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[anni 2000] Galbani, vuol dire fiducia.


Albizzie

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no, se te lo fai grattugiare o lo mangi tutto subito oppure diventa subito forte come sapore. Le bustine come sopravvivenza sono un ottimo compromesso, certo che se le fanno così..

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no, se te lo fai grattugiare o lo mangi tutto subito oppure diventa subito forte come sapore. Le bustine come sopravvivenza sono un ottimo compromesso, certo che se le fanno così..

Io me lo faccio grattare, per poi conservarlo nel freezer, ovviamente qualcosa si perde, però non ammuffisce.

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io veramente ho la bustina per le emrgenze, ma il pezzo me lo tengo sempre pronto in frigo. Se ti devi fare l'aperitivo veloce in casa indispensabili sono:

camparisoda.jpg

meglio se in confezione da 10

normal_prosecco%20%20venezie7.JPG

prosecchino che va sempre

academia-barilla-gourmet-parmigiano-serving.jpg

un bel pezzo, tanto dura

salame_varzi_dop_LRG.jpg

questo è un ottimo antidepressivo.

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  • 1 mese fa...

Perugia, denuncia dei dipendenti Galbani

"Così ci fanno vendere i formaggi avariati"

"Obbligati per anni a vendere merce con la data di scadenza contraffatta"

Prodotti piazzati sul mercato dopo provvidenziali lifting nel deposito dell'azienda

dal nostro inviato PAOLO BERIZZI

NON BASTAVANO le indagini - che continuano ad ampio raggio - delle procure di Cremona e Piacenza. Adesso a scrivere una nuova pagina nello scandalo dei formaggi "scaduti, bonificati e reimmessi sulle tavole degli ignari consumatori" (dalle carte dell'inchiesta), ci pensano gli stessi dipendenti delle aziende. Accade a Perugia, dove alcuni lavoratori - venditori e addetti allo stoccaggio - hanno presentato un esposto in procura contro la Galbani, denunciando di essere "stati obbligati, per anni, dai capi del personale, a vendere merce con la data di scadenza contraffatta".

A disposizione dei magistrati ci sono documenti, fotografie e registrazioni audio piuttosto esplicite. Nella denuncia si fa riferimento a grossi quantitativi di prodotti piazzati sul mercato dopo provvidenziali lifting nel deposito perugino dell'azienda. Da lì - stando al dossier ora al vaglio degli investigatori - dal 2000 in poi sarebbero partite tonnellate di formaggi e salumi "tenuti in vita".

Il marchio Galbani è già coinvolto nell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Cremona e Piacenza. Compare tra i principali fornitori della Tradel, una delle aziende "riciclone" che tra Lombardia e Emilia Romagna acquistavano formaggio scaduto o avariato e lo "bonificavano" mischiandolo a prodotto fresco. Precise responsabilità, in quel caso, sono emerse a carico di alcuni impiegati degli stabilimenti Galbani di Certosa di Giussago e Corteolona (Pavia).

Decine di tonnellate di merce qualificata come "residui di produzione lattiero casearia per trasformazione a uso alimentare" erano in realtà costituite da croste di gorgonzola ad uso zootecnico e cagliate scadute.

Egidio Galbani Spa produce i formaggi Bel Paese, Certosa, Santa Lucia e Galbanino. Fa parte della francese Lactalis, il gruppo caseario numero uno in Europa, già proprietario di altri marchi italiani tra cui Invernizzi e Locatelli. "Big logistica" è la società che distribuisce e vende tutti i prodotti Galbani in Italia.

Nel deposito di Perugia operano 26 camioncini, ognuno dei quali "piazza" in media 60 quintali di merce al mese, complessivamente 15 tonnellate. È qui, nella base umbra, che deflagra il caso "etichette". Tutto inizia nel 2005. Con una denuncia "interna". Alcuni dipendenti si rivolgono al direttore del personale (tuttora in carica). Non ne possono più di quello che - in una serie di comunicazioni riservate - viene definito un "sistema vergognoso".

Informano il dirigente su ciò che sistematicamente avviene nel deposito. Una serie di "incastri" sulle confezioni di formaggi e salumi: scadenze prorogate, cancellate con solventi in modo tale che il prodotto possa essere venduto senza problemi. Fatture e bolle di accompagnamento modificate ad arte. Qualche esempio? La mortadella "Golosissima" scade il 16-01-2003 ma la fattura di vendita riporta la data 24-01-2003. Le mozzarelline Santa Lucia scadono il 5-5-2005 e però vengono vendute l'11-05-2005.

