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Fiat Tipo, progetti Tipo 2 e 3, ma chi è nato prima?


PaoloGTC

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Da quanto ho potuto capire dalle info, il succedersi dei fatti è dovuto a motivi puramente stilistici. Sembrerebbe, al momento, che fu deciso fin da principio di affidare il Tipo3 ad I.De.A (a quanto vedo ora nel materiale, per Tipo3 non ci sono confronti di proposte, sembra arrivare tutto esclusivamente da Moncalieri) che lavorò su Tempra e Dedra, mentre sul Tipo2 lavoravano Giugiaro con la sua proposta (come abbiamo visto, subito scartata) ed in seguito il Centro Stile.

Mentre accade questo, I.De.A prepara un T3 che piace molto, e a veder così, pare che gli venga poi "girata" anche la richiesta di ricavare una 2 volumi da tale concetto stilistico.

Oltretutto, ma lo vedremo meglio domani se riesco, come scrivevo sopra, non sarebbe nemmeno Tempra la prima nata, bensì Dedra.

I primi bozzetti di Tempra mostrano una "variante Fiat" di un concetto Lancia (al 99 per cento già Dedra), tant'è vero che tali bozzetti presentano una Tipo3 Fiat con porte a telarino nero, anzichè avvolgenti. In seguito appaiono bozzetti con le porte delle "versioni Fiat", ed in seguito ancora, compare la Tipo.

A quanto pare al momento, la prima nata sembrerebbe essere Dedra.

E, sapete una cosa, da una chiaccherata con un signore leggermente coinvolto in questo ambito ai tempi (oggi in pensione), il quale comunque mi ha più volte sottolineato il fatto di non ricordare bene, e quindi anche qui tutto va preso con le pinze... il "Frankenstein", con questi progetti non ci azzeccherebbe proprio nulla.

Stando a questi ricordi, ci fu infilato in mezzo dalla stampa specializzata.

In realtà, probabilmente, era davvero un'auto laboratorio, frutto materiale di studi avanzati del Centro Ricerche. Comparve nel medesimo periodo, e fu abbinato al tutto.

Ripeto, da prendere con le pinze.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Thank you, Paul :mrgreen:

Devo dire che dopo aver visionato le proposte del centro stile soprattutto, e di Giugi, ho dovuto rivalutare la mia considerazione dei lavori dell'I.DE.A. Institute. Ammetto che a suo tempo la Tipo lì per lì non mi aveva convinto del tutto, ho imparato poi ad apprezzarla man mano che è apparsa sulle strade.

Qualche volta ho anche pensato (e non credo di essere stato il solo) che all'epoca Giugi facesse lavori molto più belli di oggi, tuttavia la "sua" Tipo mi convince molto meno della Tipo "definitiva". Ed in qualche modo non è stata considerata come da buttare proprio via, dal momento che, come possiamo vedere, è risorta tale e quale sotto le mentite spoglie di Yugo Florida.

Ma la Tipo del Centro Stile, o Unone che dir si voglia, mi spiace ma è veramente inguardabile. Meno male che è stata stroncata sul nascere, ed i muletti costruiti son stati utilizzati forse solo per testare la nuova meccanica, perchè una "cosa" del genere non so chi l'avrebbe comprata :|

A proposito: ma la mascherina e i fari della Regata, ce li avevano messi perchè avevano trovato solo quelli in magazzino? :shock:

Guardando comunque tutte e tre le proposte, appare evidente che il capitolato del progetto, evidentemente, prevedeva le tre luci laterali e forse questo ha limitato non poco la fantasia dei designer.

Modificato da Abarth03

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  • 3 settimane fa...

Pronti? Qualche chiacchera domenicale.

Arriviamo oggi a parlare di quello che venne conosciuto come il terzo tassello dell'operazione Fiat Tipo 2-3, anche se in realtà non era così.

Come abbiamo visto in precedenza, infatti, lo sviluppo di T3 Fiat segue a ruota quello di T3 Lancia, che pare sia stato il primo a nascere, e precede quello di T2 Fiat che invece venne presentato come il capostipite.

I primi sketch che ipotizzano la vettura infatti datano 1984, e dopo una fase di ricerca formale piuttosto variegata...

temprasketch5copia.jpg

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...gli studi cominciano a dirigersi verso un modello più definito, evidenziato da una serie di sketch che esplorano vari trattamenti dell'anteriore e posteriore, illustrando una cellula abitacolo a porte con telarino, strettamente legata alla tre volumi Lancia che in questo momento pare già un dato di fatto.

