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Liberata Giuliana Sgrena


alfaomega

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Riporto per completezza le dichiarazioni di oggi relative al caso Sgrena del ministro degli Esteri On. Fini alla Camera

Fini: "Gli Usa vogliono collaborare"

"Gli Stati Uniti' date=' già in diverse forme, hanno dato al governo italiano "garanzie di immediata e reale volontà di collaborazione". Lo ha riferito il ministro degli Esteri Gianfranco Fini.

10:52 Fini: "No ai sentimenti anti Usa"

"I sentimenti antiamericani non hanno ragione di esistere". Lo afferma il vicepremier Gianfranco Fini.

10:50 Fini: "La nostra ricostruzione non coincide con quella Usa"

La ricostruzione fin qui effettuata dal governo italiano, anche in base a quanto affermato dall'altro agente del sismi "non coincide totalmente con quella comunicata sin qui dalle autorità Usa" ha detto Fini.

10:48 Fini: "E' stato un incidente su cui bisogna fare chiarezza"

Fini: "E' escluso che si sia voluto attentare alla vita di Giuliana Sgrena. L'ipotesi di un attentato è infondata, si è trattato di un incidente su cui bisogna fare chiarezza. L'Italia chiede la punizione di colpevoli. Pretendere verità e giustizia è un dovere".

10:46 Fini: "L'azione di fuoco è durata 10-20 secondi"

L'azione di fuoco nel quale ha perso la vita Nicola Calipari "è durata 10-20 secondi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Gianfranco Fini.

10:45 Fini: "I soldati Usa hanno chiesto scusa"

Subito dopo la sparatoria che ha portato al ferimento di Giuliana Sgrena e alla morte di Nicola Calipari "due giovani soldati americani si sono avvicinati (all' altro funzionario del Sismi, Ndr) con fare sconfortato e hanno chiesto ripetutamente scusa". Lo ha detto il ministro degli Esteri Gianfranco Fini.

10:43 "Calipari ha salvato la Sgrena"

Calipari ha salvato la vita a Giuliana Sgrena, coprendola con il suo corpo. Lo afferma in aula alla Camera il vicepremier Fini.

10:40 "Non c'era nessun check-point"

"Non sono stati incontrati check-point". Lo ha precisato il ministro degli Esteri Gianfranco Fini

10:39 Fini: "Calipari viaggiava a 40 all'ora"

L'auto con Calipari e Sgrena viaggiava a 40kmh e con le luci accese. Calipari fece telefonate a Letta, a Pollari e alle autorità militari Usa. Lo afferma il vicepremier Fini.

10:38 Fini: "Non c'è nessun quarto uomo"

Calipari arrivò a Bagdad "con un esperto collega" del Sismi il 4 marzo alle 16,30. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio Fini. "Non c'è alcun quarto uomo ed il secondo funzionario del Sismi era l'autista. Non vi era un terzo funzionario dei servizi".

10:35 Fini: "Calipari aveva un lasciapassare"

Calipari aveva "il lasciapassare di libero movimento" ed aveva attivato "tutti i necessari contatti con le autorità Usa preposte alla sicurezza dell'aeroporto". Questo è avvenuto il 4 marzo fra le 16,30 e le 17,10. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio Fini.

10:30 Fini: "Liberazione merito anche della riposta popolare"

Tra gli elementi che hanno contribuito alla liberazione della Sgrena, Fini elenca anche "la grande risposta popolare", la risposta che "il popolo italiano ha saputo dare all'infame sequestro".[/quote']

Da "www.repubblica.it"

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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se la sgrena in quei posti non ci fosse mai andata (insieme a tutti gli altri giornalisti) oggi non sapremmo cosa diavolo succede lì. io mi chiedo se certi commenti sono dovuti a un superficialismo e qualunquismo disarmante, oppure se sono dovuti ad un'altrettanto disarmante volontà di nascondere al mondo quello che succede in quei posti.

se avessi letto bene quanto ho scritto avresti capito che mi riferivo ai giornalisti che prendono iniziative, quando la Sgrena é stata rapita in un intervista un altro giornalista di cui non ricordo il nome disse che la Sgrena era in giro senza scorta quanto é bene averla in considerazione dei luoghi in cui si gira... dico che l'errore é questa imprudenza che non é costata la vita a lei ma a chi l'ha salvata. Superficialismo al massimo lo vedo nell'atteggiamento della giornalista. Qualunquismo in quello di chi non sa argomentare con chi non la pensa nella stessa maniera e tira fuori queste parole.

