazione degli allestimenti. Che i listini di tutte le Case fossero ormai raddoppiati rispetto a pochi anni fa, non decenni, lo sapevamo (il che non significa che necessariamente dobbiamo farcelo andare bene); ma qui la Toyota Italia o EU ha fatto un grave errore… L'auto è disponibile in quattro allestimenti, chiamati “ambienti”, di cui due più basici e due più ricchi; ma tutti con cerchi da 18” di serie, affinché chiunque ne veda una, la reputi lussuosa e desiderabile. Ma non è questo il problema. Il problema è che, se vuoi anche uno solo di questi accessori: - head up display - impianto audio superiore a 13 altoparlanti - telecamera 360* - parcheggio automatico - sistema ADAS per le immissioni laterali - ecc (c’era altro ma non ricordo) ti devi beccare un pacchetto che li comprende tutti (che non sarebbe neanche male, e tutto sommato a un prezzo contenuto, 2k) MA CHE È DISPONIBILE SOLO SU UN ALLESTIMENTO, il più costoso “Cool” Ora, io che da anni desideravo di poter avere finalmente un’auto con interni in pelle color cuoio, resto fregato: la Cool ha interni neri, misto suede/pelle. E il pacchetto lo reputo irrinunciabile per l’HUD, che è una di quelle cose che dopo averle provate non puoi più farne a meno. Sinceramente, alla prospettiva di spendere quasi 50k e non avere gli interni che desideravo, mi girano le scatole… come mi girerebbero se prendessi l’allestimento che offre la selleria color cuoio ma ritrovandomi con un antiestetico coperchio che copre la sede originariamente predisposta per alloggiare l’HUD… E quindi, rinuncio volentieri, mi tengo i soldi e mi tengo la mia adorata Mazda 3 con interni neri e con head up display di serie, pagata meno della metà, e a questo punto la porto a fine vita. Poi si vedrà.
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  27. Ringraziando tutti per i complimenti e l'interesse vi vorrei mostrare ora le tavole di sketch e con loro l'evoluzione dello stile. Per quanto riguarda gli esterni, dopo aver indentificato i concept principali su cui si voleva lavorare, e le caratteristiche peculiari da mantenere inalterate o evidenziare, si è proceduto con una rima fase di sketch e dopo aver trovato la strada da portare avanti, abbiamo evoluto i concetti alla ricerca di una modernizzazione delle linee. Per gli interni invece, si è voluto da subito avere una caratterizzazione molto racing. Dopo aver pensato ad una nuova plancia alleggerita visivamente rispetto all'originale, abbiamo pensato ad un cockpit che avvolgesse il pilota continuando sul tunnel, all'interno del quale è stato inserito un moderno schermo che porta con se tutte le innovazioni tecnologiche odierne.
    2 punti
  28. Non so se gia postate queste proposte di restyling della Alfa 6. Interessante il posteriore simile alla 164... Se questo restyling avesse avuto luce verde, si sarebbero bruciati l'elemento piu caratteristico del design di Pininfarina. Ma anche quello a fascia semi trasparente grigia era sempre un anticipazione di un altra idea di Pininfarina vista sulla Cadillac Allante'.
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  29. https://jalopnik.com/metallica-will-go-on-tour-using-electric-and-hydrogen-f-1851333095 P.S.: Ride the lightning !!!!
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  30. 1 punto
  31. Voglio sapere il perché del nome e perché una berlina debba avere delle portiere con un'apertura del genere... (mi immagino nel parcheggio del super quanto possa essere comodo).
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  32. In effetti la Uno Turbo ha preceduto la Tipo! Dettaglio che si tende a ricordare meno perchè Fiat nel 1985 non lo enfatizzò tanto quanto fece tre anni dopo con l'erede della Ritmo. Forse perchè si presentava la variante sportiva di un modello già conosciuto e non una vettura di nuova generazione, sulla quale c'erano da dire tante cose. Per la Tipo la motivazione era data dalle dimensioni (e dal conseguente peso) del portellone.... che comunque pesa un botto lo stesso. Lo so perchè lo apro spesso e non è affatto leggero, quando chiude fa un bel botto che fa sedere tutta l'auto... mi chiedo che peso avrebbe avuto se fosse stato in lamiera. Il materiale plastico con cui era realizzato avrà sicuramente avuto un peso specifico inferiore alla latta ma la costruzione era bella tosta comunque, composta da due elementi sovrapposti. Sulla Uno Turbo penso che il desiderio sia stato quello di realizzare un portellone con lo spoiler integrato, anzichè aggiungere al lamierato standard il solito spoilerino nero.... una soluzione piuttosto innovativa per l'epoca. Così a memoria non me ne vengono in mente altri, risalenti a quel periodo. La nervatura del portellone "Uno" in lamiera era sicuramente una soluzione studiata per irrobustire un lamierato altrimenti assai facile da ammaccare, ma era anche un vezzo stilistico del Giugi (visibile anche sulla Thema per diversi anni) messo lì a collegare idealmente le due luci posteriori ed allargare otticamente la vista posteriore. In verità Giugiaro aveva ipotizzato anche una soluzione un po' più "mossa" per la parte bassa del portellone... c'era una maquette (di cui ora, mannaggia, non trovo la foto) che nella vista posteriore mostrava dei gruppi ottici leggermente diversi: la dimensione era più o meno quella ma essi erano