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I pacs


vespino

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Non mi pare che la sala del palazzo Chigi Saracini in cui parlava Ruini è dell'Università. Ma ci sta, non è questo il punto.

E per quanto mi riguarda non vogluio neanche sindacare se quanto andava sostenendo Ruini fosse condivisibile o meno.

La questione che non condivido è che si voglia tappare la bocca alla Chiesa che invece ha il dovere di parlare anche e soprattutto in tema di pacs.

Anche qualora Ruini fosse congolese.

Perchè questa storia che la chiesa si ingerisce negli affari dello Stato italiano non sta nè in cielo nè in terra. A meno che non si voglia accusare la Chiesa di produrre cattolici che avendo la grave colpa di essere italiani va a finire che votano e che gavernano in Italia.

La Chiesa parla, e lo fa in nome del suo ruolo guida per i cattolici e per chiunqua abbia voglia di ascoltarla. Non vedo alcuna ingerenza. Nessuno ha l'obbligo di ubbidire se non è cattolico. La Chiesa non ha il potere di imporre alcunchè a nessuno, neanche ai cattolici, i quali sono liberissimi di disubbidire rischiando la scomunica. Scomunica che se può avere un valore per un credente non ha alcunissimo valore per un non credente.

Tutto quà.

L'ingerenza della Chiesa negli affari italiani (o spagnoli o africani o americani) è frutto solo della fantasia di chi alla Chiesa "universale" di Roma vuol tappare la bocca.

La Chiesa propone, suggerisce e guida chi vuol farsi guidare. La Chiesa non fa e non può fare leggi anti-pacs valide per lo Stato italiano congolese o americano. Ma la Chiesa può e deve chiedere ai cattolici di seguire le sue istruzioni. Se poi i cattolici italiani che governano o che votano seguono o meno quanto la Chiesa gli chiede di eseguire sono affari loro e della loro coscienza. Questo è il terrore degli anticlericali: che la Chiesa teleguidi gli affari italiani attraverso i suoi cattolici. Ma amici miei: nessuno ha colpa se al governo ci sono dei cattolici disposti ad ascoltare la Chiesa. O vogliamo buttarli fuori dall'Italia?

I cattolici possono e devono contribuire alla Nazione senza scontrarsi con la loro fede.

Ecco perchè è assurdo pretendere di separare al 100 % Stato e Chiesa come se si trattasse di due compartimenti stagni che non devono comunicare fra di loro. Lo si fa e lo si deve fare a livello di leggi e costituzioni. Ma rimane poi la cultura. Cultura che non può essere ridotta in compartimenti stagni nè essere legiferata. Gli anticlericali possono anche fare sangue acido, ma nella società italiana esistono le persone di fede cattolica che nessuno può mettere al rogo.

Esistenza dei cattolici in Italia che non fa dell'Italia una teocrazia, così come l'esistenza dei cattolici in altri paesi del mondo non fa di quei paesi delle teocrazie. Eccezion fatta per il Vaticano non mi risulta che al mondo esistano teocrazie di matrice cristiana se non nella fantasia di chi non sopporta la Chiesa ed i cristiani. Divorzio ed aborto ne sono la prova tangibile. Faccio un pronostico: un'altra prova tangibile che in Italia non ci sono teocrazia sarà che i pacs passeranno. A dispetto di Ruini & co.

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Ruini nella posizione che riveste non può criticare l'eventuale introduzione dei pacs all'interno dello stato (innanzi tutto laico!) italiano, al limite, può consigliare a coloro che si ritengono cattolici di evitarne l'utilizzo, dato che andrebbero contro le direttive della chiesa in tema di famiglia...in termini più chiari...c'è tanta gente a cui l'opinione della chiesa non interessa assolutamente, se eventualmente vogliamo giudicare questi pacs, non possiamo farlo con criteri scelti dalla chiesa ma da un punto di vista giuridico laico e democratico...quindi che siano validi per tutti.

Preciso...che è compito dei politici evitare di utilizzare le parole del cardinale a fini elettorali e ricordarsi che le decisioni che saranno prese in tema di pacs dovranno essere secondo gli interessi dell'intera comunità!

;) Simone

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Copco....grazie mille....ma io non ho mai detto che siamo in una teocrazia, dico che la Chiesa non ha diritto di decidere se una lege è più o meno costiruzionale....solo questo.

Poi le proteste sono più che legittime, solo nelle tirannie sono vietate, ma grazie al cielo siamo in Italia e un prete e un mullah si possono prendere anche i fischi, non vedo dove sia il problema.

Anche io ho accennato al divorzio e all'aborto che per fortuna, nonostante l'ingerenza, sono passati. Se Ruini vuole fare il Costituzionalista va bene per me, faccia un'esame diventi magistrato, si faccia nominare alla Corte e poi potrà anche legiferare. Per quanto mi riguarda io sono dell'idea che se un prete o un Papa vogliono candidarsi lo possono fare...ben venga...non voglio tappare niente. Pretendo però che non decidano se un testo sia o meno costituzionale prima che questo venga discusso dal Parlamento che (sfiga vuole) abbiamo eletto noi.

Sui pacs spero che vengano approvati, credo che se il cx vincerà le elezioni ci sono buone possibilità, ma non è detto....bisognerà vedere la cosa dal punto di vista numerico, sarà un voto trasversale, ma una qualche legge che regoli le coppie di fatto va inserita...è questione di buon senso.

S.

"Il socialismo renderà felice l'umanità il giorno in cui i socialisti riconosceranno il diritto all'individualismo".