se fosse per questo se i nostri militari non fossero in Iraq non sarebbero morti laggiù, se gli americani non fossero andati in Iraq non ne sarebbero morti 1500 (!) e se nessuno fosse intervenuto in Iraq in questo modo forse si sarebbe trovato un modo più intelligente per togliere dalla propria sedia Saddam Hussein; ma forse ci dimentichiamo di quanto Saddam sia stato appoggiato dagli USA durante la guerra con l'Iran, ci dimentichiamo che il Sig Laden è stato addestrato proprio dalla CIA che poi l'ha dichiarato terrorista internazionale quando non faceva più comodo... in fin dei conti hanno cercato di raccontare frottole al mondo per mesi e mesi, adducendo pretesti come le armi di distruzione di massa (saranno nella cantina della casa bianca), la lotta al terrorismo (chi l'ha detto che si sconfigge il terrorismo con i carroarmati?) e "l'esportazione" della democrazia (ma gli USA sono i primi ad aver appoggiato tante dittature dove faceva loro comodo). Hanno creato dal nulla una guerra per accrescere il potere politico-economico nel vicino e medio oriente. E noi ci siamo cascati in pieno, credo anche volontariamente, per non perdere il treno americano che purtroppo però non sempre porta nelle stazioni giuste.

Tutta l'Italia ne poteva star fuori, dai militari ai giornalisti, e invece siamo qua a parlare di eroi, medaglie alla memoria e picchetti d'onore.

non stiamo parlando della guerra e dei motivi più o meno sensati per entrarci o restarne fuori ma del gesto di una persona che ha portato all'uccisione di un'altra solo per questioni professionali (nessuno l'ha obbligata ad andarci) ha commesso un errore ed ora si cerca (come purtroppo troppo spesso accade) di strumentalizzare l'accaduto. Per me la cosa più brutta é questa. Ci sono tanti reporter che non rischiano perché si attengono a delle regole.

E' la prima auto al mondo con motore a 6 cilindri a V di 60 gradi e con frizione, cambio e differenziale in un unico blocco sull'asse posteriore, transaxle, ..., è il 1950 e lei è l'Aurelia. (www.lancia.it)

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molto interessante l'articolo di Massimo Fini, condivido in pieno...

Interessanti anche le dichiarazioni del ministro Fini.

Ricordiamoci bene tutti i fatti che sono successi perché vedrete che da qui a un po' di tempo la versione cambierà...

PS

Per tutti quelli che hanno dei dubbi su quanti colpi sono stati sparati, tra un po' porteranno l'auto in Italia.

Il fatto che alcuni cellulari di Calipari e del maggiore che guidava l'auto siano ancora in mano americana mi fa pensare che comunque le operazioni italiane in Iraq non vengano fatte in pieno accordo con i nostri "alleati"...

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10:28 s.gifFini: "Mai pensato al blitz militare"

"Mai stata presa in considerazione l'ipotesi di azione militare per liberare Giuliana Sgrena" dice Fini. "Fin dal giorno del sequestro - continua il ministro degli Esteri - abbiamo sviluppato una serie di iniziative per acquisire elementi utili: stabilire e verificare la serietà dei contatti con intermediari credibili; avere la conferma dell' esistenza in vita di Giuliana Sgrena; avviare tutta una serie di azioni di tipo informativo e diplomatico e indirizzarle verso l'obiettivo che ci eravamo dati, ossia rendere possibile il risultato di liberare Giuliana Sgrena".

10:26 s.gifFini: "Cercata collaborazione internazionale"

Il Governo "ha ricercato e attuato una stretta e reciproca cooperazione internazionale". Lo ha detto il ministro degli Esteri Gianfranco Fini.

10:20 s.gifFini chiede "riserbo" per salvaguardare i nostri agenti e chi ha aiutato

Sui fatti Fini ha chiesto un minimo di riserbo per salvagiuardare gli uomini dei servizi che ancora lavorano in Iraq e i cittadini iracheni che hano aiutato nella liberazione di Giuliana Sgrena. "Il che - ha detto - non vuol dire omissioni o cose non dette. L'esecutivo non potrà indicare le fonti che hanno reso possibile la liberazione del'ostaggio"

10:18 s.gifFini: "I servizi parte delle istituzioni"

Fini ha proseguito ricordando che i servizi fanno parte delle istituzioni democratiche e che servono alla sicurezza del Paese. Poi è passato alla comunicazione sui fatti