tagliati in diagonale nella zona dell'angolo superiore interno (dove c'è la luce di retromarcia per intenderci... che infatti diventava un po' un triangolino come quello della Golf II) e all'altezza di quella diagonale, sul lamierato, correva una scanalatura molto simile a quella che ha la 164 sulla fiancata, per rendere l'idea. Tornando alla Tipo, aggiungo stasera questi bozzetti che trovo molto interessanti per diversi motivi: la Tipo in generale la vediamo già, ma molte cose che si vedono qui rimasero sulla carta. Prima di tutto, il frontale con fari e calandra più inclinati, oltre che privo del cofano a tetto, ricorda la soluzione adottata per la Tempra. Poi abbiamo il divisorio del vetro porta posteriore che segue maggiormente il taglio diagonale della porta stessa, e proseguendo verso la fine della fiancata troviamo due diverse soluzioni che lasciarono entrambe qualcosa sulla vettura definitiva. Sulla prima troviamo il terzo vetro il cui bordo inferiore curva verso l'alto ed è abbinato al taglio obliquo del paraurti, che lo segue con la stessa angolazione. Sulla seconda è tutto orizzontale: un paraurti classico, e un terzo vetro che prosegue orizzontale verso il portellone. Il paraurti col taglio obliquo venne scartato in fase di industrializzazione, se non ricordo male per problemi legati al montaggio ad elevata automazione (così dicevano....), ma la vettura uscì con un mix di queste due proposte: terzo vetro dal profilo inferiore che "svirgolava" verso l'alto (molto bello, secondo me) e paraurti "classico". Inoltre, da notare la soluzione proposta per la fanaleria, più "quadrata", che non arrivava a toccare il paraurti ed era abbinata ad una fascia nera portatarga che univa i due gruppi, una soluzione simile a quella adottata sulla Croma. Devo dire che mi sarebbe piaciuta molto: anni fa, dopo averla scoperta, ho cominciato a guardare il posteriore della Tipo in modo diverso, e a pensare che le manchi qualcosa. Sarebbe stata più "ricca".
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  33. anche a me piace per quello, ma l'avrei preferita arancione. Un colore caldo, acceso come quello, per una utilitaria mi da l'impressione di essere più "sbarazzino, particolare"
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  34. Entra a listino la nuova Kuga. Sposto in FORD
    1 punto
  35. Entra a listino la nuova X2. Sposto in BMW
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  36. Entra a listino la nuova Serie 5. Sposto in BMW
    1 punto
  37. Dicevo come prezzo non è decisamente valido? Considerando che è compreso l'impianto. Anche la dotazione di serie è buona. L'unica cosa...nella plancia,nell'allestimento base,non c'è nulla?manco lo schermo dlela radio? va tutto col cellulare e schermo fra gli strumenti?
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  38. Fra l'altro negli USA stanno partendo molte manifestazioni di disappunto e proteste per ciò:
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  39. intendevo dire che con Massa siamo arrivati a giocarci il mondiale all'ultima curva, così come con Alonso, mentre con Raikkonen lo abbiamo vinto alla fine dopo una bella battaglia. Con Vettel (e Leclerc almeno per ora) non abbiamo mai avuto una macchina da mondiale, per cui non fanno testo qualche vittoria qua e la purtroppo
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  40. Mi è sempre parso un furbo escamotage di collaudo/introduzione al grande pubblico!
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  41. Forse questa discussione è quella più adatta dove inserire questo mio scatto commemorativo.
    1 punto
  42. Fw19 che era comunque realizzata sui progetti di Newey, che proprio quell'anno, se non ricordo male, passo alla McLaren. Ero giovanissimo e neofita di F1, ma ricordo molto bene mio padre....che mi disse che la McLaren era brocca all'epoca, ma con Newey avrebbero vinto tutto. I Mondiali 1998/99 infatti li vinse Hakkinen, con una macchina di Adrian, anche se la Ferrari se la giocò fino alla fine in entrambi i campionati. Poi nel 2000 Rory tirò fuori il coniglio dal cilindro definitivo ed iniziò il quinquennio più bello per i Ferraristi.....poi solo lacrime tranne qualche sprazzo con Massa, Raikkonen ed Alonso..... detto questo.......Cardile (ed il suo team), a quanto pare, se ascolta i piloti tira fuori anche una buona macchina. Ma ci vuole ben altro contro Newey e Waché...purtroppo è un dato di fatto.
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  43. mi hai fatto ricordare che mesi fa ho rivisto un mio ex compagno di classe...uno di quelli un po' "sotuttoio". Ha detto di aver preso la avenger...motore "ottimo 1200 100cv ,spinge bene ed è una vita che lo fanno quindi è affidabile" Io: "ehm....ok" Non me la sono sentita di rovinargli la giornata
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  44. Però siamo onesti: non abbiamo indicazioni attendibili sull'affidabilità della versione a cinghia più recente. Nel 2022 sono intervenuti: ok che il problema è concettuale ma magari ora è stato minimizzato. Io sarei titubante, ma un acquisto lo valuterei comunque. Diverso il discorso per un usato, con la cinghia non aggiornata e senza indicazioni attendibili sul passato utilizzo del vecchio proprietario.
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