(notare nella seconda delle immagini qui sotto, il posteriore in alto all'estrema destra... che bella Renò 25 :D )

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In seguito a ciò, vi è un cambiamento di rotta, non so dire esattamente quando e per mano di chi (faccio notare che sto sempre cercando di ricostruire per amore di amarcord, quindi prendete sempre come un'ipotesi che tenta di avvicinarsi il più possibile alla realtà) ma pare che il motivo sia la volontà di proseguire un certo “family feeling” con la Uno già sul mercato e la “Quattro” che ormai è pronta, riguardo le porte avvolgenti o “a tetto” come venivano definite.

Così, i bozzetti successivi mostrano questo cambio di rotta, ed uno dei nuovi temi da trattare è “le facciamo il terzo vetro, oppure no?”

temprasketch15copia.jpg

bozzettotipo3copia.jpg

temprasketch13copia.jpg

(forse l'immagine qui sotto era già stata postata in precedenza, ma ci ritorniamo, notando il particolare della fanaleria molto “Spada” che poi comparirà nel 1986 sulla Sr7)

bozzettitipo3copia.jpg

Così pian piano tutti i tasselli vanno a posto e negli ultimi bozzetti vediamo una Tempra ormai definita (ovviamente, con l'approssimazione degli sketch... intendo dire, mi pare che ormai ci sia tutto... e anche una calandra da Tipo 2000 16v :D )

temprasketch8copia.jpg

temprasketch1copia.jpg

Arriviamo così alla presentazione delle maquettes (ne vediamo due, una piuttosto grezza e l'altra molto ben definita) che però secondo il mio umile parere viene citata con una data sbagliata, a meno che si sia inteso come presentazione “con tutte le cosine definite anche la dimensione del marchietto”.

La prima maquettes infatti, (quella coi paraurti direi di tinta vivace :D) viene data come presentata nell'estate del 1988, come se si volesse proseguire nel filo logico “raccontato”, di una T3 che deriva da una T2.

Beh, personalmente le cose non quadrano, a meno che appunto non si intenda dire “presentazione finale con tutti i dettagli”... perchè sappiamo tutti benissimo dalle foto dei muletti pubblicati da 4R nel 1986 (una addirittura senza camuffi e mancante solo di fari e mascherina, sui ciottoli alla Mandria presumo) che questa carrozzeria era già pronta da un attimino, nel 1988... ;) (basta andare a pag.1 di questo topic e siamo in strada nel 1986 ;) )

tempramaquette1copia.jpg

tempramaquette2copia.jpg

tempramaquette3copia.jpg

Essendo arrivati a quei tempi al terzo episodio della saga (commercialmente parlando) venivano fatte nella design story alcune considerazioni sul concetto di sinergia.

Veniva posto l'accento sul come, nonostante agli occhi dell'utente potesse apparire una certa mediocrità nell'impostare un'operazione del genere (ed infatti sappiamo bene che per certi marchi e modelli che “meritavano di più” andò esattamente così) in realtà i progettisti davano grande valore alle riuscite di lavori di questo genere, puntando appunto sul “quel che si era riusciti a fare con tante cose in comune”.

Punti di vista, indubbiamente.

Ai tempi si fantasticava ad esempio di come si fosse riusciti a fare ben meglio rispetto alla coppia Ritmo-Regata che “rivelavano alla prima occhiata una notevole parentela”.

Beh, se questo discorso di miglioramento poteva esser valido affiancando una Tipo e una Dedra (la migliore del lotto, imho), di certo mettendo vicine una Tipo e una Tempra, non mi pare che si fosse andati molto più in là rispetto a R&R.

Si può dire che Tempra avesse frontale specifico, no cofano a tetto e quindi parafanghi specifici, fari e mascherina diversi, sbalzo allungato e via dicendo.... beh, perchè, Regata no, rispetto a Ritmo?

L'abilità dei designer è stata anche questa, quella di inventare uno stile autonomo con rivestimenti esterni che diventano le variabili e rendono difficile se non impossibile, a vettura finita, la riconoscibilità degli elementi comuni.”

(ehm.... sottovalutato n'attimino l'occhio dell'utenza? :D )

Riguardo questo periodo, comunque, abbiamo alcune considerazioni di Mario Maioli, intervistato ai tempi del lancio di Tempra.