10:17 s.gifFini: "Calipari, un eroe che appartiene a tutto il Paese"

Il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini ha iniziato le sue comunicazioni con un commosso ricordo di Nicola Calipari: "Niente enfasi o retorica, ma questa tragedia resterà impressa nella mente degli italiani". Fini ha citato il discorso di Letta e ha ricordato il gesto di Ciampi con le mani appoggiate alla bara di Calipari. Ha parlato del senso del dovere di Nicola Calipari e dei caduti di Massiriya: "Appartengono all'Italia, non ad una parte. Fermo restando il dovere di un confronto trasparente, la figura di questo eroe deve rimanere al riparo dalle polemiche"

15:52 s.gifD'Alema: governo pretenda verità da Usa

"Gratitudine a chi è caduto in difesa dello Stato, a lui e a tutti quelli che sacrificano la loro vita per la sicurezza e la libertà degli italiani. Vedere in chiesa, fianco a fianco, i giornalisti del Manifesto e gli uomini dei servizi segreti ha significato vedere l'immagine di un Paese unito". Lo ha detto il presidente dei Ds, Massimo D'Alema a Novara. "Ma la vicenda - ha continuato - merita un'altra riflessione: il governo deve pretendere dagli Usa verità e giustizia, dopo versioni frettolose e insufficienti. A Bagdad capitano cose che i nostri tg non ci fanno vedere: c'è un esercito straniero, impaurito, che non esita a sparare a qualsiasi cosa si muova: i fatti dell'altro giorno hanno assunto clamore perché è stato un nostro connazionale a essere colpito, ma quante volte accade senza che si sappia nulla?".

15:44 s.gifNew York Times: attacco non isolato

Il New York Times in un durissimo editoriale ha oggi criticato le regole di ingaggio che hanno portato alla tragica sparatoria di venerdì in cui è rimasto ucciso Nicola Calipari e la giornalista Giuliana Sgrena, appena liberata dai sequestratori, è stata ferita. "La cosa peggiore di questa vicenda è che l'attacco non è un caso isolato", scrive il quotidiano americano ricordando anche la sparatoria documentata da un fotografo di Getty Images in cui in gennaio, nei pressi di Mossul, due genitori iracheni sono stati crivellati di colpi a un posto di blocco americano davanti agli occhi dei quattro bambini che viaggiavano in macchina con loro. Secondo il Times entrambi i casi, "e presumibilmente altre centinaia", sono "la terribile testimonianza del costo umano della guerra dell'America con l'Iraq e della successiva occupazione". I civili iracheni "non devono vivere solo nel terrore dei kamikaze e dei ribelli mascherati, ma devono aver paura anche di essere scambiati per ribelli da forze americane sul chi vive, a cui è stato detto di sparare prima e poi chiedersi perchè lo hanno fatto". Il New York Times osserva che ogni caso di civile ucciso dal 'fuoco amico' "danneggia l'immagine già scossa degli Stati Uniti all'estero e fa gioco agli estremisti che le usano per denigrare gli Stati Uniti e il soldato americano".

15:21 s.gifManifesto sul video diffuso oggi: Giuliana non era lì

"Giuliana si ricorda bene tutto e non è stato così: si può escludere categoricamente. Non è accaduto di certo quando lei era lì. E' da escludere". Lo ha detto il caporedattore Esteri del Manifesto, Angela Pascucci, riferendosi alla voce fuori campo che si sente nel nuovo video diffuso oggi. "Giuliana ricorda bene tutto, e non è stato così - ha proseguito Angela Pascucci riferendo quanto precisato da Giuliana Sgrena sul nuovo video diffuso oggi - Io non ho visto il video è inutile prendere ipotesi e darle così, Giuliana non ha visto il video ma ricorda bene tutto e non è stato così".

15:04 s.gifIvan Sgrena ringrazia Rosa Calipari da Masera

"Vorrei far giungere le mie più sincere condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia di Nicola Calipari. Ero al funerale ma purtroppo non sono riuscito a raggiungere la signora Rosa e i suoi figli. Mi dispiace molto. La mia famiglia e l'intera comunità di Masera vuole esternare loro tutto l'affetto possibile per il sacrificio di Nicola che ha salvato la vita a Giuliana. Grazie di cuore". Chi parla è Ivan Sgrena, il fratello della giornalista del Manifesto, tornato stanotte da Roma dopo i funerali di Nicola Calidari. Ivan Sgrena si è detto rammaricato per non essere riuscito a raggiungere la famiglia del funzionario del Sismi ucciso in Iraq. "In chiesa ero nella fila dietro di lei - ha detto Ivan Sgrena - ma alla fine delle cerimonia è stata circondata da molte autorità e non sono più riuscito a raggiungerla".

