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  1. La notizia è vecchia di almeno un paio di anni ma non se ne era mai parlato e secondo me dalle nostre parti sono in pochi a conoscerlo: il primo treno ibrido in servizio, usato sulla Koumi Line, linea di montagna di 80km che serve qualcosa come 30 stazioncine QUi possiamo vedere la disposizione dei componenti mentre qui il funzionamento del sistema ibrido Free Image Hosting by ImageBam.com che tutto sommato non è concettualmente diverso da quello automobilistico: spunto da fermo con motore elettrico e Diesel spento, accellerazione con con aiuto del diesel e in frenata recupero dell'energia cinetica da stoccare nelle batterie (a ioni di litio) Figa Hitaci è troppo avanti Lo troverei abbastanza inutile in Italia dove anche le linee secondarie sono ormai elettrificate o in via di elettrificazione, laddove ci sono ancora catorci a gasolio è solo perchè non li si è ancora rimpiazzati con motrici elettriche. Per stessa ammissione degli ingegneri Hitaci questo è poco più che un esperimento ma pare funzionare e il travaso fuori dal Giappone è pronto pare che l' UK sarà la prima a beneficiarne (le linee inglesi sono disastrose quanto a elettrificazione) ma devono ancora risovlere il nodo occupazionale in quanto il committente vuole che vengano costruiti in Inghilterra ma Hitaci tentenna
  2. Volevo discutere con voi quale sarà la (o le) soluzioni dell'ibrido vicenti nel futuro... (potremmo anche aprire un sondaggio e vedere tra 3 anni chi vince un chupa-chups) Abbiamo: - ibrido Prius; - ibrido Erev come Volt (e 200C, seppur solo dimostrativa, anche se prevedeva la trazione posteriore): motore che funge solo da generatore per aumentare l'autonomia per i viaggi lunghi (); - ibrido Citroen/Peugeot: diesel con cambio robotizzato e motore elettrico posteriore che realizza la trazione integrale (senza dover modificare il pianale, quindi senza tunner centrali ingombranti) - ibrido pensato da Fiat: bicilindrico ( o T-jet) con cambio a doppia frizione e motore elettrico che aziona II, IV e VI (per info: ); - ibrdo Mitsubishi PX-MiEV analogo a quello Fiat con l'aggiunta del motore elettrico posteriore pensato per un Suv, ma con la possibilità anche per Lancer. Personalmente ritengo che da un lato sulle piccole l'ibrido Fiat sia particolarmente avvantaggiato per l'utilizzo di componenti già noti (cambio coppia frizione) e per la presenza del solo motore elettrico (che può fare anche da generatore e da motorino di avviamento). Mentre per i segmenti intermedi la Volt potrà essere competitiva se i volumi raggiungeranno numeri che permetteranno di limitare il prezzo (soprattutto delle batterie). vorrei anche discutere con voi quali, secondo voi, sarà il segmento di auto che ricevà per primo l'ibrido su larga scala? Io penso i Suv medi perché è meno invasivo l'aggiunta delle batterie e la soluzione ideale per questi mezzi sia l'ibrido Mitsubishi, anche perché è noto che le trazioni integrali hanno perdite maggiori, perciò hanno la maggior percentuale di miglioramento (oltre al fatto che sono già pesanti di loro)
  3. Su Autotecnica di agosto è presente un articolo in cui si parla dell'applicazione di questa tecnologia ibrida modulare su una Freelander 2. In sostanza nel differenziale posteriore è presente un motore elettrico che permette di andare in modalità puramente elettrica con la possibilità o della trazione integrale o della sola posteriore (200Nm e 25kw di potenza e 35 di picco). Davanti è presente il motore diesel abbinato ad un sistema integrato di generatore/starter che funge da motore e da generatore integrato nel cambio a doppia frizione. Da notare anche le batterie al nano-titanato di litio sviluppate con alcuni costruttori di batterie che non presentato effetto memoria. Si parla di 700 milioni di sterline stanziate da Land e Jaguar per la tecnologia verde.
  4. _hainz

    Jaguar XJ EREV (Spy)

    E' comparso un prototipo della possibile prima ammiraglia Erev. E' dotata di un motore elettrico da 197 cv e 400Nm di coppia e il motore Lotus 3 cilindri di 1200 per estendere l'autonomia. Risultato sulla Xj pari a 120g di CO2 e velocità massima di 180km/h. Chissà dove è posizionato il motore a benzina e quello elettrico!