L'inserimento di un nuovo modello in una gamma è sempre un'operazione delicata, dove vanno calibrate caratteristiche d'uso, valenze tecniche, caratteri stilistici. Inoltre vanno rispettate alcune regole: un nuovo modello non deve dare avvio a fenomeni di cannibalizzazione verso vetture dello stesso Gruppo, e non deve creare traumi rispetto modelli presenti in quel momento in gamma disegnati in tempi precedenti; non deve quindi realizzare bruschi salti evolutivi.”

-Quali sono le valenze tipiche del marchio Fiat?

Se osserviamo la Uno, la Croma, la Tipo e la Tempra notiamo una stabilità ed una continuità formale nonostante le prime due siano state disegnate con Giugiaro e le seconde con I.De.A. , i periodi abbastanza diversi fra loro.

Questa immagine fatta di funzionalità, abitabilità e praticità d'uso è l'obbiettivo-ambizione del design Fiat al quale si somma la ricerca di una morfologia “dinamica” presente sulla Tipo e latente sulla Uno.”

(ehi, critichiamo il Giugi? :D )

Tornando alle scelte stilistiche effettuate su Tempra, la scelta di adottare il terzo vetro laterale fu data dal voler evidenziare un più ampio contatto visivo degli abitacoli Fiat verso il mondo esterno, oltre che per proseguire nel family feeling da “terzo vetro” già proposto con la Uno e che faceva già parte del capitolato di stile per la “Due”, che sia by Giugi che sotto forma di "Unone", era sempre apparsa a tre luci.

Fu subito chiaro che l'aria di privacy data all'abitacolo da un terzo montante pieno era molto più consona a Lancia che a Fiat (e su questo sono pienamente d'accordo, il terzo vetro imho ci sta bene sull'auto pratica e tuttofare, su quella di classe non ci va) e così Tempra ebbe tre vetri, Dedra due.

Passando a parlare degli interni, va ricordato invece come fossero opera del gruppo-interni del Centro Stile Fiat, guidato da Claudio Mottino che riprese i temi orizzontali già proposti con la Tipo (e che ricordiamo, come abbiamo visto in precedenza, sembrerebbero nati ben prima della carrozzeria, perchè le maquettes “Unone” hanno già la loro bella plancia “Digit” fatta e finita).

Su Tipo però la plancia si riduceva ad una fascia che svuotava otticamente l'abitacolo alla base del parabrezza, accentuando la sensazione di spazio. Su Tempra si cercò di dare maggiore importanza alla volumetria del blocco, per puntare su un'immagine più consona al livello leggermente superiore del modello.

Apparve così questa plancia definita “modulare”, a due lame orizzontali che si innestavano in un blocco leggermente avvolgente verso il pilota, che dava un'idea di maggiore tridimensionalità, di “corpo” pur mantenendo un certo contatto con lo stile “digitale” di famiglia.

Cosa quest'ultima che in verità non fu molto apprezzata, perchè finiva con dichiarare una volta di più la parentela con il modello del segmento inferiore, mentre si cercava magari di porsi nel “D” con un po' più di immagine (relativamente, ovvio... era Dedra che doveva fare "la sciura").

Eppure su questo digitale si era proprio insistito in fase di definizione del design, tanto che si venne a sapere che l'analogico, almeno su Tempra, fu un'aggiunta successiva, con la modifica del blocco lame per trasformarlo in una palpebra più tradizionale.

Su altri fronti il lavoro sembrava riuscito meglio, ad esempio nella realizzazione di pannelli porta più imponenti (imho ci voleva poco, rispetto ai pannelli di Tipo Digit “un foglio di velluto e un maniglione”) e con nuovi sedili.

Si cercò anche di ricavare un maggior numero di vani portaoggetti e di dettagli qualificanti.

A titolo personale, devo dire che comunque fra i due abitacoli, quello di Tempra era il mio preferito. In effetti la ricerca di una maggior tridimensionalità, su di me aveva fatto effetto.

Qui sotto, a chiusura del “pezzo” di oggi, alcune immagini dello sviluppo degli interni.

tempraplancia4copia.jpg

tempraplancia6copia.jpg

tempraplancia2copia.jpg

tempraplancia3copia.jpg

tempraplancia5copia.jpg

(questa sopra col volante della Uno 70 S :D e invece questa sotto con quello che vedemmo poi sul muletti, dal simpatico cuscino centrale veramente eccitante :D )

tempraplancia1copia.jpg

Direi che per oggi è tutto. ;)

Byeee :)

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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  • 2 settimane fa...