14:39 s.gifProcura di Roma acquisirà video della Sgrena trasmesso oggi

La Procura di Roma acquisirà il video trasmesso oggi dalla Aptn nel quale si vede Giuliana Sgrena nelle fasi precedenti la sua liberazione.

14:38 s.gifD'Alema fa visita privata ai gentiori di Giuliana Sgrena

Poco più di mezz'ora per una lunga conversazione strettamente privata. E' la visita di Massimo D'alema ai genitori di Giuliana Sgrena nella loro casa, a Masera (Verbania). Il presidente dei Ds, da domenica in Piemonte per una tre giorni a sostegno dei candidati alle prossime elezioni regionali, ha voluto parlare con papà Franco, 79 anni, e mamma Antonietta, 74 anni.

14:35 s.gifGiuliana Sgrena: "Non è andata come si vede nel video"

Giuliana Sgrena non avrebbe visto il nuovo video diffuso oggi e girato prima della sua liberazione, ma escluderebbe che quanto si ascolta nel filmato sia accaduto in sua presenza. A quanto riferisce la caporedattrice esteri del Manifesto, Angela Pascucci, che stamattina ha a lungo incontrato la Sgrena all'ospedale militare del Celio, "non abbiamo visto il video ma Giuliana dice che non è accaduto di certo quando lei era lì. Questo è da escludere del tutto, non è stato così come appare nel video".

14:28 s.gifVideo che nega riscatto per la Sgrena sostiene agguato al check point

Contiene anche un'accusa agli americani di avere preso deliberatamente di mira l'autovettura con Giuliana Sgrena e Nicola Calipari il video consegnato oggi a Bagdad: è quanto riferisce il Tg1 che ha trasmesso il video. Le immagini sono quelle già note girate ovviamente prima della liberazione, in cui la giornalista italiana compare con davanti un piatto di frutta: ma questa volta - sempre secondo quanto riferisce il Tg1 - si inserisce una voce maschile fuori campo. La voce afferma che non è stato pagato nessun riscatto anche se un riscatto era stato offerto; l'uomo accusa poi le forze americane di avere deliberatamente preso di mira l'auto con la giornalista.

14:20 s.gifCheck point fatale a Calipari realizzato per passaggio Negroponte

Un alto funzionario americano ha detto che il check point sulla strada per l'aeroporto a Bagdad dove la scorsa settimana è stato ucciso da soldati americani l'agente dei servizi segreti italiani Nicola Calipari era stato innalzato per il previsto passaggio dell'ambasciatore Usa in Iraq John Negroponte. Lo riferisce il sito online della rete televisiva americana CNN.

13:35 s.gifConsegnato video dei rapitori: "Nessun riscatto per la Sgrena"

Rilasceremo Giuliana Sgrena senza riscatto. Lo affermano i rapitori della giornalista del "Manifesto" in un video girato prima della sua liberazione e consegnato alla agenzia Ap a Bagdad. Lo ha detto Ahmed Sami, direttore della Aptn a Bagdad. Il video, secondo quanto si è appreso nella capitale irachena, sarà trasmesso tra breve in Europa.

12:42 s.gifFini: "Gli americani non sapevano della Sgrena"

"Si comunica la presenza per ottenere tutte le agevolazioni del caso, non l'obiettivo della nostra presenza". Così il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, risponde alla Camera ai giornalisti che gli chiedevano se gli Usa fossero al corrente che nell'auto sulla via del ritorno all'aeroporto di Baghdad c'era la giornalista liberata Giuliana Sgrena. "Non era operazione semplicissima -continua Fini- la riservatezza comporta che non sia resa di pubblico dominio". Alla domanda se Calipari avesse ricevuto il via libera risponde: "Certemente, lui avvisa che sta tornando e riceve l'ok".

12:28 s.gifFini: "Tutti dicono che i nostri agenti sono i migliori"

"Tutto il mondo dice che i migliori sono gli italiani, proprio per la loro capacità di stabilire contatti". Lo ha detto il ministro degli Esteri Gianfranco Fini, riferendosi agli agenti segreti italiani, parlando con i giornalisti alla Camera dell' azione del Sismi che ha portato alla liberazione di Giuliana Sgrena.