La stessa sorte tocca alle ricottine (confezioni da 250 gr), al provolone piccante, al pecorino sardo Castenuri, alla Certosa, alla caciotta e al salame Milano (confezioni da 3 kg). E dunque: tutto questo i lavoratori riferiscono - prove alla mano - al direttore del personale. È il 14 novembre del 2005. L'incontro avviene in un hotel di Perugia.

"C'è da vergognarsi", "i capi sanno tutto", "se vengono fuori queste cose, l'azienda chiude domani". Di fronte all'outing degli addetti, il dirigente promette interventi immediati, ma allo stesso tempo li dissuade dall'intraprendere eventuali azioni di denuncia. "Certo, bisogna intervenire... - dice - metti che qualcuno si sente male dopo aver mangiato sta roba, ma non sia mai che stè notizie escano fuori di qui".

Passa un mese e Galbani corre ai ripari. Un ispettore amministrativo viene inviato nel deposito. Controlla la merce nei furgoni, accerta che è scaduta. Partono i controlli a campione in un paio di negozi. I formaggi e i salumi taroccati, quelli dove viene acclarato il "trucco" sulle confezioni, vengono acquistati dalla stessa azienda. Tolti dagli scaffali. Ma il sistema non cessa.

Di più. I vertici aziendali vengono informati anche del problema delle "carenze igieniche" durante le operazioni di stoccaggio della merce. Merce stivata fuori dalla celle frigorifere. A volte addirittura in "celle private" ovvero garage. Trasporto con mezzi non idonei. Finisce tutto nel dossier presentato in Procura. Viene in mente il rassicurante motto dell'azienda ("Galbani vuol dire fiducia"). Ma questa è un'altra storia.

(14 ottobre 2008)

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Galbanino , l'equivalente di 10 bicchieri di latte(come da recentissimo spot :lol:... ridiamo per non piangere eh)

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di cui 5 andati a male e 5 buoni...complimenti davvero a questi signori! se penso alle schifezze che ho ingurgitato in 3 anni di vita universitaria fuori casa natale...bleah...

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ma anche il parmigiano in busta era riciclato?

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Galbani, ma io mi chiedo CHI SEI? Per anni ho pensato che ci fosse una brava famiglia Galbani, magari arrivata alla terza o quarta generazione, che con cura sceglieva le materie prime le portava negli stabilimenti (che ho visto spesso girando per la Lombardia) e le trasformava in morbido formaggio e formaggini che con i bei camioncini gialli arrivava in tutta Italia. Ora scopro che intanto dei Galbani nello stabilimento non ne è rimasto nessuno e che anche negli alimentari come nella finanza, si è insediato una orda di cinici lanzichenecchi che, alla faccia dei nostri bambini cresciuti a pastina e Crema Bel Paese, ci ha fatto mangiare le peggiori schifezze, in concorso con terzi che riciclavano le materie andate a male o addirittura in proprio, prorogando le scadenze dei prodotto invenduti. Costringendo i dipendenti a fare l'illecito ed a tradire la fiducia del pubblico. Probabilmente questi capi incassavano lauti premi a fronte delle "economie" delle quali beneficiava l'Azienda, proprio come certi manager della finanza che rifilavano le "sole" ai risparmiatori.

VERGOGNA! Questo mondo, o una buona parte di mondo, è uno schifo, alla mercè di gente che mette il profitto davanti alla salute dei bambini e questa è la peggiore bestemmia che una persona possa praticare.

Ringrazio Vito, il mio compagno di scuola, pur bravissimo, che ha ripreso l'attività di famiglia ed ogni giorno si alza alle due e sforna pane fragrante per me e per il resto del paese (e i suoi figli o sbocconcellano prima di andare a scuola). Ringrazio Marisa che è la migliore pasticcera del paese (suo marito Pino è fissato con la pulizia e non esce dalla pasticceria se prima non ha sterilizzato e lucidato tutto il materiale e le superfici di lavoro).

Ringrazio la Signora "Tortellini" che stressa all'inverosimile il macellaio di fronte perchè la carne che utilizza per i ravioli ed i tortellini deve essere priva di grasso ed adatta alla cottura del suo ripieno.

Ringrazio il Sig. Mario, anche quando al sabato mattina ha già finito tutte le mozzarelle ed il formaggi freschi ed il burro e stringe le spalle quasi a dirmi : perchè non sei venuto prima?

Non è stupido nè utopistico, per quanto è possibile preferisco servirmi localmente da persone che conosco. In un paese si può ancora fare, ovviamente non tutto è riproducibile in loco, per il resto bisogna affidarsi alla buona sorte!

Ovviamente tutta la solidarietà ai dipendenti onesti che rischiano comunque di pagare per tutti.

Modificato da daytona
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