E' interessante notare come Tipo che al debutto nel 1988 puntò molto sull'aspetto futuristico della strumentazione digitale già dal 1990 offirva in alternativa all'allestimento DGT il nuovo AGT uguale in tutto e per tutto fatta salva la strumentazione analogica al posto di quella digitale (per altro IMHO molto bella e quasi uguale a quella della Tipo 16v). Tra l'altro negli ultimi anni di commercializzazione Tipo non fù più disponibile con la strumentazione digitale....

Tempra invece fino alla sua uscita dai listini ha mantenuto per le versioni top (1.8 e 2.0) la strumentazione digitale, anche se và detto che le versioni Liberty 1.6 multipoint da 90cv avevano un allestimento completo e la strumentazione analogica...

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'90 Fiat Tempra 1.4 ('99 - '00) - '96 Fiat Coupé 1.8 16v ('00 - '01)

'92 BMW 316i ('01 - '05) - '03 BMW 318Ci 2.0 16v ('05 - '15)

'09 BMW 320d xDrive ('15 - now)

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bike: special su base Ducati Monster 800S i.e.

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In effetti a mio parere erano anni, quelli del lancio di Tipo, in cui il digitale poteva avere ancora quel sapore di "futuristico azzeccato" direi, e cioè un qualcosa che sarebbe stato il tema più cool negli anni a venire.

Come è andata, riguardo le strumentazioni digitali, poi lo abbiamo visto. A dire il vero oggi ci sono un po' dappertutto (ma fino ad una certa categoria di auto... intese come digitali in sè, senza andare a toccare soluzioni sofisticate tipo l'head-up display e via dicendo) però trovo che siano diventate più un tocco fine a sè stesso in una plancia abbastanza normale per il resto; con Tipo se ne faceva elemento portante degli interni, installandolo su una plancia che era in pratica nata apposta, come stile, per ospitarlo.

Poi, probabilmente, in quegli stessi anni a venire si capì che il gradimento da parte del pubblico non era così elevato come si pensava (anche se a me piaceva da matti, devo dire :) ) e si ritornò su soluzioni più classiche.

Per Tempra, invece, chissà per qual motivo, si insistette fino all'ultimo.

C'è da dire anche che in Fiat l'idea stava "macinando" già da tempo. Non solo, come abbiamo visto nelle immagini della design story di Tipo, l'elemento digitale era già un dato di fatto ancor prima di avere in mano una Tipo definitiva, ma andando più indietro, si scopre nella design story di Ritmo (e prima o poi ne parleremo... quando il vostro GTC si sarà rimesso moralmente in quadro... anzi, scusate l'assenza ma è un periodaccio) l'esistenza di varianti di plance (poi scartate ovviamente) che mostravano una strumentazione "Digit" (anche se di altro aspetto).

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Bè, innanzitutto in bocca al lupo per tutto Paolo!!! Rimettiti moralmente alla grande!!!

In secondo luogo, questo argomento delle strumentazioni digitali, un piccolo approfondimento lo meriterebbe, perchè come giustamente dici tu, prima ancora di Tipo in Fiat qualche esperimento lo fecero.... io ricordo che la 1° Uno Turbo i.e. era disponibile oltre che con la strumentazione analogica, anche con quella digitale, e se non sbaglio anche la verisone più accessoriata (la 70 SX i.e.) era disponibile anche questa strumentazione...

Per non parlare dell'esperimento molto high-tech della strumentazione optoelettronica disponibile come optional sulle prime Lancia Dedra...

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'90 Fiat Tempra 1.4 ('99 - '00) - '96 Fiat Coupé 1.8 16v ('00 - '01)

'92 BMW 316i ('01 - '05) - '03 BMW 318Ci 2.0 16v ('05 - '15)

'09 BMW 320d xDrive ('15 - now)

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bike: special su base Ducati Monster 800S i.e.

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Grazie Maggio80, faremo tutto il possibile per tornare splendidi nel più breve tempo possibile :) (già ricominciare a scrivere un po' aiuta).

Questo digitale... devo dire che pur comprendendo la scelta Lancia di proporre su Dedra un qualcosa di diverso e più sofisticato-sfizioso, ai tempi ero più "preso" da numeri-barrette di Tipo rispetto all'optoelettronica della tre volumi di Chivasso.