Oscar Wilde.

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Mi sto innamorando dell'aplomb di Hankel....non è un sito per appuntamenti "hot"...vero? :D

S.

"Il socialismo renderà felice l'umanità il giorno in cui i socialisti riconosceranno il diritto all'individualismo".

Oscar Wilde.

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EVVAI!!! non siamo più gli ultimi in europa, la polonia ci ha superato!

La Polonia cattolica e integralista non è mai stata un paradiso dei diritti per i gay: ma con l'arrivo al governo del partito conservatore «Diritto e giustizia», vincitore delle ultime elezioni politiche, la situazione potrebbe peggiorare. Ieri il candidato di cui il partito ha fatto il nome per la guida del prossimo governo, Kazimierz Markinkiewicz, ha definito l'omosessualità «innaturale» preannunciando iniziative per impedire l'«infezione» di altre persone. Il candidato premier ha affermato di «non far caso» agli orientamenti sessuali delle persone con cui viene in contatto, e di «non giudicarle in base a questo ma solo in base alle loro azioni»; tuttavia, ha aggiunto, «se una persona tenta di infettarne altre con la propria omosessualità, penso che lo stato debba intervenire», dato che l'omosessualità «è innaturale, mentre la famiglia è naturale e lo stato deve salvaguardarla». Markinkiewicz ha infine aggiunto di trovare «inaccettabili» le iniziative di «propaganda dell'omosessualità» come le parate del gay pride e simili. Le parole di Markinkiewicz, d'altra parte, suonano anche più moderate di quelle usate per tutta la recente campagna elettorale da Lech Kaczynski, uno dei due fratelli gemelli leader del partito vincitore delle elezioni. Kaczynski ha infatti ripetutamente compiuto pesanti aggressioni verbali nei confronti dei gay - tanto da essere denunciato dalle organizzazioni per i diritti umani occidentali - nel tentativo (pare riuscito) di conquistare voti nelle fasce più tradizionaliste e ignoranti della popolazione; una campagna che ancora continua, visto che il 9 ottobre si terranno le elezioni presidenziali e Lech Kaczynski è uno dei favoriti. Il partito «Diritto e giustizia» ha ricevuto un costante e massiccio appoggio da parte dell'emittente cattolica Radio Maria (non si tratta della voce ufficiale dell'episcopato polacco, ma certo riflette gli orientamenti del clero più tradizionalista, in Polonia molto forte). L'altro gemello Kaczynski, Jaroslaw (che si pensava sarebbe stato il candidato al posto di premier) aveva a sua volta, in campagna elettorale, proposto di vietare agli omosessuali l'esercizio della professione di insegnante nelle scuole.

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La Polonia cattolica e integralista non è mai stata un paradiso dei diritti per i gay: ma con l'arrivo al governo del partito conservatore «Diritto e giustizia», vincitore delle ultime elezioni politiche, la situazione potrebbe peggiorare. Ieri il candidato di cui il partito ha fatto il nome per la guida del prossimo governo, Kazimierz Markinkiewicz, ha definito l'omosessualità «innaturale» preannunciando iniziative per impedire l'«infezione» di altre persone. Il candidato premier ha affermato di «non far caso» agli orientamenti sessuali delle persone con cui viene in contatto, e di «non giudicarle in base a questo ma solo in base alle loro azioni»; tuttavia, ha aggiunto, «se una persona tenta di infettarne altre con la propria omosessualità, penso che lo stato debba intervenire», dato che l'omosessualità «è innaturale, mentre la famiglia è naturale e lo stato deve salvaguardarla». Markinkiewicz ha infine aggiunto di trovare «inaccettabili» le iniziative di «propaganda dell'omosessualità» come le parate del gay pride e simili. Le parole di Markinkiewicz, d'altra parte, suonano anche più moderate di quelle usate per tutta la recente campagna elettorale da Lech Kaczynski, uno dei due fratelli gemelli leader del partito vincitore delle elezioni. Kaczynski ha infatti ripetutamente compiuto pesanti aggressioni verbali nei confronti dei gay - tanto da essere denunciato dalle organizzazioni per i diritti umani occidentali - nel tentativo (pare riuscito) di conquistare voti nelle fasce più tradizionaliste e ignoranti della popolazione; una campagna che ancora continua, visto che il 9 ottobre si terranno le elezioni presidenziali e Lech Kaczynski è uno dei favoriti. Il partito «Diritto e giustizia» ha ricevuto un costante e massiccio appoggio da parte dell'emittente cattolica Radio Maria (non si tratta della voce ufficiale dell'episcopato polacco, ma certo riflette gli orientamenti del clero più tradizionalista, in Polonia molto forte). L'altro gemello Kaczynski, Jaroslaw (che si pensava sarebbe stato il candidato al posto di premier) aveva a sua volta, in campagna elettorale, proposto di vietare agli omosessuali l'esercizio della professione di insegnante nelle scuole.

:(:(:(:(....per radio maria...ogni volta che mi capita di ascoltarla, sinceramente, mi viene il voltastomaco...

Kazimierz Markinkiewicz dove si trova costui?!..sto preparando un attacco con armi biologiche a base di virus Omosex...meglio per lui se si copre il c*** ;)

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Radio maria è una radio oscena..non rispetta mai la parcondicio... è full of parth...e così via..ma tanto non la si multa come sempre...

cmq quando ti vuoi addormentare e nn ci riesci e ottima :) :) :)...la uso sempre

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