  5. es.autoblog 4 Concept ibridi da Renault per francoforte.. Non appena vengono presentati decentemente aprirò i threads, intanto mi limito a dire che dall'alto sembran interessanti.. Ma tanto si sa, , Renault è famosa per presentare bei concept e orrende auto di serie.
  6. es.autoblog Quello a sinistra parrebbe esser proprio una versione MPV della Volt.
  7. Come fanno facilmente intuire l'aspetto del concept, ma soprattutto il (disutibile) gioco verbale del nome, questa Concept altro non è l'anticipazione che GM presenterà al salone di Ginevra della Chevrolet Volt con il rebadging Opel, prevista per il 2011 sul mercato europeo. La Volt, per raffronto.
  8. Non più in vendita; per il Nuovo Modello cliccate sul seguente link http://www.autopareri.com/forum/peugeot/62428-peugeot-3008-facelift-topic-ufficiale.html Da km77.com HYbrid4 es.autoblog Press Release :
  9. da Jalopnik.comLexus HS250h (Spy)
  10. Messaggio Aggiornato al 10/11/2011 km77 Prezzi : ---------- La trovo comunque meglio di Prius.
  11. Scusate, ma nessuno ha notato questa? A me sembra piuttosto clamoroso come annuncio, non ho trovato un thread dedicato e quindi volentieri ne inauguro uno... Volkswagen Golf 6 ibrida
  12. autobild.de Anche a lei è spuntato il montarozzo sul cofano
  13. La Lighting (che fantasia... ) presenta questa supercar da circa 239000 euro completamente elettrica: la differenza rispetto alla Tesla Roadster (oltre al prezzo astronomico) è che la Lighting è uno dei soli due* veicoli (destinati al mercato) al mondo ad essere dotato di batteria con tecnologia al "lithium-titanate" (mai sentito prima) che dovrebbe assicurare tempi di ricarica da 0 a 100% di pochi minuti! A questo link trovate l'articolo in inglese: Blighty's electro-supercar 2.0 uncloaked today | The Register Qui la versione tradotta in modo circa quasi semi-comprensibile da Google Translate. Qualche estratto:
  14. Qualcuno mi sa spiegare perché mai l'ibrido in serie non venga preferito a quello in parallelo? Io sinceramente non riesco a capirlo. Un ibrido in serie semplifica molto le funzioni richieste dal motore endotermico e permette di ottenere delle percorrenze impensabili rispetto ad ogni altro tipo di propulsione a benzina finora adottata. Lo schema di funzionamento, poi, è molto più semplice di quello utilizzato per una Prius e i componenti singoli non differiscono sostanzialmente da quelli presenti all'interno della Prius stessa. Alla fine lo schema è abbastanza lineare: motore endotermico con medio motore elettrico in parallelo per trasformare l'energia chimica del combustibile in energia elettrica; pacco batterie intermedio nel quale "depositare" l'energia elettrica appena generata; motore elettrico principale dedicato al movimento della macchina e alla frenata rigenerativa; piccolo pacco di supercondensatori dediti unicamente allo stoccaggio dell'energia ricevuta dal recupero in frenata (e da riversare poi nel pacco batterie principali). In questa maniera il motore endotermico lavora semplicemente secondo una modalità ON/OFF e non necessiterebbe di tutte quelle complicazioni che oggi interessano il campo motoristico: - nessun bisogno di variable valve actuators; - nessun bisogno di turbocompressori a geometria variabile o doppi turbocompressori in cascata/parallelo; - facile gestione di un eventuale sistema HCCI. Insomma, secondo me raggiungere i 50 km/l non sarebbe difficile in queste condizioni. E alla fine la Chevrolet Volt si basa proprio su questo principio (benché alla GM abbiano voluto spacciare tale macchina per EV ). Ma dov'è che sbaglio? C'è qualche difficoltà tecnica in particolare che non considero?