12:21 s.gifFini: "Riscatto? Seguita la via diplomatica"

"Ministro, avete pagato un riscatto?". "Abbiamo seguito le vie diplomatiche, politiche e di intelligence, verificando accuratamente decine e decine di piste". Questa è stata la risposta del ministro degli Esteri Gianfranco Fini, oggi alla Camera, ai giornalisti che provavano a chiedere informazioni su un eventuale pagamento da parte del governo di un riscatto per facilitare la liberazione di Giuliana Sgrena.

12:21 s.gifMantovani (Rc): "Non escludere ipotesi contrasto"

"Trovo profondamente sbagliato che si escludano alcune ipotesi come quella del contrasto da parte degli Stati Uniti ad una trattativa per liberare l'ostaggio senza alcuna operazione militare". Lo ribadisce il deputato di Rifondazione Comunista Ramon Mantovani commentando con i cronisti in Transatlantico la relazione del vicepremier e ministro degli Esteri Gianfranco Fini sulla liberazione di Giuliana Sgrena e l'uccisione del dirigente del Sismi Nicola Calipari.

12:01 s.gifViolante: "Poca chiarezza sul trattamento degli ostaggi"

"Dobbiamo adoperarci perchè la verità emerga e non dubitiamo che il governo agirà in questa direzione, è importante, però, farlo nel più breve tempo possibile anche perchè il problema potrebbe riproporsi. D'altra parte non è molto chiaro e l'informativa di Fini, che merita rispetto, non lo ha chiarito, se esista un'unitarietà, tra Stati Uniti e Italia nella strategia sugli ostaggi". Così il presidente dei deputati della Quercia, Luciano Violante,

11:45 s.gifUdc: "Fini ineccepibile"

Bruno Tabacci giudica "ineccepibile"ineccepibile l'intervento di Gianfranco Fini svolto alla Camera. Per l'esponente dell'Udc Fini "è stato molto preciso".

11:43 s.gifRifondazione: "Grazie a Letta"

"Rinnoviamo i sensi delle nostre condoglianze per la morte di Nicola Calipari, condoglianze che preghiamo il governo di estendere ai vertici del Sismi". Lo dice nell'Aula della Camera Ramon Mantovani, sottolineando che in passato il Prc "ha nutrito diffidenze nei confronti dei Servizi italiani".

11:43 s.gifAn: "Calipari eroe di tutti"

Alleanza nazionale ha deciso, d'accordo con Gianfranco Fini, di non stampare il manifesto che era già pronto in memoria di Nicola Calipari. "Lo abbiamo deciso con rammarico - spiega Ignazio La Russa nel Transatlantico a Montecitorio - ma vogliamo dare così l'esempio. Vogliamo che su Calipari non venga fatta nessuna strumentalizzazione, che nessuno si appropri del suo sacrificio". "Come gli eroi di Nassiriya - conclude il vicepresidente di An - vogliamo che Calipari appartenga a tutti gli italiani".

11:33 s.gifUnione: no a versioni di comodo

"Maggioranza e opposizione sono state concordi nel sostenere gli sforzi per la liberazione di una giornalista militante di sinistra, siamo stati uniti nel lutto per la morte di un servitore dello stato che si è comportato da eroe, siamo adesso uniti nel chiedere la verità sulla sua uccisione". A nome dell'Unione, il capogruppo dello Sdi alla Camera, Ugo Intini, chied tutta la verità: "senza forzature dietrologiche, ma anche senza la disponibilità ad accettare giustificazioni superficiali o burocratiche. Aspettiamo i fatti".

11:31 s.gifDiliberto: "Fini ha smentito gli Usa"

"Fini sostanzialmente ha smentito la versione americana e indirettamente ha dato ragione a quanti di noi dal primo istante hanno dichiarato che faceva acqua da tutte le parti.

Fini ha chiesto chiarimenti che gli americani non daranno e il governo si accontenterà". Lo ha detto il leader dei Comunisti italiani Oliverio Diliberto alla Camera subito dopo l'intervento del ministro degli Esteri Gianfranco Fini sulla liberazione di Giuliana Sgrena.

11:09 s.gifSolo la Cdl applaude Fini

Solo i deputati della Cdl hanno applaudito nell'aula della Camera la relazione del ministro degli Esteri Gianfranco Fini sulla liberazione in Iraq di Giuliana Sgrena e l'uccisione di Nicola Calipari. I deputati del centrosinistra sono, invece, rimasti immobili.