Non mi è mai piaciuta molto quell'interpretazione, la vedevo soltanto dal lato negativo, cioè... per fare un sistema che mi ricordasse le lancette, anche se in digitale... beh allora ci mettevo le lancette. Loro invece giustamente tentavano di portare questa soluzione in uno stile più adatto agli interni e alla classe della Dedra (in effetti il digitale stile Tipo in quegli interni sarebbe stato malissimo imho), e quindi rispetto a me vedevano l'altro lato della medaglia.

Per me... che dire... forse tutto veniva anche dalla passione per Supercar e per Kitt, che aveva nel suo cruscotto una delle cose che mi affascinavano di più. La Tipo con questo non ci azzeccava molto.... ma, che dire... per me il suo è stato il miglior digitale che abbia mai visto.

E qui cadiamo nei ricordi.... la sera di sabato 30 gennaio 1988.... il giorno del "porte aperte".... il caos era totale, così solo tornando dopo cena (rimasero aperti fino a tardi, faceva un freddo cane e il vento ti tagliava la faccia... ma riuscii a riportare in concessionaria i miei genitori) riuscimmo ad ottenere una prova su strada di questa due volumi che finalmente vedevo senza cerotti addosso (e mi dispiaceva anche un po', per la mia passione mulettosa, che la storia fosse finita).

Scendendo da una rombante-rumorosa-scricchiolosa Ritmo (gagliarda eh... ma sappiamo tutti come gli assemblaggi si lasciassero andare un pochino in fretta :D) già quella 1.4 Digit azzurro spring, tutta blu dentro, sembrava il silenzio totale... e poi, seduto dietro mentre mio padre la guidava (col sopracciglio inarcato ovviamente, per via di quell'ansimante 1400 che lo inorridiva essendo appena sceso dal suo solito 2000 arrabbiato :D) a sbirciare quel digitale tenendo d'occhio il numeretto dei km orari che saliva e scendeva.... beh quella sera fu la cosa che più mi raccontò che quello era il futuro, nella mente di bambino. Era il dettaglio che più faceva nuova quella Tipo.

Forse il suo fascino per me è nato tutto lì, non lo so.

Di certo però per me resta il migliore.... anche perchè disteso in una plancia nata apposta per ospitarlo. Non mi piacevano affatto i digitali della concorrenza che si potevano vedere su Kadett GSI o su Golf o altre ancora, ammassati in un quadro che ripeteva le forme della strumentazione tradizionale. Era una variante forzata.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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bentornato paoluzzo!

Al porte aperte c'ero anche io, perche' mio padre {anche lui ritmo..} voleva prenderla, poi putroppo le cose andarono diversamente. E la presi io nel 94 a fine serie e senza digit. Che dire, ai tempi eravvamo rimasti stupefatti dal silenzio al minimo, tanto da dubitare che fosse accesa.

AAnni dopo con la mia feci 240 k km e un incidente. Tanti difetti ma un mulo spaziosissimo

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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eccomi! :D

la Tipo 1.4 DGT (e non Digit :D ) grigia scuro scuro fu la prima auto su cui misi il mio sederino :)

da piccolo mi piaceva tantissimo, un po per la linea, un po per la la strumentazione (ci credete che di sera o notte se viaggiavo non riuscivo a dormire perchè ero impegnato a divertirmi con il cruscotto Digit? :D ), un po perchè era comodissima e spaziosissima :D

sta di fatto che da piccolo avevo un sacco di modellini della Tipo (i classici bburago) e quando mi chiedevano: che macchina vuoi da grande? io rispondevo: la Tipo :D

..e soprattutto mi ricordo un gioco che facevo con mio padre, ai tempi era pieno di Tipo per le strade e quando ero in giro in macchina io e mio padre dicevamo a bassa voce e ripetutamente: tipo tipo tipo tipo tipo.... e quando passava una Tipo ad alta voce: TIPOOOOOO :mrgreen:

bei tempi :)

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eccomi! :D

la Tipo 1.4 DGT (e non Digit :D ) ....

Peccato pero' che fosse una DGT e non una Digit...:D Sarebbe stata una vera rarità! :mrgreen:

A vent'anni di distanza, non ho ancora scoperto per quale misterioso motivo, dopo soli due mesi di commercializzazione, la denominazione dell'allestimento cambio' da Digit a DGT...e completamente in sordina :shock:

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