  15. Dal Sole24Ore: Con le sue sole energie, grazie ai pannelli solari di cui è tappezzata, potrà percorrere fino a 18 kilometri al giorno. Se poi, prima di partire o giunti a destinazione, si infilerà la sua spina in una presa per la corrente, ecco che la sua autonomia potrà salire fino a oltre 200 kilometri. Con un costo di un euro ogni cento kilometri, pari a un decimo di quanto si spende oggi, in media, per un'utilitaria. Promette grandi cose Phylla, la city car messa a punto dal Centro ricerche Fiat, dal Politecnico di Torino e da un team di imprese piemontesi. Anche perchè la vettura non ha la tipica carrozzeria da vettura fotovoltaica, cioè bassa e schiacciata, quasi un osso di seppia. La Phylla, invece, appare come una normale vettura segmento A. Nel corso degli stati generali dell'energia del Piemonte è stato presentato il primo prototipo: per vederlo marciare si dovrà attendere l'estate, quindi entro il 2010 verrà consegnata la prima flotta, di alcune decine di esemplari. Dietro al progetto c'è la Regione Piemonte, che – con un investimento di poco superiore al milione di euro – ha fatto sedere attorno allo stesso tavolo il meglio della ricerca, del design e dell'industria automotive piemontese. «Un anno fa ho chiesto un'auto solare – spiega Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte -, adesso mi ritrovo con molto di più: abbiamo costituito una squadra che in futuro potrà regalarci grandi soddisfazioni». La novità di Phylla, dal greco «foglia», è tutta contenuta nel telaio: è qui che c'è il motore e anche le batterie, di ultima generazione. «Per quanto riguarda gli allestimenti, saremo completamente flessibili», assicura l'ad del Centro ricerche Fiat Nevio Di Giusto: dal prototipo di Phylla potranno nascere city car urbane (capaci di portare fino a quattro persone), ma anche van per il trasporto, mezzi speciali. Non a caso, i primi esemplari verranno utilizzati nell'aeroporto di Torino-Caselle come auto «follow me». Le caratteristiche Lunga poco meno di tre metri e larga 1,6, Phylla pesa 750 kilogrammi. Capace di passare da zero a cinquanta kilometri in sei secondi, avrà una velocità massima di 130 chilometri all'ora. Per ricaricarla completamente basteranno tra le quattro e le cinque ore, a seconda della portata delle rete. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/ARCH_Immagini/Arch_Varie/Mezzi%20di%20traporto/Automobili/fiat-phylla--324x230.jpg?uuid=2b00eccc-28cd-11dd-ad01-00000e25108c
  16. Pausa lavoro e domanda agli ingegneri (che invece stanno lavorando:)): a che punto è la tecnologia ibrida (per auto ovviamente) in cui il motore termico è una turbina a gas? Mi pare che avesse fatto qualcosa GM alcuni anni fa. A me, che sono profano, l'idea sembra buona perché in teoria una turbina a gas è un buon sistema per fornire energia ad un alternatore. Le turbine sono relativamente piccole e leggere e lavorando a regimi abbastanza costanti (diciamo in base alla richiesta di corrente da parte del sistema elettrico) potrebbero permettere un buon controllo delle emissioni. Non so se i rendimenti sono migliori dei motori alternativi, forse sì. So che le turbine a gas costano abbastanza, ma forse anche perché non sono prodotte in grandi numeri. Ovviamente, solo per dare energia all'alternatore, e trazione totalmente elettrica. Qualcuno sa se è una strada plausibile?
  17. WCF MB ci ha rotto le palle con sto trattore. .. O quantomeno personalmente mi ha già stufato.
  18. Primo teaser Sembra bella ...ma non tornano le proporzioni x essere una 4 porte..
  19. Che voi sappiate, anche in modo non "ufficiale", in fiat (CRF o altro) stanno sviluppando un motore ibrido (o meglio, la tecnologia da abbinare a diversi motori)? Lo stanno ormai facendo tutti, ho il sospetto (o il timore) che si stia rimanendo indietro. La Piaggio in poco tempo ha sviluppato un MP3 ibrido, è la dimostrazione che non è una tecnologia poi così "difficile", anche i tempi e i costi di sviluppo non dovrebbero essere enormi. Non parlo di redditività una volta immesso nel mercato, forse per questo non siamo ancora pronti per le auto di fascia "bassa". Ma per Alfa, Lancia, Maserati.... Possibile che fiat non riesca a fare la stessa cosa fatta da Piaggio con alle spalle il CRF, Magneti Marelli ecc.?
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