11:04 s.gifGasparri: "Troppa comprensione per i rapitori"

"Vedo troppa comprensione nei confronti dei sequestratori e poca per le forze, non solo dei servizi di sicurezza ma anche militari, che si adoperano per portare l'Iraq verso la democrazia". E' quanto ha affermato il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri,

10:59 s.gifFini: "Pretendiamo giustizia"

"Pretendere verità e giustizia" ha detto Gianfranco Fini in aula alla Camera, è una richiesta rafforzata dal fatto che "si ha un rapporto di antica e ribadita amicizia con gli Usa". "Ci auguriamo - ha aggiunto il ministro degli Esteri - che fin dalle prossime ore questa asserita volontà di leale collaborazione trovi un primo importante riscontro concreto".

10:54 s.gifFini: "Nessun nesso tra il sequestro e i nostri soldati"

"Giuliana Sgrena non è stata sequestrata perchè italiana, perchè abbiamo i soldati a Nassiriya". Lo afferma il vicepremier Fini. "Chi sequestra occidentali in Iraq lo fa perchè sono occidentali. Sequestra italiani come i francesi".

da la Repubblica

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16:20 s.gifBertinotti: ricostruzione Fini? Ne penso molto male

Della ricostruzione degli eventi fatta dal ministro degli Esteri Gianfranco Fini "preferisco non parlare, tanto è noto come la pensiamo, e cioè molto male". Si limita a questa considerazione il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti, rispondendo ai giornalisti che chiedono un commento sull'informativa del governo sulla morte di Nicola Calipari e sulla liberazione di Giuliana Sgrena.

16:15 s.gifVideo dei rapitori: la Cia voleva uccidere Giuliana Sgrena

"L'America mangia i suoi alleati, l'America pugnala i suoi alleati. La resistenza ha saputo che la Cia voleva uccidere la giornalista Giuliana": è questa una delle frasi pronunciate nel video che i rapitori di Giuliana Sgrena hanno inviato questa mattina e che SKY TG24 ha trasmesso per prima alle 13.30.

16:15 s.gifAmbasciatore Usa a Palazzo Chigi

L'ambasciatore degli Stati Uniti, Mel Sembler, si è recato questo pomeriggio a Palazzo Chigi

16:14 s.gifLa madre di Aubenas: a quando il nostro turno?

Quando hanno liberato Giuliana Sgrena per me "è stata una sorta di anticipazione, mi sono detta: a quando il nostro turno?". Lo ha detto Jacqueline Aubenas, madre della giornalista francese ancora nelle mani dei rapitori in Iraq, in un'intervista al quotidiano belga Le Soir. "Le speranze - ha aggiunto Jacqueline Aubenas - non sono razionali. So bene che i due sequestri sono diversi, che non ci sono legami, che Florence e Giuliana non sono state catturate dagli stessi gruppi, ma non posso fare a meno di pensare che la liberazione della collega italiana è un segno positivo. Mi aggrappo a questa sorta di pensiero magico...". Nell'intervista, la madre di Florence Aubenas, che vive a Bruxelles, esprime anche la sua opinione sulla drammatica situazione che ha accompagnato la liberazione di Giuliana Sgrena: "Questa storia ha fatto talmente rumore che non possono permettersi due volte un tale errore. Se accadesse qualcosa al convoglio di liberazione di Florence non si potrebbe più parlare di sbaglio o di caso... Credo che Florence sia ormai protetta da questo brutto precedente".

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beh stando alle ultime notizie i colpi sparati non sarebbero poi 400...

Avessero voluto eliminare una persona scomoda, xkè nn hanno finito il lavoro una volta iniziato?? tutti morti nessun testimone, ci raccontavano che nn si sono femati all'alt...

Invece PARE hanno sparato pochi colpi ed una volta riconosciuto che nn erano kamikaze hanno pure chiesto scusa...

Tanto la verità nn la sapremo mai... e continueremo a scannarci politicamente su qualcosa che di politico ha solo la facciata.

E tra 15 gg sarà come sempre colpa di silviobanana...

Torniamo a parlare di auto...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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L'auto a bordo della quale viaggiavano Giuliana Sgrena e Nicola Calipari con i segni dei proiettili americani. Le immagini sono state mandate in onda dal Tg1

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che auto è???

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